Film Commission, due regioni a confronto

Paride Leporace è un giornalista di solida carriera; passato professionalmente dalla sua Calabria alla Basilicata, da anni dirige la Film commission di quella Regione. Per unanime giudizio, sta facendo benissimo, con prodotti di qualità e di successo, adeguate manifestazioni; e, di conseguenza, corretta e fruttuosa amministrazione. La Basilicata, o Lucania che dir si voglia, non si trova in Lombardia o in Svezia, ma nel Sud d’Italia come la Calabria, con la quale persino confina. Ha pochissimo mare, rispetto a noi; e due sole che, con una certa buona volontà, si possono chiamare città davvero; la natura non è stata generosa, se a Montalbano c’è il deserto; e ancora fino alla II guerra mondiale restava la palude. È abitata da Meridionali come la Calabria; ebbe, almeno dall’XI secolo, le nostre stesse vicende storiche.  Anche la Calabria ha una Film commission, ed è quella che ha prodotto “Aspromonte”, un film pessimo sotto ogni punto di vista, e che nel 2012 ha incassato al botteghino 1950 euro virgola qualcosa: nel 2013 e 2014 immagino nulla. Ci dev’essere stato il suo zampino della Film commission anche per “Gente di mare”, “Il giudice meschino” e “Anime nere”, prodotti meno peggiori sul piano tecnico, ma che hanno ottenuto lo scopo di far sapere al mondo che la Calabria è mafia, con grande gaudio di chi con l’antimafia ci campa.  Il resto che altrove alimenta il cinema, zero. Dico: amore, odio, commedia, epica, farsa, patetico, guerra… Insomma, quello che fanno tutti dovunque. In Basilicata c’è una cultura che da sempre s’interroga sull’antropologia lucana, da Alianello alla Wertmuller, e s’interroga senza partire dalla risposta libresca obbligatoria come fanno i nostri dotti aggobbiti. Alianello, con i suoi borbonici scettici e i suoi briganti perché non possono fare altro; e i Costa a costa di sottile ironia… In Calabria, ironia? Mai, tutti pesanti per legge! In Basilicata, evidentemente, se uno presenta un soggetto, Leporace lo legge e lo valuta; in Calabria, il primo pensiero del politicante di turno è a chi può fare un favore. La qualità, in Calabria, è una variabile indipendente.

Non vi lamentate se anche a Sud c’è chi sta meglio di noi.

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