Balneazione: non conformità a Soverato, Davoli, Satriano e San Sostene

Il Dipartimento di Catanzaro dell’Arpacal ha comunicato nella giornata di ieri ai sindaci dei Comuni di Soverato, Satriano, Davoli e  San Sostene che, a seguito dell’intervento di martedì 6 Settembre, le analisi delle acque di balneazione hanno dato esito sfavorevole per superamento dei valori di Escherichia Coli  nei punti di campionamento. Il Dipartimento di Catanzaro dell’Arpacal, nel preannunciare le analisi suppletive a breve, chiede ai Comuni interessati da queste non conformità  "di voler comunicare alla scrivente Agenzia le misure di gestione intraprese, applicate all'area destinata alla balneazione, ai sensi dell'art. 5 comma b del D.Lgs. 116/08"; oltre ad essere comunicate al pubblico, tali misure sono funzionali ad individuare ed eventualmente rimuovere le cause che hanno tali non conformità".

 

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Balneazione. Pasqua: "I Comuni si assumano le loro responsabilità"

"Alla luce del dato che, ad oggi, vede proprio alcuni Comuni a maggiore rilevanza turistica trovarsi letteralmente in 'panne' rispetto alla tematica della balneazione, abbiamo deciso insieme con l’assessore all’Ambiente Antonietta Rizzo, che ringrazio per la sua fattività, di incontrarli per metterli di fronte alle loro precise responsabilità su una questione che è di primaria importanza per lo sviluppo e l’immagine del territorio calabrese e che non può più essere, come è stato fatto in modo semplicistico nel passato, scaricata sull’Ente Regione".  E’ quanto afferma il consigliere regionale Vincenzo Pasqua che aggiunge: "Con l’assessore abbiamo messo in campo questo percorso costruttivo teso anche a fare chiarezza su quelle che sono da sempre le competenze di controllo e di vigilanza del territorio da parte dei Comuni. Competenze che non possono essere derogate da nessuno e senza il cui esercizio si finisce con il vanificare lo stesso sforzo della Regione e le risorse che vengono indirizzate su un patrimonio così prezioso quale quello della balneazione. L’obiettivo di questi incontri- conclude Pasqua-, alla presenza anche dei tecnici del Dipartimento Ambiente, che da tempo  promuovono un grande lavoro, è quello di richiamare le Amministrazioni ai doveri di pianificazione  e, soprattutto, di controllo per evitare che qualcuno possa pensare di potere scaricare a mare abusivamente e vigliaccamente".           

 

Balneazione. Acqua verdastra sulla costa di Pizzo: è fioritura algale

Il colore verdastro dell’acqua che bagnava le spiagge di Pizzo calabro, a nord della foce del fiume Angitola fino ad oltre il torrente Quercia, non è determinato da contaminazione fecale ma da una fioritura algale verificatasi  a causa delle condizioni meteo-marine.  E’ questo l’esito del sopralluogo comunicato dalla dottoressa Maria Antonella Daniele, il biologo del servizio tematico Acque del Dipartimento provinciale di Vibo valentia dell’Arpacal, in merito alla colorazione verdastra notata prevalentemente a pochi metri della battigia, nel tratto di costa del comune di Pizzo Calabro. "Durante l'attività di monitoraggio per la ricerca delle micro-alghe potenzialmente tossiche in Calabria – riferisce la dottoressa Daniele - su segnalazione della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Pizzo Calabro è stata avviata un’attività di emergenza sull’area nord del litorale del comune di Pizzo Calabro per sospetta fioritura algale. Le acque di balneazione interessate dal fenomeno segnalato, più precisamente quelle a Nord del Fiume Angitola fino ad oltre il Torrente Quercia, si presentavano  con continuità di un’intensa colorazione verdastra, interessando a tratti, anche zone più a largo della costa". "Sono state avviate allo scopo – prosegue il biologo dell’Arpacal - le prime verifiche di indagine analitica  sulle acque di mare e sulle acque superficiali  del fiume Angitola, che presentavano al sopralluogo una colorazione marroncina con evidente trascinamento di limo. La perlustrazione dell’area di foce è stata effettuata per una valutazione  più complessiva del fenomeno. Anche le correnti ed il vento risultavano favorire lo spostamento verso nord. Sebbene non percepita, la temperatura delle acque riscontrata era superiore ai 27°C mentre quella dell’aria era di 32,0°C". Ieri, inoltre, sono stati effettuati altri campionamenti per monitorare il fenomeno. I campioni sono stati inviati al Laboratorio di Reggio Calabria che ha inviato i risultati microbiologici dai quali non emerge inquinamento di origine fecale, mentre la colorazione delle acque è imputabile a fioritura algale. 

Parte nella fascia jonica la campagna di sottoscrizioni per il progetto “Tutti al mare”

“Con un contributo, anche modesto, è possibile dare forza al monitoraggio delle acque del mare in corrispondenza delle foci delle fiumare e dei torrenti della Locride”. L’Osservatorio ambientale “Diritto per la vita” ha lanciato una campagna di sensibilizzazione dei cittadini e degli enti sul problema dell’inquinamento del mare e delle fiumare e per questo chiede a tutti di voler sostenere un progetto che è volto alla salvaguardia del territorio e di riflesso della salute di tutti gli abitanti della fascia jonica. “Monitorare costantemente l’ambiente in cui viviamo – viene rilevato in una nota - è un compito prioritario delle istituzioni preposte ma è anche tra gli scopi statutari delle tante associazioni che aderiscono all’Osservatorio; non siamo convinti che sia stato fatto e si faccia tutto quello che è possibile per tutelare ciò che ci circonda e che ci consente di vivere al meglio, ecco il motivo per cui ci rivolgiamo ai cittadini perché sostengano un progetto di salvaguardia che consenta di attrarre anche turisti ma, soprattutto, consenta agli abitanti di vivere pienamente senza paure che determinano un’involuzione sociale con conseguente ulteriore degrado. Facciamo la nostra parte e denunciamo se gli altri non svolgono appieno i propri compiti di salvaguardia ambientale. Su questo progetto – viene specificato - abbiamo voluto coinvolgere anche la C.N.A. Balneatori Calabria perché con i dati Arpacal 2016 vi sono ancora 8.779 punti della provincia dove la presenza di Enterococchi intestinali e di Escherichia coli risultano oltre i parametri consentiti per le acque di balneazione e quindi anche gli operatori hanno interesse perché si intervenga energicamente. Inoltre abbiamo chiesto la possibilità di accesso ai depuratori di Siderno, Ardore, Marina di Gioiosa Ionica e Monasterace e la chiederemo per Riace e Bianco per poter effettuare i prelievi per le analisi delle acque in uscita dagli impianti di depurazione, i cui referti verranno inseriti in un portale creato ad hoc. Sostenere la campagna – è la conclusione - è un diritto/dovere di ogni cittadino”.

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