‘Ndrangheta, fatta luce su un caso di lupara bianca

Ci sarebbero anche i responsabili di un episodio di lupara bianca, tra i destinatari del decreto di fermo d’indiziato di delitto eseguito questa mattina dai carabinieri, su mandato della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

Nel corso delle indagini, dalle quali è emersa l’operatività della cosca di ‘ndrangheta attiva nei comuni di Petilia Policastro e Cotronei, è stata fatta luce sulla scomparsa, avvenuta il 30 ottobre 2018, dell’allevatore Massimo Vona.

Per gli investigatori, la vittima dopo essere stata attirata presso un’azienda agricola in località “Scardiato” di Petilia Policastro, con il falso pretesto di “consegnargli” i responsabili dell’incendio appiccato nel 2016 ad un suo capannone, sarebbe stata uccisa, con almeno due colpi d’arma da fuoco.

Una volta compiuto il delitto, i responsabili si sarebbero liberati del cadavere che non è mai stato rinvenuto.

L’8 novembre 2018, in località Scavino di Petilia Policastro, i carabinieri hanno rinvenuto solo i resti dell’auto di Vona, completamente distrutta dalle fiamme e abbandonata in una stradina interpoderale.

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