Serra, Barillari annuncia il dissesto finanziario: "Provvedimento inevitabile visti i tanti debiti accumulati negli anni"

Il Comune di Serra si avvia verso il dissesto finanziario.

L’argomento, infatti, è stato posto all’ordine del giorno del Consiglio comunale in programma per giovedì prossimo

A darne notizia è stato il sindaco Alfredo Barillari, per il quale si tratta di “una scelta che, a meno che non ci siano nuove proroghe e aiuti dal Governo centrale, appare inevitabile visti i tanti debiti accumulati dall’Ente negli anni”.

I dettagli saranno illustrati lunedì prossimo nel corso di un’apposita conferenza stampa.

Torre di Ruggiero, il sindaco: grave la situazione economico-finanziaria

“Una eredità pesante”. Il sindaco di Torre di Ruggiero (Cz), Mario Barbieri, non ha usato mezze misure nel definire “la grave situazione economico-finanziaria del Comune”. Lo ha fatto in conferenza stampa, affiancato dal suo vicesindaco, Vito Roti, e dall'assessore  Gabriele Raimondo.

Un bilancio tratteggiato in forte polemica nei confronti del suo predecessore, l'ex sindaco Pino Pitaro. Non sono, infatti, mancati gli attacchi ripetuti nei confronti della precedente amministrazione comunale. Nel mirino, in particolare, la gestione “allegra” dei debiti fuori bilancio, i tanti finanziamenti persi o revocati, i contenziosi ancora aperti con le società che erogano servizi elettrici e telefonici, per bollette mai pagate. Problemi che sono andati a ricadere sulle spalle del neo eletto sindaco Barbieri e della sua squadra, oltre che su quelle dei cittadini torresi che dovranno contribuire di tasca, con tasse e tributi, a sanare questo buco di cassa. “Non siamo in dissesto ma ci manca poco” ha rimarcato il sindaco, carte alla mano.

Durissimi, sul piano politico-amministrativo, i giudizi nei confronti di Pitaro. “E ancora non abbiamo mai saputo perché si è dimesso prima della scadenza naturale del mandato - ha attaccato Mario Barbieri - visto che le ragioni addotte da Pino Pitaro (ovvero, generici motivi di carattere familiare) non gli hanno impedito di mantenere altre poltrone, come quella di presidente del Consorzio del Metano”. Nel quadro tratteggiato dagli amministratori di Torre di Ruggiero c'è, però, anche uno sguardo di speranza rivolto al futuro. “Grazie alla proficua collaborazione con gli uffici della Regione Calabria stiamo recuperando somme che sembravano oramai perdute” ha spiegato il vicesindaco Vito Roti, rimarcando l'impegno di una maggioranza che sta lavorando sodo per rilanciare le opere pubbliche e, soprattutto, le opportunità occupazionali per le giovani generazioni.

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Provincia di Vibo, si è insediato il Consiglio. Niglia: “L’obiettivo è uscire dal dissesto”

"Dobbiamo lavorare insieme per risollevare le sorti dell’Ente e del territorio provinciale. Soltanto attraverso un’azione sinergica dell’intera rappresentanza politica e istituzionale di questo nuovo Consiglio possiamo rilanciare la nostra Provincia e sostenere con autorevolezza a livello regionale e nazionale le istanze a favore del vibonese”. Questo l’incipit dell’intervento con il quale il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, ha salutato il nuovo Consiglio provinciale. 

Un appello all’unità quello del presidente che, sia pure con qualche riserva e distinguo politico, è stato accolto da tutti i neo consiglieri. Dopo l’intervento di Niglia a vagliare le condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere e a procedere, quindi, alla proclamazione e alla convalida degli eletti è stato il segretario generale dell’Ente, Cesare Pelaia.  Subito dopo, diverse sono state le prese di posizione che hanno animato la prima seduta consiliare. 

