Operazione “Rasoterra” contro lo sfruttamento degli immigrati, nove arresti

Gioia Tauro - “Rasoterra” è il nome che gli investigatori della Polizia di Stato hanno dato all’operazione nell’ambito della quale, dalle prime ore di questa mattina, nella provincia di Reggio Calabria e nella città di Caserta sono state eseguite 9 ordinanze di custodia cautelare (tre in carcere e sei ai domiciliari) emesse nei confronti di altrettanti soggetti della Piana di Gioia Tauro ritenuti responsabili, a vario titolo - in qualità di datori di lavoro, presunti caporali e faccendieri - di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro ed intestazione fittizia di beni.

Le indagini svolte dal Commissariato di Gioia Tauro e dalla Squadra mobile di Reggio Calabria - sotto le direttive dei magistrati della Procura della Repubblica di Palmi - hanno permesso di fare luce su alcune vicende di presunto sfruttamento lavorativo avvenuto nelle campagne della Piana di Gioia Tauro - tra giugno 2018 e giugno 2019 - ai danni di numerosi immigrati di origine subsahariana alloggiati nella baraccopoli di San Ferdinando.

Dalle attività di controllo delle aziende e delle colture agrumicole in cui venivano impiegati i braccianti, dalle audizioni dei lavoratori e dalle operazioni di intercettazioni telefoniche, sarebbe emerso un contesto di assoluto rilievo criminale caratterizzato dal continuo verificarsi di presunte condotte delittuose poste in essere da datori di lavoro, presunti caporali e faccendieri che avrebbero reclutato, utilizzato, assunto ed impiegato lavoratori extracomunitari a basso costo, allo scopo di destinarli al lavoro nei campi in condizioni di sfruttamento, approfittando del loro stato di estremo bisogno economico.

Durante l’operazione, gli investigatori della Squadra mobile e del Commissariato di Gioia Tauro, coadiuvati dai  colleghi della Squadra mobile di Caserta e del Reparto prevenzione Crimine, hanno eseguito diverse perquisizioni domiciliari e sequestrato un’azienda agricola.

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