Calabria fortunata: gioca un euro al Superenalotto, ne vince più di 28 mila

Giocando una schedina da un euro un fortunato scommettitore è riuscito a centrare un 5 che gli ha fruttato una vincita superiore ai 28 mila euro. E' successo nella rivendita di tabacchi Mazza, in via Francesco Crispi, a Catanzaro. Prosegue così il trend positivo per la Calabria che lo scorso anno in diverse circostanze è stata baciata dalla Dea Bendata": a Montepaone, nel giro di tre giorni, fra il 10 ed il 13 gennaio, sono  stati conseguiti un 6, che ha assicurato un incasso pari a 4,3 milioni di euro, ed un 5 stella, da un milione di euro. Pochi mesi più tardi, il 16 maggio,a godere è stato il Vibonese grazie ad un 5+1 che ha permesso di intascare 315 mila euro. Dieci giorni dopo, a Rende, nel Cosentino, l'ennesima puntata feconda ha permesso di vincere una cifra che superava i 250 mila euro. 

 

Arrestati due ragazzi che stavano rubando un'auto

Un ventiseienne ed un ventiduenne sono stati arrestati con l'accusa di furto aggravato in concorso dalla Squadra Volante della Polizia di Catanzaro. Secondo la ricostruzione degli investigatori, D.B. e L.B. sarebbero stati sorpresi nell'atto di impossessarsi di una Fiat Panda nelle vicinanze dell'ospedale"Pugliese". Ad avvertire i poliziotti è stato un cittadino. Giunti sul posto, gli agenti hanno visto che i sue stavano armeggiando per aprire uno sportello del veicolo. Alla vista degli uomini in divisa, hanno tentato inutilmente di dileguarsi abbandonando un cacciavite. Per i due ragazzi, che nella giornata di giovedì si presenteranno davanti al giudice per l'udienza di convalida, è stata disposta la detenzione domiciliare.  

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Condannato nel processo "Rinascita": arrestato dalla Squadra Mobile

Agenti della Squadra Mobile, eseguendo una disposizione firmata dalla Procura della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno tratto in arresto il quarantunenne Franco Bevilacqua, condannato, con sentenza passata in giudicato, a 6 anni di carcere. Una pena comminatagli in relazione al suo coinvolgimento nell'inchiesta ribattezzata "Rinascita", portata avanti nel 2010 dalla stessa Squadra Mobile del capoluogo. E' stato ritenuto responsabile di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Sulla scorta di quanto emerso nel corso delle indagini e del processo che ne è scaturito, avrebbe gestito lo smercio di droga nella zona della periferia meridionale di Catanzaro.  

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Rapinò un ragazzo ingannato con una promessa di incontro sessuale: arrestato

Eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, agenti della Squadra Mobile del capoluogo hanno tratto in arresto il trentottenne Krasimir Plamenov Mihaylov, di nazionalità bulgara, conosciuto come "Krasi". Secondo gli inquirenti è stato lui, insieme al ventinovenne Domenico Corapi, già tratto in arresto qualche mese fa, a rapinare un ragazzo che avevano ingannato fissando tramite chat un finto appuntamento di natura sessuale con una donna. In particolare era stato Corapi, sostengono gli investigatori, a simulare sul web di essere una donna traendo in inganno il giovane. 

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Incidente mortale in Calabria: ha perso la vita un 28enne

Un giovane di 28 anni ha perso la vita a causa di un drammatico incidente stradale verificatosi mentre, intorno alle 21, stava procedendo lungo la tangenziale Est di Catanzaro. Antonio Laganà, questo il nome della vittima, era al volante della sua Fiat Seicento che, per motivi al vaglio degli agenti della Polizia Stradale intervenuti sul posto, ha impattato frontalmente con una Bmw Serie 1, in transito sulla carreggiata opposta. Il luogo del sinistro è stato rapidamente raggiunto dal personale sanitario del 118 che nulla ha potuto per salvare la vita al ventottenne, nello schianto catapultato all'esterno dell'abitacolo del veicolo. La sua morte è stata istantanea. Il conducente dell'altra automobile è stato il primo a soccorrere la vittima. 

Rapina nel supermercato: arrestati i tre presunti autori

Le indagini condotte congiuntamente da Carabinieri e Polizia hanno portato agli arresti, eseguiti stamane, di tre persone accusate di aver rapinato il 9 aprile scorso, il supermercato "Maxi Sidis", nel quartiere catanzarese Pontepiccolo. I provvedimenti restrittivi sono stati notificati al 30enne Alessandro Bevilacqua, al 46enne Cosimo Bevilacqua ed al 35enne Domenico Berlingieri, già coinvolti in passato in altre vicende giudiziarie. Poco prima che l'esercizio commerciale chiudesse, i tre, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero entrati armati e, minacciando clienti e dipendenti, si sono impossessati di un bottino quantificato in una cifra vicina ai 4.500 euro. 

Massi cadono sulla carreggiata: chiusa strada d'accesso al Tribunale

 i controlli effettuati sul posto dai Vigili del Fuoco hanno indotto l'Amministrazione Provinciale di Catanzaro a disporre la temporanea chiusura dell'arteria stradale che conduce al Tribunale del capoluogo. La ragione di tale decisione risiede nella presenza di massi che, cadendo, sono finiti, sull'asfalto. Le transenne sistemate all'occorrenza impediranno il transito ai cittadini di cui si vuole tutelare l'incolumità. 

'Ndrangheta, processo "Perseo": condannati tutti gli imputati

Sono stati tutti riconosciuti colpevoli: è questo il verdetto emesso dal Collegio Giudicante del Tribunale di Lamezia Terme al termine del processo scaturito dalla nota operazione denominata "Perseo" che aveva smantellato la cosca Giampà. Sessantasette furono gli arresti eseguiti la mattina del 26 luglio di due anni fa al culmine di un'indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Queste, nel dettaglio, le condanne inflitte agli imputati: Vincenzo Arcieri 12 anni,  Carmen Bonafè 5 anni, Giancarlo Chirumbolo 6 anni, Andrea Crapella 9 anni, Antonio Curcio 16 anni, Domenico Curcio 6 anni, Carlo Curcio Petronio 4 anni, Antonio De Vito 15 anni, Antonio Donato 10 anni, Davide Giampà 7 anni, Giuseppe Grutteria 13 anni, Fausto Gullo 8 anni, Michele Muraca 6 anni e 6 mesi, Antonio Notarianni 7 anni, Giuseppe Notarianni 9 anni, Vincenzo Perri 9 anni, Pino Scalise 4 anni, Giovanni Scaramuzzino 3 anni, oltre a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici; Franco Trovato 12 anni; Antonio Voci 10 anni; Eric Voci 7 anni. I reati contestati, a vario titolo, ai soggetti coinvolti nell'inchiesta andavano dall'associazione mafiosa all'estorsione, dal reimpiego di fondi di provenienza illecita alla truffa alle assicurazioni aggravate dal metodo mafioso. 

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