   

Costituzione Gruppi

Ad annunciare la costituzione del gruppo “Centro Destra Vibonese” è stato Gianfranco Ranieli che sarà portavoce della compagine politica che tra le sue fila vede anche il consigliere Giuseppe Rombolà. Entrambi gli esponenti del centrodestra hanno ringraziato “gli amministratori locali che li hanno sostenuti e, in particolare, il Consigliere regionale Giuseppe Mangialavori”. Rombolà ha rivolto, poi, al presidente Niglia, delle critiche inerenti il metodo usato per l’elaborazione del Piano di Dimensionamento Scolastico che, ha asserito il neo consigliere, “è stato redatto in maniera scorretta, senza sentire il Consiglio provinciale”.

Ad comunicare, “nella prossima seduta consiliare”, la costituzione del gruppo del “Partito Democratico” è stato Pino Pellegrino, primo degli eletti della compagine politica guidata nel vibonese dal segretario provinciale Enzo Insardà. Il consigliere del Pd nel suo intervento ha sottolineato che “occorre tornare a fare politica in maniera alta e costruttiva. L’obiettivo prioritario deve essere quello di rilanciare la Provincia di Vibo e costruire sul territorio una nuova coesione sociale che dia risposte alle tante problematiche che i cittadini vivono nel quotidiano”. Insieme a Pellegrino faranno parte del gruppo Pd anche Anna Grillo che, dopo aver ringraziato quanti la hanno sostenuta, ha auspicato “una fattiva collaborazione istituzionale tra i componenti del nuovo Consiglio, per il bene dei cittadini e del territorio” e Giuseppe Cutrullà che ha mosso delle critiche alla legge Del Rio ed ha, quindi, invitato il presidente Niglia “a declinare il concetto ‘insieme’ nel senso più nobile dal punto di vista politico e a caricare di responsabilità i consiglieri con l’affidamento di deleghe specifiche”. A prendere le distanze dal Pd, annunciando la sua posizione “di indipendente” all’interno della compagine che lo ha eletto è stato, poi, il consigliere Antonio Schiavello, il quale ha assicurato il suo massimo impegno per il rilancio dell’Ente ed ha  “sentitamente ringraziato, per il sostegno elettorale e politico ricevuto, i consiglieri comunali e il Consigliere regionale Antonio Pasqua”.      

Variegate le prese di posizione dello schieramento politico “Provincia Unica” che ha visto eletti: Alfredo Lo Bianco, Francesco Gugliotta, Tiziana De Nardo e Pasquale Fera. 

Lo Bianco ha ringraziato i suoi elettori e si è detto “pronto al dialogo istituzionale con tutti. Ha invitato, quindi, il Consiglio a mettersi subito al lavoro pere il bene comune ed ha, infine,  espresso la sua vicinanza al presidente del Consiglio comunale Stefano Luciano”. Tiziana De Nardo ha evidenziato la sua “indipendenza politica”, che la porterà “di volta in volta, da mente libera, a valutare e, quindi, a sostenere ogni iniziativa concreta atta a risollevare le sorti della Provincia di Vibo Valentia”. Pasquale Fera ha, invece, rivendicato “il buon lavoro fatto nell’ultimo biennio consiliare. Un’attività amministrativa svolta con spirito di abnegazione che ha consentito, tra le altre cose - ha ricordato Fera - di passare da 400 a 150 dipendenti, di ridurre i fitti nel settore dell’edilizia scolastica, che da 1 milione e 200 mila euro sono calati a 470 mila euro e le spese telefoniche che da 370 mila euro annue sono scese a sole 60 mila euro”.

 

Programma Politico

Il presidente Andrea Niglia e tutti i consiglieri provinciali hanno posto tra le priorità programmatiche da perseguire "la messa in sicurezza di strade e scuole". In più interventi è stata, poi, manifestata vicinanza ai dipendenti provinciali che, è stato detto “svolgono la loro attività lavorativa in una situazione di notevole disagio”. C’è la volontà unanime, quindi, di esercitare il proprio ruolo istituzionale con “grande impegno ed incisività, per far uscire, al più presto, l’Ente dal dissesto economico-finanziario e dare nuovamente dignità al lavoro dei dipendenti e, soprattutto, servizi efficienti ai cittadini del vibonese”.

