Confesercenti Catanzaro, il neo presidente è Vitaliano Mongiardo

Vitaliano Mongiardo è il nuovo presidente di Confesercenti Catanzaro. Presso la sala “Antonio Borelli” della sede associativa del capoluogo è stata convocata l'assemblea elettiva provinciale che ha proceduto alla nomina, in scadenza di mandato dell'uscente Francesco Chirillo.

Quest'ultimo ha lasciato dopo quattro anni di grande impegno, consegnando a Mongiardo l'eredità di una realtà viva e ricca di grandi potenzialità. Vitaliano Mongiardo, membro della giunta dal 2004, imprenditore nel settore dell'intermediazione immobiliare, già presidente regionale Anama (associazione di categoria agenti immobiliari), ha ringraziato per la fiducia, confermando il suo massimo impegno per far crescere sempre di più l'associazione sulla scia di quanto realizzato negli ultimi anni.

Nei prossimi giorni verrà creata la squadra che avrà il compito di concretizzare il programma indicato dal neo presidente, con nuovi stimoli e maggiore attenzione al concetto di rete, al fine di creare vantaggi per tutti gli associati ma, soprattutto, per continuare ad aumentare la presenza sul territorio. Tutta Confesercenti ha voluto augurare buon lavoro al neo eletto presidente di Catanzaro per il prestigioso incarico. 

Confesercenti Catanzaro, il presidente Chirillo conclude il suo mandato

“A conclusione del mio mandato, posso dire di avere assolto il compito assegnatomi con il massimo impegno per esprimere la vision e la mission associativa in tutti gli ambiti”.

Francesco Chirillo saluta il proprio direttivo al termine del suo incarico da presidente di Confesercenti Catanzaro. “Ci ho sempre provato, con grandissimo entusiasmo e con l’intendimento di fare qualcosa di utile e importante per le piccole e medie imprese della mia terra - sottolinea Chirillo nella sua nota. - Ed è stato un grande piacere e un immenso onore, per me, lavorare come presidente di Confesercenti e servire in questa veste”.

“Un ruolo - prosegue - che ho voluto interpretare seguendo il principio di una rigorosa condivisione delle scelte e delle decisioni, a garanzia del bene comune. Il mio incarico cessa, da oggi, ma sono sicuro che Confesercenti Catanzaro continuerà nella sua opera incessante, grazie al nuovo presidente Vitaliano Mongiardo, che saluto caramente e al quale lascio una realtà viva e ricca di potenzialità umane e competenze professionali”.

Catanzaro, Chirillo (Confesercenti): "Non ci resta che la disobbedienza civile?"

“Ma davvero, in questo nostro Paese, non ci resta altra forma di reazione che la disobbedienza civile?”.

Il presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chrillo, analizza il quadro delle zone rosse, a tinte fosche per molti operatori economici. E' il caso dei ristoratori e dell'intero comparto turistico-alberghiero.

“Leggo in queste ore - sottolinea  Chirillo - che tanti nostri connazionali potranno liberamente prendere un aereo e trascorrere le vacanze di Pasqua alle Canarie, ma resterà loro vietato fare turismo in Italia!”. “Cos'è questo? - si chiede Francesco Chirillo. - Una forma di suicidio assistito del tessuto produttivo nazionale?”.

“Poi c'è tutto il mondo della ristorazione nazionale - continua il presidente di Confesercenti Catanzaro - che si dice pronto a fare fronte unito per riaprire le serrande a pranzo e a cena, nonostante i divieti del Governo. Una forma estrema di disobbedienza, magari non condivisibile da tutti, che però esprime un malessere profondo, nei cui confronti c'è il totale silenzio della politica e delle istituzioni. Ci dicono che siamo in guerra. Ma qui l'impressione è che la guerra si stia facendo solo nei confronti del mondo del lavoro, impedendo a tante attività di riaprire in sicurezza, pur in presenza di protocolli sanitari validati da scienziati e comitati vari”. “L'irrazionalità delle scelte e delle decisioni” è la principale critica mossa da Chirillo.

“Ci dispiace constatare - puntualizza - che in molte delle attività lasciate aperte è più probabile che si verifichino assembramenti pericolosi di quanto potrebbe accadere nelle attività commerciali costrette a chiudere!”. E chi chiude? “Chi ha investito migliaia di euro per dotare il proprio negozio di tutti gli accorgimenti richiesti dalle norme di sicurezza”. “In questo scenario - conclude Chirillo - lo sconforto è grande. Da presidente di un'associazione così grande e rappresentativa come Confesercenti, sento la forte responsabilità morale di invitare tutti a rispettare leggi, norme e decreti. Ma fino a quando potremo ancora resistere senza lavorare? Ci auguriamo che la scelta finale non sia: morti di Covid o morti di fame”.

