In auto con la pistola, arrestato

I poliziotti del locale Commissariato hanno arrestato a Bovalino (Rc), G.A., 29 anni, di Rosarno. L’uomo è finito in manette poiché, durante un controllo, è stato trovato in auto con una pistola clandestina.

Il 29enne, quindi, è stato arrestato in flagranza, con l’accusa di porto abusivo di arma clandestina e ricettazione.

  • Published in Cronaca

Immigrazione clandestina: sulle coste reggine 8 sbarchi in 3 giorni

Continuano incessanti le attività di soccorso, assistenza e vigilanza alle centinaia di extracomunitari che giungono sulle coste reggine. In totale, in sole 36 ore, sono sbarcati tra Roccella Jonica, Bova Marina e Bagnara, 782 migranti.

L’emergenza è stata fronteggiata dal punto di vista assistenziale e sanitario da tutte le forze di polizia presenti nel territorio, dalla Croce rossa, dalla Protezione civile, dall’Usca di Caulonia e dell'Usmaf. Di fondamentale importanza è risultata l’apertura all’ospitalità da parte dei sindaci che hanno messo a disposizione strutture comunali per assicurare le operazioni di accoglienza - assistenza e le attività di polizia.

 Il primo arrivo è avvenuto alle sette del mattino dello scorso 19 ottobre presso il Porto delle Grazie di Roccella Jonica, dopo che una motovedetta della Capitaneria di porto aveva intercettato, a diverse miglia dalla costa, un’imbarcazione con a bordo 298 migranti, tutti di sesso maschile e di nazionalità egiziana, tra cui 70 minori non accompagnati. Per tutti sono stati attivati immediatamente i controlli sanitari e, in base ai riscontri, sono risultate  28 le persone affette da Covid-19. Al termine delle attività di identificazione e foto-segnalamento, 100 migranti, maggiorenni e negativi al tampone faringeo per Covid-19, sono stati trasferiti presso il C.A.R.A. di Crotone e i restanti 198 sono stati ospitati presso la struttura “Ex Ospedaletto”, messa a disposizione dal Comune di Roccella Jonica.

Il secondo sbarco è avvenuto nella mattinata del 20 ottobre scorso, sempre presso il porto di Roccella Jonica, dove una motovedetta della Guardia costiera ha scortato un’imbarcazione con a bordo 98 persone di sesso maschile, tra cui 27 minori non accompagnati, provenienti dal Bangladesh, dall’Afghanistan e dallo Sri Lanka. Anche in questo caso, i migranti sono stati accolti presso la struttura messa a disposizione dal Comune di Roccella Jonica.

Il terzo sbarco è avvenuto la sera del 20 ottobre sulle coste di Bova Marina, dove 81 migranti sono arrivati a bordo di un veliero battente bandiera greca. Tra gli extracomunitari sbarcati, 62 uomini, 17 donne e 6 minorenni di nazionalità iraniana e irachena. I migranti, terminate le operazioni di soccorso, sono stati trasferiti in una struttura individuata dal Comune di Bova Marina.

Lo scorso 21 ottobre, invece, sono stati addirittura 5 gli sbarchi avvenuti  sulle coste reggine: 4 nell’area di Roccella Jonica ed uno a Bagnara Calabra. In totale le persone che giunte a Roccella Jonica sono 243, per lo più di nazionalità egiziana, iraniana, irachena e siriana. Una parte di loro è stata trasferita presso la locale struttura d'accoglienza, mentre i rimanenti sono stati temporaneamente accolti all’interno di una tensostruttura allestita nell’area portuale. Sono, invece, 56 i migranti soccorsi presso il porto di Bagnara Calabra, tempestivamente collocati in una struttura coperta vicino al locale stadio comunale.          

Contestualmente alle attività di soccorso e assistenza, sono state avviate  le indagini  finalizzate a  individuare  gli scafisti.

Il lavoro svolto dagli uomini della Squadra mobile di Reggio Calabria, del Commissariato di Siderno e della Sezione operativa navale della Guardia di finanza, ha permesso d’individuare e sottoporre a fermo d’indiziato di delitto un cittadino egiziano e due cittadini libanesi, ritenuti responsabili degli sbarchi avvenuti il 19 e 20 ottobre. Altri due cittadini egiziani  sono stati, invece, arrestati perché colpiti, rispettivamente, da un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Milano e da un decreto d’ espulsione emesso dal prefetto di Terni.

