“La notte dei Bronzi di Riace” a 50 anni dal ritrovamento. Confronto tra esperti e concerto de “Le vibrazioni “

Martedì 16 agosto ricorre il 50mo anniversario dal ritrovamento dei due Bronzi di Riace, custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e annoverati tra i capolavori scultorei più significativi della cultura magnogreca, nonché punta di diamante dell’offerta museale italiana.  

In occasione della ricorrenza, si terrà a Reggio Calabria l’evento “La Notte dei Bronzi di Riace”, promossa dal Consiglio regionale. Nello scenario dell’Arena dello Stretto “Ciccio Franco”, “La Notte dei Bronzi di Riace” si aprirà (alle 20) con un salotto culturale che coinvolgerà docenti universitari ed esperti a confronto sui due magnifici guerrieri.

La tavola rotonda, dopo i saluti istituzionali, sarà coordinata da Fabio Cuzzola, insegnante e scrittore. Parteciperanno al focus il prof. Franco Timpano, docente di politica economica, lo scrittore Vins Gallico, finalista del  Premio Strega, il prof. Francesco Pira, docente di sociologia e direttore del master di comunicazione digitale dell'Università di Messina, il prof. Daniele Castrizio, docente di numismatica all’Università di Messina e il prof. Filippo Arillotta, insegnante al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria.

“Il salotto culturale, grazie alla presenza di esperti e docenti, rappresenterà - ad avviso del presidente Mancuso e della vicepresidente Princi - un interessante momento di approfondimento e confronto sui Bronzi, sia strettamente culturale che nella prospettiva della Calabria in chiave euromediterranea, lo scenario geopolitico a cui dobbiamo saper guardare con spirito libero e idee innovative per le opportunità, anche economiche, che si intravedono”.

Dopo lo scambio di opinioni tra cultori della materia, “La Notte dei Bronzi di Riace” vedrà esibirsi sul palco dell’Arena dello Stretto la band “Le vibrazioni”, gruppo attivo sulla scena musicale italiana da più di 20 anni.

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Anniversario ritrovamento dei Bronzi di Riace, la proposta di Anastasi (Iric)

«Il 16 agosto di 48 anni fa venivano ritrovati, sul fondo del mar Jonio, i Bronzi di Riace, una delle testimonianze più significative dell’arte greca classica, che oggi possono essere ammirati al Museo Archeologico di Reggio Calabria. Di quell’eccezionale ritrovamento oggi alla cittadina di Riace rimane poco o nulla, sarebbe allora opportuno che la Regione Calabria si adoperi e si prepari, nei due anni che mancano, a celebrare degnamente il 50esimo anniversario di quello straordinario ritrovamento restituendo in qualche modo a Riace ciò che non ha avuto in questo mezzo secolo».

È quanto dichiara il consigliere regionale di “Io resto in Calabria” Marcello Anastasi, che aggiunge: «Ovviamente non vuole essere una rivendicazione campanilistica, ma solo un invito ad assicurare che “il paese dell’accoglienza” divenuto noto in tutto il mondo, oltre che per i Bronzi, anche grazie all’eccezionale lavoro di inclusione sociale portato avanti dal già sindaco Domenico Lucano, ristabilisca un legame quantomeno virtuale con le due imponenti statue bronzee risalenti alla metà del V secolo a.C.. La Regione potrebbe infatti promuovere e sostenere la creazione, a Riace, di un Museo multimediale dal forte contenuto esperienziale in modo da offrire ai visitatori un percorso “immateriale” che, grazie alle moderne tecnologie, potrebbe raccontare tramite immagini, suoni e ricostruzioni virtuali tutta la storia dei Bronzi, dal rinvenimento fino ad oggi».

«Una struttura del genere – prosegue il consigliere regionale di Iric – potrebbe essere anche il fulcro di un Centro studi sull’archeologia subacquea e sulla scultura Magno-greca attraverso cui intessere relazioni di interscambio a carattere internazionale con la Grecia e in particolare col Museo Nazionale di Atene. Proprio a partire dall’anno del cinquantenario, inoltre, la Regione Calabria potrebbe istituire un Premio annuale da conferire a scultori e a subacquei di tutto il mondo che si siano contraddistinti per la capacità di restituire alla luce reperti archeologici nascosti in fondo al mare».

«Presenterò al Consiglio regionale – annuncia Anastasi – un’apposita mozione rivolta alla Giunta e alla presidente Jole Santelli che riassuma queste proposte e preveda, inoltre, nell’ambito dell’attività di programmazione annuale dell’offerta formativa, l’istituzione di un percorso liceale a Riace per lo Studio e la Conservazione dei beni culturali. Riace – conclude – ha regalato al mondo due straordinari capolavori della bronzistica Magno-greca e merita molto di più rispetto a quanto sino ad oggi sia stato fatto. È necessario che Riace acquisisca maggiore attrattività attraverso un piano progettuale regionale serio che preveda quanto di più utile possa favorirne lo sviluppo turistico e culturale».

 

Expo: Bronzi di Riace alla Settimana del Protagonismo della Calabria

Venerdì 25 settembre 2015, alle ore 11.00, a Reggio Calabria, presso la sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, si terrà una conferenza stampa per illustrare l’iniziativa I Bronzi di Riace all'Expo  all'Expo di Milano Settimana del Protagonismo della Calabria. Interverranno: Salvatore Patamia, Segretario Regionale MIBACT e Commissario del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; Patrizia Nardi, assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria; Demetrio Crucitti, Direttore Generale della  RAI - Sede Regionale per la Calabria e il regista Rai Luigi Ciorcioli. Con riferimento agli accordi di collaborazione tra Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il Comune di Reggio Calabria, la Regione Calabria e la RAI - Radio Televisione Italiana – verrà  data informazione sul filmato in Ultra HD/ 4K sui Bronzi di Riace che sarà in visione all’Expo di Milano nella settimana del protagonismo calabrese. Ultra HD/4K è la nuova televisione  con una definizione delle immagini quattro volte superiore rispetto al full HD. Si tratta di uno standard della televisione del futuro, che presto rivoluzionerà l’esperienza di visione attraverso grandi schermi, anche curvi, capaci di avvolgere letteralmente lo spettatore.  Lo standard 4k afferma il regista Luigi Ciorcioli della Rai - che sarà presente alla conferenza stampa -  è la nuova sfida lanciata dalla tecnologia digitale: dare alla televisione la stessa definizione del cinema. Non si tratta solo della fine dell'epoca della chimica il 4k cambia radicalmente anche il linguaggio televisivo. Maggiore definizione vuol dire maggiore capacità di dettagliare le cose, di moltiplicare il senso di profondità dell'immagine e di aumentare il senso di realtà. La nuova definizione porta a riconsiderare la composizione delle immagini ridefinendo i rapporti interni dei volumi e dei colori. 

 

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