Soverato, Gagliardi: “Referendum? Si risparmia di più dimezzando lo stipendio dei parlamentari”

“Ci sarebbero almeno 870mila ragioni per votare il taglio dei parlamentari. Tradotto in euro, è quanto percepiscono deputati e senatori dopo un'intera legislatura: quasi un milione di euro in cinque anni (e per fare cosa...poi)! Ma, proprio per questo, più che ridurre il numero degli eletti, perché non decurtare subito del 50 per cento quelle indennità, inclusi rimborsi e assegni?”. E' la proposta, consegnata in una nota stampa, a firma di Antonello Gagliardi, ex consigliere comunale di Soverato e attuale leader del movimento politico “Semplicemente Soverato”. “In attesa del referendum - scrive - sappiamo che, in caso di vittoria del sì, i membri del parlamento italiano diminuirebbero dagli attuali 945 a 600. Ma così non verrebbero intaccati i costi della politica. Anzi, nessuno ci può garantire che quegli stipendi, inimmaginabili per un qualsiasi comune cittadino, possano lievitare ancora di più. Peraltro, un taglio così drastico di partecipazione politica, sia a Montecitorio che a Palazzo Madama, minerebbe pesantemente il funzionamento delle istituzioni e della nostra democrazia. Non tanto per l'aspetto legato alla rappresentanza territoriale (che, purtroppo, già adesso non esiste) quanto, piuttosto, per quello che sarà il ruolo di una eventuale minoranza, inevitabilmente ridotta ai minimi termini”. Secondo Gagliardi, dunque, “il vero risparmio sulla spesa pubblica andrebbe individuato nella netta riduzione delle somme attualmente percepite da deputati e senatori, abbassando l'importo dai circa 14mila e 500 euro di oggi a non più di 7mila euro totali. Cifre che credo comunque più che sufficienti per garantire l'esercizio delle funzioni richieste e una vita più che dignitosa”. “Una operazione simile - conclude Antonello Gagliardi - si potrebbe realizzare facilmente, nella nuova legge di bilancio, senza aggravi di spese o altro, rendendo anche inutile lo spreco di soldi per allestire i seggi del referendum”.

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Soverato, Gagliardi: “Non faccio liste con la Vono”

“Non ho fatto incontri né intendo fare liste con la senatrice Vono”.

Antonello Gagliardi (Semplicemente Soverato) si dichiara “costretto a smentire il tam-tam sui social, di queste ultime ore, su presunte grandi manovre tra il sottoscritto e altre figure politiche della città che certamente non brillano né per coerenza né per risultati, e sono distanti anni luce dalle mie battaglie”.

Gagliardi, indicato nei giorni scorsi da Carlo Tansi come possibile candidato a sindaco di Soverato, non ha ancora sciolto le riserve sulla sua partecipazione alle prossime Comunali.

“In ogni caso continuerò a essere presente nel dibattito politico - sottolinea. - E colgo l'occasione per segnalare come, guarda caso, proprio dopo un mio articolo sull'impatto ambientale del Piano Spiaggia, il sindaco Alecci si sia improvvisamente ricordato di dover perimetrare, con delle boe, l'area del Parco Marino dell'Ippocampo. Su questo problema attendo ancora risposte dall'assessore regionale Sergio De Caprio, anche alla luce di questi ultimi fatti”.

Quanto alla situazione politica più generale, Gagliardi vede a Soverato “un groviglio di interessi e ambizioni personali, che poco si sposano con l'idea di una politica sana, trasparente e orientata al bene comune, unica soluzione per riscattare una città che, ormai da decenni, naufraga nei debiti e vive solo della luce riflessa del suo glorioso, ma ormai tramontato, passato”.  

Soverato, Gagliardi accusa il sindaco: “Alecci responsabile del caos tamponi”

“Una gestione fallimentare e confusionaria dell'emergenza”.

L'affondo del leader politico di “Semplicemente Soverato”, Antonello Gagliardi, prende di mira il sindaco della cittadina jonica, Ernesto Alecci.

Terreno di scontro, il recente “allarme” sui presunti contagi Covid in discoteca, successivamente rivelatosi, peraltro, del tutto infondato.

“Purtroppo abbiamo visto tutti quei giovani ammassati uno sull'altro, in fila sotto il sole, in attesa di un tampone - scrive Gagliardi. - Mentre vanno elogiati tutti i volontari, gli operatori sanitari e le forze dell'ordine per il loro lavoro infaticabile, svolto anche in pieno Ferragosto, quelle scene denotano l'incapacità organizzativa messa in campo dal sindaco Alecci che, invece, quale massima autorità locale in tema di salute pubblica, avrebbe dovuto prendere in mano la situazione, ottimizzando il coordinamento con l'Asp e la Protezione Civile. Doveva essere lui a evitare quelle situazioni di caos (e di ulteriore rischio) per le centinaia di ragazzi in attesa di sottoporsi a test diagnostico. Oltre a ciò, la sua improvvisazione ha raggiunto il massimo con la decisione di chiudere le discoteche, lasciando, però, lo stesso giorno, svolgere regolarmente il mercatino settimanale all'aperto, con assembramenti in libertà e scarso uso delle mascherine”.

