Prevenzione tumori del cavo orale, il 1^ aprile visite gratuite nell’ambulatorio lametino

L'unità operativa Otorinolaringoiatria dell'ospedale "Giovanni Paolo II" di Lamezia Terme, diretta dalla dottoressa Raffaela Grasso, parteciperà, venerdì 1 aprile 2016, alla 2^ Giornata della prevenzione, riproposta, dopo il successo della scorsa edizione, dall’Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani (AOOI) e per la quale è stato accordato il patrocinio dal Ministero della Salute, dal Collegio dei Docenti Universitari di discipline Odontostomatologiche (CDUO)  e dalla Società Italiana Chirurgia Maxillo-facciale (SICMF). L'evento, che ha per tema Diagnosi precoce dei tumori del cavo orale, mira alla sensibilizzazione dei cittadini sulle principali malattie invalidanti della specialità nella cornice del Sistema Sanitario Nazionale. Per l'occasione, l'ambulatorio del reparto di ORL del nosocomio lametino, in via Sen. Arturo Perugini, primo piano Scala B, sarà aperto la giornata del 1° aprile per uno screening gratuito su soggetti a rischio, al quale collabora anche il dottor Pasquale Lillo Odoardi, chirurgo Maxillo-facciale. Le visite saranno effettuate dalle ore 10:00 fino alle 19:00. E' gradita la prenotazione al numero telefonico 0968 - 208886, 208883. Gli specialisti metteranno a disposizione la propria competenza anche per rispondere alle domande dei pazienti e fornire informazioni e, in caso di screening con esito positivo, l'assistito sarà invitato a prenotare una visita di approfondimento. La prima giornata nazionale di prevenzione AOOI ha consentito l'accesso a uno screening gratuito a diverse migliaia di cittadini, contribuendo a diagnosticare in modo precoce diverse patologie e agendo direttamente sulla necessità della prevenzione. L’iniziativa ha trovato il pieno sostegno del direttore generale dell’Asp di Catanzaro, dottor Giuseppe Perri, particolarmente sensibile alle campagne di screening che consentono di scoprire precocemente la presenza di patologie e intervenire con modalità meno invasive, con costi minori per il S.S.N nella gestione del paziente. “La maggior parte dei casi di cancro orale – ha spiegato Grasso - sono causati dall'uso di tabacco e alcool, ma nello sviluppo del tumore possono intervenire anche fattori dietetici, stili di vita non corretti e infezioni. Tra le cause che possono favorire l'insorgenza di un tumore del cavo orale – ha aggiunto - ci sono la scarsa igiene orale, la masticazione di tabacco e l'errato posizionamento di protesi dentarie, ma, una diagnosi precoce, semplice e che non richiede metodi invasivi, consente una chirurgia conservativa, evita trattamenti demolitivi con conseguenze invalidanti, riduce i costi di terapie e riabilitazione, aumenta fino all'80% la sopravvivenza libera da malattia e, in definitiva, migliora la qualità della vita”. L’evento rappresenta un momento importante per diffondere consapevolezza sul tema e sensibilizzare i cittadini che, recandosi la mattina di venerdì 1 aprile nell’ambulatorio di ORL, troveranno tutte le informazioni utili per adottare comportamenti corretti, prenotare le visite specialistiche e fare il test HPV orale. Semplici gesti per prendersi cura della propria salute.

Chiaravalle, successo per il corso per la promozione del benessere in età infantile

