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Serra, Bruno Zaffino: "Consiglio? Non so se torno ma riabiliterò il mio nome"

Dopo la sentenza di assoluzione con la quale il consigliere comunale ed ex assessore, Bruno Zaffino, sospeso e non ancora reintegrato nelle funzioni di consigliere comunale, è stato dichiarato estraneo ai fatti che la DDA di Reggio Calabria gli aveva contestato, si pongono alcuni interrogativi. Arrestato nell’ambito dell’operazione “Saggezza” ed accusato di turbativa d’asta aggravata dalla modalità mafiosa, è stato assolto dal Tribunale di Locri “per non aver commesso il fatto”. Tutto ciò premesso non è ancora dato sapersi se lo stesso Zaffino ha intenzione o meno di tornare a svolgere le funzioni di consigliere comunale, ne` – qualora decidesse di farlo – in quale file siederebbe, se cioè in quelle della maggioranza che lo ha eletto o – vista la frattura – in quelle dell’opposizione. «Non so ancora se tornerò a fare il consigliere comunale – ha spiegato Bruno Zaffino visibilmente soddisfatto – una cosa è certa, qualsiasi decisione prenderò sarà di concerto con i legali che mi hanno assistito». La dichiarazione di Zaffino ha il sapore di una dichiarazione di sfida, forse non ha ancora smaltito l’estromissione da ex assessore e vuole tornare sul punto per promettere battaglia. Bruno Zaffino, una volta che la Prefettura di Vibo Valentia comunicherà il reintegro tornerà nelle funzioni di consigliere comunale, il consiglio ne deve solo prendere atto e tutto andrà avanti da se`. Ma a questo punto per il sindaco Bruno Rosi si pongono degli interrogativi. Il reintegro di Zaffino, nei fatti, pone l’esclusione di Raffele Callà che lo aveva sostituito in seguito alla sua sospensione. Ma Callà non è un consigliere qualunque, è il vicesindaco e a questo punto Rosi ha due vie da percorrere. La prima è quella di mantenere Callà nei ranghi di vicesindaco affidandogli una delega esterna, in questo modo, forse, supererebbe l’empasse che potrebbe verificarsi invece nella seconda ipotesi, quella della rimodulazione della giunta. Se cioè Rosi dovesse rimettere mano alla giunta per la sostituzione di Callà, perché magari cosi decide il sindaco o perché lo stesso Callà potrebbe decidere di non essere più vicesindaco, ecco che si apre una vera e propria fase di stallo che potrebbe ripercuotersi sull’ultima parte del cammino amministrativo. Ci sono voluti mesi affinchè il sindaco trovasse la quadratura del cerchio per partorire un nuovo esecutivo comunale dopo l’ultimo rimpasto, e mesi ci potrebbero volere in caso di un nuovo rimpasto. Non c’è pace, dunque, per l’amministrazione comunale della cittadina della Certosa che ora dovrà confrontarsi con un altro, l’ennesimo, nodo da sciogliere. Una cosa tuttavia è certa, ogni fine anno, non porta nulla di buono per l’esecutivo serrese.

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