Reggio Calabria, Alitalia e la scomoda verità

 Sull’aeroporto di Reggio, le chiacchiere stanno a zero, e i soldi sono soldi. L’Alitalia chiede alla Regione Calabria poco meno di due milioni di euro. La Regione fa gli orecchi del mercante, e non dà risposta.

 Mi pare che nessuno abbia capito che Alitalia non è “la compagnia di bandiera” se non per il nome Italia; è ormai quasi del tutto privata, e anche collegata a realtà europee, pur esse private. Se Alitalia ritenesse conveniente lavorare a Reggio, non ci sarebbe bisogno di manifestazioni e dimissioni e chiacchiere; anzi, le compagnie farebbero a gara, per lavorare a Reggio. Se da Reggio non vola nessuno e viceversa, viene meno la funzione di un aeroporto; come se una bottega di vino volesse vendere a una clientela di astemi.

 Se Alitalia se ne va, è perché non conviene. Crudele dirlo, ma è così. Né al posto dell’Alitalia sta arrivando qualsiasi altro velivolo, tranne una compagnia che offre due (02!) voli in orari inutili. 

 Pessimo segnale, per la Calabria reale. Se i Calabresi non volano, è perché non hanno dove volare e perché volare; a parte qualche pratica a Roma. Ma a Roma, e a prezzi e orari più comodi, si va in treno. E già: se uno di Catanzaro deve arrivare un’ora prima a Lamezia, e poi impiegare un’ora da Fiumicino a Roma, e con che costi, tanto meglio se si siede micio micio sul treno e arriva dormendo al centro di Roma. Dalle otto alle undici e mezza: consultate gli orari.

 Chiedo agli amici di Reggio. A parte i voli di linea, che, come vediamo, sono sporadicamente frequentati, qual è stata l’utilizzazione del Tito Minniti per scopi turistici?

 Vi ricordate quando si discuteva se portare i Bronzi all’Expo, e io ero convintissimo di sì? Mi si rispose che i visitatori dell’Expo – di Milano – dovevano venire – a Reggio – a vedere i Bronzi. Come? Ovviamente, con l’aereo. Ebbene, quanti ne sono venuti? Direi, zero. Quanti vengono in aereo a fare turismo a Reggio? Direi, zero.

 Non è dunque una questione provvisoria, tanto per evitare a Oliverio la solita figuraccia, e a Falcomatà di apparire meno taumaturgo e mago che non si creda; ma che qualche persona competente ragioni sulla funzione effettuale dell’aeroporto di Reggio. Se ne ha o ne può avere una credibile, bene; se no, lo si chiuda, ed evitiamo un’altra emorragia di soldi pubblici per bassa demagogia.

 Corollario: lo stesso dicasi per la Città Metropolitana. O ha un senso reale, o cancelliamo anche questo titolo onorifico. Se no, è come ai tempi della decadenza della Spagna e del Regno di Napoli, nel XVII secolo, quando meno un nobile contava più lo nominavano duca e principe!

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I sospetti di Nicolò: "Qualche dipendente regionale si spinge oltre le sue competenze"

Il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Alessandro Nicolò,  ha depositato una interrogazione a risposta scritta rivolta al presidente della Giunta regionale in relazione ad una nota stampa diffusa da un dipartimento regionale in risposta ad una sua critica all’Esecutivo sul mancato utilizzo della sede di rappresentanza della Regione a Milano in occasione dell’Expo.  "Con un comunicato stampa vergato da un non meglio specificato Settore Regionale 'Internazionalizzazione', visto che non risulta sottoscritto da nessuno – dice Nicolò – si rigetta la mia critica per la mancata funzionalità della sede di Milano durante l’Expo, rimpallando le responsabilità alle precedenti gestioni politico-istituzionali. Stupisce che la normale dialettica politica sia stata affidata ad una tecnostruttura anziché impegnare – cosa inspiegabilmente non avvenuta – il responsabile politico naturale, ovvero, il presidente della Regione. Peraltro, tale struttura è la stessa che ha gestito Expo durante la precedente legislatura, curando tutti i relativi riferimenti. Da qui – sostiene Alessandro Nicolò - nel caso di specie, ove fosse di un dipendente regionale la paternità di quel testo, va da se che lo stesso si sarebbe spinto oltre le competenza specifiche e la misura richiesta, così travalicando la propria sfera di azione, sarebbe suscettibile anche di provvedimento disciplinare. Per tale ragione, ed in maniera formale, ritengo doveroso che l’Esecutivo chiarisca la propria posizione, che certamente non può camuffare dietro le strutture burocratiche, poiché è incontestabile che la dialettica politico-istituzionale sia di stretto ambito del presidente o degli assessori o dei consiglieri. Qualora così non fosse, credo sia doveroso da parte del presidente della Giunta eventualmente assumere quei provvedimenti conseguenti nei confronti di chi sarebbe andato oltre la sfera di propria competenza, chiarendo le precise responsabilità di chi, come autore, abbia diffuso la nota stampa sopra richiamata, in rappresentanza della Regione, e, conseguentemente, conoscere le iniziative che lo stesso presidente della Regione intende avviare per ripristinare il corretto svolgimento della dialettica politica e del rapporto istituzionale".    

