Celebrata a Serra la Festa dei Giovani: “Continuare a coltivare i sogni”

Si è svolta sabato la Festa dei Giovani della Forania di Serra San Bruno, insieme all’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace monsignor Vincenzo Bertolone. A fare da sfondo all’evento, la chiesa parrocchiale di San Biagio. I giovani delle dieci parrocchie della Forania (lo ricordiamo: 2 parrocchie di Nardodipace, 2 di Fabrizia e 2 di Serra San Bruno, poi Mongiana, Spadola, Brognaturo e Simbario) hanno invaso la chiesa Matrice, per un incontro con il loro Pastore da essi tanto desiderato quanto dal presule voluto. La messa che l’Arcivescovo ha celebrato nel pomeriggio ha spalancato ai fedeli presenti le porte dell’Avvento. Intorno a monsignor Bertolone erano presenti tutti i parroci della Forania. All’inizio e alla fine della celebrazione, a porgere i saluti al vescovo sono stati rispettivamente don Leonardo Calabretta, parroco di San Biagio in Serra, e don Stephen Achilihu, parroco di Simbario e responsabile per la Pastorale Giovanile nella Forania di Serra. La lunga ma pur semplice e amabile omelia del vescovo ha avuto come tema principale la misericordia di Dio. “Il tempo di Avvento - ha raccomandato poi il presule ai giovani - vi faccia comprendere l’importanza del coltivare sogni e speranze in un tempo pure difficile; ma soprattutto non vi faccia mai perdere di vista l’obiettivo principale della nostra vita che è il cielo, essendo qui noi solo di passaggio”. Il linguaggio scelto da monsignor Bertolone è stato molto diretto ed efficace; la sua voce imponente ha richiamato i giovani a essere testimoni della gioia del Vangelo annunciato da Gesù. Le letture della celebrazione sono state proclamate da lettori scelte tra tutte le parrocchie partecipanti. La processione offertoriale è stata curata dai ragazzi di Fabrizia. La liturgia è stata animata dai cori parrocchiali di Serra e Simbario, per l’occasione fusi in un solo coro. Presenti, tra gli altri, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e della Protezione Civile. Le assenze più rumorose provenivano senza dubbio da quel banco lasciato vuoto in avanti e occupato solo dal sindaco di Mongiana, Bruno Iorfida. Nessun altro sindaco ha risposto all’invito: non certo un segnale positivo per i giovani, che già guardano alla politica con sfiducia e che da sabato si sentono un po’ ancora più lasciati soli dalle istituzioni. 

 

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