Nell’ambito della progettazione relativa alla “Casa della Salute” di Chiaravalle, su richiesta di collaborazione del direttore del Distretto di Catanzaro Lido dottor Maurizio Rocca e del direttore della Casa della Salute dottor Rocco Cilurzo, l’U.O. Pediatria di Comunità, diretta dalla dottoressa Rossella Anfosso, è intervenuta con la realizzazione di un corso di formazione sulla prevenzione primaria e secondaria, rivolto agli insegnanti di scuola dell’infanzia, elementare e media del comprensorio di Chiaravalle. Il corso tenutosi in due momenti successivi nei mesi di gennaio e febbraio scorsi, è stato articolato in lezioni interattive durante le quali la dottoressa Anfosso ha analizzato la problematica promozione del benessere e prevenzione del disagio in età infantile-adolescenziale, con richiami forti sulla capacità comunicativa che si chiede ad un insegnante educatore, delle scuole di ogni ordine e grado. La dottoressa Anfosso si è avvalsa della professionalità di alcuni collaboratori quali l’infermiera pediatrica Lorena Iozzo, che ha relazionato sull’importanza del lavoro di équipe quale forma di interazione di diverse figure professionali, e sul lavoro di rete nella gestione di progetti che coinvolgono più istituzioni: famiglia, scuola, sanità. La Casa della Salute rappresenta, infatti, entrambe le tipologie lavorative e si colloca come momento di incontro tra domanda  di salute dei cittadini ed offerta delle cure, benessere e nuova socialità. Il dottor Giuseppe Aielli, pediatra, ha illustrato il progetto di educazione alimentare che svolge con la collaboratrice Rosa Maria Madonna nel comprensorio di Chiaravalle, coinvolgendo alunni,  genitori ed insegnanti in lezioni interattive e meeting informativi con gli adulti ed in attività ludiche, particolarmente gradite ed efficaci, con gli studenti. Il corso, presentato dalla responsabile del Consultorio di Chiaravalle, dottoressa Giuliana Orlando psicologa, si è tenuto presso l’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “Corrado Alvaro” di Chiaravalle Centrale, grazie alla disponibilità del dirigente scolastico professoressa Rita Elia, che ha accolto con notevole interesse l’iniziativa inserendola nei percorsi di formazione obbligatoria degli insegnanti, massicciamente presenti in maniera attenta e collaborativa. I circa 150 insegnanti target hanno, infatti, dimostrato notevole interesse per le argomentazioni illustrate con slides ed hanno interagito con un vivace dibattito, fornendo contributi in termini di suggerimenti e di vissuti esperenziali. Le iniziative nel comprensorio di Chiaravalle proseguono con l’attività di educazione alla salute nelle scuole di ogni ordine e grado.

Sciopero generale dell'8 marzo: possibili disagi per gli utenti delle strutture sanitarie

Potrebbero verificarsi disagi per gli utenti delle strutture sanitarie dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, a causa dello Sciopero generale nazionale in tutti i settori pubblici, privati e cooperativi di tutti i lavoratori a tempo indeterminato, determinato, con contratti precari ed atipici per l’intera giornata dell’8 marzo 2016, indetto dal Sindacato dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale  (SLAI Cobas). "Al fine di contemperare l'esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, nel corso dello sciopero - è scritto in una nota - saranno assicurati, dall'ASP di Catanzaro, adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali di cui all'articolo 1 della Legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazione ed integrazioni, mediante l'erogazione delle prestazioni indispensabili individuate dai Contratti Collettivi di Lavoro, così come interpretati dalla Commissione di Garanzia in sede di valutazione ai sensi dell'articolo 13 della citata Legge n. 146/90 e successive modificazioni e integrazioni. Saranno comunque garantiti i servizi pubblici essenziali, quali l'assistenza di urgenza e il supporto attivo alle prestazioni specialistiche, diagnostiche e di laboratorio compresi i servizi trasfusionali. Per coloro che avessero prenotato esami o visite specialistiche, è consigliabilei contattare i singoli reparti interessati per verificare il funzionamento degli stessi". L'ASP di Catanzaro - termina il comunicato - si scusa per gli eventuali disservizi causati, non imputabili alla volontà dell'Azienda stessa".

