La Provincia di Vibo aderisce al progetto nazionale Province&Comuni

“Favorire una strategia unitaria di sviluppo territoriale, razionalizzare la spesa pubblica, innovare e migliorare la capacità amministrativa”.

Questi gli obiettivi cardine del progetto Province&Comuni, realizzato dall’Unione delle province d’Italia (Upi) nell’ambito del Programma operativo nazionale di governance istituzionale 2014-2020, promosso dal dipartimento della Funzione pubblica con il coinvolgimento delle 76 Province italiane.

Il progetto darà l’avvio a un percorso triennale di riorganizzazione e potenziamento delle competenze professionali del personale, mirato a rafforzare le capacità di programmazione, progettazione e realizzazione degli investimenti. Non solo rispetto alle competenze proprie delle Province, ma anche a supporto dei Comuni, in particolare attraverso la valorizzazione delle Stazioni uniche appaltanti, del Servizio associato politiche europee, dei Servizi di innovazione, raccolta ed elaborazione dati, attraverso la realizzazione di una piattaforma collaborativa informatica.

«Rilanciare gli investimenti, soprattutto quelli locali, è strategico per assicurare una ripresa strutturale del Paese che parta dai territori e in questo contesto - ha affermato, richiamando le linee guida del progetto, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano - il ruolo delle Province nel coordinamento e nella programmazione dello sviluppo locale è essenziale. A vari livelli istituzionali si sta lavorando, dunque, affinché le Province divengano a tutti gli effetti - ha chiosato Solano - le Case dei Comuni». Il progetto accompagnerà tutte le Province in un percorso di crescita, acquisizione e rafforzamento delle competenze. Verranno condivise e, quindi, promosse le buone pratiche amministrative e analizzati gli aspetti strategici nelle dinamiche di sviluppo locale.

Tra i dati più significativi emersi, nel corso della presentazione online di Province&Comuni, quello inerente gli investimenti delle Province sul territorio “che ha registrato un aumento del 14 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante il lockdown imposto dalla crisi sanitaria”.

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