Estirpano un bosco, denunciati

Hanno estirpato un bosco tipico di macchia mediterranea senza alcuna autorizzazione.

Per tale motivo, i carabinieri forestale della Stazione di Orsomarso (Cs) hanno denunciato il proprietario di un terreno e l’esecutore materiale dei lavori, per il reato di utilizzazione boschiva ed estirpazione di macchia mediterranea in assenza di autorizzazione.

La denuncia è arrivata in seguito ad un controllo effettuato, in località “Finocchio”, nel comune di Santa Domenica, dove i militari hanno rilevato lo sradicamento di un bosco lungo la strada asfaltata che collega il centro abitato di Santa Domenica Talao con quello di Papasidero.

Una volta rintracciato il titolare del terreno, gli uomini dell’Arma hanno accertato che i lavori erano stati eseguiti senza autorizzazione.

Pertanto, dopo aver sequestrato il terreno, i carabinieri forestale hanno denunciato il detentore del terreno e l’esecutore materiale dei lavori.

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Irregolarità nei progetti di taglio, sequestrati 40 ettari di pineta

I carabinieri forestali del Gruppo di Cosenza hanno posto sotto sequestro due boschi di Pino d’Aleppo, ubicati nel comune di Amendolara (CS).

Il provvedimento, che ha interessato 40 ettari di pineta, è stato disposto nel corso d’indagini finalizzate a verificare alcuni progetti di taglio boschivo acquisiti presso l’ufficio della Regione Calabria che presiede all’istruttoria delle pratiche ed al rilascio delle relative autorizzazioni.

In particolare, i militari hanno sottoposto a verifica i progetti redatti dal tecnico forestale incaricato.

Nel corso dell’attività, i carabinieri forestali avrebbero scoperto un'evidente discrepanza tra i dati riportati nei progetti e quelli realmente riscontrati sulle superfici destinate al taglio.

 Da qui i provvedimenti di sequestro dei due boschi, per finalità probatorie.

La posizione del tecnico che ha redatto i due progetti è ora al vaglio della magistratura, per le ipotesi di falsità ideologica in atto pubblico.

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Strada e gradoni abusivi in area sottoposta a vincolo, una denuncia

I carabinieri forestali della Stazione di Scalea hanno denunciato all’Autorità giudiziaria il proprietario di una terreno boscato, in località Castagneto di San Nicola Arcella.

Il provvedimento è scaturito in seguito ad un controllo nel corso del quale, i miltari hanno riscontrato la realizzazione di una pista e di alcuni gradoni, in assenza delle dovute autorizzazione.

In particolare, all’interno di un’area boscata di alto pregio naturalistico, costituita da un bosco di leccio, roverella e sughera è stata realizzata una strada di 100 metri, larga 2,50. I lavori sarebbero stati effettuati recentemente, con l'impiego di un mezzo meccanico. Su luogo sono state rinvenute diverse ceppaie sradicate, massi e materiale terroso, accumulato lungo la strada e alla base dei gradoni.

Per la realizzazione dei gradoni sono state realizzate a monte delle scarpate di oltre tre metri, che hanno reso il pendio instabile con possibili fenomeni di dissesto idrogeologico.

Le indagini hanno permesso di constatare che i lavori sono stati effettuati senza alcuna autorizzazione

I militari hanno, quindi, denunciato il proprietario del terreno  per la realizzazione, di strada e gradoni, in area boscata sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale e idrogeologico, senza avere preventivamente richiesto ed ottenuto il prescritto permesso a costruire dal comune di San Nicola Arcella.

 

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Ruba legna in un bosco sottoposto a sequestro, denunciato

I carabinieri forestale della Stazione di Acri (Cs) hanno sventato un tentativo di furto di legname in un bosco ubicato lungo il corso del Torrente Colavecchio, nel Comune di Vaccarizzo Albanese.

Durante la perlustrazione dell’area, già sottoposta a sequestro nei mesi scorsi per il reato di furto e danneggiamento, i militari hanno notato un camion carico di legname.