Provincia, Niglia chiede la moratoria dei mutui anche per gli Enti in dissesto

Lo sblocco dei fondi per il pagamento di tre stipendi ai dipendenti, dopo il vertice in Prefettura con i dirigenti del Monte dei Paschi di Siena e della Banca Nazionale del Lavoro, ha soddisfatto solo in parte il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, che, subito dopo, è partito per Roma. Nella capitale incontrerà i vertici dell’Unione delle Province italiane (Upi) e, in vista dell’approvazione della Legge di Stabilità, seguirà da vicino il confronto con la Commissione Bilancio della Camera. L’obiettivo principale del presidente è quello di far ottenere anche agli enti in dissesto, come appunto la Provincia di Vibo Valentia, la moratoria sul pagamento dei mutui. “Un provvedimento di tale natura – ha spiegato Niglia - ci farebbe tirare un sospiro di sollievo. Sarebbe un passo in avanti, importate e per certi versi decisivo, al fine di far uscire l’Ente dallo stato di dissesto economico-finanziario, nel quale si trova da diversi mesi. Al momento, però, la sospensiva del pagamento dei mutui è stata accolta soltanto per le Province che hanno un bilancio stabilmente riequilibrato”. Alcuni degli emendamenti alla Legge di Stabilità approvati di recente, su proposta dell’Upi, dalla Commissione Bilancio della Camera, per ottenere maggiori risorse a favore di servizi fondamentali ai cittadini, come la sicurezza di strade e scuole, fanno comunque ben sperare il presidente dell’Amministrazione provinciale di Vibo. “Le criticità inerenti l’edilizia scolastica e la viabilità, presenti in tutte le Province italiane – ha puntualizzato Niglia - si mostrano, oramai, ai massimi livelli di allerta nel nostro territorio. Significativa è stata l’iniziativa sul diritto allo studio, promossa, a Tropea, dalla dirigente scolastica Beatrice Lento, con la quale mi sono sentito telefonicamente. Come evidenziato dalla dottoressa Lento, ci aspettiamo che il Governo nazionale ci dia i fondi che ci competono per poter assolvere al meglio ad uno dei nostri compiti istituzionale prioritari che è, appunto, quello di garantire agli studenti vibonesi scuole sicure e dignitose”. Il presidente della Provincia di Vibo, giovedì prossimo, farà, poi, rientro in Calabria. Per il 17 dicembre è prevista, infatti, l’udienza davanti al giudice del lavoro per la controversia con la Bnl. Niglia, attraverso questa ulteriore iniziativa, mira a bloccare il pagamento del mutuo contratto con la banca e dare, quindi, priorità al pagamento degli stipendi dei dipendenti provinciali.

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Dissesto Chiaravalle, ministero dell’Interno concede una proroga per la presentazione del piano di rilevazione

Prendendo atto delle “difficoltà riscontrate nella formazione del piano di rilevazione della massa passiva” da parte dell’organo straordinario di liquidazione e visto che “l’Ente non ha ancora consegnato gli elenchi dei residui attivi e passivi e ha trovato notevoli difficoltà a reperire tutta la documentazione necessaria presso il Comune ai fini della corretta determinazione della massa attiva e passiva e all’adempimento di apertura del conto di tesoreria comunale”, il ministero dell’Interno – dipartimento per gli Affari interni e territoriali direzione centrale della Finanza locale – ha concesso una proroga di 6 mesi per la presentazione del piano di rilevazione. Il termine era scaduto il 28 settembre. Come si ricorderà, il dissesto finanziario del Comune di Chiaravalle Centrale era stato dichiarato il 30 dicembre 2014 e, successivamente,  il consiglio comunale era stato sciolto per effetto delle dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri. In riferimento alla massa passiva, finora sono pervenute 153 istanze per un totale di 5.208.367,24 euro.

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