Registro Tumori Calabria: criticità e soluzioni per l’attivazione

Si è svolta a Reggio Emilia dal 13 al 15 Aprile 2016 la XX Riunione Scientifica Annuale dell’Associazione Italiana Registri Tumori. Nell’occasione il Centro di Coordinamento del Registro Tumori Calabrese ha presentato un poster che illustra criticità e soluzioni per attivare e/o accreditare, nel minor tempo possibile, il Registro Tumori della Regione Calabria istituito con la  L.R. n. 2/16 che coprirà  tutta la popolazione  regionale  attraverso  le  articolazioni  provinciali  che saranno distribuite come segue: Registro di Catanzaro (accreditato in campo nazionale dal 2010 ed internazionale dal 2013) con la subarticolazione di Vibo Valentia (in fase di avvio), Registro di Cosenza con la subarticolazione di Crotone (sta per chiedere l’accreditamento nazionale), Registro di Reggio Calabria (avviato alla fine del 2014). Fanno parte del Centro di Coordinamento del Registro Tumori Calabrese,  oltre ai direttori dei 5 registri, il Dirigente Generale del Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie o un suo delegato, il Direttore Generale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL), l’Assessore Regionale alla tutela dell’ambiente o un suo delegato ed il Presidente dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM, unico organismo deputato all’accreditamento dei registri tumori italiani) o un suo delegato. La composizione particolare del Centro di Coordinamento del Registro Tumori Calabrese  consentirà di effettuare il monitoraggio  dell’andamento delle patologie oncologiche regionali correlandolo inoltre alle problematiche territoriali dell’ambiente. L’illustrazione delle metodologie adottate per raggiungere l’obiettivo principale della legge regionale n. 2/16 (Art. n.1) e contenute nelle Linee Guida prodotte dal gruppo di lavoro costituito dai responsabili dei tre registri di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria (Art. n. 3 comma 2) è stata condotta, nell’ambito del convegno in oggetto, dalla Responsabile del Registro Tumori di Reggio Calabria (Dottoressa Filomena Zappia) che contestualmente è stata incaricata di premiare il Poster più significativo nell’ambito di quelli presentati nell’occasione. Nel corso dei lavori è stato eletto il nuovo Presidente AIRTUM, la dottoressa Lucia Mangone, che già fa parte  del Centro di Coordinamento calabrese in qualità di delegato del presidente uscente.

Torre Ruggiero, studenti a “lezione di ambiente” con i tecnici dell’Arpacal

Lezione speciale, dedicata alla sostenibilità ed ai valori ambientali, quella alla quale hanno partecipato ieri gli studenti delle scuole elementari e medie di Torre Ruggiero. Tecnici del dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), nell’ambito delle attività di educazione ambientale, hanno fatto visita agli scolari di Torre, per portare tra i banchi di scuola le attività che l’Agenzia ambientale calabrese svolge quotidianamente sul territorio. Partendo proprio dall’illustrazione delle competenze tecniche dell’Arpacal, il geologo Michele Folino Gallo, tecnico del Servizio Suolo e Rifiuti del Dipartimento di Catanzaro, ha spiegato agli studenti il ciclo dei rifiuti e le conseguenze che le scelte dei singoli possono determinare nel futuro di tutti. “Così le bottigliette di vetro gettate in un bosco – ha spiegato Folino Gallo - resteranno per sempre in quel posto rappresentando, oltre che uno scempio ambientale, uno spreco di risorse tipico della nostra società ‘usa e getta’ (energia e materia prima necessaria a produrla). Scelte consapevoli dovrebbero portare, invece, al riutilizzo delle stesse, così come facevano i nostri nonni con il cosiddetto ‘vuoto a rendere’, con conseguente risparmio economico e rispetto dell’ambiente”.  “L'emergenza rifiuti – ha concluso Folino Gallo - che interessa la Calabria è sotto gli occhi di tutti; i rifiuti aumentano, ma diminuiscono i posti in cui smaltirli, ed occorre affrontarla alla radice, lì dove i rifiuti si producono ovvero nelle nostre case. Il riciclaggio dei rifiuti ottenuto tramite la Raccolta Differenziata rappresenta il metodo di smaltimento più ecologico ed efficiente, perché buttare ciò che può essere riutilizzato? Occorre ridurre la quantità di rifiuti che vengono prodotti nelle nostre case, privilegiando ad esempio prodotti che minimizzino gli imballaggi, riutilizzando gli oggetti quando possibile. Infine raccogliere in maniera differenziata carta, vetro, alluminio che diventeranno le materie prime dei nuovi oggetti. Una corretta gestione dei rifiuti permette di contribuire a tutelare il nostro ambiente e a salvaguardare le risorse ambientali fondamentali per la nostra vita e per il futuro delle prossime generazioni”.