Inoltre, su una strada posta nelle vicinanze hanno rinvenuto altro legname, da poco depezzato ed una pianta di Ontano all’interno del letto del Torrente Colavecchio da poco tagliata e legata con una fune d’acciaio pronta per essere recuperata e depezzata. Sul luogo erano state abbandonate altre funi, nonché diverse taniche di benzina, servite certamente per alimentare le motoseghe utilizzate per il sezionamento del legname.

All’arrivo dei carabinieri, gli autori del taglio si sono dati alla fuga.

Tuttavia, le successive indagini hanno portato all’identificazione del presunto responsabile del tentativo di furto, ovvero il titolare di una ditta boschiva.

I militari hanno, quindi, sequestrato circa 10 tonnellate di legname frutto di piante tipiche dell’habitat fluviale, principalmente Ontano. Inoltre è stato riscontrato l’ammanco di circa 20 quintali di legname posto sotto sequestro in precedenza e conservato nello stesso bosco.

Le indagini hanno portato al recupero della legna contenuta nel cassone di un camion ritrovato in località “Salice”, nel comune di Acri.

I carabinieri forestale hanno, pertanto, pertanto proceduto al sequestro del mezzo e alla denuncia per furto aggravato e violazione di sigilli del titolare della ditta boschiva.

 

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Sorpresi a tagliare alberi in un bosco demaniale, denunciati due pensionati

Due persone, M.F. ed R.C., rispettivamente di 83 e 71 anni, residenti a Magisano sono state denunciate dai carabinieri di Zagarise, con l’accusa di furto aggravato e distruzione di bellezze naturali.

I militari sono entrati in azione quando, durante uno specifico controllo, hanno avvertito il rumore delle motoseghe in una zona demaniale sottopostaa vincolo.

I due pensionati sono stati sorpresi, mentre stavano cercando di portare via cinque quintali di legna, ricavata da ontani appena tagliati.

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Anziano cade in un burrone e muore mentra cerca funghi

Un uomo di 84 anni è morto ieri, dopo essere precipitato in un burrone.

È successo nei boschi di Rossano Calabro, dove il pensionato, originario di Longobucco, si era recato alla ricerca di funghi.

A ritrovare il cadavere dell'anziano, sono state le forze dell'ordine che si erano attivate dopo aver ricevuto una telefonata da parte dei familiari che denunciavano il mancato rientro a casa  del loro congiunto.

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Appicca un incendio e distrugge 5 ettari di macchia mediterranea, arrestato

I carabinieri di Scigliano hanno arrestato A.A., di 54 anni.

L'uomo è stato sorpreso da una pattuglia impegnata in un normale servizio di controllo, mentre era intento ad appiccare fuoco ad alcune sterpaglie lungo la strada provinciale 72, nel territorio comunale di Pedivigliano, nel cosentino.

I militari hanno notato l'uomo accovacciato a ridosso della carreggiata. Alla vista dei carabinieri, il 54enne si è fermato, si è tolto la maglietta e l'ha agitata nel tentativo di soffocare le fiamme che, invece, visto il movimento d'aria, sono divampate.

Prima di allontanarsi dal luogo in cui si stava sviluppando il rogo, il presunto piromane avrebbe cercato di disfarsi di un accendino.

Dopo avere chiamato i vigili del fuoco e gli uomini di Calabria verde, i carabinieri hanno arrestato l'uomo che è stato posto ai domiciliari. Prima di essere spento, l'incendio ha devastato oltre 5 ettari di macchia mediterranea.

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Muore schiacciato dall'albero che aveva appena tagliato

Un uomo di 50 anni, Giovanni Guadagnino, è morto schiacciato dall' albero che aveva appena tagliato.

La tragedia è avvenuta in località Carmelia, nel territorio montano di Delianuova.

Nonostante i tempestivi soccorsi, per l'uomo non c'è stato niente da fare.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri ed il pm di turno presso la Procura di Palmi che ha disposto l'autopsia

Secondo una prima ricostruzione, pare che l'uomo sia caduto mentre tagliava un l'albero che gli è caduto addosso schiacciandolo.

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