Catanzaro, Chirillo (Confesercenti): “Decreto sostegni, solita miseria”

“Il messaggio che passa è sempre lo stesso: arrangiatevi”. Francesco Chirillo, presidente di Confesercenti Catanzaro, stronca senza appello il cosiddetto “Decreto sostegni” appena varato dal governo Draghi.

“Nessun cambio di passo” rispetto all'esecutivo Conte, il giudizio di Chirillo. “Per le piccole e medie imprese - commenta - i ristori si risolvono nella solita miseria, come prima, e l'immagine che ne viene fuori è quella di una coperta corta che si tenta di stiracchiare da una parte e dall'altra. Alla fine, scontentando tutti”.

Dunque, se le misure di sostegno alle imprese al tempo dell'emergenza Covid “non risolvono i problemi di un tessuto produttivo sfiancato dalla crisi” il messaggio che passa è quello al quale le aziende sono già abituate da tempo: “Dobbiamo cavarcela da soli”. “Indennizzi parametrati alla perdita media mensile - incalza Chirillo - equivalgono a pochi spiccioli per un'impresa. E non c'è traccia di copertura dei costi fissi sostenuti anche con le saracinesche abbassate”. Posizione critica anche sul “condono” delle vecchie cartelle esattoriali.

“Una pulizia di tasse, di fatto, non più esigibili - l'analisi del presidente di Confesercenti Catanzaro. - Soldi che lo Stato, comunque, non avrebbe mai recuperato”. “E in tutto questo scenario - sottolinea - stiamo ancora peggio in Calabria, con un governatore che insiste nelle chiusure da zona rossa, ma non accelera sui vaccini, sempre fermi al palo, con ciò colpendo, ancora una volta al cuore, chi vorrebbe lavorare perché non riceve lo stipendio comodamente a casa”.

“Snellimenti burocratici e allentamento della pressione fiscale per favorire la ripresa” le controproposte dei vertici di Confesercenti Catanzaro. Chirillo, in questi giorni, ha portato le proprie considerazioni anche all'attenzione delle altre associazioni di categoria, per fare fronte comune e ribadire tutte le difficoltà di un mondo produttivo che si sente inascoltato.

Catanzaro, Chirillo (Confesercenti): nel Por risorse non spese, utili contro la crisi

La Regione può spendere, nell'immediato, risorse già disponibili per circa 800 milioni di euro per rilanciare l'economia”.

Lo sottolinea il Presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo, riprendendo i contenuti del documento Anci-Upi Calabria sottoscritto dalla stessa associazione imprenditoriale: “Misure di contrasto alla crisi da pandemia”. “Una analisi, quella di Anci e Upi - spiega Chirillo - purtroppo stranamente passata sotto silenzio ma che, invece, mette bene in evidenza gli effetti indotti dal coronavirus sul mondo produttivo e, soprattutto, indica obiettivi e coperture, finanziabili attraverso una rimodulazione complessiva delle risorse disponibili sul POR 2014/2020 e sul PAC/FSC non impegnate e stimate, appunto, in circa 800 milioni di euro”.

Chirillo condivide, in particolare, con Anci e Upi l'appello “per una iniezione urgente di liquidità nell'economia calabrese”. Punti fermi della strategia proposta e fortemente sostenuta dal presidente di Confesercenti Catanzaro: “1) Il rilancio delle grandi opere pubbliche strategiche regionali, già finanziate, attraverso lo strumento legislativo dello sblocca-cantieri; 2) interventi di sostegno al rilancio della domanda interna per commercio, artigianato e servizi, con un bonus del 20-25% di sconto riconosciuto sugli acquisti effettuati da privati nei primi due mesi, a fronte di una campagna di promozioni commerciali che invogli le famiglie agli acquisti, e di marketing dei consumi locali da parte dei cittadini; 3) aiuti a fondo perduto attraverso finanziamenti da 5mila a 10mila euro per le circa 60mila imprese calabresi e i professionisti con partita Iva, le cui attività sono state soggette a chiusura o restrizioni da Covid19”.

Vere e proprie “iniziative shock” ma soprattutto “investimenti organici a sostegno dell'economia regionale che non richiedono alchimie contabili essendo già disponibile tutta la dotazione finanziaria richiesta, in considerazione del fatto che la dotazione finanziaria del POR Calabria 2014/2020 è di oltre 2 miliardi e presenta una spesa parziale pari al 27%, mentre le procedure attivate sono costituite in prevalenza da Progetti Sponda/Coerenti che producono risorse liberate, ma che potrebbero portare ad una urgente riprogrammazione finanziaria, evitando così ogni rischio (paventato nel DIPE) di definanziamento di risorse da parte del governo a favore dell'emergenza sanitaria nel Nord Italia”.

