Calciomercato: il Crotone prende il centrocampiasta Oliver Kragl

Primo colpo di mercato per il Crotone calcio che ha acquisito, a titolo definitivo, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Oliver Kragl. 

Nato in Germania nel 1990, Kragl è un giocatore particolarmente duttile, capace di agire da esterno sinistro, da centrocampista centrale e da terzino sinistro. Dotato di un tiro potente e preciso, Kragl è molto forte fisicamente e bravo sulle punizioni.

Cresciuto nel settore giovanile del Wolfsburg, Kragl era approdato in Ciociaria nel gennaio del 2016. Con la maglia del Crotone ha disputato 15 gare in Serie A e 28 in Serie B.

Il tedesco vanta, anche, 85 presenze in Bundesliga, condite da ben 12 reti. Nello scorso campionato è stato tra i migliori calciatori della serie cadetta.

Con la Società rossoblu, Kragl ha firmato un contratto triennale.

 

Promozione Girone B. Revocato il Daspo al presidente onorario del Bocale Filippo Cogliandro

Il questore di Reggio Calabria in accoglimento dell'istanza presentata dall'avvocato Marco Tullio Martino ha revocato il Daspo di 5 anni che era stato inflitto al presidente onorario del Bocale calcio Filippo Cogliandro. La misura, che prevedeva anche l'obbligo di firma 15 minuti prima dell'inizio il primo tempo e 15 minuti prima dell'inizio del secondo tempo, era in esecuzione da oltre un anno. Il provvedimento di revoca è scaturito in accoglimento di una articolata istanza nel corso della quale si è dato atto di come dall'irrogazione della misura il Cogliandro si fosse reso attivo protagonista di tutta una serie di iniziative nel sociale - anche a livello nazionale - che lo avevano reso protagonista in positivo di un impegno concreto nel campo del volontariato. 

In particolare nel corpo dello stesso provvedimento si è dato atto di come Cogliandro fosse meritevole della revoca perché concretamente profusosi in tutta una serie di iniziative di solidarietà a scopo benefico, quali "il gemellaggio con l'Admo, Associazione Donatori Midollo Osseo, la raccolta fondi per un bimbo tetraplegico, la sponsorizzazione per migranti in difficoltà". Enorme la soddisfazione del presidente Cogliandro che ha voluto pubblicamente ringraziare il questore ed i dirigenti e l'avvocato interessati della istruttoria che hanno saputo cogliere e coltivare il valore dell'impegno e della concreta resipiscenza manifestata in questi anni. 

Cogliandro, dopo la notizia sentenza favorevole, ha contattato telefonicamente il calciatore Seck, al Sambiase all’epoca dei fatti e protagonista dello spiacevole episodio che portò alla sentenza di condanna oggi revocata.

 

Cina: la lunga marcia per inseguire un pallone

Se i protagonisti della Lunga marcia avessero saputo che, anziché il paradiso degli operai, la Cina sarebbe diventata l’eden dei calciatori, molto probabilmente, sarebbero rimasti a casa a giocare a Go.

L’ingaggio milionario di Carlitos Tevez rappresenta, infatti, il definitivo de profundis del comunismo cinese.

L’ideale di giustizia sociale non è naufragato nella svolta capitalista voluta da Den Xiaoping negli anni Ottanta. Non è svanito neppure nelle industrie dove i lavoratori vengono sfruttati per la classica ciotola di riso.

Il comunismo con gli occhi a mandola si è dissolto nel sogno di ricchezza che anima i cinesi, ma solo alcuni. Un sogno che ha mutuato dall’occidente capitalista tutti i suoi stilemi.

Le luce sfavillanti, le auto potenti ed i vestiti di lusso non bastano più. Per proiettare fino in fondo l’allucinazione del benessere, il governo cinese ha deciso d’investire nello sport.

Fino a poco tempo fa, l’unica preoccupazione di Pechino era arraffare il maggior numero di medaglie alle olimpiadi. Da qualche tempo, l’obiettivo è stato riposizionato e la parola d’ordine sembra essere stupire.

Del resto, il rango di grande potenza impone alla Cina di sbalordire tutti. Per farlo, il paese del Drago può contare sui fiumi di dollari che affluiscono quotidianamente da tutto il mondo.

Una parte del denaro, che arriva da ogni angolo del pianeta, viene quindi investita per creare l’uomo nuovo. L’uomo nuovo cinese, però è già vecchio. Il modello di riferimento sembra essere, infatti, quello occidentale, imbolsito, annoiato e capace di emozionarsi solo al cospetto dei campioni dello sport.

