Danno alle fiamme rifiuti pericolosi, arrestati

Non accenna a diminuire la pericolosa abitudine di smaltire i rifiuti incendiandoli.

I militari della stazione carabinieri forestale di Reggio Calabria hanno infatti scoperto ed arrestato in flagranza di reato, due persone, che, in un'area di circa 2000 mq totalmente recintata, adibita illecitamente a discarica, “smaltivano” incendiandolo, ogni tipo di rifiuto, anche pericoloso.

Il tutto in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, in località San Cristoforo di Reggio Calabria, nei pressi del Torrente Calopinace.

È stato proprio il fumo ad attirare l’attenzione dei militari, i quali, giunti sul posto, hanno trovato un’area recintata adibita a grande discarica di inerti, soprattutto edili, eternit e rifiuti di vario genere.

All’interno una persona, O.M. di 51 anni, intenta a smaltire, mediante combustione, qualsiasi cosa fosse in grado di bruciare, anche materiali plastici fortemente inquinanti, come ad esempio le guaine bituminose impermeabilizzanti.

Sul posto è stato sorpreso anche il gestore dell’area, F.A., 79 anni, di Reggio Calabria.

I due colti in flagranza di reato, i cui arresti sono stati convalidati, dovranno rispondere di svariati reati ambientali, quali la gestione e la combustione illecita di rifiuti ed il getto pericoloso di cose su aree soggetta a vincolo paesaggistico.

Ben più gravi sono le conseguenze della combustione dei materiali che avranno i loro effetti sull’ambiente circostante negli anni a venire.

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