Deve scontare 15 anni di reclusione: arrestato

La Squadra mobile di Crotone ha rintracciato e tratto in arresto C.S., 56 anni,  crotonese, dando esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso lo scorso 15 novembre dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catanzaro.

L’uomo deve scontare la pena di 9 anni di reclusione, inflittagli con la condanna di primo grado, poi confermata in appello, emessa a seguito dell’ operazione “Sommelier”,  effettuata  dalla Squadra mobile pitagorica il 22 maggio 2018 che, con l’esecuzione di 22 misure cautelari, aveva smantellato un’organizzazione criminale, operante nel capoluogo, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina. Nel corso delle indagini, era stato documentato, tra l’altro,  come, in diverse occasioni, anche la figlia tredicenne di uno degli arrestati venisse impiegata nella preparazione e nella cessione della droga.

Ulteriori pene sono state inflitte all’arrestato con altre sentenze di condanna, per violazione della legge sulle armi, minacce, favoreggiamento personale, fabbricazione e commercio abusivi di materie esplodenti, maltrattamenti nei confronti di familiari, ed altro,  per cui la pena complessiva da scontare è stata determinata in 15 anni di reclusione.

Pertanto, l’uomo è stato rintracciato e, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Crotone.

Donna ferita a colpi di pistola a Tropea, fermato il presunto responsabile

I Carabinieri della Compagnia di Tropea hanno sottoposto a fermo d'indiziato di delitto Antonio Scidà, 61 anni, del posto, accusato di tentato omicidio, detenzione di arma clandestina e ordigno esplosivo.
 
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, hanno consentito di ricostruire in tempi record i particolari della sparatoria avvenuta nel pomeriggio di ieri a Tropea, nel corso della quale è rimasta ferita Domenica Gallisto, 42 anni, attualmente ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Vibo Valentia.
 
Da quanto accertato dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile, Scidà avrebbe sparato cinque colpi di pistola, ferendo la donna al braccio, per poi fuggire nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
 
Giunti sul posto, i militari hanno avviato le ricerche, individuando Scidà in un’area attigua alla sua abitazione. Alla vista dei Carabinieri, l’uomo avrebbe cercato di nascondere la pistola “Beretta” calibro 7.65 con matricola abrasa, che sarebbe stata utilizzata per l’azione di fuoco e una bomba artigianale, contenente quasi un chilo di polvere pirica, successivamente distrutta dagli artificieri del Comando provinciale di Catanzaro.
 
Il 61enne è stato quindi condotto nel carcere di Vibo Valentia, mentre la donna è tuttora ricoverata non in pericolo di vita.
Gli investigatori dell'Arma sono ora al lavoro per cercare di capire a quale scopo l’uomo detenesse l'ordigno e a chi o a quale scopo fosse destinato.
 

Ricercato a livello internazionale, giovane libico arrestato a Reggio Calabria

Reggio Calabria  - I poliziotti della Questura di Reggio Calabria hanno arrestato un cittadino libico, di 20 anni.

Il  giovane, ritenuto responsabile dei reati di lesioni gravi, ingiuria, minacce e porto abusivo di armi ed altri reati in materia di armi, munizioni ed esplosivi, è stato fermato poiché destinatario di un mandato d’arresto internazionale emesso dalle autorità del Paese d’origine.

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Ricettazione e stupefacenti, 57enne in manetta a Cirò Marina

I carabinieri della Stazione Cirò Marina (Kr) hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Corte d'appello di Catanzaro nei confronti di 57enne del luogo.

L’uomo, ritenuto responsabile di ricettazione e di reati in materia di sostanze stupefacenti, è stato tradotto presso la casa circondariale di Crotone dove dovrà scontare una pena a 4 anni e 4 mesi di reclusione.

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'Ndrangheta, catturato latitante coinvolto nell'operazione “Eyphemos”

Nella serata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Palmi (Rc) e dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria hanno catturato a Sant'Eufemia d'Aspromonte, Rocco Graziano Delfino, 34 anni, ritenuto elemento di spicco della cosca Alvaro di Sinopoli.

L’uomo era latitante dal 2017, quando si era sottratto all'ordine d'esecuzione per una pena definitiva a 12 anni di detenzione per traffico di stupefacenti.

Inoltre, il 34enne era ricercato anche in seguito all’operazione “Eyphemos” della Direzione distrettuale antimafia reggina, nell’ambito della quale era stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio Calabria per associazione mafiosa.

Sorpreso in compagnia di un pregiudicato, sorvegliato speciale in manette

I carabinieri della Stazione di Reggio Calabria - Rosario Valanidi, hanno arrestato Cosimo Borghetto, di 66 anni.

L’uomo, ritenuto elemento di spicco della cosca Caridi – Zindato – Borghetto, attiva nei quartieri Ciccarello, Rione Modena e San Giorgio Extra, è accusato d’inosservanza delle prescrizioni imposte dalla misura di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, cui era sottoposto.

In particolare, l’arrestato è stato sorpreso dagli uomini dell’Arma, insieme a Z. P., di 56 anni, pluripregiudicato per omicidio volontario, rapina, armi, reati sugli stupefacenti, ricettazione e associazione a delinquere.

I due, in relazione ai provvedimenti emergenziali per contrastare la diffusione del coronavirus, sono stati denunciati per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità e dichiarazioni mendaci.

Borghetto, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’autorità giudiziaria di Reggio Calabria è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

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Serra: viola prescrizioni affidamento servizi sociali, arrestato 25enne

Un pregiudicato, Alexandru Claudiu Pintilie, di 25 anni, è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Serra San Bruno.

L'arresto è stato eseguito nel pomeriggio di oggi, in ottemperanza ad un provvedimento emesso dalla procura generale della Repubblica di Catanzaro.

La misura è stata disposta in seguito alle segnalazioni inoltrate al magistrato di sorveglianza, per violazioni alle prescrizioni imposte dal decreto di affidamento ai servizi sociali, cui Pintile era sottoposto.

 L’uomo dovrà ora scontare circa quattro mesi di reclusione per reati contro il patrimonio.

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Operazione "Pollino", estradato in Italia Francesco Marando

È rientrato ieri in Italia, scortato dagli Agenti dello Scip – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Criminalpol, Francesco Marando, il 36enne originario della Locride, arrestato nel dicembre scorso nell’ambito della maxi operazione "Pollino” e raggiunto da mandato d’arresto europeo a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Dda presso il Tribunale di Reggio Calabria per associazione a delinquere di tipo mafioso, finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.

In qualità di presunto organizzatore del gruppo "Ietto - Marando", il 36enne avrebbe favorito l’introduzione della droga in Italia da Germania e Olanda, curandone la detenzione e l’immissione in territorio calabrese.

Per gli investigatori, avrebbe, inoltre, utilizzato il ristorante “Leonardo da Vinci” di Wesseling (Germania), di cui era uno dei titolari, come base logistica del sodalizio criminale per lo smistamento della cocaina e come espediente di reinvestimento dei proventi del traffico.

L’ operazione "Pollino”, partita dalle attività investigative della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/Gico di Catanzaro, svolte in collaborazione con il IV Gruppo di Reggio Calabria del Nucleo Speciale Polizia Valutaria, sotto il coordinamento della Dda di Reggio Calabria ha portato all’arresto di 90 persone tra Italia, Europa e Sud America, ed è stata supportata oltreconfine dallo Scip - Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

All’arrivo a Fiumicino, nell’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea sono espletate le formalità dell’arresto di Marando sul territorio nazionale, il quale è stato associato alla competente casa circondariale, a disposizione dell’autorità giudiziaria calabrese.

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