Commenti diffamatori contro le forze dell'ordine, tre denunce a Rocca di Neto

Rocca di Neto - I Carabinieri della Stazione di Rocca di Neto (Kr) hanno denunciato, tre persone del luogo, ritenute responsabili di aver diffamato i poliziotti della Questura di Crotone in seguito ad un’attività di controllo in una sola giochi.

In particolare, i tre avrebbero pubblicato commenti diffamatori sulla pagina social di un giornale online che aveva pubblicato la notizia relativa ad una sala giochi la cui attività era stata sospesa ed il cui titolare era stato sanzionato insieme ad alcuni clienti.

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Contatore del gas manomesso, due denunce nel Vibonese

Nel corso di un servizio finalizzato alla repressione del fenomeno di furti di gas, i carabinieri della Stazione di Dinami hanno denunciato due persone.

La denuncia, a carico di fratello e sorella, è scattata durante una verifica nel corso della quale, a casa dei due, i militari hanno rinvenuto una manomissione al contatore.

In particolare, grazie all'ausilio di personale tecnico, gli uomini dell'Arma hanno scoperto la rottura dei sigilli del contatore.

Grazie a tale manovra i due si sarebbero approvvigionati di gas, facendo registrare un consumo improprio.

Pertanto, al termine del controllo è scattata la denuncia per furto aggravato.

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Denunciato un 54enne per furto aggravato ed omessa denuncia di polvere da sparo

Nell’ambito del piano “Focus ‘ndrangheta”, i poliziotti dei Commissariati dell’area tirrenica reggina hanno passato al setaccio i territori di Palmi, Seminara e Sant’Eufemia d’Aspromonte.

Durante uno dei tanti controlli effettuati, gli agenti hanno denunciato a piede libero, un cinquantaquattrenne di Sant’Eufemia d’Aspromonte, ritenuto responsabile di furto d'energia elettrica ed omessa denuncia di polvere da sparo, trovata nella sua disponibilità.

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Cosenza, Contrasto ai furti: tre arresti ed una denuncia

Gli agenti dell'Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende, hanno arrestato, in flagranza di reato per tentato furto aggravato, tre adulti ed un minorenne è stato denunciato in stato di libertà.

Durante un servizio di controllo del territorio, passando per via Kennedy, i militari hanno udito dei rumori provenienti da un palazzo poco distante ed avvicinandosi, hanno colto sul fatto i due uomini di 30 e 35 anni, rispettivamente delle località di San Pietro in Guarano e Rende, già noti alle forze dell'ordine: i due tentavano di forzare il distributore automatico di tabacchi con un grosso piede di porco

Gli uomini,alla vista dei militari hanno tentato la fuga ma vanamente in quanto sono stati inseguiti, bloccati e condotti nelle camere di sicurezza della compagnia di Rende dove, ancora adesso, sono in attesa dell'udienza prevista in mattinata.

Sempre in flagranza di reato per tentato furto in concorso, gli stessi agenti  dell'Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende, hanno arrestato altresì un 35enne di Cerzeto ed hanno denunciato in stato di libertà un 17enne di Cosenza, entrambi con precedenti: durante un controllo in via Caduti di Nassiriya, i militari hanno notato un'auto con un vetro rotto e due persone intente a smontare il coìilindretto di avviamento all'interno dell'abitacolo.

I due sorpresi sono stati bloccati, soggetti a perquisizione personale e, difatti, sono state rinvenute addosso agli stessi una centralina ed un cacciavite, successivamente sottoposti a sequestro.

L'uomo in stato di arresto è stato condotto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Rende in attesa dell'udienza fissata per la mattinata odierna. 

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Rissa tra due famiglie nel vibonese, denunciate 5 persone

I carabinieri della Stazione di Nicotera Marina sono intervenuti in via Umberto I°, dove una lite scoppiata tra due nuclei familiari è culminata in una colluttazione.

A dare vita alla rissa da strada, un banale litigio scaturito dai lavori di posa di un cavo della fibra ottica lungo un muro che cinge il confine tra le due proprietà.

Da lì il confronto, una parola fuori posto ed è scattata la colluttazione, interrotta giusto un attimo prima dell’arrivo dei carabinieri che, grazie anche alla collaborazione di chi ha assistito all’accaduto, hanno ricostruito le responsabilità, identificando i cinque partecipanti, tre uomini  e due donne, di età compresa tra i 19 ed i 50 anni.

I protagonisti della rissa sono stati, infine, deferiti.

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Controlli nel cosentino, denunciate tre persone

Tre persone sono state denunciate dai carabinieri nel cosentino.