 

Shock settico nel carcere di Catanzaro, l’Asp precisa: “Nessuna epidemia da Clostridium difficile”

In riferimento alla presunta epidemia nella Casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro, il direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri, ha tenuto a specificare che “l’allarme lanciato dall’associazione Yairaiha Onlus è certamente eccessivo. Nella Casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro – ha sottolineato- non è, infatti, in atto alcuna epidemia. La morte del paziente, per ‘arresto cardiocircolatorio e shock settico da Clostridium difficile’, avvenuta dopo il ricovero nell’ospedale ‘Pugliese’, non ha provocato nessuna preoccupazione all’interno della Casa circondariale, non essendosi verificata tra gli attuali ospiti alcuna condizione clinica che faccia pensare ad una diffusione dell’infezione. Il caso rimane pertanto isolato. Pur tuttavia l’Asp di Catanzaro nel momento in cui è venuta a conoscenza del decesso, ha subito attivato tutte le misure preventive che i casi del genere richiedono, attraverso il nostro dipartimento di Prevenzione. L’area sanitaria della Casa circondariale – ha concluso - comunque, continuerà a vigilare con particolare attenzione, così come ha sempre fatto, per garantire la tutela della salute dei detenuti”.

Casa della Salute di Chiaravalle, ecco il progetto operativo

Si è concluso il percorso di formazione-azione, iniziato a gennaio scorso, che ha coinvolto tutti gli operatori della Casa della Salute, degli enti locali interessati e delle associazioni di volontariato/rappresentanza dei cittadini. Tale attività, promossa dall’Asp di Catanzaro a seguito del piano di riconversione dell’ospedale di Chiaravalle in Casa della Salute, previsto nel Piano Socio-sanitario regionale 2012/2014, è stata oggetto di monitoraggio e confronto nell’ambito del network interregionale promosso dall’Azienda Usl di Parma. Il progetto operativo “Casa della Salute di Chiaravalle”, che fa riferimento ad un network nazionale composto da professionisti sanitari, studiosi e amministratori pubblici che si ispira a un’idea di salute come bene comune, sarà presentato nel corso del convegno che si svolgerà a Chiaravalle il 18 e il 19 dicembre, con inizio alle ore 9:30, al quale, tra i numerosi relatori, parteciperà anche il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, dottor Giuseppe Perri. Nell’ambito delle due giornate è prevista una fase di confronto con altre realtà regionali, mentre l’ultima parte del convegno, anche grazie alla partecipazione di relatori provenienti da diverse realtà, è dedicata alle cronicità che rappresentano gli aspetti più importanti dell’assistenza territoriale. La Casa della Salute, nuova struttura di assistenza sanitaria extra ospedaliera polifunzionale, nata da un progetto del ministero della Salute, prevede un insieme di attività organizzate fra loro integrate nell’ambito delle Cure Primarie al fine di realizzare la presa in carico del cittadino per tutte le attività socio-sanitarie che lo riguardano a livello territoriale. La sua istituzione, quale struttura polivalente e funzionale in grado di erogare l’insieme delle Cure Primarie e di garantire la continuità assistenziale ed i livelli essenziali di assistenza (LEA), è il risultato di una evoluzione delle politiche sanitarie e del quadro normativo che ha cercato di rispondere ai significativi cambiamenti degli scenari demografici, epidemiologici e sociali intervenuti nel corso degli ultimi decenni e sintetizzabili nel processo di forte invecchiamento della popolazione, nella transizione epidemiologica dalla prevalenza di patologie infettive alla prevalenza di patologie cronico-degenerative e di sindromi psico-sociali, nonché nella crescente differenziazione e personalizzazione dei bisogni di salute e della domanda di servizi socio-sanitari. La Casa della Salute rappresenta, dunque, un nuovo modello per il sistema sanitario centrato sulla sanità territoriale e finalizzato a realizzare la prevenzione e la promozione della salute e del benessere sociale del cittadino per tutto l’arco del suo corso di vita anche attraverso le risorse che la comunità locale organizzata può offrire. Un modello al quale debbono aderire anche quei servizi che non sono fisicamente collocati al suo interno ma siano ad essa funzionalmente collegati, come i Centri Diurni, i Centri Sociali e le strutture assistenziali e socio-assistenziali (Case protette, RSA, ecc.). Essa è pensata e va realizzata come un luogo di garanzia della presa in carico complessiva della salute del cittadino mediante una rete integrata di percorsi di prevenzione e diagnostico-terapeutici. Tale struttura è destinata a divenire il punto di riferimento fondamentale per la salute dei cittadini, dovendo garantire il coordinamento di tutte le attività relative ai loro problemi di salute, le prestazioni di continuità assistenziale, l'integrazione con l'ospedale in tutti i casi necessari (visite specialistiche, esami diagnostici specifici e/o invasivi, dimissioni), lo sviluppo di programmi di prevenzione, la presa in carico di pazienti con problemi di salute mentale, ed i programmi di informazione ai cittadini e di formazione permanente agli operatori del settore sanitario. L'approccio è quello dell’innovazione delle politiche di accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari e di presa in carico globale del cittadino. Gli otto siti per la realizzazione delle Case della Salute sono stati individuati dalla Regione Calabria, che ha stabilito in Chiaravalle la sua collocazione per l’Asp di Catanzaro. Successivamente ha individuato nella Rete delle Case della Salute uno dei pilastri del nuovo assetto del sistema sanitario calabrese nell'ambito del più ampio programma di riordino e integrazione dell'offerta e, in particolare, dell'assistenza sanitaria territoriale. Nel nuovo modello di Cure Primarie i MMG in gruppo o in rete assumono un ruolo centrale quali gestori del processo di cura in interazione con il Punto unico di accesso (PUA), gli specialisti, le altre strutture aziendali e con gli Enti locali e la cittadinanza. Per tale ragione si è reso necessario per gli operatori socio-sanitari un percorso di formazione che, nell’ambito della Casa della Salute, si configura quale leva strategica a supporto dei cambiamenti culturali, gestionali, professionali, organizzativi e comunitari. I destinatari della proposta formativa sono stati anzitutto i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta della sub-area distrettuale di Chiaravalle e gli operatori sanitari attualmente operanti nel Polo Sanitario Territoriale (ex-presidio ospedaliero) di Chiaravalle. Parallelamente al percorso formativo principale, si è svolto un progetto formativo collaterale su “L’integrazione socio-sanitaria dei percorsi di cura della Casa della Salute di Chiaravalle” finalizzato a progettare e definire gli strumenti operativi per le professionalità sociali coinvolte, fra cui gli assistenti sociali, gli psicologi ed i volontari delle associazioni della società civile, al fine di garantire la realizzazione dei processi d'integrazione socio-sanitaria nell’ambito dei percorsi di cura che tali elementi innovativi richiedevano. I destinatari del Corso sono stati quindi gli  operatori sociali (assistenti sociali, educatori, psicologi, ecc.) operanti nell’ambito dei servizi socio-sanitari della Casa della Salute di Chiaravalle e dei Comuni della sub-area del distretto; congiuntamente alla partecipazione delle associazioni di cittadini presenti sul territorio in rappresentanza della società civile. La direzione scientifica dei due corsi è stata affidata dall’Asp di Catanzaro all’Osservatorio regionale sulla Salute del Cittadino diretto dal professor Guido Giarelli, dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, che ha gestito anche il percorso formativo principale; mentre il percorso collaterale è stato tenuto dalla dottoressa Anna Trapasso, Assistente Sociale, specialista in management integrato dei servizi sociali e sanitari, funzionaria presso il Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie della Regione Calabria.

