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'Ndrangheta, operazione "Golgota": duro colpo alle cosche del Crotonese

La Polizia di Stato, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 36 persone accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsioni, porto e detenzione illegale di armi e munizioni nonché associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Gli arresti sono la conseguenza di quanto emerso nel corso di un’indagine condotta dalla Squadra mobile di Crotone e dal Servizio centrale operativo, che ha interessato la cosca Arena-Nicoscia di Isola di Capo Rizzuto (Kr) e la famiglia Mannolo - c.d. “pecorari”- operante a San Leonardo di Cutro.

L’indagine, nella quale sono confluite le risultanze investigative di due distinti filoni che, nel corso del tempo, si sono intrecciati, ha permesso di fare luce su un ampio spaccato criminale del Crotonese.

In particolare, l’attività investigativa condotta ad Isola di Capo Rizzuto ha rappresentato una prosecuzione dell’operazione “Tisifone” scattata il 20 dicembre del 2018, su disposizione della Procura distrettuale di Catanzaro, nei confronti di 23 persone riconducibili alle famiglie di ‘ndrangheta Arena-Nicoscia-Manfredi-Capicchiano che ha consentito di fare luce sulle dinamiche criminali, sulle propaggini della cosca al nord Italia  e sui rapporti che le famiglie isolitane mantengono con altre famiglie di ‘ndrangheta del Crotonese, in particolare con i Megna di Papanice ed i Mannolo di San Leonardo di Cutro.

Proprio con quest’ultimi, sono emersi intrecci con un’altra relativa ad un fiorente traffico di sostanza stupefacente il cui epicentro era proprio il territorio di San Leonardo, da dove partivano i rifornimenti per l’intera provincia pitagorica.

Le intercettazioni hanno permesso di scoprire i rapporti della famiglia Mannolo con soggetti crotonesi ed isolitani.

Inquietante si è rivelata, la capacità degli indagati di acquisire informazioni sulle indagini in corso e le operazioni in procinto di essere compiute.

All’esecuzione delle catture richieste dalla Procura, hanno partecipando più di duecento poliziotti appartenenti alla Squadra mobile di Crotone ed al Servizio centrale operativo che si sono avvalsi della collaborazione delle Squadre mobili di Bergamo, Catanzaro, Cosenza, Milano, Novara, Vibo Valentia e Reggio Calabria, del Reparto Prevenzione Crimine di Bari, Cosenza, Lecce, Vibo Valentia e Siderno e delle Unità Cinofile di Vibo Valentia e Reggio Calabria e dell’elicottero del V^ Reparto Volo di Reggio Calabria.


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