Patrimonio da 900mila sequestrato a imprenditore nel Reggino

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della locale Direzione distrettuale antimafia, hanno eseguito un provvedimento emesso del Tribunale reggino, con il quale sono state disposte la sorveglianza speciale e la confisca di beni, nei confronti di un imprenditore indiziato di “appartenenza chiara ed univoca” alla ‘ndrina Vadalà di Bova Marina, sebbene l’impianto probatorio non sia stato sufficiente a fondare la responsabilità penale.

In particolare, la Compagnia di Melito Porto Salvo ha eseguito indagini ed accertamenti - anche attraverso l’analisi delle transazioni economico-finanziarie effettuate dall’imprenditore negli ultimi 20 anni - finalizzati alla raccolta di elementi idonei a dimostrarne la "pericolosità sociale"  e la sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio effettivamente posseduto.

Pertanto, nei giorni scorsi i finanzieri hanno confiscato 3 polizze assicurative del  valore di 300 mila euro, 12 fabbricati e 10 terreni - ubicati a Bova Marina e Reggio Calabria - e un'auto, beni già sottoposti a sequestro nell’agosto 2020.

Il destinatario della misura, inoltre, è stato raggiunto dalla misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno a Bova Marina, per la durata di tre anni.

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Caldo record in Calabria, superato il picco dei 45°

Nella prima metà del mese di agosto, su tutto il territorio regionale, interessato da una vasta area anticiclonica di matrice nord-africana posizionata stabilmente sul Mediterraneo centrale, è stato registrato il picco termico di 45,4 gradi centigradi, in particolare  martedì 10 agosto.

A registrarlo è stata la stazione denominata “Bova Superiore Frana”, nel comune di Bova Marina, provincia di Reggio Calabria, appartenente alla rete regionale del Centro funzionale multirischi dell’Arpacal.

E’ quanto relazionato nel “Rapporto speditivo sulle temperature anomale registrate in Calabria nel periodo  - 12 agosto 2021” che ha realizzato il centro specialistico dell’Agenzia ambientale Calabrese, su richiesta della Regione Calabria che si sta attivando per la richiesta del riconoscimento della calamità naturale, peraltro aggravata dai fenomeni degli incendi su tutto il territorio regionale.

Il rapporto analizza, dal punto di vista statistico, i valori massimi giornalieri di temperatura dell’aria registrati in Calabria nel periodo compreso tra il 1° e il 12 agosto e vengono evidenziati gli scostamenti rispetto ai valori medi e massimi del mese di agosto nell’ultimo trentennio.

“Dai raffronti con i dati storici appare chiaro – relazionano i tecnici del Multirischi, diretto dall’ing. Eugenio Filice - che in diversi giorni sono stati registrati valori termometrici notevolmente al di sopra delle medie. In particolare il 1° agosto e dal 9 all’11, la temperatura massima registrata ha superato i massimi storici assoluti del mese di agosto. Nelle giornate dell’1 e del 10, in tutte le stazioni (ad eccezione di Botte Donato) è stato superato il valore di 30° e, come si può vedere dalle mappe delle anomalie, si è verificato un evidente surplus termico. Nello specifico il 1° agosto in circa 30 stazioni della rete meteorologica regionale il valore massimo registrato ha superato 40° raggiungendo il valore di 44° a Torano Scalo; situazione analoga per la giornata del 10 con valore massimo registrato di 45.4° dal termometro di Bova Superiore Frana”.

Beccati con 200 grammi di marijuana in auto, arrestati

I carabinieri hanno arrestato S.M. e C.C., di 25 e 29 anni, originari di Palizzi, perchè trovati in possesso di 200 grammi di marijuana.

In particolare, i due sono stati fermati per un controllo, mentre percorrevano in auto la statale 106, nei pressi Bova Marina (Rc).

Constatati i precedenti di uno dei due, i militari hanno deciso di effettuare una perquisizione nel corso della quale, in auto, sotto il sedile anteriore del passeggero, hanno rinvenuto una busta di plastica con 200 grammi di marijuana.

Sono quindi scattate le manette per i due giovani, che dovranno ora rispondere del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Una volta finiti al carcere “Panzera” di Reggio Calabria, l’arresto è stato convalidato: il primo giovane è rimasto in carcere, mentre il secondo attenderà il processo agli arresti domiciliari.

 

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Bloccato dopo un inseguimento viene trovato con 14 Kg di droga ed una pistola, arrestato

I carabinieri della Stazione di Palizzi Marina hanno arrestato P.M., 20 anni, di Africo.

Fermato al termine di un rocambolesco inseguimento, il giovane è stato trovato in auto con 14 chili di marijuana e una pistola clandestina, con il colpo in canna.

In particolare, i militari erano impegnati in un posto di blocco sul tratto della Ss106 che attraversa Marina di San Lorenzo (Rc) quando, intorno alle 2.40 di ieri notte, hanno intimato l’alt a una Fiat Tipo.

