Droga: Padre e figlio finiscono in manette

Un uomo, già noto alle forze dell’ordine, Cosimo Damiano Celestino di 49 anni, è stato arrestato insieme al figlio, Francesco, dai Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica e dai colleghi  della Stazione di Gioiosa Jonica, con il supporto dagli uomini dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”. L’arresto è scattato in seguito ad una perquisizione domiciliare condotta a Gioiosa Jonica, presso l’abitazione dei due che sono stati sorpresi mentre confezionavano in sacchetti di cellophane circa 75 grammi di cocaina. Nel corso dell’operazione, i militari dell’Arma hanno rinvenuto, inoltre, un bilancino di precisione usato per la pesatura degli stupefacenti e 280 euro in banconote di vario taglio. Padre e figlio, su disposizione del Procuratore Vincenzo Toscano, sono stati condotti nel carcere di Locri, in attesa dell’udienza di convalida.

Controlli anti 'ndrangheta, 52 perquisizioni domiciliari, 14 persone denunciate

Nell’ambito del Piano nazionale “Focus ‘ndrangheta”, la Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, nel pomeriggio di ieri, hanno condotto una vasta operazione congiunta nella città dello Stretto. Nel corso delle attività sono state perquisite 52 abitazioni, identificate 189 persone e controllati 89 veicoli. Quattordici le persone denunciate  per furto di energia elettrica, una per resistenza a pubblico ufficiale. Tra i numerosi oggetti sequestrati: 1 pistola a salve priva del tappo rosso, 1 serbatoio per cartucce caricato a salve, 5 cartucce calibro 12 inesplose, 25 borse, probabile provento di attività delittuose, contenenti diversi documenti d'identità, 21 carte di credito, 5 targhe di autovetture e motocicli, nonché 40 gr. di marijuana.

Bimba di due mesi muore in culla

Una bimba di due mesi è morta la notte scorsa a Crosia, in provincia di Cosenza, mentre dormiva nella culla. Ad accorgersi del decesso, mentre si accingeva ad allattarla, la madre, una casalinga di 35 anni. inutile l'intervento della guardia medica e dei sanitari del 118. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Rossano. Da un esame esterno sono stati esclusi segni di violenza. La morte sarebbe da attribuire ad un rigurgito. Il pm si è riservato di disporre l'autopsia.

Chiuse le indagini per il carabiniere che non trasmetteva all'autorità giudiziaria le denunce

E’ accusato d’omissione d’atti d’ufficio, l’ex maresciallo dei carabinieri Sebastiano Cannizzaro, già imputato per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambio dell’inchiesta Romanzo criminale” sul clan di 'ndrangheta Patania di Stefanaconi. Secondo il sostituto procuratore di Vibo Valentia, Santi Cutroneo che ha chiuso le indagini, Cannizzaro avrebbe omesso di trasmettere all’autorità giudiziaria oltre 100 denunce ricevute in qualità di comandante la Stazione carabinieri di Sant’Onofrio. Oltre alle omesse denunce, l’ex sottufficiale non avrebbe avviato alla distruzione le armi sequestrate, che sarebbero rimaste in caserma, chiuse in una stanza alla quale aveva accesso esclusivo.

Tropea: Arrestato un sorvegliato speciale

I carabinieri della compagnia di Tropea hanno tratto in arresto un sorvegliato speciale, Salvatore Domenico Polito di 51 anni. L’uomo è stato fermato da due militari in pieno centro.  Espletate le formalità di rito, Polito è stato posto agli arresti domicialiari presso la sua abitazione, in attesa delle disposizioni del Tribunale di Vibo Valentia

In manette il "rapinatore di san Valentino"

Un ventunenne, Gabriele Colombo, è stato arrestato, dai carabinieri della Stazione di Pizzo, con l’accusa di aver rapinato, in concorso con un complice, un market tabaccheria della cittadina murattiana. L’episodio, verificatosi la sera di san Valentino, ha avuto protagoniste due persone che, arma in pugno, si sono fatte consegnare dal titolare dell’attività commerciale un computer portatile ed una valigetta contenente circa mille euro. All’indomani dell'episodio criminoso, consumato sulla centralissima via Nazionale, il personale agli ordini del maresciallo Paolo Fiorello e del capitano Diego Berlingieri, si è messo sulle tracce degli autori visionando i filmati delle numerose telecamere installate presso le attività commerciali presenti in zona. Nel corso della perquisizione, effettuata prima di procedere all’arresto, i carabinieri hanno rinvenuto l’arma che potrebbe essere stata utilizzata per mettere a segno il colpo, ovvero, una pistola “giocattolo” a gas priva di tappo. Le indagini procedono per cercare di identificare il secondo rapinatore.

Tentano di scardinare un bancomat con due bombole di gas

La notte scorsa, utilizzando due bombole di gpl, ignoti, hanno tentato di scardinare uno sportello bancomat del Banco di Napoli, a Reggio Calabria.  Allertati da un passante, i carabinieri, una volta giunti sul posto, hanno constatato che qualcuno aveva collegato le due bombole ad un tubo con l'intento di saturare di gas l'interno del bancomat. Lo scopo era quello di causare un'esplosione con l'impiego di innesco rudimentale. I filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza dell'istituto di credito sono al vaglio dei carabinieri

Cercano di rubare i binari, ma finiscono in manette

Tre uomini, Angelo Bucchino, 42 anni, sorvegliato speciale, Donato Berlingieri, 42 anni e Massimo Berlingieri, 40 anni, già conosciuti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati dai carabinieri di Lamezia Terme con l'accusa di furto. Durante un normale servizio di controllo, i militari hanno scoperto i tre, intenti a tagliare, con la fiamma ossidrica, un tratto di binari ferroviari. Dopo l'arresto ed il rito per direttissima, Donato e Massimo Berligieri sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione, mentre, ad Angelo Bucchino è stata applicata la misura degli arresti domiciliari.

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