Formaggi privi di tracciabilità in un caseificio a Gerocarne, scatta il sequestro

Gerocarne  - I Carabinieri forestali della Stazione di Serra San Bruno, in collaborazione con personale dell’Asp di Vibo Valentia, hanno sequestrato ed avviato alla distruzione 35 forme di formaggio prive di etichetta o documentazione attestante la tracciabilità.

I prodotti, per un peso complessivo di 120 chili, sono stati scoperti in un caseificio di Gerocarne (Vv), il cui titolare è stato sanzionato con una multa da 1.500 euro per  violazione dell’obbligo della tracciabilità dei prodotti agroalimentari.

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Gerocarne, catturato il latitante Giovanni Emmanuele

La notte scorsa, i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, del Nucleo investigativo di Vibo Valentia e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno catturato il latitante Giovanni Emmanuele, di 33 anni.

L’uomo si era reso irreperibile il 23 novembre scorso, in seguito ad un ordine di carcerazione spiccato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia.

Emmanuele - che era ricercato per una condanna a 7 anni ed 8 mesi di reclusione emessa per spaccio e detenzione di sostanza stupefacente, in seguito all’operazione “Ghost” - è stato individuato in una casa disabitata nel centro storico di Gerocarne, nella quale aveva installato un sistema di videosorveglianza, con cui riusciva a monitorare i movimenti sospetti.

Accortosi della presenza dei carabinieri, proprio grazie alle telecamere, ha cercato di sottrarsi alla fuga scappando attraverso i tetti delle abitazioni adiacenti, prima di essere acciuffato al termine di un lungo inseguimento.

Durante l’operazione è finito in manette  anche il fratello dell’arrestato, Salvatore, il quale, al fine di agevolare la fuga del congiunto, si sarebbe scagliato contro i militari.

Una volta immobilizzato è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e per violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale, alla quale è sottoposto.

Completate le formalità di rito Giovanni Emmanuele è stato rinchiuso nella casa circondariale di Vibo Valentia, mentre il fratello è stato sottoposto ai domiciliari.

Rapina all'ufficio postale di Gerocarne, tre misure cautelari

I carabinieri della Sezione operativa della compagnia di Serra San Bruno hanno eseguito un provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre persone accusate di aver compiuto una rapina all’ufficio postale di Gerocarne.

I fatti risalgono al 3 giugno 2019 quando due soggetti, con volto travisato da passamontagna, muniti di mazze ferrate, hanno fatto irruzione nell’ufficio postale.

Al momento del loro ingresso, tutte le persone presenti sono frettolosamente uscite mentre i due malviventi, con le mazze ferrate in loro possesso, hanno rotto uno dei vetri blindati minacciando il cassiere, al fine di farsi consegnare un plico contenente 25 mila euro.

I rapinatori, però, non potendo prendere il plico con il denaro, poiché già messo al sicuro nella cassaforte temporizzata, hanno deciso d'impossessarsi di un altro plico, pensando che al suo interno ci fosse comunque del denaro.

Solo in seguito, i malfattori hanno capito che in quel plico, invece, era presente solo un toner per stampante. Usciti dall’ufficio postale e saliti su una Fiat Panda, con a bordo un complice, si sono quindi dati alla fuga.

Immediatamente è partito l’allarme ai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno che hanno accerchiato la zona d’interesse nel tentativo di chiudere le vie di fuga.

L’autovettura con a bordo i rapinatori è stata intercettata nelle campagne del comune di Gerocarne, dove è iniziato un rocambolesco inseguimento lungo strade sterrate e di difficile percorribilità, tanto da far richiedere l’intervento dell’elicottero dell’8°Elinucleo dei carabinieri di Vibo Valentia e dei militari dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”.

L’inseguimento, dapprima in macchina ed in seguito a piedi, ha consentito di bloccare uno dei fuggitivi, S.G., 29 anni, di Sinopoli (Rc), che aveva provato a nascondersi nella fitta boscaglia in località San Rocco di Gerocarne.

I due complici, invece, sono riusciti a far perdere le loro tracce.

Le successive indagini, condotte anche attraverso accertamenti tecnici scientifici del Ris di Messina, hanno consentito di localizzare la Fiat Panda, risultata rubata e la mazza ferrata utilizzata dai rapinatori.

Il quadro probatorio raccolto, inoltre, ha poi permesso di accertare le varie responsabilità in ordine al reato di rapina e ricettazione.

