Asp Cosenza, la denuncia di Guccione (Pd): " A rischio la salute dei cittadini"

"Forse qualcuno non si è reso conto che l’assenza di un responsabile alla direzione generale dell’Asp di Cosenza, abilitato a prendere decisioni e a firmare atti, rischia di causare problemi irreparabili alla salute dei cittadini.

Questa interruzione di pubblico servizio, infatti, blocca provvedimenti urgenti e indifferibili quali: l’acquisizione dei farmaci salvavita, oncologici, urgenti e indifferibili; i mandati di pagamento a favore dei pazienti per cure mediche urgenti fuori regione; l’emissione dei mandati di pagamento a favore dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

Non c’è tempo da perdere, non è il momento di scaricare le responsabilità ma di assumere, nelle prossime ore, provvedimenti urgenti a tutela della salute dei pazienti e di tutti cittadini. Le autorità preposte intervengano per porre fine a questa pericolosa e drammatica situazione di stallo e di non governo della più grande Azienda sanitaria provinciale della Calabria.

Se dovesse perdurare questa condizione di paralisi totale, che impedisce di fatto la prosecuzione delle cure a pazienti con gravi patologie, sarà necessario anche un immediato intervento dell’autorità giudiziaria, per impedire che la situazione possa produrre seri pericoli e mettere a rischio la vita dei cittadini".

E' quanto si legge in una nota del consigliere regionale Carlo Guccione (Pd)

 

Operatori socio-sanitari, la Commissione Sanità promuove un odg per l’inquadramento definitivo in organico

La Commissione consiliare "Sanità, attività sociali, culturali e formative" presieduta dal consigliere Michele Mirabello, ha audito nel corso dei lavori odierni il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione, Antonello Marziale, e i rappresentanti della Federazione sindacati indipendenti di Cosenza.

Marziale è intervenuto in ordine ad una proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale depositata in Commissione, per l’istituzione dell’Osservatorio dei minori, mentre il rappresentante della Fsi, Cosimo Bonfiglio, sulla vertenza degli operatori socio-sanitari  precari in forza all’Asp di Cosenza. 

“Le questioni esposte dalla Federazione dei sindacati indipendenti – ha detto a conclusione dei lavori Mirabello – per la loro natura, hanno spinto la Commissione unitariamente a redigere un Ordine del giorno da trasmettere all’attenzione del Commissario per il piano di rientro Scura, ed agli organi interessati, affinchè si pervenga in tempi brevi ad una sorta di road map che identifichi compiutamente le posizioni del personale ausiliario precario in forza a Cosenza nella sanità, non ancora qualificato e per quello qualificato, per l’aumento del monte ore di lavoro e per espletare ogni utile opzione ai fini del loro inquadramento definitivo in organico. Peraltro – ha proseguito Mirabello – simili situazioni si contano in altra Asp e Aziende ospedaliere per cui sarebbe necessario porre in essere quelle iniziative, in accordo con la Giunta regionale, per dare al problema una soluzione finale e unica per tutti i lavoratori.  Su questa linea, la Commissione oggi ha raggiunto l’unità degli intenti con gli interventi dei colleghi Franco Sergio, Giuseppe Giudiceandrea e Sinibaldo Esposito, con i quali affronteremo nelle sedi deputate la discussione di merito”.

La Commissione, infine, ha riaperto i termini per la presentazione di eventuali emendamenti sulla proposta di legge per la ‘rimozione delle barriere della comunicazione per la promozione, il riconoscimento della lingua italiana dei segni’ (proponente Sergio), sulla proposta di legge in materia di mercato del lavoro (proponente Mirabello), e sulla ‘normativa in favore dell’Ente nazionale di assistenza per la protezione e l’assistenza dei sordi’ (proponente Mirabello).

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Licenziamento 11 lavoratori ristorazione Asp Cosenza, Mangialavori presenta un’interrogazione

“Tutela per gli operatori della ristorazione, Azienda ospedaliera di Cosenza”. Questo l’oggetto dell’interrogazione presentata in data odierna dal consigliere regionale Giuseppe Mangialavori che spiega: “L’Ati è risultata vincitrice del bando di gara (in tandem con ‘La Cascina Glonbal Service –Cardamone’) per l’affidamento del servizio di ristorazione della Azienda Ospedaliera di Cosenza. La ditta vincitrice ha disposto la riduzione del personale di 11 unità lavorative e ciò nonostante tale servizio risulti assai complesso. Gli operatori, infatti, curano a 360 gradi il processo di ristorazione dell’intera struttura. Dal ricevimento degli alimenti, alla lavorazione, alla cottura sino alla distribuzione ed il ritiro dei pasti nei singoli posti letto di tutti i 37 reparti. A ciò si aggiunga la sanificazione di impianti ed attrezzature, oltre al servizio di mensa interna per tutto il personale medico e paramedico della struttura. Il servizio – rileva l’esponente della Cdl - risulta particolarmente articolato ed esso è già espletato con un organico appena sufficiente. La palesata sua riduzione potrebbe inficiare il diritto di assistenza dei malati e il rispetto delle specifiche diete a questi assegnate. A ciò si aggiunga che il capitolato di gara aggiudicata dalla suddetta Associazione temporanea d’impresa, all’art. 21.3 prescrive: ‘L’assunzione del personale alle dipendenze del precedente gestore’; e che la legge regionale del 30 maggio 2012 numero 16 impone la tutela del personale già operante nella precedente gestione ed l’efficiente espletamento del servizio. Nei giorni scorsi la ditta aggiudicataria ha avviato il licenziamento di 11 lavoratori già impiegati nella suddetta mensa ospedaliera. Pertanto – conclude Mangialavori - è stata interrogata la giunta per conoscere quali iniziative intenda realizzare per tutelare gli addetti al servizio e per garantirne efficienza e qualità”.

