Maierato, inaugurato il monumento agli emigrati

È stata inaugurata nei giorni scorsi a Maierato, "La Valigia dell’emigrante”. L'opera di Antonio La Gamba, donata dai fratelli Antonio e Giovanni Cugliari, è stata collocata nella Piazzetta di corso Garibaldi.

Come ricorda una nota dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Danilo Silvaggio: "Maierato è culla di diverse testimonianze di migrazione nella sua storia, migrazione verso Toronto, Buenos Aires, Australia, per ricordare alcune mete. Molti maieratani (come del resto moltissimi italiani) hanno deciso, tanto tempo fa di intraprendere un viaggio e una delle peculiarità più significative di questo viaggio verso nuove e auspicabilmente migliori condizioni di vita sta nel fatto che il paese ospitante ha permesso alla componente italiana di mantenere in vita l’identità di origine nella nuova terra d’approdo".

Per l’artista La Gamba: “Anche se sparsi per il mondo, il cuore dei nostri emigranti, di ieri e di oggi, rimane attaccato al proprio paese, forse ancora di più di chi ci vive che delle volte, non apprezza la fortuna di essere rimasto”. Questa semplice e profonda considerazione è alla base della sua opera. La Gamba continua “Volutamente non ho rappresentato la tradizionale figura del padre che saluta la famiglia per lasciare ad ognuno la possibilità di pensare che quella valigia, appartenga al proprio fratello, amico o parente. La valigia carica e gonfia dei ricordi tenuti stretti dalle corde che lacerano l’animo perché, al di là dei tempi che cambiano, la nostalgia del proprio paese rimane anche a migliaia di chilometri di distanza. Si rimane attaccati alla piazza, al bar, agli amici, alle feste dei santi, agli odori, ai muri screpolati delle case abbandonate”.

La valigia nella Piazzetta dell’emigrante – sottolinea Giovanni Cugliari – “rappresenta un monito per tutta la comunità” e attraverso “la cultura del bello”  ci ricorda l’importanza di vivere in un luogo accogliente, ricco di valori ma anche di potenzialità, ci ricorda l’importanza di contribuire, tutti insieme, al miglioramento delle nostre comunità, affinché la valigia non sia più una costrizione.

Nell'ambito dell'iniziativa, l’amministrazione comunale ha annunciato di aver sviluppato l’idea per realizzare un premio annuale con il quale dare vita e continuità a un progetto che prevede che, nel mese d'agosto di ogni anno, nelle varie comunità maieratane all’estero sarà selezionata una famiglia a cui sarà assegnato, simbolicamente, un cuore che verrà messo sulle pareti delle case in cui vivevano i propri nonni o i propri genitori prima di emigrare.

"Il progetto - si legge in una nota dell'amministrazione comunale - mira a mantenere viva la memoria e soprattutto a non spezzare, ma al contrario a rafforzare, il filo che unisce ogni emigrante alla propria terra".

 

Pizzo: lo "Strati festival" e la street art abbelliscono la città

Tanti i temi trattati nei murales e nelle istallazioni artistiche realizzati a Pizzo, nell'ambito della rassegna "Strati festival", la kermesse di street art promossa dall'associazione "Radici", in collaborazione con il Comune di Pizzo. L'iniziativa, giunta alla quarta edizione, ha suscitato l'entusiasmo del sindaco Gianluca Callipo per il quale: " È bellissimo vedere giorno dopo giorno nascere dal nulla tutte queste opere, che non sono destinate a una galleria o un museo, ma diventano parte integrate del tessuto urbano, fruibili da tutti quotidianamente, residenti e turisti. Luoghi a cui siamo abituati da sempre, cambiano prospettiva e diventano tela sulla quale raccontare storie e suggestioni. Ecco perché il Comune sta sostenendo con convinzione questo progetto, che può contare sulla passione di tanti giovani". Fino a domani, artisti italiani e stranieri continueranno a lavorare fianco a fianco per dare una nuova identità estetica ad alcuni angoli della città. Tra gli esponenti della street art più noti a livello internazionale che stanno partecipando al festival, ci sono anche la spagnola Lucia Alonso e il cinese An Wei Lu Li, affiancati da prestigiosi artisti locali, come lo scultore Antonio La Gamba. A tirare le fila dell'organizzazione i soci di "Radici", Gregorio Torchia, Gloria Pizzonia e Domenico Ceravolo, che insieme all'assessore alla Cultura, Cristina Mazzei, hanno individuato nelle scorse settimane i punti della città nei quali realizzare le opere, ormai in gran parte quasi completate. "Gli artisti coinvolti - spiega Pizzonia - sono stati scelti perché possono vantare già importanti esperienze. Prima di dipingere o di posizionare le sculture, hanno condotto degli studi approfonditi del nostro territorio e sono stati lasciati liberi di creare ed interpretare l'identità dei luoghi realizzando opere permanenti che si amalgamano perfettamente al paesaggio esistente. Il nostro lavoro per Pizzo è completamente volontario e ringraziamo chi ci sostiene". È il caso del Comune, che ha creduto fortemente in questo progetto, investendo quest'anno 7mila euro per la sua realizzazione. "L'obiettivo dell'amministrazione è duplice - spiega l'assessore Mazzei -, da una parte la promozione culturale e del territorio, ma anche la possibilità di utilizzare un'importante strumento di riqualificazione urbanistica che consente di ripensare totalmente luoghi come il piccolo giardino creato ai piedi del Castello Murat, che ospita la scultura 'Il collezionista di venti' ". ra le nuove opere realizzate in questa edizione, ci sono i murales dipinti alla "Marina" e sul muro che costeggia la scalinata che da piazza della Repubblica conduce alla 522. Di grande suggestione anche le sagome di gatti in ferro battuto, realizzate da La Gamba, che costellano i muretti ed i cornicioni lungo corso San Francesco. "Ma un'opera d'arte non può essere spiegata soltanto a parole, va vista - conclude Callipo -. Invito tutti, dunque, a fare un salto a Pizzo, magari questo fine settimana, per guardare gli artisti al lavoro e ammirare le loro realizzazioni mentre nascono".

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