Eroina nascosta nell’ombelico, manette per un 36 enne

Cassano all’Ionio - I Carabinieri hanno tratto in arresto per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio un 36enne di Mormanno, in trasferta a Cassano all’Ionio.

In particolare, durante un posto di controllo in località Timpone Rosso di Cassano all’Ionio, i militari della locale Tenenza hanno fermato un’Alfa Romeo 147 con a bordo l’arrestato, il cui comportamento ha destato, fin da subito, sospetti. E’scattata quindi una perquisizione, nel corso della quale, nascosti nell’ombelico del 36enne, sono stati rinvenuti 5 grammi d’eroina.

Alla luce della scoperta, i militari hanno deciso di sottoporre a controllo l’abitazione dell’indagato, dove sono stati trovati: 20 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il taglio ed il confezionamento della droga.

L’uomo dovrà ora rispondere del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio.

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Tir si scontra con un'auto, morta una 64enne

È di una persona deceduta il bilancio dell'incidente stradale avvenuto questo pomeriggio sulla Ss106, nel comune di Cassano allo Ionio, all'altezza del crocevia per Sibari. 
 
Due gli automezzi coinvolti: un autoarticolato ed una Lancia Y, a bordo della quale viaggiava la vittima, una donna di 64 anni.
 
Inutile l'intervento dei sanitari del Suem118 che, al loro arrivo, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della sfortunata automobilista.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco e la polizia stradale.
 

Tentano di estorcere denaro ad un'imprenditrice, arrestati

Cassano allo Ionio - I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cs) hanno dato esecuzione a due misure applicative della custodia cautelare in carcere - emesse dal gip del Tribunale di Castrovillari, su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili di concorso in tentata estorsione aggravata.

Nello specifico, le indagini sono state avviate dai militari della Tenenza di Cassano all’Ionio, in seguito all’incendio, avvenuto il 21 gennaio scorso, dell’auto di un’imprenditrice.

Nel corso dell’attività, gli investigatori hanno scoperto che la vittima sarebbe stata oggetto di diverse richieste estorsive da parte di un 29enne del luogo, il quale avrebbe preteso il pagamento di 1500 euro per un millantato servizio di guardiania svolto ad un lido di proprietà della donna.

Pertanto, alla luce del rifiuto dell'imprenditrice di sottostare alla presunta estorsione, il 29enne, in compagnia di un complice, si sarebbe vendicato incendiandone l'auto.

Quindi, sulla base dei chiari indizi di colpevolezza e della gravità della condotta tenuta dagli indagati, il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere.

I due, al termine delle attività di rito, sono stati rinchiusi nel carcere di Castrovillari.

Operazione “Kossa” contro la ‘ndrangheta: 17 misure cautelari, sequestrati beni per 10 milioni di euro

Cassano all'Ionio - All’alba di oggi, gli uomini del Servizio centrale operativo e delle Squadre mobili di Cosenza e Catanzaro, supportati da pattuglie di diversi Reparti prevenzione Crimine e dalle Squadre mobili delle Questure di Salerno e Forlì-Cesena, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal gip distrettuale, nei confronti di 17 persone ritenute appartenenti o vicine al clan di 'ndrangheta “Forastefano” di Cassano all'Ionio (Cs).

I destinatari della misura sono accusati a vario titolo di: associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, esercizio abusivo dell'attività finanziaria, violenza privata, trasferimento fraudolento di valori, truffa, aggravati dal metodo e dall'agevolazione mafiosa.

Nel corso delle indagini culminate nell’operazione, denominata “Kossa”, ovvero l’antico nome di Cassano, è stato ricostruito l’assetto della cosca “Forastefano”, che secondo gli investigatori, dopo gli arresti subiti nel 2008, si sarebbe “rigenerata” attraverso una più incisiva penetrazione nel tessuto economico della Sibaritide, in particolare nel settore agroalimentare e in quello dei trasporti.

La penetrazione - definita dagli inquirenti “quasi totalizzante” – sarebbe stata resa possibile anche dalla pax mafiosa stipulata con gli storici rivali.

Dalle indagini è emerso, inoltre, il ruolo di professionisti e imprenditori, per i quali è stato ipotizzato il concorso esterno in associazione mafiosa.

Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati terreni, fabbricati, quote societarie, imprese individuali e autovetture riconducibili a membri della famiglia Forastefano o ai loro presunti prestanome, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.

