Al lido di Pietragrande una serata culturale tra libri e degustazioni

Libri, poesie e degustazioni al tramonto sul Lido di Pietragrande. Una serata all'insegna degli autori e degli imprenditori calabresi, seguendo il filo rosso di quella narrazione diversa della nostra terra che tende a metterne in evidenza le ricchezze culturali, le bellezze naturali e le potenzialità di sviluppo.

Organizzazione perfetta, curata da Barbara Aversa e dal giornalista Domenico Cosentino.

L'iniziativa è stata aperta dall'intervento degli scrittori Daniela Rabia e Francesco Pungitore che hanno presentato i rispettivi romanzi “Le voci dell'eco” e “Il mago di Nardodipace”. Libri che, sia pure nelle differenze di genere, raccontano la speranza di una Calabria nuova e diversa.

Il primo narra la storia di Goy, un giovane che sogna un futuro lontano, ma poi riabbraccia l'amore per il proprio paese natìo, l'immaginario Speriolo.

Nel secondo è uno scenario puramente fantasy a fare da sfondo alle avventure di un mago che vaga, errando tra i misteriosi megaliti di Nardodipace e le grotte del villaggio rupestre di Zungri. Prospettive letterarie diverse ma unite nel definire orizzonti di cambiamento nella narrazione della nostra regione. Perfetta sintesi, i versi in rima intitolati “Calabria” e declamati dall'autrice, la poetessa Carmen Costanzo.

E' seguita la parte dedicata al lavoro e ai progetti imprenditoriali emergenti, con il saluto portato dal sindaco di Francavilla Angitola, Giuseppe Pizzonia, e il racconto della propria azienda da parte di Giovanni Benvenuto, giovanissimo vignaiolo titolare delle omonime cantine.

“Un eroe del nostro tempo” è stato definito Benvenuto: un emigrato al contrario, rientrato in Calabria per riprendere in mano e rivitalizzare i terreni di famiglia. Il giornalista ed enogastronomo Domenico Cosentino ha guidato la successiva degustazione di vini, accompagnata dagli eccellenti prodotti tipici (olio, formaggi, salumi) del consorzio “Le fattorie delle Serre Calabresi”. 

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San Vito Ionio, emozioni e speranze nel libro di Daniela Rabia “Le voci dell'eco”

Un incontro culturale partecipato e ricco di spunti di riflessione quello che si è svolto nella sala consiliare comunale di San Vito sullo Ionio per la presentazione del libro di Daniela Rabia “Le voci dell'eco”.

Un romanzo che trasferisce “emozioni, lacrime e speranza” ha commentato il giornalista Francesco Pungitore, introducendo i lavori. Le emozioni sono, in effetti, la carne e il sangue di questo libro, che trasuda vita nella descrizione di ogni singolo personaggio. E poi le lacrime, come quelle irrefrenabili che suscita, ad esempio, la morte di Berto, uno dei principali protagonisti de “Le voci dell'eco”. Infine, la speranza: il culmine dell'intero racconto, che ci consegna, dunque, un messaggio conclusivo che matura pagina dopo pagina.

Nel testo, infatti, si può visualizzare con estrema chiarezza un percorso evolutivo che nasce dalle parole stesse del giovane Goy, un ragazzo come tanti, che racconta la sua solitudine, il suo desiderio di fuga nell'età del conseguimento del diploma. E' la condizione esistenziale di tanti calabresi, pronti a spiccare il volo per scappare da questa nostra terra. Ma Goy ha la capacità di reagire e la sua trasmutazione finale lo porta a restare. Trova l'amore, si inventa un lavoro, riconquista gli affetti familiari. Dunque, questo libro racconta una storia, ma è la nostra storia. E' la storia, soprattutto, di tanti calabresi residenti nelle nostre aree interne che vedono quotidianamente morire i loro paesi per abbandono ed emigrazione.

E' la storia, però, di un pensare “altro” che all'improvviso scocca come una scintilla e consente al protagonista di aprire gli occhi su una nuova verità. Il suo desiderio di fuga diventa voglia di mettersi in gioco. Ma anche apertura alla vita, comprensione e compassione verso gli altri, nei cui confronti Goy posa, gradualmente, uno sguardo diverso: non più di fredda e lucida condanna ma di accettazione e di amore. Temi importanti che hanno richiamato anche una discussione più ampia sul futuro della nostra regione e sul ruolo della politica, su cui si sono lungamente confrontati con la stessa autrice il sindaco di San Vito, Alessandro Doria, il consigliere comunale delegato alla Cultura, Claudio Cosentino, e il regista Maurizio Paparazzo.

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Al Tropea festival "La scrittura delle donne...con un'eccezione"

Angelo Calvisi, autore di Adieu mon coeur” si aggiudicato il concorso “Quel libro nel cassetto”, promosso dalla fondazione “Liotti” di Monterosso Calabro. La proclamazione del vincitore è stata fatta nell’ambito del Tropea Festival “Leggere&scrivere”, nel corso di un appuntamento cui hanno preso parte le scrittrici: Maria Concetta Preta, autrice de “L’Ombra di Diana”; Giusy Staropoli Calafati vincitore del premio regionale Rai “La Giara” con “La terra del ritorno”; Daniela Rabia  autrice di “Matilde non aspettare la vita non aspetta” ; Milea Mattia, “Dalla Calabria alle Langhe” e Anna Pascuzzo, “Pari, dispari e donne”. L’eccezione dell’incontro “rosa” è stata rappresentata da Marco Truzzolillo, autore di “In Marocco”. A discutere con loro, due blogger Ippolita Luzzo e Stefania Mangiardi. Non sono mancati i contributi dal pubblico, con gli interventi della scrittrice Patricia Dao e Vincenzina Perciavalle, consigliere pari opportunità alla Regione Calabria,

 

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