Hashish e marijuana nascosti tra i contatori dell'acqua

Droga nascosta tra i contatori dell’acqua di un condominio. E’ quanto hanno scoperto i poliziotti nel quartiere Tufolo di Crotone.

In particolare, gli agenti, insospettiti dal via vai di persone, hanno deciso di effettuare un controllo in una palazzina. Giunti al terzo piano dell’immobile e avvertito un forte odore di stupefacente, hanno controllato i vani che ospitano i contatori dell’acqua, rinvenendo al loro interno: 64 grammi di hashish, 24 grammi di marjuana, due bilancini di precisione, un coltello utilizzato per tagliare l’hashish e materiale per il confezionamento delle dosi.

Il materiale rinvenuto è stato sequestrato a carico di ignoti. Pertanto, sono in corso le attività investigative finalizzate a individuare i responsabili dell’occultamento.

Maltrattamenti all‘ex compagna: scatta il divieto di avvicinamento

I poliziotti della Squadra mobile di Crotone, in seguito alle indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal gip del Tribunale pitagorico, con la quale è stato disposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti di un 48enne, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia, commesso ai danni dell'ex compagna.

Le attività investigative, iniziate dopo la denuncia della donna e consistite principalmente nell’escussione di diversi testimoni, hanno permesso di delineare una serie di episodi avvenuti durante il rapporto, nei quali l’uomo avrebbe più volte offeso, minacciato ed in un’occasione anche percosso la donna, la quale, solo dopo la fine della relazione, ha denunciato i presunti maltrattamenti subiti.

Le indagini hanno permesso di riscontrare che alcuni episodi sarebbero avvenuti in presenza dei figli minori della coppia, oltre che in luoghi pubblici anche in presenza di altre persone.

L’uomo, in seguito all’esecuzione della misura cautelare, non potrà avvicinarsi all’ex compagna ed ai luoghi dalla lei frequentati.

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Cocaina nascosta nell'autocarrozzeria, 38enne in manette

Un carrozziere di 38 anni residente nel quartiere Acquabona di Crotone è stato arrestato dalla polizia, con l’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arresto è avvenuto in seguito ad una perquisizione nell’attività dell’indagato, dove sono stati trovati: 10 grammi di cocaina e due bilancini di precisione, di cui uno ancora con tracce di droga.

Gli agenti hanno, quindi, proceduto al sequestro di quanto rinvenuto e all’arresto del 38enne.

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Immigrazione irregolare, tre presunti scafisti fermati in Calabria

I finanzieri della Sezione operativa navale di Crotone, congiuntamente al personale della locale Squadra mobile, in seguito a un'operazione di soccorso effettuata da mezzi navali della capitaneria di porto e dell’agenzia Frontex,  hanno eseguito attività investigative finalizzate all’individuazione degli scafisti che avevano condotto un motoryacht con a bordo 161 migranti trasbordati in alto mare.

Le indagini hanno permesso d'individuare e fermare tre presunti trafficanti di persone di nazionalità egiziana che, a vario titolo, avrebbero reso possibile il trasporto dei migranti dalla Turchia fino al punto in cui l’unità si era fermata in vicinanza di una nave mercantile.

Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi sulla base degli elementi fin qui raccolti. 

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In casa con una pistola e 2 Kg di cocaina, manette per madre e figli

La Squadra mobile di Crotone ha arrestato tre persone del luogo, ritenute responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi.

In particolare, gli agenti sono entrati in azione dopo aver notato alcuni movimenti sospetti nei pressi di un’abitazione nel quartiere Acquabona.

E’ seguita una perquisizione domiciliare effettuata alla presenza di una donna di 54 anni e dei suoi figli, un ragazzo e una ragazza di 16 e 19 anni, durante la quale sono stati rinvenuti circa due chili di cocaina, una pistola calibro 9, materiale destinato al confezionamento della droga, un bilancino di precisione e 700 euro in contanti.

Il materiale rinvenuto è stato sequestrato, mentre le tre persone presenti nell’abitazione sono state tratte in arresto.

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Maltrattamenti e stalking alla compagna: arresti domiciliari e braccialetto elettronico per un 41enne

Un crotonese di 41 anni, indagato per maltrattamenti in famiglia, stalking e percosse, è stato tratto in arresto dalla locale Squadra mobile, nei cui confronti ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, disposta dal gip del Tribunale pitagorico. 

Il provvedimento cautelare, richiesto dalla locale Procura della Repubblica, è scaturito a seguito della denuncia della donna e dei successivi accertamenti investigativi, che hanno permesso di ricostruire la vicenda connotata da numerosi presunti episodi di minacce e sopraffazioni dell’uomo che in varie occasioni avrebbe offeso, minacciato ed anche percosso la compagna, peraltro in stato di gravidanza.

Anche dopo la denuncia, l’uomo avrebbe continuato con le sue condotte vessatorie, tempestando la donna di messaggi minatori e appostandosi sotto casa, inducendola a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

Pertanto, la Procura della Repubblica, accogliendo le risultanze delle indagini, ha chiesto il provvedimento cautelare al gip, il quale ha emesso la misura degli arresti domiciliari, cui si aggiunge anche l’applicazione del braccialetto elettronico, strumento che assicura una tutela rafforzata per le vittime di reato, in quanto consente alle forze dell’ordine di monitorare in tempo reale il soggetto ristretto, permettendo in tal modo una risposta tempestiva.

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Sbarco d'immigrati in Calabria, fermati due scafisti

Si è conclusa con il fermo di indiziato di delitto nei confronti di due scafisti di nazionalità egiziana, l’attività investigativa svolta dal personale della Squadra Mobile di Crotone in seguito allo sbarco, avvenuto il 14 aprile scorso, di 230 immigrati di diverse nazionalità giunti nel porto del capoluogo pitagorico dopo essere stati soccorsi dalle motovedette della Guardia Costiera al largo delle coste calabresi.

Decisive si sono rivelate l’analisi dei cellulari in uso agli immigrati e le loro dichiarazioni, che hanno consentito di ricostruire tutte le fasi del viaggio, dalla partenza dalle coste libiche sino all’arrivo in Calabria, con l’individuazione dei due cittadini egiziani ritenuti gli scafisti.

Al termine delle indagini, che hanno permesso di acquisire a carico dei due stranieri elementi determinanti ed atteso il concreto pericolo di fuga, gli stessi sono stati posti in stato di fermo di polizia giudiziaria per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed associati presso la locale casa circondariale.

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Palpeggia la nipote, misura cautelare per un 54enne

Gli agenti della Squadra mobile di Crotone hanno sottoposto un 54enne del posto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla nipote quindicenne, al suo nucleo familiare, alla sua abitazione e a tutti i luoghi frequentati dalla minore,

Il provvedimento, emessa dal gip del Tribunale pitagorico, è scaturito in seguito alla denuncia della madre della ragazza. Le successive indagini hanno permesso di far luce su un episodio verificatosi la scorsa estate, allorquando la presunta vittima sarebbe stata palpeggiata e baciata sulla bocca dallo zio. 

Successivamente, l’uomo avrebbe anche aggredito la madre della ragazza che, venuta a conoscenza dell’episodio, gli avrebbe chiesto spiegazioni.

Pertanto, la Procura della Repubblica di Crotone, accogliendo le risultanze delle indagini, ha chiesto al gip la misura cautelare con la quale è stato disposto il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa.

Il 54enne risulta, quindi, indagato per violenza sessuale aggravata.

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