Calciomercato: Crotone, dal Cagliari arriva Capuano

Il Crotone ha ingaggiato il calciatore Marco Capuano. Il giocatore arriva in prestito con obbligo di riscatto al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi, dal Cagliari Calcio.

Nato a Pescara il 14 ottobre 1991, Capuano è un difensore centrale che, all’occorrenza, può agire anche come esterno basso di sinistra e, nonostante i suoi 26 anni, ha già tanta esperienza. Complessivamente ha, infatti, collezionato oltre 150 presenze con le maglie di Cagliari e Pescara e 18 con quella della Nazionale Under 21.

Si tratta di un difensore centrale dotato di una buona struttura fisica, prestante sia nel gioco aereo che nei contrasti e molto abile nell'anticipo.

Capuano sarà presentato domani, venerdì 12 gennaio, alle ore 11, presso la sala stampa dello Stadio Ezio Scida.

Operazione Stige: il Prefetto sospende amministratori e nomina il commissario a Cirò Marina

In seguito all’operazione "Stige", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, nella quale sono stati coinvolti diversi amministratori pubblici del territorio provinciale di Crotone, il Prefetto Cosima Di Stani, ha disposto la sospensione degli amministratori raggiunti dal provvedimento cautelare, appartenenti a: Provincia di Crotone e Comuni di Cirò Marina, Strongoli, Casabona e Crucoli.

“Inoltre – si legge in una nota della Prefettura - alla luce della complessa situazione del Comune di Cirò Marina, dove risultano attinti da provvedimenti restrittivi cautelari sia il Sindaco che il Vice Sindaco – il Prefetto - ha nominato un Commissario presso lo stesso Comune, nella persona del Dott. Eugenio Pitaro, Vice Prefetto, Dirigente dell’Area ordine e sicurezza pubblica presso la stessa Prefettura, con i poteri di Sindaco e di Giunta Municipale”.

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Calabria: fermata barca a vela con a bordo 31 curdi

I mezzi navali del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia, in pattugliamento nelle acque antistanti la Calabria Ionica, nelle prime ore della mattinata di ieri, hanno intercettato e controllato un natante sospettato di trasportare illegalmente migranti.

Durante le verifiche, i militari hanno constatato che a bordo dell’imbarcazione erano presenti 33 persone, la maggior parte delle quali di nazionalità curda.

L’attività ha preso l’abbrivio dopo che un Atr42 del Gruppo esplorazione aeromarittima della guardia di finanza, impiegato nello Ionio nell’ambito della missione “Triton 2017” sotto l’egida dell’Agenzia europea Frontex, ha avvistato  una barca a vela bialbero, battente bandiera americana.

Una volta abbordata l’imbarcazione, i finanzieri hanno proceduto con le operazioni di trasbordo con le quali sulle unità navali del Corpo sono stati portati 31 curdi e 2 ucraini, i quali sono stati portati presso il porto di Crotone per gli ulteriori approfondimenti.

Al termine delle indagini condotte dai finanzieri della Sezione operativa navale di Crotone e dagli agenti della locale Squadra Mobile, i due ucraini sono stati arrestati e tradotti in carcere, con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

I 31 curdi, che si sarebbero imbarcati sulla costa greca, avrebbero navigato per diversi giorni prima di raggiungere le coste calabresi.

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Minaccia due ragazzi con un paio di forbici e si fa consegnare soldi e cellulare, arrestato 21enne

Seriffo Ceesay, 21enne di nazionalità gambiana, è stato arrestato dalla polizia a Crotone, in quanto ritenuto responsabile di una rapina compiuta lo scorso settembre, nei pressi della villa comunale, ai danni di due ragazzi.

In quell’occasione, il giovane, sotto la minaccia di un paio di forbici, si sarebbe fatto consegnare denaro e telefoni cellulari.

Il tempestivo intervento di una “volante” aveva permesso di fermare il presunto autore della rapina che, nell’immediatezza dei fatti, era stato riconosciuto dalle vittime.

Tuttavia, al momento del formale riconoscimento l’identità del sospetto non era stata del tutto confermata portando, in un primo momento, a una denuncia nei confronti del 21enne.

Grazie, però, alle indagini ed agli accertamenti, i poliziotti della Squadra Mobile hanno ottenuto riscontri tali da far ritenere che il responsabile della rapina fosse proprio Ceesay.

