Alitalia: stop voli su Malpensa. Da Linate si potrà volare ma solo nei confini nazionali

Alitalia ha predisposto un piano di ridimensionamento dei voli da e per gli aeroporti di Milano Linate, Malpensa e Venezia, che si aggiunge alle misure dei giorni scorsi per il calo dei passeggeri dovuto alle misure restrittive.

La compagnia aerea precisa che i provvedimenti sono stati adottati in seguito al Decreto del Presidente del Consiglio odierno con le nuove misure di contenimento della diffusione del Coronavirus (Covid-19).

Nel periodo indicato dal Decreto delle autorità italiane, quindi fino al 3 aprile, la compagnia effettuerà le seguenti modifiche: da Milano Linate verranno operati, da domani, solo collegamenti nazionali, con una riduzione di frequenze sulle rotte servite, mentre le destinazioni internazionali saranno raggiungibili con i voli via Roma Fiumicino; da Milano Malpensa, con decorrenza 9 marzo, sarà sospesa l'attività dopo l'arrivo del volo da New York AZ605, con atterraggio previsto alle 10.40; infine, da Venezia la compagnia continuerà ad operare con un numero minore di frequenze i collegamenti da/per Roma.

I passeggeri coinvolti nelle cancellazioni, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", potranno modificare gratuitamente le loro prenotazioni sui voli confermati o richiederne rimborso secondo le modalità indicate sul sito alitalia.com.

Reggio: il Movimento nazionale per la sovranità scende in piazza per salvare l'aeroporto

Riceviamo e pubblichiamo

"Nessuna certezza, solo slogan e timidi tentativi di accontentare la comunità ci spingono a tenere alta l’attenzione, in uno dei momenti più difficili della nostra città.

Per questo il Movimento Nazionale per la Sovranità organizza per venerdì prossimo a piazza Italia, una manifestazione a difesa dei diritti della cittadinanza e per la salvaguardia dell’operatività dell’Aeroporto dello Stretto.

Nonostante le generiche rassicurazioni, non è per nulla chiaro il futuro dello Scalo reggino e dei lavoratori. Non si capisce, infatti, quale è la reale prospettiva che Alitalia vuole riservare a Reggio Calabria, in termini di quantità e qualità dei collegamenti: ad oggi, infatti, quanto garantito rappresenta soltanto l’ennesima beffa per i cittadini. Una situazione che non lenisce l’agonia dell’Aeroporto di Reggio e soprattutto non garantisce la mobilità dei reggini, penalizzati da scelte con voli ridotti e orari improponibili.

A ciò si aggiunge il preoccupante declassamento, nel Piano Nazionale Aeroporti, del Tito Minniti in Scalo di interesse locale; nei fatti, Reggio da città metropolitana viene relegata a mera ed “inutile” punta dello Stivale.

Sono queste le prospettive per cui essere ottimisti?

E’ questa l’ennesima umiliazione che si vuole infliggere a Reggio ed ai reggini?

Noi non lo accettiamo. Noi non lo tolleriamo. Tutti in piazza per risvegliare le coscienze di una città stanca di soprusi inaccettabili, mortificata da chi ne abusa, giorno dopo giorno, incurante di una crisi sociale, economica ed occupazionale senza precedenti. Tutti in piazza perché Reggio deve Risorgere.

La manifestazione verrà presentata mercoledì 29 marzo alle ore 11 in una conferenza stampa presso la sede di Via Miraglia n°5".

Movimento Nazionale per la Sovranità -  Reggio Calabria

 

Reggio, la Fata Morgana e la toppa peggio del buco

Pezz’a colore è una tipica espressione reggina, corrispondente a “la toppa è peggio del buco”, e varianti dialettali varie in tutta Italia. Si addice bene alla soluzione abborracciata della faccenda Alitalia.

 L’Alitalia, come è noto, è alle strette, e deve far quadrare i conti. L’aeroporto di Reggio, evidentemente passivo, andava abbandonato. In più, Alitalia vanta un credito di quasi due milioni dalla Regione.

 Apriti cielo! Strilli cittadini, e il sindaco minaccia le dimissioni. Può mai la sinistra perdere questo suo enfant prodige? E, più in generale, Reggio rinunciare alla sua Fata Morgana di turno, al suo sindaco magico? Già, prima Falcomatà padre, poi Scopelliti, poi Falcomatà figlio: come si vede, basta sia una Fata Morgana, e non importa di che colore politico.

 Oliverio, che quanto ad idee sta maluccio, quanto a strategie per la Calabria è messo ancora peggio, però è bravissimo nel giocare di rimessa, corre a Roma, e intanto paga.

 Risultato? Due voli sicuri; e promesse di voli futuri. E già, la Fata Morgana è in cielo, vola! Così è fatta Reggio di Calabria.

 Tra un paio di mesi, vedremo se i voli diverranno da due almeno tre, da tre almeno quattro; poi, assicura il sindaco, tutto il cucuzzaro, e torneranno i voli. Io mi segno la data del 31 maggio, per sicurezza. Vedremo.