Acqua potabile nella Limina, i chiarimenti dell’Arpacal

In riferimento a quanto dichiarato in una nota diffusa ai Media locali dall’Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita di Marina di Gioiosa Jonica e relativa alla assenza di personale Arpacal all’iniziativa svolta lunedì 11 aprile scorso dalla stessa associazione sul bacino della Limina, la Direzione dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) intende chiarire quanto segue:

“All’Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita, che opera nella Locride e con il quale abbiamo avuto modo di relazionarci cordialmente alcuni anni addietro in occasione di una loro iniziativa dedicata alla matrice dell’acqua destinata al consumo umano, ricordiamo la normativa di riferimento che regola la materia in questione, ossia l’analisi della qualità dell’acqua destinata al consumo umano proveniente da bacini gestiti da soggetti terzi, come nel caso specifico della Limina ad opera della Sorical. Pur apprezzando il fine nobile dell’iniziativa che l’Osservatorio sta mettendo in campo, l’Arpacal non può partecipare, in qualità di ente tecnico deputato al controllo, ad iniziative come questa a supporto di chi, ossia la Sorical, ha il compito della corretta gestione dell’invaso e di tutte le attività connesse. In base alla normativa in vigore, infatti, nei casi di controllo dell’acqua destinata al consumo umano l’Arpacal svolge attività prettamente laboratoristica a supporto della locale Azienda Sanitaria Provinciale che, attraverso proprio personale, preleva campioni che consegna, nei modi e tempi concordati, ai nostri laboratori per l’analisi e la conseguente refertazione. È il caso di dire, inoltre, che lo stesso prelievo dei campioni deve essere svolto con particolari procedure che garantiscano il fine ultimo della iniziativa ispettiva. Nello specifico del controllo della radioattività nell’acqua, di cui è stata chiesta l’analisi con lodevole lungimiranza già nel febbraio scorso, mentre la normativa di fonte europea è entrata in vigore il 22 marzo scorso, occorre fare presente che il soggetto chiamato ai cosiddetti ‘controlli esterni’ – in questo caso Asp con la collaborazione di Arpacal – non può essere coinvolto in iniziative di ‘controllo interno’, ossia l’autocontrollo che la Sorical, nel caso specifico, è chiamata a realizzare. Detto questo, la nostra assenza dall’iniziativa dello scorso 11 aprile 2016, è da addebitare esclusivamente al fatto che l’Arpacal, nel caso di specie, se avesse accettato a partecipare, si sarebbe posta in una posizione di conflitto di interesse (controllore che collabora con il controllato) che, quello sì, sarebbe stato veramente censurabile. D'altronde, in un’ottica di ampio dialogo con gli attori del territorio, se non vi fosse stato alcun impedimento di tale portata, lo stesso dipartimento provinciale  Arpacal di Reggio Calabria avrebbe potuto permettere la presenza dei nostri tecnici, senza necessità di alcuna ulteriore autorizzazione. Le nostre attività sono ampiamente consultabili su richiesta dello stesso Osservatorio che, come ha già fatto in altre occasioni, troverà nei nostri uffici personale preparato e disponibile per ogni opportuno chiarimento”. 

 

Conclusa la misurazione del gas radon a Triparni di Vibo

Mentre prosegue su tutto il territorio regionale la campagna 2016 di monitoraggio del gas radon, i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) hanno questa mattina ritirato gli esposimetri che, nel 2015, erano stati installati nella popolosa frazione di Triparni nel Comune di Vibo Valentia dove - come riferito in una nota della stessa Agenzia -  l’Arpacal e l’Asp di Vibo Valentia, sensibili alle preoccupazioni delle persone residenti, hanno avviato un’attività preliminare conoscitiva per verificare la presenza e la possibile connessione tra pressioni ambientali ed effetti sulla salute dei cittadini.  L’installazione degli esposimetri, necessari al monitoraggio della presenza di gas radon, era stata infatti prevista nell’ambito di un piano di valutazione epidemiologica che il Centro Epidemiologico Regionale Ambientale (CERA) dell’Arpacal, diretto dal dr. Francesco Nicolace, aveva redatto in stretta collaborazione con l’Azienda sanitaria ed il dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia, diretto dalla dottoressa Angela Diano. Accompagnati dal dottor Nicola Florio, portavoce delle istanze dei cittadini residenti a Triparni, l’ingegner Pietro Capone, del Dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia - che ha peraltro portato a compimento nella stessa area il monitoraggio dei campi elettromagnetici ad alta e bassa frequenza – con la collaborazione del  dottor Salvatore Procopio, del Laboratorio Fisico 'E. Majorana' del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal, ha ritirato tutti gli esposimetri installati a Triparni". "La prossima fase - specifica ilcomunicato- sarà quella di estrapolare i dati analitici sulla presenza di gas radon e informarne la popolazione interessata, così come è stato fatto per la popolazione residente a Rombiolo.  L’Arpacal e l’Asp di Vibo Valentia, quindi, hanno messo in campo le loro professionalità e strumentazioni tecniche per dare una risposta alle apprensioni dei cittadini. Con i tecnici del  Comune di Vibo Valentia, ad esempio, sono state ricostruite le caratteristiche del territorio e dell’insediamento abitativo anche in ordine a modalità di approvvigionamento  idrico, smaltimento dei reflui e ubicazione di eventuali insediamenti produttivi.  Numerosi incontri di confronto e aggiornamento si sono succeduti sullo stato di avanzamento dei lavori, in cui sono stati presentati e discussi i risultati dei monitoraggi dei campi elettromagnetici, delle analisi radiometriche sugli alimenti e sull’acqua potabile, alla presenza anche del dottor Nicola Florio, portavoce delle istanze dei cittadini".  "Occorre, infine, tener conto della complessità di tutti gli accertamenti ambientali e soprattutto della difficoltà a reperire i dati sanitari, considerato - è la considerazione finale contenuta nel documento - che il registro tumori regionale, strumento estremamente utile negli studi di epidemiologia delle popolazioni a rischio, è di recente istituzione". 