Alla luce dei precedenti, l’Autorità giudiziaria ha, quindi, accolto la richiesta di emettere un provvedimento di cattura.

Il cittadino gambiano è stato, pertanto, fermato e portato in carcere a Crotone a disposizione del magistrato.

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Cerca di farsi cambiare un assegno falso da 20 mila euro, ma finisce in manette

Gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Crotone hanno tratto in arresto R.L., di 47 anni, in quanto responsabile dei reati di possesso di documento falso valido per l’espatrio, tentata truffa e false generalità sulla propria identità personale fornite a Pubblico ufficiale.

In particolare, l’arrestato, avrebbe cercato di farsi cambiare un assegno da 20 mila euro presso uno sportello delle Poste Italiane della città pitagorica.

Insospettito sia dall’assegno, che dall’importo, il direttore della filiale ha chiesto l’intervento di una volante.

All’arrivo dei poliziotti, l’uomo ha fornito dichiarazioni mendaci sulla propria identità personale, esibendo, tra l’altro, una carta di identità ed una tessera sanitaria palesemente false.

Condotto in Questura per gli accertamenti di rito, R.L. ha ammesso di aver fornito false generalità, e che, l’assegno che aveva cercato di cambiare, era falso.

Per tali ragioni, il 47enne è stato tratto in arresto

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Incidente sulla Statale 106, due feriti

Due persone sono rimaste ferite in un incidente stradale verificatosi in un tratto della Statale 106 che attraversa il territorio del Comune di Crotone.

Nell’incidente, le cui cause sono in corso di accertamento, è rimasta coinvolta un’autovettura.

Il traffico è stato temporaneamente deviato sulla viabilità alternativa.

Sul posto sono intervenute le squadre Anas, per ripristinare la viabilità e mettere in sicurezza la strada, le forze dell’ordine per i rilievi del caso ed i sanitari del 118 che hanno soccorso i feriti.

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Calabria: denunciati 63 falsi braccianti agricoli

Al termine di una complessa indagine condotta dalla guardia di finanza di Crotone, è stata portata  alla luce una serie di irregolarità inerenti false dichiarazioni di assunzioni di braccianti agricoli.

Durante l’attività investigativa, le fiamme gialle avrebbero riscontrato che tre aziende agricole operanti nel territorio provinciale, nel periodo compreso tra il 2011 ed il 2016, avrebbero falsamente dichiarato la coltivazione di terreni risultati concessi in fitto da diversi proprietari terrieri, nonché la fittizia assunzione di 63 lavoratori che avrebbero beneficiato di un ingiusto profitto, rappresentato da erogazioni assistenziali, quali l’indennità di malattia e di disoccupazione agricola per un importo complessivo di poco meno di 600 mila euro.

Dopo aver esaminato la documentazione acquisita, i finanzieri avrebbero scoperto che le ditte coinvolte non avrebbero mai avuto la disponibilità dei terreni.

 Le indagini avrebbero, inoltre, permesso di accertare che due delle tre aziende agricole coinvolte avrebbero percepito indebitamente un importo complessivo superiore ai 15 mila euro derivante dai benefici previsti dal regime di sostegno al reddito degli agricoltori, mediante presentazione all’Arcea di “Domande uniche di pagamento”, per le campagne agricole dal 2011 al 2016,

Al termine delle indagini, i militari hanno deferito, pertanto, sia gli amministratori delle tre ditte che i  63 falsi braccianti agricoli.

Sequestrati 4 quintali di "botti" illegali

I finanzieri del Comando provinciale di Crotone, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, tesi, tra l’altro, a contrastare il fenomeno della commercializzazione di artifici pirotecnici, hanno effettuato diverse perquisizioni finalizzate ad individuare la detenzione di materiale esplodente destinato alla vendita abusiva.

Le fiamme gialle pitagoriche hanno, quindi, proceduto al sequestro di oltre 4 quintali di fuochi d’artificio detenuti in parte in vari magazzini della città od occultati sotto le bancherelle spuntate ovunque.

La sinergia tra i vari reparti del Corpo ed il numeroso dispiegamento di forze ha portato al sequestro di numerosissimi prodotti pericolosi, tra i quali erano presenti anche quelli artigianali, i cosiddetti missili di “Kim ‘o coreano” e, quindi, particolarmente pericolosi, non riportando, in quanto del tutto “clandestini”, alcuna etichetta circa la loro pericolosità e le precauzioni da utilizzare nel maneggio. 

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