 Intanto, vedremo se al 31 maggio sarà ancora in vita l’Alitalia, e non è per niente sicuro.

 Per ora, alla data del 25 marzo, a Reggio siamo alla pezz’a colore, rattoppo peggiore della sdrucitura.

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Il Movimento nazionale per la sovranità contesta la scelta di Alitalia di abbandonare Reggio

“Reggio Deve Volare”. Questo  il testo dello striscione che i vertici del Movimento Nazionale per la Sovranità, Gianni Alemanno, Francesco Storace e Giuseppe Scopelliti, hanno esposto al termine della conferenza stampa “Contro questa Europa”, svoltasi alla Camera dei Deputati, durante la quale è stato presentato il “corteo” che partirà il 25 marzo prossimo alle ore 15 da Santa Maria Maggiore e, attraverso i Fori imperiali, raggiungerà il Campidoglio a Roma.

Chiaro nello slogan, il riferimento alla difficile situazione vissuta dai reggini con l’annuncio di Alitalia di voler abbandonare, dal 27 marzo, lo scalo aeroportuale della città dello Stretto.

“La scelta di Alitalia rischia di avere ripercussioni drammatiche per la città di Reggio Calabria – hanno dichiarato Alemanno, Storace e Scopelliti a margine della conferenza – Colpevole ed irritante l’inadeguatezza degli amministratori degli Enti preposti, che in questi mesi pur a conoscenza delle criticità e della paventata defezione della compagnia aerea, hanno continuato a mentire alla cittadinanza manifestando l’assoluta incapacità nel gestire una situazione così delicata. Ancor più ingiustificato è l’immobilismo del Governo nazionale dimostratosi disinteressato e insensibile dinanzi ad una situazione grave per una delle dieci Città Metropolitane italiane. E’ inconcepibile – hanno proseguito Alemanno, Storace e Scopelliti – che vengano inferti questi colpi mortali ad una Città Metropolitana il cui sistema della mobilità ed accessibilità dovrebbe essere invece potenziato e rilanciato. Qui invece - hanno concluso i dirigenti del Movimento Nazionale per la Sovranità – qualcuno continua a giocare al massacro sulla pelle dei reggini”.

Calabria, meglio ritornare al Medioevo

In che terra viviamo - vien fatto di chiedersi - costando ciò che si prospetta per gli aeroporti in Calabria ?

Senza dubbio una Regione istituzionale con un'ennesima deludente cabina di regia.

Per non consentire il trasferimento, sia pur temporaneo, dei Bronzi di Riace, per tutelare anche la loro incolumità, lo slogan da anni divulgato a destra e a manca, assicurava: ci saranno più voli con vantaggiose tariffe per l' aeroporto Minniti della città metropolitana di Reggio. Ciò anche per porre nel cassetto dei sogni il vagheggiato Ponte sullo Stretto.

Ora la beffa è alla portata di tutti: non solo dal 27 marzo Alitalia eliminerà dal Minniti i voli, 56 settimanali da e per Roma, 14 con Milano e 4 con Torino, impedendo i collegamenti con tutto il mondo, ma lo stesso scalo rischia la chiusura con disastrose conseguenze sopratutto per chi risiede nel vastissimo raggio territoriale del Reggino e per quanti desiderano conoscere le singolari bellezze e i beni culturali territoriali di quei luoghi incantevoli, con "mala" pace del ministro degli Interni.

Ma ciò non si limita a Reghion, una delle più antiche fondate dai Greci nel Mezzogiorno d' Italia,  ma interessa anche Crotone, la città degli Enotri in cui abitò Pitagora, il quale - come è noto - nel 510 a. C.  mosse guerra contro Sibari e con Milone la sconfisse, radiandola al suolo. La nemesi è giunta.

L'aeroporto " Pitagora" di Crotone ha cessato la sua attività il 1 novembre 2016.

Per ironia della sorte, " un giudice giusto a Berlino" ( = leggi Bruxelles) - come in questi giorni ha annunciato il Sindaco di Cassano allo Jonio - proprio nella frazione della sua cittadina, Sibari, per conto dell' Unione Europea, sollecitato dalla Regione, ha finanziato un nuovo aeroporto vagheggiato da più di trenta anni.

Non sappiamo se e quando aprirà o se rientrerà in quei tanti proclami della ondivaga e inconcludente politica regionale.

Resta saldo ed attivo, per fortuna, il Santa Eufemia di Lamezia Terme! forse grazie ai Normanni che seppero utilizzare quella Piana non solo con monasteri latini, ma anche consolidando le tratte navali da Marsiglia a Costantinopoli, che prevedevano soste in Calabria, specialmente a Tropea, Reggio e Crotone. 

Si disprezza il medioevo, spesso senza conoscerlo in fondo, e che, a mio modesto parere, mi sembra più valido rispetto alle nostrane millanterie.

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In Calabria non c'è mercato per tre aeroporti

L’Alitalia da maggio lascia l’aeroporto di Reggio. Come sappiamo, si tratta di una compagnia aerea in crisi gravissima, e che non è “di bandiera”, ma ormai privata e legata compagnie straniere: perciò ragiona da compagnia privata e non da servizio pubblico. E se dice di perdere un mare di soldi, e sicuramente è così, non c’è alcun motivo perché perda soldi in un aeroporto passivo.