 

Expo: pane e carne avariati nel padiglione di un paese europeo

Nella vetrina dell'Expo l'Olanda presenta il peggio di sé. Il padiglione del paese dei tulipani è stato sanzionato con una multa di tremila euro in seguito ad un controllo eseguito dall'Asl e dai carabinieri del Nas. Nel corso dell'ispezione sono state riscontrate numerose irregolarità e condizioni igieniche piuttosto discutibili. Tra le altre cose, all'interno dello stand alimentare sono stati trovati: dieci chilogrammi di pane conservato nei sacchi dell'immondizia, centodieci chili di hamburger in pessime condizioni e altri sessanta chilogrammi di carne andata a male. Il blitz è scattato in seguito a quanto accaduto nei giorni scorsi, quando un'intero nucleo familiare era stato male dopo aver mangiato nel padiglione olandese. Il Codacons ha chiesto la chiusura dello spazio dedicato alla somministrazione di alimenti. Per l'associazione dei consumatori, infatti, “Non basta una multa. Il non rispetto delle condizioni minime di igiene deve essere punito molto più severamente”.

 

Zenzero, l'Osteria Calabrese che ha conquistato Roma

Non hanno tradito le attese. Dopo il successo ottenuto all’Expo di Milano, i “magnifici cinque”  del ristorante “Zenzero” di Serra San Bruno hanno conquistato anche Roma. Ad offrire l’opportunità ai buongustai della Capitale di assaporare le prelibatezze preparate dallo chef Bruno De Francesco, la sede Eataly di Ostiense. Nella vetrina messa a disposizione dalla catena specializzata nella vendita e somministrazione di prodotti alimentari italiani di alta qualità, la “brigata” serrese ha deliziato, per un mese, i numerosissimi avventori. Tutti meritati i tanti attestati di apprezzamento tributati da gourmet italiani e stranieri che, a tavola, hanno scoperto una Calabria che sa essere al contempo selvaggia e raffinata. Ancora una volta “Zenzero” è riuscito a mettere d’accordo il palato più esigente e quello che ama i gusti decisi e senza compromessi. Chi ha avuto il piacere di frequentare l’Osteria Calabrese, più che ad una semplice attività culinaria, ha preso parte ad un vero e proprio viaggio che attraverso il gusto ha permesso di esplorare una terra che non finisce mai di stupire. Nei suoi piatti, lo chef De Francesco è riuscito a racchiudere tutte le contraddizioni di una regione sempre borderline. Ogni boccone è stato un trompe l’oeil su un angolo di Calabria. Mettere in bocca i “Riccioli di alici” è stato come sentire le onde del mare infrangersi contro la rocca di Scilla o il canto dei pescatori di Bagnara. Gustare i “Fusilloni ‘nduja e pecorino”, invece è stato come passeggiare sui pascoli baciati dal sole del monte Poro. L’ “Insalata di stocco” cinta dai peperoni grigliati ha raccontato, invece, vecchie storie in cui gli uomini del mare incontravano quelli della terra. Il passaggio verso l’interno, in direzione del bosco, lo ha concesso la “Delizia di ricotta” sulla quale la granella di ‘nzullo ha ricordato la durezza del granito e le linee dolci ed aggraziate delle chiese serresi. A condurre la fantasia del buongustaio sul  limes dominato dalle vette innevate del Pollino, il vino Magliocco delle tenute Ferrocinto di Castrovillari. Come un viandante d’altri tempi, chi ha visitato Zenzero nelle giornate dedicate allo “Street food”, ha avuto la possibilità di apprezzare il sapore sbarazzino ed avvolgente dei “Pipi e patati”. I motivi alla base dell’ennesimo successo del ristorante serrese, ancora una volta, sono custoditi nella capacità del suo chef di preparare pietanze uniche ed inimitabili. Il vero segreto di De Francesco non risiede solo nella capacità di produrre la giusta alchimia tra gli ingredienti, bensì nella grande competenza che gli permette di ricreare in un piatto, un mondo, un’atmosfera, un modo di vivere; di racchiudere in una portata una tradizione che arriva da un passato capace di farsi presente ad ogni boccone. Un passato che rivive grazie alla conoscenza, allo studio attento del territorio e delle sue risorse migliori. Alla base dei meritati riconoscimenti c’è dunque un lavoro portato avanti, giorno dopo giorno, con pazienza certosina. Un lavoro che ha permesso ai “magnifici cinque” di Zenzero di iniziare un viaggio che ha già incontrato tante tappe e che tante altre ne incrocerà, perché è solo all’inizio. Un viaggio per il quale auguriamo “buon cammino”!

