Meteo: temporali in arrivo su tutta la Calabria

Una perturbazione proveniente dal Mar Mediterraneo occidentale raggiungerà l'Italia nella notte a cavallo tra oggi e domani. Ne conseguirà una situazione di marcata instabilità sui versanti tirrenici centro-meridionali, in particolare su Calabria e Sicilia. È quanto comunica la Protezione civile che, sulla scorta delle previsioni disponibili, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, fa sapere il Dipartimento in un comunucato, "impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche". In particolare, a partire dalla mattinata di domani si verificheranno "precipitazioni temporalesche sulla Sicilia, in estensione alla Calabria, specie sui versanti tirrenici di entrambe le regioni. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani allerta gialla su Sicilia, Calabria e Puglia meridionale".

Dipartimento Protezione civile cerca 54 volontari formatori per la campagna “Io non rischio 2016”

Dopo l’esperienza positiva del 2015, il Dipartimento Protezione civile cerca 54 nuovi volontari formatori per l’edizione 2016 della campagna “Io non rischio” distribuiti su tutto il territorio nazionale, attraverso una procedura di selezione. Compito dei formatori sarà realizzare la formazione dei volontari della propria regione o di regioni limitrofe che partecipano per il primo anno alla campagna o che si occupano per il primo anno di un particolare rischio e di supportare le attività dedicate alle organizzazioni che hanno già partecipato a “Io non rischio”. I volontari formatori, suddivisi in coppie o terne su base territoriale, cureranno l’intero processo organizzativo insieme ai formatori 2015 che saranno confermati. La selezione dei volontari formatori prevede una preselezione online e una seconda fase di colloquio, che si svolgerà dal 7 all’11 marzo 2016. La preselezione online comprende la compilazione di un form on-line con una scheda anagrafica, la descrizione di un’esperienza autobiografica di volontario di Protezione civile e un questionario sui contenuti della campagna. La piattaforma per la preselezione online sarà attiva dal 31 gennaio al 1° febbraio 2016, con orario 9.00-21.00 per entrambe le giornate. Possono candidarsi i volontari che abbiano compiuto il 18° anno d’età e che al momento della presentazione della domanda risultino iscritti a un’organizzazione di volontariato di Protezione civile - associazione locale, o gruppo comunale - iscritta nell’elenco territoriale della regione di appartenenza, oppure a una sezione locale di una organizzazione nazionale di volontariato di Protezione civile iscritta nell’elenco centrale e impegnata sui temi di protezione civile. Per partecipare è necessario essere presentati dal presidente dell’associazione locale, gruppo comunale o sezione territoriale dell’organizzazione nazionale di appartenenza attraverso apposito modello che andrà consegnato in originale durante il colloquio. Inoltre, il volontario formatore deve avere buone conoscenze informatiche e deve essere disponibile a spostarsi nella propria Regione o in quelle limitrofe. Al termine di questa fase preselettiva, entro il 12 febbraio sarà comunicato il numero di volontari selezionati per ciascuna area territoriale. Entro il 19 febbraio, invece, saranno pubblicate sul sito www.iononrischio.it cinque graduatorie provvisorie dei volontari ammessi al colloquio per ciascuna area territoriale (nord, centro, sud, Sicilia e Sardegna). I candidati ammessi saranno convocati dal 7 all’11 marzo per un colloquio. Sempre sul sito del Dipartimento Protezione civile, entro il 18 marzo saranno pubblicate le graduatorie definitive. I volontari formatori saranno impegnati in un’attività di formazione generale, che si svolgerà a Roma dal 4 al 9 aprile 2016.

Dipartimento Protezione civile: “Continua allerta per neve e venti forti al centro-sud”

Nella prima parte della giornata di domani una saccatura in movimento verso est, alimentata dalla discesa di aria molto fredda di origine artica, sarà la causa di residue condizioni di instabilità al sud e sulle regioni centrali adriatiche, con precipitazioni a carattere nevoso fino a quote basse, e venti settentrionali ancora intensi. Il Dipartimento della Protezione civile, sulla base delle previsioni disponibili e d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quello diffuso nei giorni scorsi. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento. L’avviso prevede dal pomeriggio di oggi, domenica 17 gennaio, il persistere di venti forti o di burrasca dai quadranti settentrionali su Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, con mareggiate lungo le coste esposte. L’avviso prevede, inoltre, dalla serata di oggi, il persistere di nevicate - con apporti al suolo complessivi moderati - su Marche, Abruzzo e Molise fino al livello del mare. Si prevedono poi nevicate su Basilicata e Puglia a quote superiori a 100 - 200 metri con apporti al suolo complessivi da deboli a moderati. Nevicate, infine, su Calabria e settori settentrionali della Sicilia a quote superiori a 300 - 400 metri, con temporanei sconfinamenti anche a quote inferiori, con apporti al suolo complessivi da deboli a moderati. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani criticità gialla per rischio idrogeologico localizzato su Abruzzo, zone costiere delle Marche e Puglia, mentre per rischio idraulico sul Molise.

Protezione civile: domani criticità gialla per rischio idrogeologico diffuso e localizzato sulla Calabria

Il nostro Paese continua ad essere interessato da flussi d’aria in quota umidi ed instabili, a cui sono associate veloci perturbazioni di origine atlantiche, che porteranno anche un’intensificazione della ventilazione nei bassi strati. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso, quindi, un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quello diffuso nella giornata di ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento. L’avviso prevede, dalla mattina di domenica 10 gennaio, venti sud-occidentali forti o di burrasca su Liguria e Toscana, in estensione alle Marche, con possibili mareggiate lungo le coste esposte del Tirreno. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata criticità gialla per rischio idrogeologico diffuso e localizzato sulla Toscana settentrionale, su alcuni settori dell’Emilia Romagna, sulle Marche, sull’Umbria e sui settori tirrenici di Campania e Calabria.

