Viabilità, Minniti: "Adesso basta, bloccheremo Fabrizia"

«Adesso basta, bloccheremo Fabrizia, lo sappia la Prefettura, lo sappiano le forze dell’ordine e lo comprendano i cittadini. Uno di questi martedì bloccheremo tutto». E’ la protesta “non convenzionale” del sindaco fabriziese, Antonio Minniti, che si muove da primo cittadino e non da politico. Già, perché, la protesta è sconveniente ma nella montagna vibonese quando lo stato di necessità lo impone i sindaci lasciano nelle segrete stanze le beghe di partito e prendono il loro popolo per mano guidandolo, se necessario, anche contro le istituzioni. Il sindaco di Fabrizia ha le idee chiare: «c’è un muro di gomma che non vuole ascoltare perché privilegia altre indicazioni rispetto ad un comprensorio che anziché essere al centro delle strategia di sviluppo provinciale e regionale si continua a mantenerlo in una condizione di sottosviluppo relegandolo in una condizione di marginalità estrema». Al consiglio comunale aperto convocato dall’amministrazione comunale di Fabrizia, per discutere dello stato di abbandono delle strade colabrodo da imputare alla totale inerzia della Provincia di Vibo Valentia, c’erano anche il sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi, che si è detto «pronto a tornare con la provincia di Catanzaro, noi – ha tuonato - con quella di Vibo Valentia non abbiamo nulla a che spartire» e il primo cittadino di Mongiana, Bruno Iorfida, che ha puntato il dito contro «i politici del nostro territorio colpevoli di non esserci quando noi chiediamo aiuto, se dobbiamo protestare lo dobbiamo fare noi sindaci e con proteste eclatanti». Ma al civico consesso non sono intervenuti i big della politica provinciale, il consigliere regionale azzurro, Nazzareno Salerno, e il deputato del Partito democratico, Bruno Censore, più volte chiamati in causa e accusati di «disinteresse istituzionale dopo aver cercato il voto dei cittadini di Fabrizia». I cittadini fabriziesi, ha sottolineato vibratamente il vicesindaco Domenico Suppa, si sentono «delusi e considerati soltanto in periodi elettorali come serbatoio di voti a cui attingere per garantirsi una rielezione. Il problema è grosso, Fabrizia è isolata, e per poterlo risolvere c’è bisogno dell’intervento della Regione Calabria, del ministero dell’Interno e più in generale del Governo. E’ un problema radicale e il presidente della Regione, Mario Oliverio, deve capire che non è solo il presidente della provincia di Cosenza ma è il presidente di tutti, anche di questo territorio». Il consigliere comunale e candidato alle scorse regionali col centrosinistra, Francesco Fazio, si è scagliato contro la volontà regionale che ha inviato il personale di Calabria Verde e del Parco delle Serre, costretti ad alzarsi alle 5 di mattina «per andare a pulire la strada provinciale che da Pizzo va a Tropea, è le nostre chi le pulisce? Lo abbiamo chiesto alla Regione ma Oliverio non ci ha risposto». Di tutto questo ha verbalizzato il funzionario della Prefettura, Michele La Robina, che riferirà al prefetto Giovanni Bruno. La parola, ora, alla Prefettura, in attesta del blocco del centro del comprensorio montano.

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