Gerace, monsignor Francesco Laganà celebra 70 anni di sacerdozio: un raro traguardo di fede e servizio

Pochi possono vantare un traguardo come quello raggiunto da monsignor Francesco Laganà, decano del capitolo cattedrale di Gerace: 70 anni di sacerdozio. In un mondo che sembra girare a ritmi sempre più velocemente, questo sacerdote ci dimostra che il trascorrere del tempo può essere affrontato con dedizione e resilienza.
La celebrazione del suo straordinario settantesimo anniversario di sacerdozio si è tenuta presso la cattedrale di Gerace, la città natale di Don Francesco. Una moltitudine di fedeli si è radunata per partecipare alla messa solenne, officiata dal Vescovo della Diocesi di Gerace-Locri, Francesco Oliva.

Tra i partecipanti, oltre ai numerosi fedeli che nel corso degli anni hanno avuto il privilegio di conoscere e ammirare Don Francesco, erano presenti anche parenti, amici, e rappresentanti delle autorità civili e militari. Il sermone del festeggiato, brillante come sempre, ha ripercorso la sua straordinaria vocazione e ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto durante il suo cammino spirituale.
In un contesto in cui la società tende a concentrarsi sulle superficialità e vanità, Don Laganà ha ricordato a tutti che la vera grandezza risiede nell'amore e nella cura per gli altri, senza la ricerca di fama o ricchezze materiali. Il messaggio del sacerdote, particolarmente toccante, ha esortato i giovani alla vocazione, fungendo da manifesto della giornata e della sua missione.
La carriera di monsignor Laganà è stata un vero e proprio viaggio nella vita di fede, un viaggio che ha attraversato quasi un secolo di sfide e sacrifici, ma sempre guidato dalla luce della sua profonda devozione. Alla comunità, Don Laganà ha chiesto, come regalo per i suoi 70 anni di sacerdozio, di recitare una breve preghiera da lui concepita, affinché ciascuno possa ricevere il dono della vocazione al bene, in qualunque veste: religiosa o laica che sia.

Il Vescovo Oliva ha sottolineato l'eccezionale esempio rappresentato da Don Francesco, che incarna i valori più nobili del sacerdozio. Don Laganà rappresenta una testimonianza vivente della forza e della perseveranza che possono essere raggiunte quando si mette Dio al centro della propria vita.
Dopo la cerimonia religiosa, il sacerdote ha ringraziato personalmente tutti i presenti offrendo un rinfresco. Un gesto di generosità che ha contribuito a creare un'atmosfera calorosa e festosa, consolidando ulteriormente l'omaggio alla tenacia e alla dedizione di monsignor Laganà.

“Enotria: da terra di vino a patria della Dieta mediterranea”, a Gerece l'incontro organizzato da Ada Calabria

L’Associazione dei direttori d’albergo promuove la Dieta mediterranea e la pone al centro di un progetto di sviluppo turistico italiano col Centro studi manageriali “Raffaelo Gattuso”. Una pianificazione che è partita in piena pandemia attraverso tre webinar dedicati per progettare un’attenta formazione al fine di dare corpo e vita a una visione che qualificherà la figura dell’hotel manager con il progetto pilota del direttivo della regione Calabria denominato “Enotria: da terra di vino a patria della Dieta mediterranea", che finalmente in presenza, sarà presentato il 27 novembre prossimo nella rinnovata cornice di Palazzo Sant’Anna a Gerace.  

Un progetto che mira al rilancio del turismo italiano e a consolidare il marchio del made in Italy delle eccellenze enogastronomiche, salvaguardando la bontà dei prodotti identitari certificati che rendono la nostra Dieta Mediterranea un stile di vita salutare che non poteva non essere adottato da Ada Italia per l’intera penisola, ponendo l’attenzione su “Cultura e salute: la Dieta mediterranea”.

La riscoperta della destinazione turistica Calabria in chiave enogastronomica e il rafforzamento del connubio inscindibile tra l'hôtellerie e la ristorazione di qualità saranno alcuni degli argomenti trattati nel fitto programma degli interventi che vedranno la presenza di Demetrio Metallo, vice presidente nazionale di Ada Italia e Giavannangelo Pergi, presidente del Centro studi manageriali Ada “Raffaello Gattuso”.