Così gli inquirenti hanno chiuso il cerchio e raccolto un “qualificato quadro indiziario” a carico di: S.G., di 29 anni, T.G. (34) e S.C. (57), tutti originari di Sinopoli.

Per S.C. sono scattati quindi gli arresti domiciliari, mentre S.G. e T.G., sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza.

 

Coronavirus, negativi i tampone eseguiti a Gerocarne

Sono negativi i tamponi eseguiti ad alcuni cittadini di Gerocarne (Vv) in seguito all’individuazione, nei giorni scorsi, di un caso di coronavirus nella frazione Ariola.

La notizie è stata comunicata, con un video pubblicato su Facebook, dal sindaco Vitaliano Papillo.

Inoltre, il primo cittadino geracarnese, nel far sapere che i cimiteri comunali rimarranno aperti, ha raccomandato ai visitatori di usare sempre la mascherina e di evitare assembramenti.

Primo caso di coronavirus a Gerocarne

Primo caso di coronavirus a Gerocarne (Vv).

Ad annunciarlo, con un video pubblicato su Facebook, il sindaco Vitaliano Papillo.

Si tratterebbe di un 66enne residente nella frazione Ariola, attualmente ricoverato presso l’ospedale Pugliese di Catanzaro per motivi non riconducibili al Covid-19. 

«Il nostro concittadino – ha detto  Papillo– sta bene, l’ho sentito ed è stato molto collaborativo nel ricostruire la cerchia dei contatti utile al tracciamento preventivo».

Nel frattempo, Papillo ha emesso alcune ordinanze di quarantena nei confronti delle persone che potrebbero aver avuto contatti con l’uomo.

Il primo cittadino ha poi aggiunto che sta per pubblicare altre ordinanze che, tra l’altro, vista l’imminente ricorrenza dei defunti, porteranno alla chiusura del cimitero comunale.

Il sindaco ha infine invitato i cittadini a “non allarmarsi” e ad usare tutte le precauzioni necessarie a limitare la circolazione del virus.

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Fusione tra i comuni di Gerocarne, Soriano e Sorianello: la parola passa ai cittadini

"I problemi, i tagli e lo spopolamento sempre più evidenti nei piccoli centri dell’interno suggeriscono che occorre fare un passo avanti e protendere verso forme di associazionismo più stabili e funzionali come la fusione. E suggeriscono che ad esprimersi su tale opportunità siano i cittadini, che vivono sulla propria pelle i disagi della riduzione dei trasferimenti statali, della cui decisione gli amministratori non possono fare altro che prendere atto".

E' quanto scrive in una nota il sindaco di Gerocarne, Vitaliano Papillo.

"Sempre più - prosegue il comunicato - ed in maniera sempre più vorticosa si assiste allo spopolamento dei centri delle aree interne, con conseguente depauperamento di servizi essenziali (scuole, giudici di pace, servizi sanitari, poste e sedi bancarie, trasporti) e, conseguentemente, di ulteriore popolazione, che si sposta dove i servizi, ed il lavoro, ci sono. Sempre più, e con sempre maggiore insistenza, noi sindaci riceviamo input e richieste da parte di cittadini per la realizzazione di forme associative che invertano la tendenza del fenomeno della “morte” demografica dei nostri paesi. Per quanto riguarda i comuni di Gerocarne, Soriano e Sorianello - prosegue Papillo - negli ultimi venti anni si sono persi complessivamente 1900 residenti. Molto più dell’attuale popolazione di Sorianello (1142 abitanti) e quasi quanto quelle di Soriano (2349) e Gerocarne (2025). Una perdita enorme che, alimentata sia dalle dipartite che non vengono rimpiazzate dalle nascite, quasi assenti, che da un’emigrazione giovanile come mai al galoppo, si è tradotta non solo in una riduzione di servizi ma anche nel restringimento del potere contrattuale di noi sindaci, sempre meno ascoltati quando lamentiamo gli innumerevoli tagli e la miriade di problematiche che quotidianamente si presentano a danno dei cittadini. Evidente, invece, è stata, ad esempio, la più rapida soluzione di un problema o il mantenimento di un prestazione quando a lamentarli siamo stati tutti e insieme, amplificando la voce di tre comunità, che diventando una, attraverso la fusione dei tre comuni, con i suoi 5516 residenti attualmente censiti, avrebbe più voce in capitolo e maggiore considerazione. A fronte, dunque, di tanti vantaggi, e dell’unica condizione sfavorevole, che è di rinunciare ad un “campanile” che suona sempre meno o ad un “orticello” che rischia di rimanere incolto, il discorso fusione sembra l’unica “bacchetta magica”, non per fare miracoli ma per recuperare tanto di ciò che oggi abbiamo perso. Le amministrazioni di Soriano e Sorianello hanno già deliberato per la realizzazione dell’unione, in cui anche Gerocarne è coinvolta. Facciamo un passo avanti, passando la parola ai cittadini, chiamati ad esprimersi con un semplice SI o con un NO su un cambiamento epocale che aprirà la strada ad un futuro certamente migliore. Per quanto riguarda Gerocarne - conclude la nota -già nei prossimi giorni organizzerò allo scopo dei gazebo ed il voto online. Noi, come amministratori, dovremo prendere atto del risultato che esprime la volontà del popolo sovrano, iniziando da essa il percorso verso un cambiamento storico e virtuoso.