Calabria: moto d’acqua spericolate, due multe e un sequestro

I Carabinieri delle Stazioni di Africo (Rc), Bianco e Bovalino, durante un’operazione congiunta con la delegazione di spiaggia di Bianco, hanno controllato il litorale costiero tra Africo e Bovalino, alla ricerca delle moto d’acqua che, nei giorni scorsi, hanno creato pericolo e disagio ai bagnanti. Il bilancio finale è di due multe e un sequestro.

In particolare, due persone - una ad Africo e una tra Bianco e Bovalino – sono state multate per sosta vietata (non è infatti consentito lasciare le moto d’acqua direttamente in spiaggia).

Nella fiumara Bonamico, sempre tra Bianco e Bovalino, invece una moto d’acqua è stata sequestrata a carico di ignoti, poiché il proprietario si è dato alla fuga dopo essere stato inseguito da un gommone della Capitaneria di Porto.

 

  • Published in Cronaca

Scoperte tre coltivazione con 1500 piante di canapa indiana, due arresti

Due persone di 26 e 31 anni sono state arrestate a Bovalino (Rc), con l’accusa di produzione illecita di sostanze stupefacenti.

Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone Eliportato Cacciatori che, durante un servizio di controllo, hanno individuato nelle località “Pozzo” e “Maso Lombardo”, due terreni demaniali sui quali erano state impiantate tre coltivazioni con 1.500 piante di canapa indiana.

Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati posti ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

  • Published in Cronaca

Tenta di uccidere il fratello, 47enne in manette

Bovalino  - Un 47enne è stato arrestato dai Carabinieri a Bovalino (Rc), con l’accusa di tentato omicidio.

L’uomo, al culmine di una lite familiare, avrebbe aggredito il fratello convivente colpendolo alla testa ed al volto con un oggetto contundente.

La vittima, dopo aver perso conoscenza, è stata trasferita in ospedale, dove ha denunciato l’accaduto ai militari.

Avviate le indagini, gli uomini dell’Arma hanno rintracciato ed arrestato il presunto aggressore, il quale, al termine delle formalità di rito, è stato rinchiuso in un istituto penitenziario.

Scaglia un sasso contro una vetrata del Comune e minaccia il sindaco, 48enne arrestata a Bovalino

Bovalino - Una 48enne, C.S., è stata arrestata a Bovalino (Rc), con l’accusa di danneggiamento, minaccia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Tutto ha avuto inizio quando la donna si è recata in municipio per protestare, asserendo di non aver ricevuto l’assistenza richiesta ai servizi sociali.

Ad un certo punto, la 48enne avrebbe scagliato una pietra contro una vetrata dell’edificio e successivamente avrebbe minacciato verbalmente il sindaco, Vincenzo Maesano, il quale, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Giunti sul posto, i militari hanno cercato di riportare la calma, prima che l’esagitata iniziasse ad insultarli ed a strattonarli nel tentativo di darsi alla fuga.

Una volta bloccata e condotta in caserma, la donna è stata arrestata ed associata alla casa circondariale “Panzera” di Reggio Calabria.

  • Published in Cronaca

Mille piante di marijuana in una serra: madre, padre e figlio in manette

I carabinieri della Stazione di Bovalino (Rc) e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno arrestato in flagranza di reato, con l’accusa di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, armi e munizioni, C.D. 59 anni di Bovalino, la moglie R.M., 56 anni, ed il figlio C.F., di 25 anni.

 In particolare, durante una perquisizione eseguita nelle pertinenze dell’abitazione degli indagati, i militari hanno rinvenuto, abilmente occultate nella vegetazione, due serre con all’interno mille piante di canapa indiana del valore di circa 1 milione di euro.

Oltre alle coltivazioni - alimentate con un impianto d’irrigazione a goccia – gli uomini dell’Arma hanno individuato un rudere adibito ad essiccatoio per lo stupefacente.

Infine, nella casa degli arrestati è stato trovato un fucile calibro 20 con due munizioni in canna.

Dopo aver distrutto le piantagioni, i carabinieri hanno posto gli indagati ai domiciliari.

Poliziotti positivi al coronavirus, chiuso il commissariato di Bovalino

In seguito al tampone positivo al coronavirus di due poliziotti in servizio a Bovalino (Rc), il locale commissariato rimarrà chiuso al pubblico per i prossimi dieci giorni.

La notizia è stata resa nota dalla Questura di Reggio Calabria.

La decisione è stata presa per “per garantire la massima sicurezza all’utenza in relazione al collocamento in isolamento fiduciario di alcuni dipendenti dell’ufficio di polizia relativamente alla prevenzione della diffusione del virus Covid-19".

Saranno in ogni caso “garantite le ordinarie attività d’istituto compresi i servizi di controllo del territorio”.

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed