Approvata legge sulla tracciabilità dei prodotti

"Oggi è stata votata in Aula alla Camera la proposta di legge Quintarelli, di cui – afferma Enza Bruno Bossio, deputata del Partito Democratico - sono co-firmataria, sulla tracciabilità digitale dei prodotti. Il made in Italy – asserisce la parlamentare - rappresenta un sinonimo di qualità in tutto il mondo e la contraffazione crea danni gravissimi alla nostra economia e alla sicurezza dei consumatori. L’italian sounding, ovvero l’utilizzo di denominazioni geografiche, immagini e marchi che evocano l’Italia per promuovere e commercializzare prodotti non riconducibili al nostro Paese, rappresenta la forma più eclatante di concorrenza sleale e di frode nei confronti dei consumatori, soprattutto nei settori agroalimentare e dell’abbigliamento. Ricorrere a nuove e più efficaci tecnologie e sviluppare soluzioni innovative è l’obbiettivo della presente proposta di legge la quale introduce la certificazione digitale del prodotto che permette alle aziende di tracciare l’intera filiera del made in Italy e di certificare i prodotti realmente realizzati in Italia". "Tale sistema – secondo Enza Buno Bossio - è in grado di verificare l’identità e l’autenticità di un prodotto perché l’idea è di favorire la tracciabilità mediante l’associazione ai prodotti made in Italy di un codice contenente le informazioni relative al produttore, al prodotto e agli indirizzi internet di questi ultimi. Il codice è rilasciato al produttore da soggetti certificatori autorizzati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, mentre l’Agid definisce le modalità tecniche, vigila sull’operato dei soggetti certificatori e provveda alla creazione di un database dei codici emessi da tali soggetti. Il tema della frode è radicato in Calabria in particolare nel settore oleario, dove in passato sono state commercializzate tonnellate di olio proveniente da Spagna e Grecia come olio 100% Italiano. "Oggi – conclude la rappresentante del PD - facciamo un passo in avanti nella protezione anche delle eccellenze calabresi e nella loro promozione in tutto il modo dell’alta qualità dei suoi prodotti".

Consigli regionali obbligati a dotarsi di leggi elettorali che garantiscono parità di genere

"Da oggi i Consigli regionali dovranno dotarsi di leggi elettorali che garantiscono l'equilibrio di genere. La legge, laddove il sistema elettorale regionale preveda liste con preferenze, stabilisce - spiega Enza Buno Bossio, deputato del Partito Democratico - che le prime non potranno contenere al loro interno candidati dello stesso sesso superiori al 60% e che sia consentita l'espressione di due preferenze purché la seconda sia di un candidato di sesso diverso dalla prima. In presenza di leggi elettorali regionali che prevedono collegi uninominali i candidati dello stesso sesso non potranno superare il 60% del totale. Nel caso di liste bloccate sarà necessario garantire non solo la rappresentanza dei candidati di sesso diverso per la percentuale citata ma anche l'alternanza nel posto in lista. Voglio ricordare che soprattutto la doppia preferenza di genere non rappresenta la "garanzia" di quote rosa, ma il riconoscimento di pari opportunità attraverso il rispetto di una norma non discriminatoria tra i due generi". Purtroppo - commenta amareggiata l'esponente del Partito Democratico - finora solo poche regioni hanno introdotto autonomamente norme che garantiscono l'equilibrio della rappresentanza di genere. Eclatante il caso della Calabria, dove nonostante la legge elettorale sia stata approvata nel 2014, la precedente maggioranza di centrodestra ha volutamente evitato di introdurre la doppia preferenza di genere nonostante l'intensa campagna di associazioni e movimenti dell'opinione pubblica calabrese". "L'impegno assunto dal presidente Mario Oliverio già in campagna elettorale di introdurre la preferenza di genere nel corso di questa consiliatura regionale - è il commento finale di Enza Bruno Bossio - trova oggi il conforto di una legge nazionale".