L'Expo sbarca a Pizzo con Marisa Laurito

Ancora una volta Pizzo si ritaglia uno spazio di primo piano nel panorama culturale calabrese, ospitando uno degli eventi targati Expo e organizzati nell'ambito della manifestazione "Sapere di Cipolla". L'appuntamento è per venerdì 2 ottobre, quando, con inizio alle 19, la Tonnara di Pizzo ospiterà un incontro con l'attrice e scrittrice Marisa Laurito, la giornalista di Rai 2 Marzia Roncacci e lo chef Alessandro Circiello, già noto per le sue partecipazioni a trasmissioni come Mattina in famiglia, i Fatti vostri, Domenica in, e attuale conduttore di Rai Gulp, dove illustra ricette per ragazzi basate su una sana alimentazione. Per l'occasione, nell'antica Tonnara, situata alla Marina di Pizzo, sarà allestito uno spazio espositivo con le eccellenze enogastronomiche del territorio, che offrirà a ospiti e pubblico lo spunto per approfondire tradizioni culinarie, memorie storiche e influenze della cultura popolare nella cucina calabrese. La manifestazione è stata presentata ieri a Lamezia, nella sede di Unioncamere Calabria, nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato, tra gli altri, l'assessore comunale alla Cultura, Cristina Mazzei. È il suo assessorato, infatti, a coordinare gli aspetti organizzativi dell'evento, che rientra nel progetto regionale dedicato alla promozione dei prodotti tipici calabresi, a sua volta finanziato nell'ambito di Expo e Territori, un'iniziativa adottata dal Governo italiano per valorizzare le diverse aree del Paese in occasione dell’esposizione universale in corso a Milano. Nel corso dell'incontro con i giornalisti, Mazzei ha rimarcato i numerosi appuntamenti napitini che caratterizzano questo mese di ottobre, ricordando in particolare le imminenti celebrazioni per il bicentenario della morte del re di Napoli Gioacchino Murat, che proprio a Pizzo fu catturato, processato e ucciso nel 1815. "Oltre alle finalità squisitamente culturali - ha detto Mazzei -, l'obiettivo è anche quello di destagionalizzare i flussi turistici, arricchendo l'offerta della nostra città in periodi di bassa stagione. Inoltre, Pizzo si propone nuovamente come location ideale per ospitare eventi di un certo richiamo, consolidando così la sua vocazione di città dell'accoglienza".  Durante la giornata di venerdì, proprio in occasione dell'evento targato Expo, saranno in città alcuni giornalisti stranieri specializzati in pubblicazioni del settore turistico. Grazie alla collaborazione della cooperativa Kairos, che gestisce i servizi di informazione e accoglienza turistica di Castello Murat e Chiesetta di Piedigrotta, i giornalisti, in prevalenza svizzeri, tedeschi e francesi, verranno accompagnati da guide esperte in un tour della città e dei principali siti museali, con l'obiettivo di promuovere le risorse territoriali di Pizzo sulla stampa estera di settore. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Gianluca Callipo, che ha ringraziato la Regione per aver inserito Pizzo tra i pochi centri (Vibo, Ricadi e Tropea) che ospiteranno dal 2 al 4 ottobre gli eventi finalizzati a promuovere l'enogastronomia calabrese, che vede il territorio napitino in prima fila con prodotti unici e unanimemente apprezzati.  "La manifestazione in programma venerdì alla Tonnara - ha detto Callipo - risponde all'esigenza di mantenere alta la capacità attrattiva di Pizzo anche dopo il momento clou della stagione estiva, permettendo di attirare visitatori, anche occasionali, che però contribuiscono ad alimentare il settore del commercio e della ristorazione, con effetti positivi sull'economia complessiva della città".

 

Expo: eccellenze agroalimentari della Calabria aprono la Settimana del Protagonismo

Cibo sano, produzioni d'eccellenza, frutti in molti casi unici; un'agricoltura dagli aspetti peculiari, che ha saputo conservare la tradizione ma accogliendo l'innovazione, nella straordinaria varietà dei prodotti e dei paesaggi. E’ questa, in sintesi, la Calabria che si è presentata in Expo Milano 2015, nella prima giornata della Settimana del Protagonismo della Calabria, in programma sino al 30 settembre, dedicata alle eccellenze agroalimentari della regione. Nel corso di due meeting organizzati dalla Regione Calabria, guidata dal presidente Mario Oliverio, in collaborazione con i Consorzi di Tutela dei Prodotti Dop e Igp, tenuti presso il Padiglione del Corriere della Sera, è stato sottolineato il ruolo di un territorio che, da sempre, ha un posto nella storia dell'alimentazione e che, oggi, afferma la sua capacità di continuare a dare il proprio contributo alla produzione di cibo buono e pulito. Forte della qualità delle sue produzioni, che contano, oltre i più di 250 prodotti tipici tradizionali, dodici prodotti a marchio certificato, i DOP Olio Alto crotonese, Bergamotto di Reggio Calabria – Olio essenziale, Olio Extravergine di Oliva Bruzio, Olio Extravergine di Oliva Lamezia, Caciocavallo Silano, Salumi calabresi (Capocollo, Pancetta, Salsiccia e Soppressata), Pecorino crotonese, Fichi dottati di Cosenza, Liquirizia di Calabria, cui vanno unite le cinque I.G.P. Cipolla rossa di Tropea, Patata della Sila, Clementine di Calabria, Limone di Rocca Imperiale, Torrone di Bagnara, mentre , come detto oggi, l’Olio di Calabria è in protezione transitoria, in attesa della certificazione definitiva. E’, così, che la Calabria ha nel suo sistema agroalimentare la sua principale risorsa territoriale, la sua riserva di sviluppo, il suo "oro"; tema portante, questo, della giornata di apertura della Settimana del Protagonismo. Come ha ben rappresentato al foltissimo pubblico del Decumano di Expo, la degustazione che la Regione, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria e con la collaborazione dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (Arsac), ha curato con i prodotti delle aziende agroalimentari di eccellenza e dei Consorzi di tutela e produzione dell’agroalimentare e del vitivinicolo. Degustazione che, tra l’altro, ha messo in risalto, la presenza, sul territorio regionale, di un sistema di formazione di tutto rispetto nel settore gastronomico, con il coinvolgimento di studenti e tutor degli Istituti Alberghieri. Una maniera per rendere protagonisti i giovani e le scuole che li formano in un settore importante del made in Italy. Negli incontri che hanno aperto le attività, introdotti dal direttore generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Carmelo Salvino, dal dirigente del Settore Agricoltura Giacomo Giovinazzo e dal direttore generale del Dipartimento Turismo Pasquale Anastasi, la Regione Calabria ha approfondito il tema del paniere delle eccellenze agroalimentari calabresi, insieme ai Consorzi di Tutela Dop e Igp e al Distretto Agroalimentare di Qualità di Sibari. Realtà, quelle dei Consorzi di Tutela e del Distretto di Sibari che possono ben figurare nel sistema delle eccellenze non solo calabresi ma di tutto il Paese, caratterizzati, come sono, da livelli elevati di qualità dei prodotti, dell’organizzazione e dei processi produttivi. Infatti, clementine, bergamotto, cipolla di Tropea e torrone di Bagnara non solo costituiscono produzioni di peso nell’economia regionale (la Calabria produce più il 70% delle clementine nazionali, oltre che la totalità della produzione di bergamotto, specie agrumicola peculiare dell’area meridionale della regione), ma costituiscono anche produzioni originali e uniche della Calabria, figurando come veri e propri marcatori dell’identità regionale. Inoltre, rappresentano anche straordinari ambasciatori della qualità calabrese e italiana, in grado di proporsi con successo sui mercati internazionali. Come testimoniano sia la crescente attenzione verso queste produzioni sia la performance di alcune filiere -ortofrutta, lattiero-casearia, vitivinicola, dell’olio- come insegna l’esperienza del Distretto Agroalimentare di Qualità di Sibari, uno dei più importanti a livello nazionale ed uno dei più attivi sulla scena internazionale, con importanti livelli di fatturato raggiunti nell’export. A partecipare ai seguiti meeting, moderati da Laura Giardini del Corriere della Sera, il presidente del Distretto Agroalimentare di Qualità di Sibari Antonio Schiavelli; Antonio Veltri, presidente del Consorzio della Cipolla di Tropea IGP; Giorgio Salimbeni, presidente del Consorzio Clementine di Calabria IGP; Maurizio Gramuglia, Presidente del Consorzio del Torrone di Bagnara IGP; Ezio Pizzi, presidente del Consorzio del Bergamotto; Natalia Saurin, giornalista che ha curato una originale ricerca sui dolci antropomorfi, quali il " Dito di Apostolo" di Bagnara, uno fra gli assaggi insieme al Sospiro di Monaca (dolci la cui preparazione è nota dal 1700) proposti nella degustazione curata da Arsac e studenti e tutor degli istituti alberghieri della Calabria. Sull’altro importante tema trattato oggi, l’internazionalizzazione dei sistemi produttivi dell'agroalimentare calabrese, con l’amministratore delegato di Koelnmesse Italia Thomas Rosolia, è stata, tra l’altro, presentata la partecipazione della Regione Calabria ad Anuga 2015, Fiera Internazionale Agroalimentare, tra le più importanti al mondo. In programma dal 10 al 14 ottobre prossimi, a Colonia, in Germania, oggetto di un Protocollo d’Intesa siglato proprio in Expo lo scorso mese di agosto, conterà la partecipazione di 40 aziende calabresi ed avrà, per la Calabria, appositi spazi di promozione e valorizzazione. Nella prima giornata della Settimana del Protagonismo in Expo, di particolare impatto e coinvolgimento, la visione dei Bronzi di Riace, in immagini inedite e straordinarie girate dalla Rai in 4K, visibili per tutti e sei i giorni. Seguita ed applaudita la ‘passeggiata’ lungo il Cardo ed il Decumano di Mata e Grifone, i Giganti provenienti per l’occasione da Palmi e dalla tradizione popolare legata anche alle feste religiose, leggendari e maestosi, trascinatori di pubblico e di entusiasmo. Altrettanto entusiasmo per la spettacolo live etnico-mediterraneo, in Palazzo Italia. Domani, Sabato 26 settembre giornata di Calabria "Terra del Vino".

Expo: Bronzi di Riace alla Settimana del Protagonismo della Calabria

Venerdì 25 settembre 2015, alle ore 11.00, a Reggio Calabria, presso la sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, si terrà una conferenza stampa per illustrare l’iniziativa I Bronzi di Riace all'Expo  all'Expo di Milano Settimana del Protagonismo della Calabria. Interverranno: Salvatore Patamia, Segretario Regionale MIBACT e Commissario del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; Patrizia Nardi, assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria; Demetrio Crucitti, Direttore Generale della  RAI - Sede Regionale per la Calabria e il regista Rai Luigi Ciorcioli. Con riferimento agli accordi di collaborazione tra Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il Comune di Reggio Calabria, la Regione Calabria e la RAI - Radio Televisione Italiana – verrà  data informazione sul filmato in Ultra HD/ 4K sui Bronzi di Riace che sarà in visione all’Expo di Milano nella settimana del protagonismo calabrese. Ultra HD/4K è la nuova televisione  con una definizione delle immagini quattro volte superiore rispetto al full HD. Si tratta di uno standard della televisione del futuro, che presto rivoluzionerà l’esperienza di visione attraverso grandi schermi, anche curvi, capaci di avvolgere letteralmente lo spettatore.  Lo standard 4k afferma il regista Luigi Ciorcioli della Rai - che sarà presente alla conferenza stampa -  è la nuova sfida lanciata dalla tecnologia digitale: dare alla televisione la stessa definizione del cinema. Non si tratta solo della fine dell'epoca della chimica il 4k cambia radicalmente anche il linguaggio televisivo. Maggiore definizione vuol dire maggiore capacità di dettagliare le cose, di moltiplicare il senso di profondità dell'immagine e di aumentare il senso di realtà. La nuova definizione porta a riconsiderare la composizione delle immagini ridefinendo i rapporti interni dei volumi e dei colori. 

