Appalti e massoneria, sei misure cautelari

Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza e della Sezione operativa della Compagnia di Scalea, hanno dato esecuzione a 6 misure cautelari emesse dal gip presso il Tribunale di Paola, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione per delinquere” finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione,  “turbata libertà degli incanti” e “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Le misure cautelari sono state eseguite tra la Calabria e la Basilicata.

Le indagini, che hanno riguardato anche appartenenti ad una loggia massonica, hanno ad oggetto un presunto “cartello” che avrebbe mirato ad eludere le norme sulla libera concorrenza e trasparenza degli appalti, al fine di ottenere illegittimamente l’aggiudicazione e dividerne gli importi tra tutti gli associati, compresi quelli non aggiudicatari dell’appalto, secondo percentuali predeterminate.

I  dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma per le 11 di oggi, alla quale parteciperanno: il procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni; il comandante del Nucleo investigativo di Cosenza, maggiore Giuseppe Sacco; e il comandante della Compagnia Carabinieri di Scalea, capitano Andrea Massari.

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