 

I pericoli del gas radon: monitoraggio anche a Maierato

Stamane sono stati installati dai tecnici dell’Arpacal di Vibo Valentia, ingegner Pietro Capone e dottor Saverio Rizzo, con l’ausilio di personale comunale i dispositivi che consentiranno di rilevare la presenza del gas radon sul territorio comunale in luoghi pubblici e privati. Un progetto sperimentale questo che è stato avviato dall'Arpacal e che ha una duplice importanza viste le caratteristiche di questo gas naturale e del territorio del Comune di Maierato. Il radon infatti è un gas radioattivo presente nel suolo e nelle roccia e la misurazione dei livelli di concentrazione può consentire di attivare misure di prevenzione nella lotta ai tumori. Inoltre, viste le caratteristiche geomorfologiche del Comune di Maierato e considerata la grande frana del 2010, il monitoraggio del radon può fornire importanti informazioni sul verificarsi di movimenti sotterranei di masse di sottosuolo o sull'innesco di eventuali movimenti franosi. Questo aspetto, integrato con tutti gli altri dispositivi di Protezione civile già attivi sul territorio comunale, implementerà le misure di prevenzione  monitoraggio ed allertamento sul territorio comunale a tutela della pubblica incolumità e della salute pubblica. I misuratori sono stati installati nel Palazzo Municipale, nei locali della scuola elementare e media, nel Centro di aggregazione sociale sito in via Cavalieri di Vittorio Veneto, in prossimità dell’area di frana, in alcuni edifici comunali e privati. L’importanza di questa attività ed i primi risultati verranno illustrati nei prossimi mesi in una conferenza pubblica, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Maierato – Sant’Onofrio, anche al fine di sensibilizzare la popolazione scolastica sull’importanza di tutte le misure di prevenzione da adottare a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Tumori e gas radon, installati i misuratori a Soverato, Sant’Andrea e Vallefiorita

Anche in provincia di Catanzaro, come su tutto il territorio regionale, prosegue la campagna di monitoraggio della presenza di gas radon nei luoghi pubblici e nelle civili abitazioni, realizzata dall’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria. Il laboratorio fisico “Ettore Majorana” del Dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro, che coordina il progetto a livello regionale, ha in questi giorni installato gli esposimetri nei comuni di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, Vallefiorita e Soverato. La campagna - sviluppata anche nelle altre province calabresi con la collaborazione dei dipartimenti territoriali Arpacal - prevede il coinvolgimento di tutti i comuni interessati a monitorare la presenza del gas radon sul proprio territorio, attraverso il posizionamento di esposimetri in grado di misurare la presenza di questo gas naturale inerte ma radioattivo, prodotto principalmente dal suolo e dai materiali da costruzione. È importante, infatti, conoscere il livello di concentrazione del radon in un dato ambiente chiuso, come potrebbe essere quello domestico, per individuare le migliori azioni di rimedio per limitare un'eccessiva concentrazione che potrebbe avere effetti dannosi sulla salute, trattandosi di un gas radioattivo, anche a lungo termine. Nei prossimi giorni il fisico Salvatore Procopio, con la collaborazione di Giuseppe Pellegrino, tirocinante del Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e Territorio dell’Unical, proseguirà l’installazione degli esposimetri nei Comuni del catanzarese che hanno aderito all’iniziativa di monitoraggio dei luoghi pubblici, così come  nelle private abitazioni di cittadini che hanno accolto l’invito dell’Agenzia ambientale calabrese. A conclusione del monitoraggio, infatti, l’Arpacal rilascerà il certificato di radioattività ambientale, documento che nel prossimo futuro sarà obbligatorio nella compravendita delle case, come avviene già da decenni negli Stati Uniti. Durante la campagna di misura, che terminerà tra un anno, sono previsti nei diversi Comuni aderenti all'iniziativa specifici incontri rivolti alla popolazione, dedicati anche ad altre matrici ambientali, oltre alla realizzazione di un vero e proprio report finale sulla concentrazione del gas radon.