In particolare, le persone raggiunte dal provvedimento cautelare, sono: (destinatari di custodia in carcere) Pasquale Forastefano, detto “l’Animale”, 35 anni , di Cassano all’Ionio (Cs); Alessandro Forastefano (30), di Cassano allo Ionio;Domenico Massa (35), detto “Cicciotto”, di San Lorenzo del Vallo (Cs); Luca Talarico, (37), di Spezzano Albanese (Cs); Agostino Pignataro (40), di Spezzano Albanese; Stefano Bevilacqua (36), di Cassano allo Ionio; Antonio Antolino (36), di Cassano allo Ionio; Leonardo falbo (41), di Cassano allo Ionio; Gianfranco arcidiacono (34), di Trebisacce (Cs); Nicola Abbruzzese (42), detto “semiasse”, di Cassano allo Ionio.

Destinatari di arresti domiciliari: Alessandro Arcidiacono (52), di Cassano allo Ionio; Saverio Lento (62), di Altomonte (Cs); Damiano Elia (49), di Cassano allo Ionio; Francesca Intrieri (29), di Castiglione Cosentino (Cs); Andrea Elia (36), di Cassano allo Ionio; Vincenzo Pesce (55), Cassano allo Ionio; Giuseppe Bisantis (53), di Capaccio Paestum (Sa). 

‘Ndrangheta: blitz contro il clan “Forastefano”, eseguite 17 misure cautelari

Ha preso il via all’alba di oggi un’importante operazione della polizia di Stato, finalizzata all’esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 17 presunti appartenenti e vicini al potente clan di ‘ndrangheta dei “Forastefano”, attivo nel campo delle estorsioni e dell’intestazione fittizia di beni a Cassano all’Ionio (Cs) e in tutta la Sibaritide.

I dettagli del blitz saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 di oggi, presso la Questura di Cosenza, alla presenza del procuratore capo Nicola Gratteri, del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla, del direttore centrale Anticrimine, prefetto Francesco Messina e del direttore del Servizio centrale operativo della polizia di Stato Fausto Lamparelli.

Eroina e cocaina nei bicchieri del caffè: 38enne in manette a Cassano all’Ionio

Cassano all’Ionio - I Carabinieri della Tenenza di Cassano all’Ionio (Cs) hanno tratto in arresto un 38enne, accusato di  detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio.

In particolare, i militari, durante una perquisizione a casa dell’uomo, hanno rinvenuto nascoste nei bicchieri del caffè, 15 dosi d’eroina e due di cocaina.

I militari, oltre ad arrestare il 38enne, hanno denunciato la madre, che durante il controllo avrebbe cercato di occultare la droga.

Picchia il figlio piccolo e la compagna, arrestato

I carabinieri della Tenenza di Cassano all’Ionio (Cs) hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal gip di Castrovillari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un cassanese di 30 anni, accusato di maltrattamenti contro familiari e lesioni personali aggravate.

Il provvedimento ha avuto origine da un’indagine avviata dai carabinieri, in seguito alla denuncia di maltrattamenti compiuti dall’arrestato ai danni della compagna e del figlio piccolo.

In un’occasione, il 30enne avrebbe picchiato così forte il bambino, da fargli perdere i sensi.

Pertanto, sulla base delle testimonianze raccolte, dei referti medici rilasciati dall’ospedale e dei file audio con le minacce dell’uomo all’indirizzo delle due vittime, il gip ha disposto la misura cautelare che ha portato in carcere l’indagato.

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Simula una rapina per intascare i soldi dell’assicurazione, smascherato e denunciato

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cs) hanno denunciato un catanese di 51 anni, con l’accusa di truffa aggravata, simulazione di reato e calunnia.

In particolare, il 5 gennaio scorso, l’uomo, residente in provincia di Catania, ma proprietario di un terreno nella frazione Doria del comune di Cassano all’Ionio, ha denunciato ai militari della locale tenenza di essere stato rapinato di un Suv, ad opera di tre uomini incappucciati ed armati di pistola.

Alla luce delle incongruenze riscontrate nel racconto, i carabinieri hanno avviato le indagini, in seguito alle quali è emersa una verità ben diversa.

Per gli investigatori, infatti, il 51enne avrebbe inscenato la falsa rapina per intascare il premio dell’assicurazione.

I militari hanno scoperto, infatti, che l’auto in questione non sarebbe mai arrivata nella Sibaritide, tanto più che non sarebbe mai stata imbarcata sul traghetto per  attraversare lo Stretto di Messina.

Gli uomini dell’Arma hanno quindi acclarato anche l’infondatezza delle accusa rivolte dal 51enne ad  una persona risultata completamente estranea all’accaduto.

Pertanto, sulla base delle risultanze investigative, l’uomo è stato denunciato per truffa aggravata, simulazione di reato e calunnia.

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