Emergenza Covid, Graziano (UdC): "Sia tutelato diritto ad essere informati"

«Emergenza Covid, che sia tutelato il diritto di tutti i cittadini ad essere puntualmente informati sull’andamento della pandemia sul territorio. È inaccettabile la censura posta dall’Asp di Cosenza sui dati giornalieri. Ognuno ha bisogno di sapere come si evolve la diffusione del virus nel proprio comune. Così facendo non si contrasta l’infodemia. Tutt’altro! Si rischia di sopprimere le regole della trasparenza a cui sono soggetti gli enti pubblici. Non è che, per caso, così facendo, l’Azienda sanitaria vuole nascondere le immense falle che si sono create sul sistema di tracciamento territoriale dei positivi?»

 È quanto dichiara il Presidente del Gruppo UdC in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, in polemica con la direzione generale dell’azienda sanitaria di Cosenza che da più giorni sta omettendo il dato comune per comune dei positivi.

 «Si è creato un vuoto di informazioni – dice Graziano – sull’andamento dell’epidemia nella provincia di Cosenza. E questo è inaccettabile. Non è bastato nemmeno l’appello lanciato nei giorni scorsi dall’Fnsi, il sindacato dei giornalisti e rivolto proprio ai vertici dell’Asp di Cosenza, affinché si continuasse ad avere un quadro completo, quotidianamente aggiornato, sui casi di positività comune per comune. È proprio vero quello che dice la Federazione della stampa, in questo modo si rischia di innescare un processo controproducente con i cittadini, che non sapendo più quanti positivi hanno attorno, abbasserebbero la guardia contro un virus infido e meschino».

«Credo però – aggiunge il capogruppo dell’UdC – che dietro alla decisione dell’azienda sanitaria non ci sia alcuna intenzione nobile ma solo la voglia di voler spegnere i riflettori sulle deficienze della struttura commissariale. La quale, di fatto, ha perso il controllo sul tracciamento dei positivi. E questo perché si sta impiegando una vita ad attivare i nuovi laboratori per il processamento dei tamponi dilatando i tempi di riscontro sugli esiti, nonostante la Regione Calabria con propri fondi abbia acquistato già a maggio scorso tutte le strumentazioni necessarie; perché i tamponi non vengono più forniti alle Usca territoriali e perché non è stato fatto nulla per potenziare con nuovo personale le squadre operative mediche ed infermieristiche che operano sul territorio. Insomma, l’Asp non dà più i numeri con la scusa di voler “tranquillizzare” i cittadini ma in realtà non li dà perché non li ha e quelli che ha sono vecchi di almeno una settimana. Questo è l’ennesimo fallimento prodotto dal Decreto Calabria e dalla gestione commissariale delle aziende sanitarie».

 «Da parte, mia rimarrò vigile e attento – conclude Graziano – e mi impegnerò quotidianamente ad incalzare quanti oggi gestiscono il sistema sanitario in Calabria e in provincia di Cosenza richiamandoli ai loro doveri e ai loro impegni nel caso in cui se ne dimentichino. Perché qui si sta giocando a Stratego sulla pelle dei cittadini».

 

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