Siria, bombardato ospedale ad Aleppo: i russi puntano il dito contro Usa, Gb e Francia

Nel fine settimana appena trascorso, l'esercito siriano ha continuato a guadagnare terreno nei distretti orientali di Aleppo. Dopo aver conquistato diversi quartieri, le truppe di Damasco hanno circondato quasi totalmente i terroristi rintanati nelle aree di Shaar e Bal al Hadid.

Il quartiere di Karm al Maisar è stato espugnato ieri mattina, mentre pesanti combattimenti hanno interessato il vicino Karm al Qateryi. Al termine di una sanguinosa battaglia, i soldati siriani hanno issato la loro bandiera, anche, sul distretto di Halwaniyah.

 Secondo il canale televisivo Al Mayadin, il 70 per cento di Aleppo est sarebbe stato liberato dai terroristi.

Tuttavia, nonostante, le forti perdite subite, nella giornata di oggi, gli jihadisti di Fatah Halab e Jaysh al-Fatah hanno lanciato una massiccia controffensiva. In particolare, i militanti di Fatah Halab hanno attaccato nei quartieri di Mayssar, Al-Qaterji e distretti Zibidiyeh. La forte resistenza dell’esercito regolare avrebbe, però, vanificato l’assalto.

Nel corso della loro offensiva, i terroristi hanno bombardato, anche, un ospedale russo che forniva cure e assistenza ai civili nella parte occidentale della città. Due infermiere di nazionalità russa sono rimaste uccise a causa delle bombe.

Il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa di Mosca ha puntato il dito contro Stati Uniti, Regno Unito e Francia.

"Senza dubbio – ha dichiarato - il bombardamento è stato compiuto dai ribelli dell'opposizione. Conosciamo perfettamente l’identità di chi ha fornito le coordinate ed i dati necessari per permettere ai ribelli di colpire il nostro ospedale. Pertanto l'intera responsabilità per la morte e il ferimento dei nostri medici, che aiutano i bambini di Aleppo, non grava sugli esecutori. Ad avere le mani sporche del sangue dei nostri uomini  sono quelli che hanno commissionato questa carneficina. Coloro che hanno creato, fomentato ed armato queste bestie in forma umana, definendole "opposizione" per giustificarsi con la propria coscienza e con gli elettori. Sì signori - ha concluso Konashenkov - i veri responsabili sono gli sponsor dei terroristi provenienti da Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti".



 

 

Siria, Aleppo: dopo aver conquistato Hanano le truppe di Damasco sono ad un passo dalla vittoria

Sembra essere entrata in una fase decisiva l’offensiva dell’esercito siriano finalizzata a conquistare la città di Aleppo. La pressione per chiudere definitivamente la partita con i ribelli è aumentata d’intensità a partire dalla giornata di venerdì quando, su quello che è allo stato il fronte più importante, sono arrivati oltre mille soldati.

A dare manforte ai militari impegnati da settimane in un’estenuante battaglia condotta casa per casa, sono giunti diversi contingenti appartenenti al Partito nazionale siriano ed ai fanti di marina. Le truppe fresche sono entrate immediatamente in linea è stanno, già, prendendo parte alla fase finale dell’offensiva, entrata nel vivo, con la conquista, dopo tre giorni di intensi scontri, del quartiere di Hanano da parte degli uomini delle forze speciali Tigre.

Con la conquista dello strategico quartiere, l’esercito siriano si trova, ora, ad un passo dal chiudere definitivamente la partita con i terroristi di Fatah Halab, una coalizione islamica trinceratasi, a partire dal 2012, nei quartieri orientali della città.

L’avanzata delle forze di Damasco è proseguita, anche, oggi con l’occupazione dei quartieri Jabal-Badro e Ard Al-Hamra, distretti adiacenti ad Hanano. L’offensiva è stata condotta dagli uomini della Guardia Repubblicana, dai paramilitari dei Falchi del Deserto e della brigata palestinese al-Quds. Secondo alcune fonti presenti sul campo, l’esercito siriano sarebbe riuscito ad espugnare, inoltre, le fabbriche di Jandoul, il distretto di Ayn al-Tal, la metà del distretto Ba'ibdeen e gran parte dei distretti Hallak Fuqani e Hallak Tahtani. I soldati di lealisti continuano la loro avanzata su tutto il fronte. Stando alle ultime informazioni, anche, il quartiere di Sakhour sarebbe, ormai, caduto nelle mani delle forze governative.

La battaglia avrebbe provocato decine di morti, soprattutto tra i ribelli ormai in rotta. Ad aumentare le perdite tra le fila dei terroristi, l’azione implacabile delle aviazioni russa e siriana che stanno bersagliando i convogli dei miliziani in fuga.

La definitiva riconquista di Aleppo, che appare ormai solo una questione di tempo, permetterebbe allo Stato Maggiore siriano di avere a disposizione migliaia di soldati da impiegare in altri quadranti.

Subscribe to this RSS feed