Il conducente, però, prima ha finto di accostare, poi è ripartito a folle velocità, cercando di sfuggire al controllo.

È scaturito quindi un inseguimento, conclusosi nei pressi di Bova Marina, dove il fuggitivo ha perso il controllo del mezzo ed ha sbattuto contro alcune auto in sosta.

Una volta raggiunto, i carabinieri hanno perquisito P.M. trovandolo in possesso di 14 chili di marijuana, ancora da essiccare, di una pistola con matricola abrasa, perfettamente funzionante e con il colpo in canna, 14 proiettili, un passamontagna, due cellulari e materiale vario, verosimilmente utilizzato per la raccolta dello stupefacente.

Il giovane, che dovrà ora rispondere, davanti al Tribunale di Reggio Calabria, dei reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di arma clandestina, detenzione illecita di munizioni e resistenza a pubblico ufficiale, è stato associato alla casa circondariale “Arghillà” di Reggio Calabria.

Giallo in Calabria, amanti trovati morti in casa

 I cadaveri di un uomo di 27 anni e di una donna di 32 anni, entrambi di nazionalità indiana, sono stati rinvenuti in un'abitazione di Bova Marina, nel Reggino.

A trovare i corpi senza vita è stato il marito della vittima.

Alla vista dei cadaveri della moglie e del presunto amante della donna, l'uomo ha lanciato l’allarme.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo che, vicino ai due corpi, hanno trovato una pistola di piccolo calibro.

I militari stanno cercando di ricostruire l'accaduto, anche se, allo stato, l'ipotesi più accreditata pare essere quella dell' omicidio-suicidio.

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Manomettevano sportelli bancomat e s'impossessavano del denaro, in manette 3 giovani romeni

Tre pregiudicati romeni, di età compresa tra i 20 ed i 27anni, sono stati arrestati, in flagranza di reato, dai carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, perché ritenuti responsabili di aver manomesso alcuni  sportelli bancomat a Bova Marina e Condofuri, nel reggino.

Le manette sono scattate attorno ai polsi di Claudio Adrian Punica di 27anni, Vladut Constantin Guinie e Viorel Costantin, entrambi 20enni.

 A partire dai giorni scorsi, i militari si erano messi sulle tracce di Costantin, il quale sarebbe riuscito ad impossessarsi di 200 euro, manomettendo lo sportello bancomat dell’ufficio postale di Bova Marina.

 In particolare, il 20enne, insieme a due complici che facevano da “palo”, avrebbe usato la sua carta bancomat per effettuare un prelievo di poche decine di euro. Al momento dell’erogazione, il giovane avrebbe inserito una “forchetta” all’interno del distributore di banconote, al fine di bloccarne lo sportellino.

Si tratta di un collaudato sistema che permette di bloccare le banconote prelevate dai clienti che usano lo sportello successivamente.

  Notata una persona che aveva infruttuosamente cercato di prelevare del denaro, Costantin si sarebbe avvicinato allo sportello  e, dopo aver estratto la “forchetta”, si sarebbe impossessato delle banconote.

 L’arresto è, quindi, scattato nel corso di un servizio durante al quale i militari dell’Arma hanno notato due giovani in prossimità dello sportello bancomat. Una volta sottoposti a controllo, uno di loro è stato trovato in possesso di un paio di forbici con la punta mozzata – probabilmente utilizzata per forzare gli sportelli automatici di erogazione delle banconote –  e di alcune banconote prelevate con analogo sistema da alcuni bancomat a Bova Marina e a Condofuri.

I tre, quindi, sono stati accompagnati presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Melito Porto Salo dove, una volta terminate le formalità di rito, sono stati dichiarati in stato di arresto e posti agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.

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Furto di energia elettrica, in manette 51enne

I carabinieri della Stazione di Bova Marina, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, S. I., 51enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine.

L’arresto è scattato in seguito ad un controllo, nel corso del quale l’abitazione ed il laboratorio di falegnameria del 51enne sono risultati allacciati abusivamente alla rete elettrica pubblica.

Per lo stesso motivo S.I. era già stato denunciato nel 2016, pertanto a suo carico è stato disposto l’arresto.

Il 51enne, che avrebbe provocato un danno patrimoniale di circa 3mila euro, è stato posto ai domiciliari in attesa del rito per direttissima.

 

Furto di energia elettrica, arrestato 51enne

I carabinieri della Stazione di Bova Marina, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, S. I., 51enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine.

L’arresto è scattato in seguito ad un controllo, nel corso del quale l’abitazione ed il laboratorio di falegnameria del 51enne sono risultati allacciati abusivamente alla rete elettrica pubblica.

Per lo stesso motivo S.I. era già stato denunciato nel 2016, pertanto a suo carico è stato disposto l’arresto.

Il 51enne, che avrebbe provocato un danno patrimoniale di circa 3mila euro, è stato posto ai domiciliari in attesa del rito per direttissima.

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