Sciopero nazionale dei medici il 16 dicembre: possibili disagi anche in Calabria

Possibili disagi per gli utenti delle strutture sanitarie dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, a causa dello Sciopero Nazionale del personale medico del comparto del Servizio Sanitario Nazionale, indetto dalle organizzazioni sindacali di categoria per 24 ore, per mercoledì 16 novembre 2015. Al fine di contemperare l'esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, nel corso dello sciopero saranno assicurati, dall'ASP di Catanzaro, adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali di cui all'articolo 1 della Legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazione ed integrazioni, mediante l'erogazione delle prestazioni indispensabili individuate dai Contratti Collettivi di Lavoro, così come interpretati dalla Commissione di Garanzia in sede di valutazione ai sensi dell'articolo 13 della citata Legge n. 146/90 e successive modificazioni e integrazioni. Saranno comunque garantiti i servizi pubblici essenziali, quali l'assistenza di urgenza e il supporto attivo alle prestazioni specialistiche, diagnostiche e di laboratorio compresi i servizi trasfusionali. Per coloro che avessero prenotato esami o visite specialistiche, si consiglia di contattare i singoli reparti interessati per verificare il funzionamento degli stessi. L'ASP di Catanzaro si scusa per gli eventuali disservizi causati, non imputabili alla volontà dell'Azienda stessa.