 

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"È l'Italia ad avere bisogno del Sud"

Intervenendo in aula questa mattina nel corso del dibattito sulla mozione proposta dal PD su Mezzogiorno e Masterplan, l'onorevole Enza Bruno Bossio ha affermato: "una mozione parlamentare ha senso se promuove un impegno dello Stato per colmare il divario che si è accumulato in vent'anni di dissennate politiche nordiste che hanno provocato danni a tutta l'Italia e allo stesso Nord". "Per fare questo - ha detto ancora Enza Bruno Bossio - è necessario far ripartire gli investimenti. L'indice degli investimenti è la variabile che più è peggiorata nel corso degli ultimi vent'anni. Si tratta di invertire una tendenza per il bene dell'intero Paese se è vero, che, ogni 100 euro investiti nel Mezzogiorno si generano acquisti di beni e servizi per 31,5 nel Centro Nord: in questo senso si può affermare che non è il sud ad avere bisogno dell'Italia ma l'Italia del Sud". "Occorre, dunque, - ha sottolineato la deputata del PD - garantire un quadro finanziario certo di investimenti per il Mezzogiorno tornando all’obiettivo fissato nel 2000 e fare in modo che il 45% degli investimenti complessivi in conto capitale dell’Italia avvengano nelle Regioni del Sud. E' questo dato che il masterplan dovrà rispettare". "Se non ripartiranno gli investimenti al Sud - ha affermato ancora Bruno Bossio - non riusciremo a scalfire in nessun modo le condizioni economico-sociali che continuano ad essere drammatiche per quanto riguarda, ad esempio, la povertà che continua a interessare oltre il 20% della popolazione meridionale. Dobbiamo puntare con decisione sui punti di forza del Mezzogiorno : sull'agricoltura, che, grazie ai PSR può investire in innovazione, in sostenibilità e nei giovani agricoltori. La vecchia agricoltura dello sfruttamento e del caporalato va sconfitta. Un plauso va alle forze dell'ordine e a chi ha avuto il coraggio di denunciare  in Calabria nella Sibaritide la prova dell'esistenza di antiche forme di schiavitù!!! E ancora sul turismo, per il quale nel 2014 registriamo uno dei dati forse più positivi con  l’incremento delle presenze e della spesa turistica nelle regioni meridionali; sulla cultura, contando sulle grandi potenzialità dell’industria culturale al Sud e sulle opportunità offerte dal nuovo PON Cultura 2014-20 dei fondi strutturali europei". "Ma il Sud può ripartire - ha sostenuto ancora la deputata dem - superando la manifattura tradizionale puntando sulla open innovation e sulla filiera di Industria 4.0 e ripristinando anche qui un equilibrio, considerando che il Sud ospita oggi il 22,3% delle startup innovative del Paese. Infatti le imprese che realizzano innovazioni creano più occupazione rispetto alle imprese non innovative, in tutte le fasi del ciclo economico". "Tutto ciò - ha affermato - sfruttando anche un vero e proprio rovesciamento che si è verificato tra Nord e Sud del Paese in termini di connettività. Sono  infatti Calabria e Campania le Regioni con la più alta percentuale di unità immobiliari coperte da banda ultra larga ad almeno 30 MB". "Infine - ha concluso Enza Bruno Bossio - investendo sulle grandi opportunità offerte dai traffici nel Mediterraneo con Gioia Tauro, il più grande e strategico hub italiano. Per fare tutto questo è necessario avere, come afferma Matteo Renzi, una chiara visione a Roma e una capacità di leadership sul territorio e perseguire con determinazione l'obiettivo che ci siamo prefissati:  fare del Sud la leva del rilancio dell'intero Paese".

 

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Bruno Bossio (PD): "Bando al provincialismo, riforma autorità portuali italiane valorizza Gioia Tauro"

