Proposta di legge regionale contro lo spopolamento delle aree montane calabresi

"L’ultimo rapporto Istat su 'Paesaggio e Patrimonio culturale', ripreso in un’attenta analisi di Antonello Caporale su 'Il Fatto Quotidiano' di questa mattina, dimostra - asserisce Orlandino Greco, capogruppo di "Oliverio Presidente" in Consiglio regionale - come sia in atto un forte e preoccupante spopolamento delle aree interne del Paese. Assenza di servizi essenziali, mancata valorizzazione dei centri storici, accorpamento degli istituti scolastici, giudiziari e sanitari, hanno favorito l’allontanamento dei cittadini dalle periferie interne del Paese. Il risultato è che oggi l’Italia, che si è connotata storicamente e culturalmente nella diversità degli 8000 Comuni che la costituiscono, rischia di diventare una comunità territoriale omogenea, priva di unicità e diversificazioni. Il quadro è ancora più desolante - sottolinea Greco -  se si guarda alla Calabria, dove alcune aree, in particolare quelle montane dell’entroterra, sono ormai scenari per città fantasma abbandonate al proprio destino. In ragione di ciò, percependo quanto questa deriva rischi di impoverire una regione come la Calabria che da sempre si è connotata per la ricchezza delle diversità territoriali, ho depositato una proposta di legge inerente la valorizzazione dei centri storici e l’istituzione di un marchio di alta ospitalità turistica, il Borgo Storico Ospitale. Il borgo storico ospitale vuole essere - spiega il consigliere regionale - un’occasione per le Amministrazioni comunali per istituire un modello di sviluppo a rete che generi filiere e rappresenti un contributo alla lotta contro lo spopolamento dei borghi. La Regione, oltre a incentivare la realizzazione e la gestione dei borghi storici ospitali, potrà sostenere il compimento delle iniziative e delle azioni utili per la promozione di una volontà collettiva e di una politica locale volta alla valorizzazione e all’animazione del patrimonio storico, ambientale e culturale". Conclude Greco: "E’ evidente che la Regione, da sola, non può raggiungere questo importante obiettivo. In un quadro di collaborazione che coinvolga la rete delle istituzioni e delle comunità territoriali, è indispensabile che anche le Amministrazioni comunali si impegnino a mantenere i servizi ai massimi standard al fine di raggiungere i requisiti richiesti per rientrare nella categoria borghi storici ospitali e sfruttare le possibilità che si creeranno in questo settore con la programmazione dei fondi comunitari 2014-2020. Per accedere ai finanziamenti previsti nella proposta di legge, infatti, i Comuni dovranno avere alcuni requisiti fondamentali come la presenza di strutture ricettive alberghiere e/o extralberghiere, attività di ristorazione, servizi pubblici comunali diffusi, efficienti e di elevato standard (compresi i piani di igiene urbana, di raccolta differenziata e di mobilità e trasporto sostenibile), servizi commerciali di base diffusi, rete WiFi diffusa, omogeneità e completezza urbanistica, dotazione del piano di decoro ed igiene urbana e del piano del colore. Si tratta di un provvedimento attraverso cui, partendo dalla drammatica condizione di abbandono in cui si trovano molti borghi storici calabrese, si intende ribaltare la questione promuovendo un programma di sviluppo integrato e garantendo investimenti con ricadute positive assicurate. Fino ad oggi i finanziamenti legati ai centri storici sono stati frammentati ed è sempre mancata una visione d’insieme che garantisse la promozione territoriale di queste aree del Paese. Oggi si inverte la rotta e dalla Calabria parte un messaggio importante e concreto contro lo spopolamento e l’abbandono di quei luoghi ricchi di un patrimonio storico, culturale ed ambientale inestimabile". 

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