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Abusivismo edilizio: denunce a Serra San Bruno, Capistrano, Gerocarne e Filadelfia

Nell’ambito dei servizi predisposti dal Gruppo carabinieri forestale di Vibo Valentia, i militari delle Stazioni di Serra San Bruno, Polia e Vallelonga, al termine degli accertamenti eseguiti in collaborazione con il personale degli uffici tecnici dei rispettivi Comuni, nei territori di Capistrano, Serra San Bruno, Gerocarne e Filadelfia, hanno denunciato otto persone, ritenute responsabili di aver realizzato alcuni immobili senza le necessarie autorizzazioni.

Le costruzioni, alcune già ultimate ed altre in fase di completamento, sono state sequestrate.

Inoltre, a due persone, che avevano edificato in zone sottoposte a vincolo, sono state contestate violazioni in materia paesaggistico-ambientale

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Sp 73 chiusa al traffico da due mesi, l’appello dei sindaci di Gerocarne, Soriano e Sorianello

«Una situazione inaccettabile da riportare immediatamente alla normalità».

Non usano mezzi termini i primi cittadini di Gerocarne, Soriano e Sorianello, Vitaliano Papillo, Vincenzo Bartone e Sergio Cannatelli, che in una nota congiunta stigmatizzano "il perdurante ed ingiustificato immobilismo di Sorical rispetto ad un necessario intervento di ripristino di un tratto della strada provinciale 73, Soriano – Mesima, nel comune di Gerocarne, chiusa esattamente da un mese per un crollo determinato dalla rottura della condotta dell’acqua dall’Alaco".

"Un ritardo ritenuto incomprensibile, quello di Sorical nel comunicare una data di inizio lavori -  specifica la nota - che ad oggi non si intravvede nemmeno all’orizzonte, allungando gli evidenti disagi per gli automobilisti dei tre comuni in questione (essendo i più vicini, ma non solo, visto che da quella strada accedono al capoluogo ed agli svincoli autostradali anche quelli di tutti gli altri del comprensorio e di parte delle Serre), costretti a percorsi alternativi molto più lunghi e tortuosi. Di fronte a questa “contumacia” – proseguono gli scriventi – noi sindaci abbiamo per tutto questo tempo intrattenuto delle interlocuzioni con la provincia (nelle cui competenze ricade la normale gestione dell’arteria), chiedendo di accelerare i tempi e mantenendo, comunque, toni pacati e silenziosi per un senso di rispetto istituzionale. Provincia che ha fatto proprie queste ed altre lamentele giunte al proprio indirizzo, girandole puntualmente a sua volta alla società di gestione della condotta, per chiedere lumi. Come l’ultima nota di biasimo di oggi, inviata per conoscenza anche alla prefettura, alla regione ed  a noi (i sindaci di Gerocarne e Soriano, nel cui territorio ricade la provinciale), con cui si richiede esplicitamente la sollecita comunicazione della data d’inizio  dei lavori di ripristino. A questa – concludono gli amministratori -, dopo averlo fatto insistentemente da dietro le quinte, aggiungiamo il nostro profondo sdegno e manifestiamo la nostra ferma richiesta di intervento immediato, esigendo da Sorical l’interruzione di questo gravissimo immobilismo ed il ripristino di quanto danneggiato ormai da due mesi dalla propria condotta".

 

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