Protesta Confcoltivatori: Nicolò (FI) sta con gli imprenditori agricoli

"La protesta di Confcoltivatori contro la Giunta regionale per la mancata erogazione di ben 80 milioni di euro di fondi destinati ai titoli Pac (Programma agricolo comune) e Psr (Programma sviluppo rurale) peraltro argomento richiamato in aula da FI, è l’ennesima testimonianza  dei gravissimi danni che il governo regionale sta infliggendo alla Calabria". Lo dichiara in una nota il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Alessandro Nicolò. "Mentre in ogni altra regione la statistica offre una lettura confortante sul ritorno all’attività agricola delle giovani generazioni, il presidente Oliverio e la sua maggioranza riversano le loro diatribe interne sul buon funzionamento dell’amministrazione negando a migliaia di imprenditori agricoli la liquidazione dei contributi gestiti dall’Agea. Eppure – prosegue Nicolò – i titoli Pac, per esempio, sono facilmente quantificabili con una formula matematica che consente la perfetta corrispondenza tra il valore del titolo stesso e l’attività agricola, un meccanismo ben conosciuto dalle associazioni di categoria e dal dipartimento Agricoltura della Regione, senza che tutto ciò abbia finora prodotto alcun risultato utile per gli operatori agricoli. Sommando, come fa Confcoltivatori, gli importi totali destinati all’agricoltura, si arriva alla bella cifra di 80 milioni di euro, come dire, che il sistema agricolo lombardo o quello emiliano, fatte le debite proporzioni, incasserebbero -800 milioni di euro di spettanze!! Dinanzi a queste cifre e a tale denuncia, ogni politico dovrebbe alzare l’attenzione ed attivarsi immediatamente per rimuovere le cause per liberare così ingenti risorse ed eliminare, ove fossero riscontrati, i contorcimenti amministrativi che impediscono il flusso normale delle erogazioni. Dopo la sanità, il presidente Oliverio ed i suoi boys, toppano sull’agricoltura, deprimono finanziariamente le aziende agricole in buona parte costituite da nuclei famigliari, mentre lambiccano, senza neppure troppo pudore,  sulla prossima infornata  di incarichi di sottogoverno da distribuire ai cantori del potente di turno. Dopo un anno di legislatura – afferma ancora Alessandro Nicolò – i calabresi sono più che mai disillusi e stanchi del solito verbo oliveriano, seppure un anno fa avevano affidato il loro futuro con grandissimo consenso al Pd ed al centrosinistra. Ultimo, ma non ultimo per importanza, il presidente Oliverio dovrebbe seriamente riflettere sul suo ostinato perseverare nel mantenere nelle sue mani deleghe assessorili di particolare importanza, come l’Agricoltura, un settore che invece merita un assessore dedicato a tempo pieno ed un gruppo di lavoro ampio e sperimentato, aperto al contributo degli operatori agricoli e delle associazioni di categoria, con l’obiettivo di portare fuori dalle secche un sistema imprenditoriale che non solo in Calabria, ma nel resto d’Italia e d’Europa, sta facendo segnare il fortissimo interesse delle giovani generazioni che ritornano, dopo anni di abbandono, agli allevamenti ed a coltivare i campi".

 

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