Secondo Gagliardi “tutto si riduce alla prospettiva delle prossime e imminenti elezioni comunali, con un sindaco impegnato a non scontentare nessuno per chiare esigenze di consenso”.

“Basti pensare - sottolinea l'ex consigliere comunale - agli ampliamenti senza distanziamento concessi a tutte le attività private, per pura gestione elettorale”.

“Il Governo nazionale avrebbe dovuto prevedere simili situazioni - conclude Gagliardi - quando ha deciso di prorogare il mandato dei sindaci e dei consiglieri comunali fino al completamento delle operazioni elettorali rinviate a settembre per 1.184 comuni italiani. Non sarebbe stato meglio un commissario super-partes che accompagnasse gli enti fino alla data del voto? I funzionari di nomina prefettizia avrebbero messo al primo posto le direttive nazionali, senza deroghe e favoritismi clientelari”.

Soverato, Piano Spiaggia: Gagliardi in pressing sull'assessore De Caprio

“Chiedo una risposta all'assessore regionale De Caprio”.

Antonello Gagliardi, ex consigliere comunale e leader del gruppo politico “Semplicemente Soverato”, rispolvera l'affaire “Piano Spiaggia” e chiama in causa direttamente l'assessore regionale all'Ambiente, Sergio De Caprio: “Dopo un incontro, che ho reputato insoddisfacente, con la dirigente generale all'Ambiente della Regione, ho inviato all'assessore una nota dettagliata che riassume tutte le mie perplessità sull'adozione del Piano Spiaggia a Soverato.

Attendo ancora una sua risposta”. Secondo Gagliardi, il Piano Spiaggia doveva essere “necessariamente” assoggettato a Valutazione ambientale strategica “con la procedura prevista dal Regolamento regionale n° 3/2008”. Cosa che, invece, non è avvenuta, “come si evince dal decreto DDS 1844 del 24.02.2020”.

“A Soverato - scrive Antonello Gagliardi - c'è la presenza di un parco marino, istituito con legge regionale. C'è un'area archeologica vincolata, in località San Nicola, evidenziata nell’elaborato allegato al Piano”.

Inoltre “le concessioni demaniali sono quasi nella totalità strutture non amovibili, quindi impattanti dal punto di vista ambientale, poiché permangono sul demanio marittimo per tutto l’anno. Nonostante ciò, il piano consente a seconda degli ambiti ampliamenti a monte o a valle delle stesse”.

Sono anche previsti “campi boe, gavitelli e corridoi di lancio in coincidenza della delimitazione parco marino, quindi in contrasto con l’art. 7 della legge regionale 10/2008 che fissa una precisa regolamentazione dell’attività subacquea, della pesca e della posa di ormeggi”.

“La costa di Soverato - ha scritto Gagliardi, rivolgendosi all'assessore De Caprio - deve essere salvaguardata dal punto di vista ambientale, della tutela dell’ambiente e della biodiversità marina. E' un patrimonio di tutti e da ciascuno deve essere conosciuto, condiviso e valorizzato. Ricordiamo che, a luglio 2019, un esemplare della tartaruga caretta-caretta ha deposto le sue preziose uova tra le barche dei pescatori nel tratto di spiaggia ricadente nel perimetro del parco marino. Una specie protetta a rischio di estinzione”.

Più nel dettaglio: “Il Piano Spiaggia non persegue gli obblighi cui all’art. 4 della Direttiva Quadro 2000/60/CE (direttiva quadro acque), della direttiva 2007/60/CE (direttiva alluvioni), della direttiva 42/93/CEE (direttiva Habitat) e della direttiva 2008/56/CE (direttiva quadro sulla strategia marina). Non prevede inoltre il ripristino ed il risanamento quanto più possibile, della qualità delle acque, dell’ecosistema e della biodiversità, non promuove la riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle emergenze di inquinamento ambientale, di dissesto idrogeologico e di erosione, di impatto paesaggistico/naturalistico e di mitigazione del rischio derivante dai cambiamenti climatici, non valorizza l’identità dei luoghi attraverso il riconoscimento dei caratteri dei diversi paesaggi e degli habitat presenti”.

Non ultimo “ma forse il più importante” secondo lo scrivente ex consigliere comunale “manca il parere di cui all’art. 89 del dpr 380/01, che doveva essere acquisito al dipartimento Lavori Pubblici della Regione Calabria, considerata la presenza di un'area a rischio idraulico come quella del torrente Beltrame”. Quindi “anche l’approvazione del Piano da parte della Provincia di Catanzaro dovrebbe essere rivista in quanto necessaria e fondamentale prima di qualsiasi adozione e/o approvazione di piani urbanistici o piani particolareggiati (il Piano Spiaggia è un piano particolareggiato)”. 

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