“In Calabria i cuochi ospedalieri diventano autisti 118”. Graziano chiede l’apertura di un dossier

“I cuochi ed il personale mensa degli ospedali di Castrovillari e Mormanno sottoscrivono un accordo con gli uffici Asp per cambiare il loro profilo in autisti 118. Succede anche questo in Calabria. In una regione in cui la gestione della Sanità, ormai è chiaro, si fonda sulle assurdità. Non basta la riorganizzazione senza criterio dei reparti. Non basta il taglio drastico ai servizi primari di assistenza. Non basta, nemmeno, il dispendioso concorso esterno per l’assunzione di nuovo personale, senza prima approntare un più sensato programma di mobilità. Ora – probabilmente per far quadrare i conti di un Piano di rientro senza né capo né coda – si pensa anche di mettere alla guida delle ambulanze personale vestito da chef. Sembrerebbe una comica, se a parlare non fossero alcuni atti controfirmati proprio dai dirigenti dell’Azienda sanitaria di Cosenza. È quanto denuncia il segretario questore del Consiglio regionale e presidente nazionale del movimento “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”, Giuseppe Graziano che sul caso dei cuochi precari delle mense di Castrovillari e Mormanno chiederà al presidente Oliverio di aprire un dossier. Così da poter far luce sull’accaduto ed evitare rischi all’utenza e l’ennesima pessima figura alla Calabria in Italia e in Europa. “Ma dove mai si è visto – denuncia Graziano - che il manager di un’azienda, in questo caso pubblica, chieda ai dipendenti di cambiare profilo lavorativo? È come se il management della Fiat decidesse all’improvviso di chiedere al team degli ingegneri elettronici di occuparsi della progettazione di nuovi pezzi meccanici. È improbabile oltre che assurdo. Soprattutto se una società, per troppi anni in perdita e inefficiente, volesse invertire il trend e riposizionarsi sul mercato. In Calabria, invece, succede anche questo. In un settore come la Sanità che è eroga servizi di primaria importanza. E l’ultima vicenda ha del grottesco”. Ma veniamo ai fatti. “Tutto – sostiene Graziano - nasce all’indomani della chiusura delle cucine degli ospedali di Castrovillari e Mormanno. Sedici addetti alla cucina (10 di Castrovillari e 6 di Mormanno) rimangono senza nulla da fare. Assunti, ma non impiegati nelle loro funzioni. Tant’è che dal 2013 ad oggi, le diverse direzioni sanitarie susseguitesi, forse per stare tranquilli con la coscienza, hanno pensato bene di smistarli in diversi ruoli senza alcun cambio di qualifica. Tra l’altro, e c’è davvero da ridere, pare che, nell’autunno scorso, il commissario Scura si sia addirittura posta l’amletica questione sul perché i cuochi svolgessero altre mansioni e si chiudessero le cucine. Che tradotto significa non avere conoscenza della pianta organica né del fabbisogno dell’azienda. Gravissimo! Ma, nonostante questa presa di coscienza, quella di avere 16 tra cuochi e addetti mensa da poter utilizzare nelle loro mansioni e che avrebbe potuto consentire l’apertura delle cucine, abbattendo i costi, si è pensato ad una trovata fantastica: cambio di qualifica ai cuochi precari, con promessa di una veloce stabilizzazione se avessero accettato di migrare nel 118 a fare gli autisti. In un ruolo delicatissimo che necessita di specifiche competenze di guida e di circoscritte attitudini psicologiche. E non sono voci riportate, ma è scritto in un verbale di incontro controfirmato da alcuni funzionari dell’Asp di Cosenza. Ecco perché – aggiunge il consigliere regionale - portato a conoscenza di questa situazione che ha dell’assurdo, ho subito avviato le procedure per interpellare il presidente della Regione Calabria e chiedere l’apertura di un dossier amministrativo che faccia luce su una vicenda lavorativa che, se dovesse concludersi per come negli accordi, creerebbe un paradosso nella gestione del personale oltre che – conclude Graziano – creare le condizioni per fomentare l’ennesimo disservizio nella gestione della Sanità pubblica”.

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