“Così l'Italia non riparte”, Chirillo (Confesercenti) critico sulla Fase 2

"Così l'Italia non riparte”. L'allarme di Confesercenti Catanzaro non si fa attendere all'indomani della conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sull'avvio della cosiddetta “Fase 2” dell'emergenza coronavirus.

“Una Fase 2 che, di fatto, è una Fase 1 Bis” sottolinea con rammarico il presidente dell'associazione imprenditoriale, Francesco Chirillo, denunciando “l'assenza di strategie e obiettivi”.

“Assistiamo, del tutto impotenti, alla completa paralisi del commercio e di tante piccole aziende ancora per un altro mese - evidenzia Chirillo. - Una situazione tragica e insostenibile che sta già condannando a morte il tessuto produttivo nazionale: la rete delle Camere di Commercio ha rilevato quasi 30mila imprese in meno nel primo trimestre 2020. Il saldo peggiore degli ultimi sette anni”.

Ma di fronte a questi numeri “il premier risponde con il solito invito a restare a casa”.

“Ma non può più bastare!” ribatte con forza il presidente di Confesercenti Catanzaro.

“Sorvolando sui toni forzatamente paternalistici usati ieri sera, sugli inviti poco opportuni a non organizzare dei party e sulle cervellotiche riaperture (questo sì, quello no...) - spiega Chirillo - viene da chiedersi a che servono pletore di esperti, scienziati e task force, oltre alle varie commissioni politiche che si stanno occupando del problema Covid? La semplice misura dello stare a casa non può più essere la soluzione. Lo Stato e il Governo, a questo punto, dovrebbero essere in grado di garantire contemporaneamente sia la salute che il lavoro: e la prima non dovrebbe negare l'altro”.

“Ricordo a me stesso che la nostra Costituzione all'articolo 3 - prosegue - afferma che compito della Repubblica è rimuovere tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Qui siamo all'esatto opposto, mi pare”.

“E mentre in Europa ci sono economie che non si sono mai fermate e continuano a erodere tutto il nostro mercato dell'export - è l'analisi di Francesco Chirillo - noi siamo paralizzati dalla paura della ripartenza”.

“Alle nostre imprese e partite Iva non servono continui e ripetuti annunci, ma fatti che si traducano in investimenti concreti, risorse, tagli fiscali, sospensione delle bollette - conclude il rappresentante di Confesercenti Catanzaro. - Le nostre proposte, intanto, continuano a rimanere inascoltate. E il tempo a disposizione di tante famiglie senza più reddito sta per scadere”. 

Confesercenti Catanzaro propone dieci punti per la rinascita

Di seguito la lettera aperta firmata dal presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo, e rivolta a tutte le rappresentanze politiche regionali e nazionali.

Coronavirus, Chirillo (Confesercenti): "Il decreto liquidità è un boomerang per le imprese"

“Il decreto liquidità del Governo? Più che un bazooka, a noi sembra un boomerang per le imprese”.

Esprime così la sua delusione per le ultime misure anti-crisi del governo il presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo.

“Si parla solo di prestiti con le banche e manca la parola chiave, l'unica che serve per fare ripartire seriamente il Paese: investimenti pubblici da parte dello Stato” riassume l'imprenditore del capoluogo.

“Dov'è la tanto sbandierata liquidità? - si chiede Chirillo - Noi vediamo solo prestiti con il vincolo della restituzione, cioè altri debiti sulle spalle delle partite Iva e delle Pmi italiane. Con una ulteriore beffa per i pochi che, superando burocrazia e corse ad ostacoli, riusciranno ad accedere a queste agognate somme: dovranno utilizzare buona parte del credito per pagare le tasse, la cui scadenza è stata soltanto prorogata e non cancellata dal Governo”.

“All'economia servono risorse vere - ribadisce il presidente di Confesercenti Catanzaro - cioè contributi a fondo perduto da immettere nelle vene produttive del Paese per compensare anche solo parzialmente la perdita del fatturato. Altrimenti, altro che ripartenza. Assisteremo al fallimento di decine di migliaia di imprese!”. Inevitabile il paragone con la Germania: “Il piano complessivo del governo tedesco vale 356 miliardi (756 miliardi, tra prestiti e garanzie), all’incirca il 10 per cento del Pil, e prevede anche 100 miliardi per un fondo di stabilizzazione a favore delle imprese danneggiate dalla crisi con l’assunzione diretta di partecipazioni societarie; questo fondo sarà inoltre dotato di 400 miliardi di garanzie statali per i debiti di imprese colpite dalla crisi e di un prestito statale da 100 miliardi a favore della Kfw, la Cassa Depositi e Prestiti tedesca, che potrà utilizzarli per fornire credito illimitato ad aziende in difficoltà”.

“Loro sparano con il bazooka, noi con la pistola ad acqua” conclude la sua cruda disamina Francesco Chirillo.

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