La Ferrari di Vettel trionfa a Melbourne

Ritorno al successo per la Ferrari che, con Sebastian Vettel, si aggiudica la gara d'apertura del mondiale di Formula Uno.

La vittoria conquistata a Melbourne, in Australia, segna il ritorno della Ferrari sul podio più alto dopo un anno e mezzo. L'ultimo trionfo della Rossa in una gara ufficiale di Formila 1 risaliva, infatti, al 20 settembre del 2015. In quell'occasione, Vettel aveva tagliato per primo il traguardo del circuito di Singapore. Nel 2016 la scuderia di Maranello non era mai riuscita a conquistare l'intera posta in palio. 

Il successo sul tracciato semi-cittadino dell'Albert Park di Melbourne, sul quale il pilota tedesco della Ferrari ha preceduto le Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, rappresenta un ottimo viatico per la squadra del Cavallino rampante. L'ottimismo in casa Ferrari trova ulteriore conforto nell'ottima prestazione di Kimi Raikkonene che, a bordo dell'altra Rossa, ha conquistato il quarto posto.

Un prete fa il giro del mondo in mongolfiera in 11 giorni

Ha impieagato 11 giorni, 8 ore e 42 minuti a fare il giro del mondo in mongolfiera. La storica impresa è stata compiuta da un prete ortodosso russo, Fedor Konyukhov. L'uomo è atterrato nel deserto australiano, a poco meno di 160 chilometri, dalla città di Northman da dove era partito 11 giorni prima. La notizia è stata diffusa dal coordinatore dell'iniziativa, John Wallington, il quale ha affermando che Konyukhov ha stabilito il nuovo record per il giro del mondo in aerostato in solitaria e senza soste. Il nuovo primato, però non è ancora stato confermato dalla World Air Sports Federation.

 

Australia: la banca le accredita per errore 4 milioni di dollari e lei li spende

La banca le ha accreditato per errore 4 milioni di dollari australiani, circa 3 milioni di euro e lei ha iniziato a spenderli senza freni. L'insolita storia è accaduta nel Paese dei canguri, dove una studentessa di 21 anni ha trovato un'autentica fortuna sul suo conto corrente. Superata la sorpresa, la ragazza si è data alla bella vita. La pacchia è finita quando la giovane è stata arrestata all'aeroporto di Sydney, mentre stava cercando di imbarcarsi su un aereo che avrebbe dovuto condurla dai genitori che vivono in Malesia. "Perché non ho avvertito l'istituto di credito dell'errore? Mi sono dimenticata", si è giustificata la protagonista della storia che pare abbia speso la gran parte denaro per acquistare borse di lusso e abbigliamento firmato.

Attraversa l'Oceano Pacifico in barca a remi, impresa storica

Un cittadino britannico di 53 anni, John Beeden, ha attraversato l'Oceano Pacifico a bordo di una barca a remi. Partito il primo giugno scorso da San Francisco, in California, l'uomo e` approdato, dopo 209 giorni di navigazione, a Cairns, in Australia. Per percorrere le 7.400 miglia del  tragitto, Beeden ha dovuto remare fino a 15 ore al giorno. La Happy Socks, l'imbarcazione utilizzata per la traversata, e` lunga sei metri ed e` dotata di strumenti tecnologici ed apparati elettronici alimentati con pannelli solari. Si tratta di un primato assoluto, dal momento che mai nessuno era riuscito a portare a termine l'impresa. Nel 1982, un altro britannico, Peter Bird, aveva provato a compiere la traversata, ma si dovette arrendere dopo 294 giorni di navigazione quando venne recuperato alla deriva tra i flutti ed i marosi al largo della costa occidentale australiana, non lontano dalla Grande Barriera Corallina.

Come la 'ndrangheta ha conquistato l'Australia

Il potere di “seduzuone” della ’ndrangheta non conosce limiti geografici, etnici o nazionali. Ad essere controllati dai capi bastone delle cosche calabresi non ci sono, infatti, solo politici italiani. A confermarlo, l’inchiesta  giornalistica condotta dal reporter Nick McKenzie che, in un servizio mandato in onda sulla televisione Fairfax Media – Abc Four Corners, ha dimostrato come le ‘ndrine sarebbero riuscite ad ampliare la loro sfera d’influenza in Australia tenendo a libro paga numerosi politici attivi sia sul piano federale che  statale. Ad agevolare  l’infiltrazione della ‘ndrangheta  alcune “falle” presenti nella normativa che assicura la raccolta fondi da parte dei comitati elettorali che fanno capo ai singoli politici. L’inchiesta  è stata condotta anche in Calabria, dove il giornalista australiano è approdato per cercare i parenti dei boss delle famiglie attive nel suo Paese. Dopo aver incontrato alcuni magistrati italiani, McKenzie avrebbe concluso che  la ‘ndrangheta australiana ha consolidato il proprio potere usando le stesse tecniche impiegate in Italia, ovvero “minacce e violenze sia in attività economiche lecite, come il commercio di frutta ed ortaggi, sia in quelle illecite come il traffico di droga”. L’inchiesta ha messo a nudo i legami tra "riconosciuti e sospetti criminali" appartenenti alla ’ndrangheta ed importanti uomini politici. Addirittura un uomo "direttamente legato alla mafia (calabrese)" incontrò l’allora capo del Governo, John Howard ed altri leader ad eventi di raccolta fondi per il Partito Liberale nei primi anni 2000. McKenzie ha fatto emergere come i politici dei due più importanti partiti australiani, laburisti e liberali, sarebbero stati oggetto di pressioni da parte di donatori legati alla ’ndrangheta per favorire i loro affari. Secondo un rapporto della polizia del 2013 la mafia calabrese avrebbe fatto ricorso ad alcuni prestanome che avrebbero usato "la loro immagine pubblica del tutto legale" per favorire gli affari dei padrini attivi nel paese dei canguri.

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