 Come fa, un aeroporto, ad essere passivo? Presto detto: quando le spese superano le entrate. E siccome le entrate di un aeroporto sono i biglietti dei passeggeri, vuol dire che non ci sono passeggeri; né passeggeri che partano né passeggeri che arrivino. Qualcosa del genere, a Crotone.

 Aggiungete l’evidenza che l’Alitalia ha sempre praticato in Calabria tariffe molto salate, e ha subito perciò la concorrenza dei “low cost”. Magari, salate con la solita e sempre efficace scusa della mafia.

 Tariffe salate, eppure… e già, le volte che viaggio io, sapete chi trovo? Politici e funzionari, e magari il loro biglietto è stato pagato dall’ente; e io stesso, il più delle volte, ho avuto il biglietto dalla RAI per delle trasmissioni, o da qualcun altro di natura culturale. E se devo viaggiare a mie spese effettuali, di tasca, cerco il “leggero costo”, e  non certo quello pieno, che è enorme.

 Anche queste belle cose le sappiamo tutti, tranne i giornalisti, che le sanno e fingono di non saperle.

La verità è che anche nei voli ci sono solo le Calabrie, e non due ma duemila; e ogni paesello vorrebbe tutto e il contrario di tutto, e spesso ce l’ha. Ce l’ha, e sulle prime è contento, poi paga pesantissimi costi sociali ed economici.

 Tutti voglio qualche svincolo tipo Argusto, tutti un liceo, tutti un ufficio di qualcosa, tutti uno sbarco di Ulisse e tutti un covo di Templari… nel Medioevo, tutti una diocesi e tutti un convento! Oggi, tutti un aeroporto, e tutti un porto anche in montagna.

 In Calabria, tre aeroporti non possono vivere; e tanto meno se ne deve sognare un quarto come vogliono nella Sibaritide e promettono tutti i politicanti di passaggio in campagna elettorale. Nel caso di Reggio, basta un collegamento veloce con Lamezia: del resto, da Malpensa a Milano c’è anche di più. Da Crotone a Lamezia, si risolve il problema quando ci sarà la 106: quando…

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Ryanair lancia una tariffa speciale sulla rotta Lamezia Terme - Milano

Stante l'inerzia delle istituzioni, ad andare incontro ai passeggeri interessati dalla cancellazione dei voli Alitalia sulla rotta Reggio Calabria - Milano Linate, ci ha pensato Ryanair.

La compagnia aerea irlandese ha, infatti, lanciato nella giornata di oggi una tariffa “salva-viaggio” da euro 19,99 sulla tratta Lamezia – Milano Bergamo.

"La speciale tariffa - informano dalla società - è prenotabile fino alla mezzanotte di martedì (14 marzo) sul sito Ryanair.com, per viaggi fino a maggio"

Aeroporto. Caracciolo (FI): "Nuovo piano industriale di Alitalia mette in ginocchio Reggio"

"Le ultime notizie sull’aeroporto di Reggio Calabria destano grandi perplessità". Manifesta preoccupazione Mary Caracciolo, consigliere comunale di Forza Italia

"Su un noto quotidiano di scala nazionale - evidenza la rappresentante 'azzurra' a Palazzo San Giorgio - si riporta oggi la notizia che Alitalia aggiornerà il proprio piano industriale per il 2017 entro fine mese, e nei pensieri di Alitalia non vi sarebbe Reggio Calabria. L’articolo infatti evidenzia come potrebbe decidere la Compagnia di abbandonare alcuni scali dall’anno prossimo, citando quale esempio l’aeroporto di Reggio Calabria. Ciò vuol dire che dall’anno prossimo, ormai alle porte, Alitalia non viaggerebbe più da e per Reggio Calabria.

Comincia a concretizzarsi purtroppo quanto già paventato ad inizio mese".

"Le domande -incalza l'esponente di FI - sorgono spontanee e sono le medesime che invierò al Sindaco Falcomatà, perché occorre una seria movimentazione istituzionale e cittadina: Qual è stato il senso dell’incontro di Oliverio a Roma con Del Rio? Ritardare solo la morte dell’aeroporto? Perché nonostante l’immediata apertura del tavolo tecnico annunciata a inizio novembre cui partecipa Alitalia, Regione, Enav e Città Metropolitana si è giunti a l’aberrante ipotesi riportata sul quotidiano nazionale? Il tavolo tecnico non è riuscito a risolvere le perplessità di Alitalia? Quali sono gli impegni che la Regione e la Città Metropolitana stanno assumendo nei confronti di Alitalia?

I cittadini e tutte le istituzioni hanno bisogno di trasparenza e di essere informati tempestivamente, affinché vi possa essere una reazione che interpreti lo sdegno di tutti e che consenta con forza di salvaguardare la funzionalità operativa dello scalo reggino". "La sconfitta dell’aeroporto - avverte Mary Caracciolo - sarebbe la sconfitta di Reggio Calabria".

 

 

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