 

Expo e Sud: le rivendicazioni di Greco (Oliverio Presidente)

"La manifestazione di chiusura di EXPO? No, grazie, vogliamo la manifestazione inaugurale e permanente della ricchezza dell'Italia del Meridione". E’ quanto afferma Orlandino Greco, capogruppo della Lista Oliverio Presidente nel Consiglio regionale della Calabria, che spiega: "ASSUD è una meritevole associazione che sviluppa e certifica le eccellenze dell'Italia del Meridione per i prodotti enogastronomici. Importante come tutte le iniziative che insistono a riprendere l'identità culturale, economica e sociale di territori fin qui ancora lasciati a colonizzazioni storiche e a commissariamenti in corso. È facile in territori di conquista la persistenza di fenomeni di illegalità e di compra/missioni quando si perde il senso dell'appartenenza e le regole, i modelli economici si avvertono come imposti da fuori, da Nord o altrove, senza attenzione e valorizzazione delle vocazioni che si esprimono nelle voci di chi i territori li abita e vive. Importante ogni iniziativa che venga e attivi direzioni di sviluppo che sollecitano e sviluppano i prodotti delle terre, le intelligenze, le industrie, le virtù, i valori e sentimenti di chi abita e vive e ama i territori dell'Italia del Meridione, segnati da anni d'incuria e offesa della propria bellezza". "Ora - aggiunge Greco -  l'ASSUD propone una petizione a Renzi, non al governo, ma a Renzi, perché l'ultima ‘tappa’ dell'EXPO di Milano si tenga al Sud. Viene troppo facile pensare, dalle firme di sottoscrizione di quell'appello, che si tratta di una delega, la solita, la stessa, di buona fede, come è doveroso intendere, che ha segnato il Sud come questione e non come soluzione. Viene facile leggere dalle sottoscrizioni che si tratta di una politica delegata a ripetere il motivo di sottomissione e denutrimento e delle ‘questue’ rivolte al comando generale di un modello di sviluppo che non ci appartiene e dal quale non vogliamo essere investiti". Riflette Greco: "Ho pensato per un momento che con quell'appello si pensasse, ingenuamente, a trasportare l'intera struttura dell'EXPO da Milano a Cosenza o Catanzaro o Reggio. Impossibile, quella struttura, quei servizi, quei guadagni restano dove sono stati impiantati. Ed è paradossale ancora di più che tutto quanto si riferisce alla cultura gastronomica italiana nel mondo sia di fatto espressione di valori di quel Sud d'Italia che non ha meritato gli impianti e i finanziamenti EXPO. Conviene forse anche pensare che le terre che maggiormente marcano l'urgenza di una politica globale per il cibo abbiano come confine le terre del Sud d'Italia, quali appunto i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, e non solo ovviamente. Chiedere a Renzi, ancora i resti, gli avanzi, del Nord d'Italia, fa perdere quella primazia che si vorrebbe invece ricordare, è addirittura offensivo perché autocommiserevole e autodenigratorio. L'ASSUD ha proposto un ‘nodo’. Quello al fazzoletto, si sa, vale a ricordare, quello con la corda, si sa, ha un altro significato. Forse ASSUD ha voluto rimarcare l'uno e l'altro significato nella sua pubblicità su youtube". "Certo – sottolinea Greco -  importa che abbiano scelto il ‘nodo’ per ‘ricordare’ a Renzi che c'è anche il Sud d'Italia, cosa che Renzi sa bene, perché ricorda come mettere ogni volta un nodo al collo delle regioni del Sud d'Italia con i commissariamenti su quei progetti e servizi per i quali si annunciano svolte e finanziamenti. Pensiamo che sia necessario un cambio, un rovesciamento di prospettiva e di sviluppo. Un'inversione. Lo diciamo da tempo ormai. Il Sud d'Italia è una denominazione geografica. Il Meridione d'Italia è una espressione geografica. Occorre invertire quella denominazione perché si apra una nuova storia e dire Italia del Meridione perché sia evidente come le nostre terre non sia una ‘questione’, ma siano invece un progetto d'Italia insieme alle tante Italie del Paese in una unione non di scontro, ma di partecipazione e autonomia di soggetti territoriali abbattendo tutte quelle barriere, intralci, muri di cinta allo sviluppo rappresentate da vessazioni tributarie tanto più onerose e ostacolanti per le forme di iniquità che le distinguono. Cominciamo dalla ‘revisione delle forme’ delle vessazioni finanziarie per i prodotti della terra e delle imprese che operano sui territori”.

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