Il Dipartimento Protezione Civile fa scattare l’allerta meteo

Una profonda saccatura, estesa dall’Europa centrale al nord-Africa, determinerà domani un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche sulle nostre regioni meridionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso, quindi, un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento. L’avviso prevede dal pomeriggio di domani, martedì 24 novembre, precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità e forti raffiche di vento. Dalla tarda serata di domani, inoltre, l’avviso prevede venti forti nord-occidentali, con raffiche di burrasca, sulla Sicilia e in estensione a Calabria, Basilicata e Puglia, con possibili mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani criticità gialla per rischio idrogeologico localizzato su Campania, Molise, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e sulla pianura marchigiana settentrionale. 

Prevenzione del rischio sismico: pubblicata l’ordinanza che disciplina i contributi per l’annualità 2014

È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 257 del 4 novembre 2015 l’ocdpc n. 293, che disciplina i contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico previsti dall’art. 11 della legge 77 del 24 giugno 2009, relativamente ai fondi resi disponibili per l’annualità 2014. Si tratta di una quota dei contributi previsti dal Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico, avviato dopo il terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009. Il Piano prevede lo stanziamento di 965 milioni di euro in 7 anni, per realizzare interventi di mitigazione del rischio sismico sull’intero territorio nazionale. L’attuazione dell’art. 11 è affidata al Dipartimento della Protezione Civile e regolata attraverso ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero, ordinanze del Capo Dipartimento della Protezione Civile (dopo l’emanazione della legge 100/2012 di modifica della legge 225/1992). L’ocdpc n. 293 - in modo simile all’opcm n. 3907 del 13 dicembre 2010, all’opcm n. 4007 del 29 febbraio 2012, all’ocdpc n. 52 del 20 febbraio 2013 e all’ocdpc n. 171 del 19 giugno 2014 - regola le modalità di finanziamento degli interventi e prosegue nello sviluppo di quelle azioni che in passato sono state marginalmente, o mai, toccate da specifici provvedimenti: studi di microzonazione sismica, interventi sull’edilizia privata, sulle strutture e infrastrutture cittadine di particolare importanza per i piani di protezione civile, limitando gli interventi alle zone a più elevata pericolosità sismica e alle strutture più vulnerabili. La quota stanziata per il 2014, pari a 195,6 milioni di euro è ripartita tra le Regioni, in modo proporzionale al rischio sismico dell’ambito territoriale, per:

a) studi di microzonazione sismica e analisi della condizione limite per l’emergenza (16 milioni di euro);

b) interventi di rafforzamento locale o miglioramento sismico o, eventualmente, demolizione e ricostruzione di edifici ed opere pubbliche d’interesse strategico per finalità di protezione civile (170 milioni di euro per gli interventi indicati alle lettere b e c);

c) interventi strutturali di rafforzamento locale o miglioramento sismico o di demolizione e ricostruzione di edifici privati;

d) altri interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio simico, con particolare riferimento a situazioni di elevata vulnerabilità ed esposizione (8,3 milioni di euro).

Per il 2014, come per le annualità precedenti (salvo la prima, relativa al 2010), le Regioni devono attivare gli interventi sugli edifici privati, da un minimo del 20% a un massimo del 40% del finanziamento loro assegnato, purché questo sia pari o superiore a 2 milioni di euro. Inoltre, come per le annualità 2012 e 2013, anche per il 2014 gli studi di microzonazione sismica devono essere sempre accompagnati dall’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza-CLE dell’insediamento urbano, per realizzare una maggiore integrazione delle azioni per la mitigazione del rischio sismico e migliorare la gestione delle attività di emergenza subito dopo un terremoto. Viene mantenuto il meccanismo di premialità per le unioni di comuni, nelle quali il contributo di cofinanziamento degli studi di MS e analisi della CLE può essere ridotto dal 25% al 15% (lo Stato finanzia l’85% degli studi e analisi), come pure viene confermata la possibilità per le Regioni di sperimentare un programma finalizzato a garantire le condizioni minime per la gestione del sistema di emergenza, individuando in uno o più comuni o unioni di comuni tre edifici strategici che assicurino il coordinamento degli interventi, il soccorso sanitario, l'intervento operativo. Le Regioni che aderiranno potranno finanziare in tali comuni o unione di comuni gli studi di MS e le analisi della CLE senza obbligo di cofinanziamento (contributo a totale carico dello Stato). Queste le principali novità introdotte dall’ocdpc n. 293:

- gli studi di MS di livello 1 devono coprire almeno il 70% della superficie complessiva di centri e nuclei abitati o interessare almeno il 70% della popolazione comunale, o del municipio o della circoscrizione;

- lo stato di attuazione degli interventi previsti dall’ordinanza verrà monitorato attraverso l’attribuzione a tutti i comuni, al termine delle attività, di una classe, comunicata dalle Regioni al Dipartimento.

Gli interventi previsti dall’ocdpc n. 293, come per le annualità precedenti, vengono attuati attraverso programmi predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome e comunicati nei termini previsti al Dipartimento della Protezione Civile. 

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