Per avviare il mutamento antropologico i Mandarini hanno, quindi, pensato di ricorrere al gioco più popolare, il calcio. Il problema della penuria di talenti indigeni si sta superando grazie al mercato, con l’ingaggio, a suon di milioni, di calciatori famosi.

Grazie a montagne di dollari, il campionato cinese è diventato affascinante anche a chi era abituato a ben altri prosceni.  I giocatori europei e sudamericani hanno, quindi, scoperto quante soddisfazioni può offrire la Chinese Super League.

Al banchetto allestito in Estremo Oriente si è seduto anche un italiano, Graziano Pellè. A lui, che non è esattamente quel che si dice un fuoriclasse, la Shandonh Luneng ha assicurato un contratto da 15 milioni a stagione.

Niente di comparabile con i 40 milioni all’anno che percepirà Carlitos Tevez. L’argentino che, poco più di un anno fa, era stato strappato alla Juventus dalla nostalgia di casa si è convito subito a rifare le valige. I 106 mila euro al giorno offerti dallo Shangai sono stai sufficienti a fargli dimenticare l’asado e lo yerba.

In Cina Tevez troverà una terra che di sconfinato ha tre cose: la storia, il territorio e l’ingiustizia.

Un’ingiustizia testimoniata da un dato. In un’ora Tevez percepirà, grosso modo, la stessa cifra che un contadino cinese guadagna in un anno di duro lavoro.

Davvero un gran bell’esempio di ridistribuzione della ricchezza in un paese in cui di comunista è rimasta solo la bandiera rossa.

 

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Colombia: cade aereo con a bordo una squadra di calcio della Seria A brasiliana

Settantacinque morti e solo sei sopravvissuti, questo il bilancio della sciagura aerea avvenuta in Colombia dove, un charter si è schiantato durante un tentativo di atterraggio di emergenza in prossimità della città di Medellin.

Sull'aereo, partito dall'aeroporto internazionale di San Paolo del Brasile, viaggiavano i giocatori del Chapecoense squadra di calcio della Serie A brasiliana che domani avrebbero dovuto disputare la finale della Copa Sudamericana (equvalente dell'Eurpopa League), contro l'Atletico Nacional di Medellin.

Tra le sei persone scampate alla sciagura ci sono, anche, i calciatori Jacson Ragnar Follmann, Alan Luciano RuschelHelio Zampier Neto. Gli altri superstitii sono la hostess Ximena Suarez, il tecnico Erwin Tumiri e il giornalista Rafael Valmorbida. Il portiere  Marcos Danilo è, invece, morto nell'ospedale dove era stato ricoverato.

Tra i giocatori morti, uno aveva calcato anche i campi dei campionati italiani. Filipe Machado, nel 2009 aveva, infatti collezionando sette presenze in Serie B nelle fila della Salernitana.

Si è invece salvato, perché non era stato convocato per la finale di domani, Claudio Winck, che lo scorso anno aveva giocato nel Verona.

Calcio: il Crotone non sarà confiscato

Il Crotone calcio non sarà confiscatto. Lo stesso dicasi per tutti gli altri beni di proprietà del gruppo imprenditoriale dei fratelli Raffaele e Giovanni Vrenna il cui valore stimato ammonta complessivamente ad 800 milioni di euro. La decisione è stata assunta nella giornata di oggi dalla Corte d'appello di Catanzaro che ha rigettato l'appello proposto dalla Procura distrettuale antimafia contro la decisione del Tribunale di Crotone che aveva dichiarato legittimo il patrimonio dei due imprenditori.

Secondo l'accusa, i fratelli Vrenna sarebbero stati " attigui al fenomeno mafioso per essersi, sin dalla genesi della loro attività, accordati con le consorterie criminali e segnatamente con quella denominata Vrenna-Corigliano-Bonaventura". Nella loro corposa motivazione, i giudici, accogliendo le tesi dei difensori degli imprenditori hanno sostenuto che tutte le fonti riconducibili ai Vrenna sono legittime, compresi il patrimonio mobiliare e le risorse utilizzate per la squadra di calcio del Crotone.