Dopo il saluto del presidente regionale Francesco Gentile prenderanno la parola il sindaco della città ospitante, Giuseppe Pizzimenti, e i primi cittadini Caruso Giusy e Giovanni Verduci dei Comuni presìdi Slow Food di Ciminà e Motta San Giovanni. Seguirà l’intervento di Leone Giuseppe, delegato dell’assessorato Cultura e beni culturali del Comune di Nicotera, che proietterà un video degli anni ’50 durante il quale sono ripresi gli scienziati capitanati da Ancel Benjamin Keys, che dimostrarono attraverso i propri studi l’efficacia del regime alimentare salutare della comunità nicoterese che evidenziava una ridottissima percentuale di malattie cardiovascolari e obesità. Questi studi portarono la Dieta mediterranea al riconoscimento di patrimonio Unesco per il regime alimentare e durante il convegno saranno approfonditi in campo scientifico dal professore di Scienza dell’alimentazione Pier Luigi Rossi dell’Università di Siena, Bologna e Roma, e la naturopata  bioterapeuta nutrizionale Patrizia Pellegrini, che collaborano al progetto calabrese da tempo e saranno coadiuvati dai docenti Tullio Romita, Alfredo Focà e Andrea Proto delle tre università calabresi. A esporre le esperienze legate alla Dieta come educazione del “mangiar sano” e corretto uso alimentare dei cibi in Calabria sarà Antonio Leonardo Montuoro, presidente dell’Accademia internazionale e dell’osservatorio della Dieta mediterranea. Il convegno è stato organizzato anche per confrontarsi col referente dei produttori della Condotta Slow food di Reggio Calabria Giovanni Galasso, coi presidenti dei Gal Terre Vibonesi e Locridee Vitaliano Papillo e Francesco Macrì, col presidente dell’Istituto tecnico superiore “Elaia Calabria” Cataldo Lopardo e il referente dell’Its Efficienza energetica di Reggio Calabria Marcello Spagnolo. Un ampio spazio dedicato ai prodotti identitari del territorio, che sarà tracciato anche da Valerio Caparelli, direttore dell’Accademia nazionale italiana tradizioni alimentari. Concluderanno l’evento due casi studio: il referente della condotta Slow food “Ritmo Mediterraneo” Francesco Biacca illustrerà un modello per promuovere lo sviluppo dell’accoglienza e dell’ospitalità e il socio Ada Calabria Massimo Vasinton, presidente dell’Associazione Albergatori Tropea, si soffermerà sui prodotti gastronomici identitari come volano di sviluppo della Costa degli Dei. 

 Non rimane che partecipare all’incontro organizzato dai manager alberghieri calabresi per conoscere quali siano le finalità e gli obiettivi del progetto redatto dal segretario regionale Marco Borgese, che punta su una destinazione culla di cultura e meta ambita per i suoi prodotti enogastronomici identitari con uno sguardo rivolto al futuro ponendo le basi per passare dalla teoria alla pratica iniziando a costruire menù, network e progetti con una rete capillare che includa ogni associazione di categoria dell’industria turistica.

Medico ricercato dalla giustizia Usa rintracciato in Calabria

Letteralmente "Pill mill" può essere tradotto come “mulino per pillole”, ed è l’espressione usata in Nordamerica per descrivere una struttura illegale che assomiglia a una normale clinica del dolore, ma che prescrive regolarmente antidolorifici (narcotici) senza anamnesi, monitoraggio medico o documentazione.

Le fabbriche di pillole contribuiscono all'epidemia di oppioidi negli Stati Uniti e sono oggetto di una serie di iniziative legislative a livello statale.

E' con tale accusa che, fino a ieri, era ricercato Luigi A. Palma, noto anche come Jimmy Palma, medico oculista, romano d’origine, trasferitosi per 25 anni in Florida, e fermato a Gerace (Rc) ad un posto di controllo dai carabinieri della Compagnia di Locri.

I militari, insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, che viaggiava a bordo di un’auto condotta da un 66enne originario della Locride, hanno proceduto ad un approfondito controllo sul 54enne, scoprendo che sul suo conto pendeva un'ordinanza d'applicazione della misura coercitiva della custodia in carcere, disposta a maggio scorso dalla Corte d’appello di Roma, in seguito al decreto d'estradizione verso gli Stati Uniti emesso dal ministro della Giustizia italiano.

L'uomo, attualmente associato al carcere di Locri, era già stato arrestato una prima volta nel 2018 e scarcerato per decorrenza dei termini della custodia cautelare.

Dal maggio scorso si era reso irreperibile, quando era stato spiccato nei suoi confronti il nuovo ordine d’arresto dalla Corte d’appello capitolina.

È accusato dal Dipartimento di Giustizia statunitense, insieme ad un altro italiano ed a cinque possessori di carta verde, di avere gestito cliniche per la cura del dolore in Florida ed in Tennessee, nelle quali sarebbero stati dispensati illecitamente antidolorifici (ossicodone, ossimorfone e morfina).

In particolare, i pazienti si sarebbero presentati nelle cliniche gestite dalla “Urgent care & surgery center enterprise - Uscs”, nelle quali avrebbero ricevuto i farmaci loro prescritti, una parte dei quali sarebbe stata consegnata agli spacciatori, che avrebbero pagato loro le visite mediche, per rivendere i medicinali nel mercato nero.

Come riportato nell'atto di accusa, il traffico di dodici milioni di dosi di narcotico spacciate in sei anni sotto forma di farmaci per il doloreha generato profitti per 21 milioni di dollari e “circa 700 pazienti aziendali Ucsc sono morti e una percentuale significativa di quei decessi, direttamente o indirettamente, sono stati il ​​risultato di un sovradosaggio di stupefacenti prescritti.

