Concussione sessuale e pacchi alimentari destinati ai poveri distribuiti ad amici e conoscenti: bufera sull’amministrazione comunale di Petilia Policastro

A Petilia Policastro (Kr), Livorno e Catanzaro, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e del divieto di dimora nella provincia di Crotone emessa dal gip del Tribunale pitagorico, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 8 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di peculato, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, corruzione in atti giudiziari, soppressione, distruzione e occultamento di atti, concussione e violenza sessuale.

Il provvedimento trae origine da un’indagine condotta, tra aprile 2018 e novembre 2020, dal Nucleo investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Crotone, sotto la direzione della Procura Distrettuale di Catanzaro e successivamente diretta e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Crotone.

Gli elementi raccolti nel corso dell’attività investigativa hanno consentito di delineare le molteplici condotte di un imprenditore, di due pubblici amministratori e di un pubblico dipendente del comune di Petilia Policastro, i quali, in più occasioni e con ruoli diversi, dall’aprile al dicembre 2018, si sarebbero appropriati arbitrariamente o comunque avrebbero distratto dalle loro finalità alcune derrate alimentari rientranti nel progetto “Lotta alla povertà”.

Per gli inquirenti, diversi pacchi viveri anziché essere distribuiti a persone bisognose, sarebbero stati consegnati ad amici, conoscenti e addirittura, in alcune occasioni, ad appartenenti alla locale criminalità. 

Inoltre, le indagini hanno permesso di acquisire gravi indizi in relazione ad un presunto episodio di corruzione verificatosi il 21 novembre 2018 a Crotone, quando, presso un bar, due amministratori pubblici ed un tecnico comunale del Comune di Petilia Policastro, su mandato del sindaco, si sarebbero accordati con un dirigente del Dipartimento di prevenzione dell'Asp pitagorica, affinché, ricevuti alcuni beni alimentari quali olio e castagne, questi provvedesse a diminuire, arbitrariamente, un’ammenda dell’importo di circa tremila euro, elevata da due ispettori dell’Azienda sanitaria, in seguito ad un controllo su un cantiere nel quale avevano rilevato violazioni in materia di tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro.

La modifica del verbale ispettivo (che era stato redatto in occasione dell’avvenuto controllo al cantiere) avrebbe comportato una riduzione della sanzione pecuniaria ed un indebito vantaggio nell’ambito di due procedimenti penali instaurati presso la Procura della Repubblica di Crotone, sia per il responsabile dei lavori che per il titolare dell’impresa impegnata nei lavori per conto del comune di Petilia Policastro.

Infine, nel corso dell’indagine è stata fatta luce anche su un presunto caso di concussione e violenza sessuale ai danni di una donna che avrebbe subito molestie sessuali da parte di un amministratore pubblico al quale si era rivolta per trovare un posto di lavoro per il figlio.

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