Cns Libertas, aperti i termini per prendere parte ai campionati giovanili di calcio provinciali

Il Centro provinciale Sportivo Libertas Vibo Valentia, ente di promozione e diffusione sportiva riconosciuto dal Coni e dal Ministero degli Interni, rende noto che sono aperte le iscrizioni ai campionati di calcio giovanile, denominati “Soccer for all”, riservati alle categorie Esordienti 9 vs 9 (2004-2005-2006), Pulcini (2006-2007-2008), Primi calci (2009-2010-2011).

Si tratta di veri e propri campionati con gironi all’italiana, con gare di andata e ritorno. Il termine per iscriversi e prendere parte ai diversi campionati è l’8 gennaio 2017. I vari campionati avranno inizio a seguito di una riunione tecnica che si svolgerà con i dirigenti delle varie associazioni.

Il regolamento per la partecipazione e l’organizzazione dei campionati è stato approvato dalla commissione tecnica provinciale per la promozione e la diffusione della pratica sportiva legata al gioco di calcio presieduta dal responsabile provinciale del settore calcio Bruno Battaglia.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Centro provinciale Sportivo Libertas Francesco De Caria: “dopo diverso tempo passato a curare i dettagli – ha infatti affermato - siamo oggi in grado di promuovere ed organizzare la prima edizione dei campionati giovanili di calcio targati Libertas nella provincia di Vibo Valentia. Un grazie ai numerosi volontari che hanno contribuito, ed in particolare a Bruno Battaglia per l’impegno profuso. A pochi giorni dalla comunicazione mediante social network relativa all’apertura delle iscrizioni sono già tante le società che ci hanno contattato in tutta la provincia di Vibo Valentia. Sono sicuro che anche in questo caso, grazie alla collaborazione delle associazioni, vi sarà un enorme successo. Ci tengo a ricordare – ha concluso De Caria - che per iscriversi e/o avere ulteriori informazioni basta contattare il Centro provinciale Sportivo Libertas”.

Il calabrese Nunzio Zavettieri è il nuovo allenatore del Catanzaro

Nunzio Zavettieri è il nuovo allenatore del Catanzaro Calcio. Calabrese, originario di Melito Porto Salvo, Zavettieri prende il posto dell'esonerato Mario Somma. Per i giallorossi si tratta del quarto cambio in panchina dall'inizio del ritiro. Il nuovo allenatore dovrà cercare di dare un'identità ad una squadra che arranca nel pantano della bassa classifica. Zavettieri approda in giallorosso dopo aver maturato esperienze sulle panchine di Juve Stabia (la scorsa stagione), L’Aquila e nei settori giovanili di Bari, Inter, Venezia e Udinese. Ha anche allenato all’estero, in Australia, l’Adelaide United e in Lettonia, il Ventspils Club con il quale ha partecipato anche alla Champions League. Domani, Zavettieri esordirà sulla panchina giallorossa nella delicata sfida casalinga che vedrà i giallorossi contrapposti al Melfi. 

Crotone: tutto pronto per il debutto allo "Scida", domenica arriva il Napoli

Tutto pronto a Crotone per il debutto stagionale allo stadio “Scida” dove, dopo la conclusione dei lavori di ammodernamento, domenica prossima i pitagorici ospiteranno il Napoli. La squadra di casa è l'unica compagine della Serie A a non aver ancora centrato l'obiettivo dei tre punti. Per i Rossoblu, che sono la terza squadra calabrese a calcare i campi della massima serie, l'ultimo successo in una gara ufficiale risale al 20 maggio scorso quando s'imposero di misura sull'Entella. La formzione di Nicola è chiamata ad invertire il trend negativo che, in questo primo scorcio di stagione, l'ha vista vanificare il vantaggio acquisito. Tra le formazioni impegnati nel torneo di Serie A, i calabresi sono, infatti, la comapagine che meno di tutte è riuscita a capitalizzare il momentaneo vantaggio. A pesare negativamente sul cammino dei pitagorici sono, soprattutto, le prestazioni del pacchetto arretrato, il peggiore del torneo con ben 18 reti subite. Per quanto riguarda, invece, il Napoli, la formazione di Sarri arriva da tre sconfitte consecutive tra campionato e coppa. L'ultimo successo dei partenoipei risale alla gara di Champions league contro i turchi del Besiktas. Tra le curiosità, da segnalare che al debutto casalingo nessuna formazione calabrese è mai riuscita a conquistare l'intera posta in palio. Nel 1971, il Catanzaro venne battuto per 0-2 dall'Inter, mentre nel 1999 la Reggina paraggiò 2-2 con la Fiorentina.

 


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