In particolare, a Torano Castello i militari hanno denunciato in stato di libertà un cosentino di 35 anni, accusato di porto illegale d'armi. Nel corso di una perquisizione, nell'auto dell'uomo è stato trovato un coltello a serramanico della lunghezza di circa 17 centimetri.

Per lo stesso reato, gli uomini della Benemerita in servizio a Lattarico, hanno denunciato in stato di libertà un 33enne trovato in possesso di un coltello a serramanico di 23 centimetri.

Infine, nel corso di un servizio notturno, i carabinieri di Cosenza hanno denunciato in stato di libertà un 41enne cosentino per guida in stato d’ebbrezza e sotto l’effetto di droga. L’uomo è stato, quindi, segnalato alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti. Durante la perquisizione veicolare, infatti, il 41enne è stato trovato con una sigaretta contenente hashish. I militari hanno, quindi, sottoposto l’uomo ad accertamenti nell’ospedale civile di Cosenza, al termine dei quali è stata riscontrata una concentrazione di alcol nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla legge, oltre alla presenza di sostanze cannabinoidi.

La patente è stata ritirata, mentre l’autovettura è stata affidata a persona idonea alla guida.

 

Truffa alle assicurazioni, denunciate 55 persone

I carabinieri della Stazione di Platì, a conclusione di una complessa attività d’indagine, hanno denunciato all’Autorità giudiziaria 55 persone, alcune legate tra loro da vincoli di parentela, a vario titolo ritenute responsabili di concorso in truffa e fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona.

L’indagine è partita in seguito alla denuncia contro ignoti, sporta dal titolare di un’azienda di autodemolizione di Molfetta, in provincia di Bari, per il reato di truffa scaturito e poi riscontrato dalla falsa attestazione di fatture relative ad un mai avvenuto incidente stradale.

I militari della Stazione di Platì, cui è stata delegata l’escussione a sommarie informazioni delle persone coinvolte nella vicenda, residenti nel territorio della Locride, hanno, quindi, constatato che, tra luglio 2011 ed agosto 2013, erano stati denunciati  ben 17 sinistri, tutti a carico della stessa persona.

In nessuno dei 17 sinistri sarebbe mai intervenuta alcuna forza di polizia e le controparti avrebbero sempre redatto la constatazione amichevole di incidente.

Avviata una specifica attività d’indagine tesa a verificare eventuali truffe commesse ai danni delle compagnie assicurative, i militari sono riusciti a rilevare condotte illecite poste in essere dalle parti coinvolte nei sinistri. 

Gli indagati, nel porre in essere le presunte condotte delittuose, si sarebbero avvalsi della fondamentale compiacenza di legali la cui assistenza sarebbe stata fondamentale per predisporre la documentazione da produrre alle compagnie assicurative e per la richiesta di risarcimento.

Nel corso delle attività investigative è state analizzate la documentazione di oltre 20 sinistri e sentite a sommarie informazioni testimoniali circa 70 persone. Numerose sarebbero le incongruenze emerse durante le indagini. Sono state analizzate richieste risarcitorie per circostanze ritenute inverosimili, nelle quali i richiedenti avrebbero attestato che avrebbero comunicato le generalità dei testimoni “all’occorrenza”, ovvero di aver investito dei propri congiunti.

Il danno complessivo arrecato alle compagnie assicurative, le quali una volta venute a conoscenza dei presunti illeciti hanno presentato oltre 30 querele sospendendo anche l’erogazione di somme di denaro a titolo risarcitorio, ammonta a circa 250 mila euro.

Taglia 600 piante di eucalipto in area vincolata, denunciato

In seguito ad un controllo del territorio effettuato in località “Saline” del Comune di Paludi, i carabinieri della Stazione di Rossano hanno deferito all’Autorità giudiziaria un uomo di Corigliano per “distruzione e deturpamento di bellezze naturali dei luoghi soggetti a speciale protezione”.

Durante l’attività ispettiva, i militari hanno accertato il taglio e l’estirpazione di un bosco ceduo di eucalipto, di origine artificiale, probabilmente per far spazio al altra tipologia di piante, senza la prevista comunicazione al competente settore regionale.

Il bosco, messo a dimora negli anni Settanta dall’ex Opera Sila, oggi Calabria Verde, è risultato essere vincolato, pertanto non può avere una destinazione d’uso diversa da quella boschiva in atto.

All’uomo, ritenuto responsabile del taglio abusivo di circa 600 piante, è stata elevata una sanzione amministrativa di 125mila euro.

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