 

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Alla scoperta dei vitigni autoctoni di Gerace e dei palmenti della Locride

Si svolgerà alle 16.30 di domani (sabato 8 febbraio), presso il Museo Civico di Gerace (Rc), la conferenza sui palmenti della Locride e i vitigni autoctoni di Gerace.

In un momento in cui il turismo enogastronomico è in forte crescita è importante conoscere e valorizzare una delle più importanti tradizioni del territorio calabrese.

L'iniziativa rientra nell'ambito di Passaggi Rupestri nel Mediterraneo, il progetto portato avanti in collaborazione con l'Università di Bologna, nella persona del prof. Adamo Domenico Rombolà, che si propone di valorizzare i territori e contrastare l'abbandono dei luoghi e la progressiva scomparsa delle comunità locali.

Nel corso dell'iniziativa, durante la quale saranno evidenziate le potenzialità inespresse della Locride, sarà proiettando il video sui palmenti, di Antonio Renda e Orlando Sculli.

Al termine della conferenza sarà offerta una degustazione a base di vini prodotti, da Santino Panzera e Orlando Sculli, con uve provenineti da vitigni autoctoni di Gerace conservati in un campo di "salvataggio" nel comune di Ferruzzano.

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Piantagione di marijuana rinvenuta nella Locride

I carabinieri della Stazione di Gerace e dei Cacciatori di Calabria hanno rinvenuto, in un terreno demaniale di contrada Badessa una piantagione di canapa indiana composta da circa 300 piante già con infiorescenza e di altezza compresa tra un metro e mezzo e i due metri.

Inoltre, durante una perquisizione in una casa posta nelle vicinanze della coltivazione, i militari hanno arrestato, Davide Lizzi, 27 anni, perchè trovato in possesso di un fucile, una pistola e varie cartucce di diverso calibro.

La droga, previo campionamento, è stata distrutta sul posto, mentre le armi sono state sequestrate. L’uomo, invece è stato posto agli arresti domiciliari.

 

Occupano abusivamente case popolari, denunciati in 33

Trentatré persone sono state denunciate dai carabinieri della Stazione di Gerace nell’ambito di un’indagine relativa all’occupazione degli alloggi popolari ubicati in località Largo Piana.

Tutti dovranno rispondere di invasione di terreni o edifici mentre, solo alcuni, anche di danneggiamento e deturpamento o imbrattamento di cose altrui.

Gli accertamenti dei militari, che si sono protratti per circa nove mesi, hanno consentito di verificare come gli indagati avessero occupato abusivamente gli alloggi Aterp, presso i quali, in alcuni casi, erano stati effettuati lavori di ristrutturazione edilizia senza alcuna autorizzazione.

Nell’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri e denominata “Indagine Borgo”, sono stati coinvolti anche due dipendenti comunali, i quali avrebbero attestato falsamente sia la residenza degli indagati che la destinazione d’uso degli immobili.

Le case abusivamente occupate sono state sequestrate.

Pistole e munizioni nascoste in una lavatrice, 61enne finisce in manette

I carabinieri della Compagnia di Locri, della Stazione di Gerace e dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, hanno arrestato Domenico Antonio Panetta, 61 anni, di Gerace, accusato di ricettazione e detenzione di armi clandestine e munizioni.

In particolare, nel corso di una perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo, i militari dell’Arma hanno rinvenuto: 1 pistola calibro 7,65 con matricola punzonata, completa di caricatore inserito e con all’interno 8 colpi; 1 pistola calibro 22 priva di caricatore, con matricola abrasa e circa 150 cartucce.

Tutto il materiale, in ottimo stato di conservazione, è stato trovato all’interno di una lavatrice in disuso, posta alle spalle di un box per cani ubicato nel terreno delle pertinenze dell’abitazione.

Durante la stessa operazione, in un terreno demaniale nei pressi di una fiumara, i carabinieri hanno rinvenuto 2 fucili a “canne mozze” calibro 12, entrambi con matricola punzonata e circa 360 cartucce calibro 12 caricate a pallini.

 

Caccia in area protetta, denunciate tre persone

Nell’ambito di un servizio di controllo straordinario del territorio coordinato dal Reparto carabinieri Parco nazionale d’Aspromonte di Reggio Calabria e finalizzato alla repressione dei reati ambientali, i militari della Stazione Parco di Gerace hanno deferito in stato di libertà C.M., 40enne e C.C., 35enne, entrambi di Canolo, perchè sorpresi in auto, all’interno del Parco nazionale d’Aspromonte, con due fucili da caccia calibro 12.

Contestualmente, i carabinieri forestali della Stazione Parco di San Giorgio Morgeto hanno deferito in stato di libertà R.A., 40enne originario di Cinquefrondi e residente a Cittanova, perché trovato con un fucile il località "Piani di Zomaro, nel territorio del Parco d’Aspromonte.

Oltre alla denuncia dei tre cacciatori, gli uomini dell'Arma hanno proceduto al sequestro dei fucili.

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