"Come componente della Commissione trasporti della Camera e a nome della delegazione calabrese dei deputati PD esprimo apprezzamento - dichiara l'onorevole Enza Bruno Bossio, deputata del Partito Democratico - per l'approvazione nel Consiglio dei Ministri di ieri del piano per la portualità. Si supera la tradizionale frammentarietà del sistema portuale italiano rendendolo più competitivo sui mercati europei e internazionali. Con la decisione assunta dal Governo, come da noi auspicato, Gioia Tauro si valorizza come la più grande autorità portuale italiana e come il più grande hub di transhpment del Mediterraneo. Il sistema portuale calabrese assume un ruolo centrale nel sistema dei traffici del Mediterraneo. Ciò è ancora più importante in presenza degli scambi e dei traffici che si svolgono nel Mediterraneo ancor più dopo  il raddoppio di Suez". "Gioia Tauro - rimarca l'esponente dem - diviene così un punto di forza del sistema portuale nazionale e l’area dello Stretto, con l’accorpamento di Messina, diventa maggiore fattore attrattivo. La decisione assunta dal Governo non costituisce un depotenziamento ma può generare maggiore impulso per lo sviluppo della polifunzionalità di Gioia Tauro e per il rilancio del porto calabrese come fondamentale porta d’accesso in Europa. Bando, dunque, a polemiche campanilistiche e provincialistiche. Tuttavia quanto deciso dal Governo ieri è un primo passo. Alla luce della riforma approvata, Gioia Tauro, ancor più tra le 15 autorità portuali italiane è destinata ad essere candidata con più forza ed autorevolezza ad ottenere l’immediato riconoscimento della Zona Economica Speciale.

 

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Lsu-Lpu calabresi, Bruno Bossio (PD): "Garantito un altro anno di contratto"

"Con l’approvazione odierna della Camera dei deputati, il cosiddetto decreto 'Giubileo' è legge". Lo rende noto l'onorevole Enza Bruno Bossio, deputata del Partito Democratico. "Ai 38 milioni già stanziati per il secondo anno consecutivo dalla Regione Calabria, si aggiunge ora - spiega la rappresentante del PD - il finanziamento di 50 milioni di euro al fine di garantire, un altro anno di contrattualizzazione per i lavoratori LSU-LPU della Calabria. Non si tratta di un risultato scontato. L'ostruzionismo di Lega e 5 stelle si è palesato anche oggi con la presentazione di due emendamenti tendenti a cassare i 50 milioni destinati agli LSU-LPU definiti come l'ennesima mancia assistenziale alla Calabria. Entrambi gli emendamenti sono stati respinti e ho sentito l'esigenza di intervenire nel dibattito in aula per difendere un provvedimento che, voglio ricordare, è stato costruito nella legge finanziaria 2013/2014, grazie ad un emendamento dei deputati calabresi del PD e che ha posto la parola fine a quindici anni di sussidi a pioggia! Tutt'altro che assistenza, ma finalmente un percorso di contrattualizzazione, di garanzia di diritti e di definitiva stabilizzazione di lavoratori che con la loro opera oggi garantiscono che lo Stato, in Calabria, semplicemente non chiuda". "Con la norma approvata oggi, i lavoratori LSU-LPU della Calabria potranno dunque contare - rivendica l'esponente dem - su un altro anno di contratto, ma non basta. Occorre lavorare non solo per individuare le risorse per la terza annualità ma soprattutto per completare il percorso che porta all’avvio delle procedure per la definitiva stabilizzazione. E’ necessario che al più presto sia convocato un tavolo che metta insieme Regione Calabria, organizzazioni sindacali, sindaci, amministratori degli enti territoriali, ma anche la delegazione parlamentare calabrese che ha sostenuto questa battaglia, per definire i prossimi passaggi e, soprattutto pervenire ad un piano di utilizzo sul territorio dei lavoratori in base agli effettivi fabbisogni e coerentemente con la legislazione vigente, in particolare il decreto 101 del 2013". "Sono sicura - termina Enza Bruno Bossio - che tutti, a cominciare dai lavoratori che in questi mesi hanno dimostrato grande unità e senso di responsabilità, faranno la loro parte affinché l’obiettivo stabilizzazione, perseguito con tenacia in questi anni, possa essere finalmente raggiunto.