Tumori, installati a Filogaso i rilevatori di gas radon

“Sono stati installati nella giornata odierna, da parte dell’Arpacal, gli apparecchi per la rilevazione del gas radon sugli edifici pubblici e a campione su alcune abitazioni private per avere un rilievo omogeneo. Una soddisfazione grandissima per me e per i componenti dell’amministrazione che rappresento, da sempre attenti alle problematiche ed alle esigenze del paese e dei cittadini che ci vivono”. È quanto afferma l’assessore comunale di Filogaso Daniele Rachieli. “Il radon – sottolinea - è un pericolosissimo gas radioattivo che si trova naturalmente nel terreno e nei materiali da costruzione, ragion per cui è di fondamentale importanza conoscerne il grado di concentrazione per attuare eventuali contromisure atte ad attenuarne gli effetti e, quindi, di ridurne le conseguenze sulla salute umana”. L’intervento di monitoraggio interesserà tutti gli edifici pubblici  e ad campione alcune case, con particolare riferimento ai “luoghi più sensibili, come le scuole e, grazie alla fondamentale collaborazione dei cittadini che hanno dato la loro adesione, le private abitazioni”. L’amministrazione comunale ringrazia i tecnici dell’Arpacal, ingegner Pietropaolo Capone e dottor Saverio Rizzo che hanno proceduto all’installazione  degli esposimetri CR39, coadiuvati dal vicesindaco Filippo Luciano e dall’assessore Daniele Rachieli, e con la preziosa collaborazione del tecnico comunale ingegner Massimo Trimmeliti. “Il nostro costante impegno – spiegano gli amministratori - è quello di amministrare bene, curare gli interessi ed i diritti dei cittadini, in primo luogo quello alla salute ed all’ottimale vivibilità di questo Comune”.

Gerocarne: parte il monitoraggio del radom, la soddisfazione del sindaco Papillo

“Sono stati installati nella giornata odierna, da parte dell’Arpacal, gli apparecchi per la rilevazione del gas radon e dei campi elettromagnetici su tutto il suolo comunale di Gerocarne, frazione comprese. Una soddisfazione grandissima per me e per i componenti dell’amministrazione che rappresento, da sempre attenti alle problematiche ed alle esigenze del paese e dei cittadini che ci vivono”. E’ quanto scrive in una nota, il sindaco di Gerocarne Vitaliano Papillo per il quale, “una delle esigenze primarie dei cittadini è quella di avere garantita la tutela della salute, con tutto ciò che è possibile compiere per realizzare questo fine. Per questa ragione – prosegue  il comunicato - quando ci è stato proposto di aderire all’indagine di monitoraggio dell’Arpacal, insieme a pochi altri comuni non abbiamo esitato nemmeno per un istante, dando la nostra piena e convinta partecipazione. Il Radon, in particolare, è un pericolosissimo gas radioattivo che si trova naturalmente nel terreno e nei materiali da costruzione, ragion per cui è di fondamentale importanza conoscerne il grado di concentrazione per attuare eventuali contromisure atte ad attenuarne gli effetti. Allo stesso modo, sempre al fine di ridurne le conseguenze sulla salute umana, risulta fondamentale il monitoraggio della concentrazione di onde elettromagnetiche nell’ambiente”. L’intervento di monitoraggio interesserà “l’intero territorio” comunale, con particolare riferimento ai “luoghi più sensibili, come le scuole e, grazie alla fondamentale collaborazione dei cittadini che hanno dato la loro adesione, le private abitazioni”. E proprio ai cittadini, “sensibili alle tematiche della salubrità dell’ambiente e della tutela della salute pubblica”, ha espresso il proprio plauso Papillo. Un plauso indirizzato, inoltre, ai “tecnici Arpacal” che “hanno proceduto all’installazione”, coadiuvati dagli “assessori e consiglieri, Ferdinando, Domenico e Nazzareno, che li hanno accompagnati per tutto il territorio comunale”. “I cittadini - conclude la nota col loro voto - ci hanno permesso di amministrare e, amministrare bene, vuol dire curare gli interessi ed i diritti dei cittadini tutti, in primo luogo quello alla salute ed all’ottimale vivibilità di questo comune”.

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