 

Odontoiatria sociale: avviata a Soverato l'attività di Day Surgery

E’ ormai pienamente avviata dall’unità operativa Odontoiatria Sociale, diretta dal dottor Valerio D’Andrea, l’attività di Day Surgery nel Presidio Ospedaliero di Soverato. Il servizio, dedicato soprattutto a favore dei pazienti non collaboranti, si svolge grazie alla fattiva collaborazione del personale del reparto di chirurgia generale diretto dal dottor Giuseppe Messina e grazie al fondamentale contributo dell’U.O. Anestesiologia diretta dal dottor Pantaleone Grande. I pazienti vengono selezionati negli ambulatori dell’U.O. Odontoiatria Sociale, Polo sanitario territoriale di Catanzaro Lido, ed avviati per il trattamento in narcosi al P.O. di Soverato dove, eseguiti gli esami preoperatori, l’intervento verrà eseguito, secondo l’ordine della lista di attesa, nei giorni stabiliti. E’ anche possibile, sempre dopo opportuna selezione, per i pazienti allergici, cardiopatici e diabetici in difficile compenso, ematologici, fobici e in terapia con bifosfonati, il trattamento in assistenza anestesiologica ed in regime di APA (accorpamento di prestazioni ambulatoriali). Questo servizio, che non necessita di esenzioni particolari, seppur territoriale, risponde alle esigenze di quei pazienti odontoiatrici a rischio che difficilmente possono subire un trattamento ambulatoriale. Per informazioni ulteriori ci si può rivolgere ai recapiti dell’U.O. di Odontoiatria Sociale: tel.0961.7033008 – 0961.7033931, dalle ore 8:00 alle 14:00, dal lunedì al sabato o alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Casa della Salute di Chiaravalle, commissario Asp: "Continuano i falsi allarmismi"

"Ancora una volta è necessario replicare alle notizie parziali e inopinatamente allarmanti relative alla Casa della Salute di Chiaravalle". A dichiararlo è Giuseppe Perri, commissario straordinario dell'ASP di Catanzaro, che prosegue: "Non può difatti trascurarsi di sottolineare come dalle 'sabbie mobili' dell’articolo apparso qualche giorno orsono si sia adesso giunti agli 'scippi'. Crediamo che una corretta informazione prima di generare falsi allarmismi dovrebbe avvalersi di riscontri oggettivi attraverso una diretta interlocuzione con i vertici di questa Azienda Sanitaria, da sempre disponibile ed aperta al confronto ed addirittura alla condivisione di strategie con i cittadini. Qualcuno ha parlato di 'scippo', in realtà si tratta della restituzione di un’apparecchiatura, non più funzionante, alla società proprietaria con la quale era stato stipulato a suo tempo un contratto di leasing. Non si tratta quindi della chiusura di un laboratorio analisi già avvenuta circa due anni or sono nell’ambito della riorganizzazione della rete laboratoristica regionale, quanto piuttosto della restituzione di un’apparecchiatura non più utilizzata". "Relativamente alle altre questioni inerenti le prestazioni ambulatoriali, bisognerebbe ricontestualizzare - precisa Perri - all’attuale situazione regionale che impedisce l’assunzione di specialisti ambulatoriali e limita le deroghe per le assunzioni alle emergenze. Gli impegni che l’Azienda ha assunto per Chiaravalle coerentemente con le determinazioni di livello regionale sono tutti rispettati ed anzi vanno bel aldilà delle previsioni nel rispetto di tutte le fasi procedurali che le norme determinano (il riferimento è alla progettazione e all’avvio dei lavori di ristrutturazione)". 

 

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