 

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Legge di Stabilità, Bruno Bossio (PD): "Con pagamenti elettronici cittadini più liberi"

"Con l'approvazione dell'emendamento alla legge di stabilità, che abbiamo presentato con il collega Boccadutri, da oggi i cittadini saranno più liberi. Potranno infatti pagare con bancomat o carta di credito anche le piccole spese di ogni giorno". E' quanto afferma Enza Bruno Bossio, deputata del Partito Democratico. "È questo - secondo la parlamentare - il modo migliore per combattere l'evasione e garantire trasparenza nelle transazioni finanziare. Non abbassare o alzare il tetto del contante consentito, ma favorire e incentivare l'utilizzo dei pagamenti elettronici. Con l'obiettivo di arrivare al livello di altri Paesi europei rispetto ai quali continuiamo ed essere troppo indietro nell'uso della moneta elettronica". "L'emendamento - termina l'esponente del PD - punta a cancellare il tetto dei 30 euro al di sotto del quale i commercianti possono rifiutare i pagamenti elettronici, tagliare le commissioni per le transazioni al di sotto dei cinque euro e a introdurre sanzioni per gli esercenti che non si dotano dei pos o non permettono il pagamento con moneta elettronica".

Bruno Bossio (PD) annuncia: "Nella legge di stabilità 20 milioni per i forestali calabresi"

"E’ stato appena approvato in Commissione Bilancio un emendamento che prevede nella legge di stabilità uno stanziamento di 20 milioni di euro ad integrazione del Fondo destinato al finanziamento di interventi nei settori della manutenzione idraulica e forestale per attività di difesa del suolo e di tutela ambientale". Ad annunciare la novità è l'onorevole Enza Bruno Bossio, deputata del Partito Democratico. "La decisione odierna  - esulta la parlamentare dem - è il successo della intensa iniziativa condotta dai deputati PD in raccordo con il Presidente della Giunta Mario Oliverio e le rappresentanze sindacali. Il risultato è stato possibile perché anche in questo caso, come per gli LSU-LPU, è stato sinergico il rapporto tra la Calabria e il Governo ed in particolare con Palazzo Chigi. I forestali calabresi, nonostante la rappresentazione folcloristica e criminalizzatrice dei leghisti e del movimento 5 stelle, sono tutt’altro che una sacca di assistenza; rappresentano la forza produttiva più importante per contrastare i rischi del dissesto idrogeologico e tutelare e valorizzare la ricchezza  boschiva calabrese". "La nuova Calabria - è convinzione dell'esponente del PD - rinasce dalla tutela del suo territorio e del suo patrimonio naturalistico".

 

Tentato femminicidio a Bianco, Bruno Bossio (PD): "Bisogna educare alla differenza di genere"

"Quanto è accaduto a Bianco, dove una ragazza appena 24enne è stata ridotta in fin di vita da quello che, come sembra emergere dalle prime indagini, è un suo ex fidanzato, si configura - sottolinea l'onorevole Enza Bruno Bossio, deputata del Partito Democratico - come l'ennesimo drammatico caso di violenza contro le donne e di tentato femminicidio. Come Parlamento abbiamo introdotto norme più severe per la repressione di questo tipo di reati, ma non basta. Continuano ad essere troppe, in Calabria e in Italia, le donne che cadono vittime della follia omicida di uomini che non accettano la fine di relazioni amorose.  È ancora fresco il ricordo di Fabiana Luzzi di Corigliano e di Mary Cirillo di Monasterace, le vittime più recenti dell'ossessione di uomini che trasformano la loro insicurezza e incapacità di comprendere la diversità femminile in assurda violenza omicida". "È chiaro - puntualizza l'esponente del PD - che la repressione è importante, ma da sola non basta: occorre introdurre, come da me proposto con una apposita proposta di legge che è stata assunta come indirizzo in sede di discussione della "Buona Scuola", elementi di prevenzione basati sulla educazione alla differenza di genere in tutte le scuole di ordine e grado. Sono vicina alla ragazza che sta combattendo in queste ore la sua più difficile battaglia, quella per la vita, alla sua famiglia ed a tutta la comunità di Bianco". "Ho già dato la mia disponibilità al sindaco Aldo Canturi - rivela la parlamentare dem - a partecipare ad una manifestazione contro la violenza e per l'affermazione del rispetto della differenza di genere da tenersi proprio a Bianco nei prossimi giorni".

 

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