A Reggio C. un camion vela con il manifesto: "I diritti umani iniziano nel grembo materno #StopAborto"

«I diritti umani iniziano nel grembo materno #StopAborto».

Torna a Reggio Calabria con questo messaggio, la campagna in difesa della vita nascente promossa da ProVita&Famiglia e sostenuta dall’associazione Stanza101.

L’iniziativa parte oggi (lunedì 25 gennaio) con diversi camion vela che girano in contemporanea in tutte le città d’Italia per portare un messaggio chiaro: "non esiste il diritto di uccidere una persona umana!".

Così continua l’azione culturale prolife, già promotrice della campagna #DallaParteDelleDonne contro la pillola abortiva Ru486 .

"Ogni anno - si legge in una nota dei promotori della campagna- vengono praticati in Italia circa 80mila aborti. Ma l’aborto danneggia le donne. Il danno può essere a livello mentale, emotivo, psichico, ma anche gravemente fisico con infezioni ed emorragie e persino la morte. Il tutto avviene in un quadro dove cresce la percentuale di medici che aderiscono allo strumento dell’obiezione di coscienza, oggetto di ricorrenti attacchi. Come ha dichiarato l’ex presidente della Sigo, Nicola Surico, «far abortire una donna è un lavoro che non piace a nessuno e si tratta pur sempre di interrompere una vita, e questo pesa». Una questione che mai è stata affrontata seriamente e che è ora di rendere nota e pubblica poiché, come dichiarato da Jacopo Coghe (vice presidente di PV&F), «L’aborto è l’uccisione di un bambino. Sia pur piccolo, allo stato embrionale, fin dal momento del concepimento c’è un essere umano unico e irripetibile, nel grembo della madre»".

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