Calabria, scoperti altri 12 'furbetti' del Reddito i cittadinanza

Nei giorni scorsi, i carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro (Rc) hanno denunciato 12 persone, residenti nei comuni di Giffone e Molochio, che, dal 2019 ad oggi, avrebbero percepito illecitamente circa 120 mila euro in qualità di beneficiari del Reddito di cittadinanza.

In particolare, dall’esame dei dati documentali acquisiti, i militari hanno riscontrato che gli indagati, tutti di età compresa tra i 20 e i 60 anni, avrebbero reso false dichiarazioni o omesso volontariamente di comunicare informazioni ostative alla concessione del beneficio.

Gli esiti dell’attività investigativa sono stati segnalati alla autorità giudiziaria e all’Inps, ai fini dell’interruzione dell’elargizione del sussidio e del recupero delle somme indebitamente percepite.

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Controlli dei carabinieri, arresti e denunce nel Reggino

I carabinieri della Compagnia di Taurianova (Rc), nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, effettuati in coordinamento con le Stazioni dipendenti, hanno arrestato due persone, accusate, rispettivamente, di furto e attestazione di false generalità.

In particolare, il primo dei due, è stato sorpreso a rubare legname nel terreno di un'anziana signora. Il secondo, invece, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, invitato dai militari ad esibire i documenti di riconoscimento, avrebbe fornito false generalità.

Inoltre, negli ultimi giorni, gli uomini dell'Arma hanno denunciato a vario titolo cinque persone.

In particolare, a San Giorgio Morgeto sono stati deferiti per abusivismo edilizio marito e moglie, accusati di aver realizzato un manufatto senza autorizzazione.

A Taurianova, invece, una persona già sottoposta agli arresti domiciliari è stata denunciata perché trovata in possesso di 52 grammi di marijuana.

Denuncia anche per una donna di Polistena, nella cui casa è stato rinvenuto un fucile mai denunciato, appartenuto al defunto marito.

I carabinieri hanno infine denunciato una giovane di Giffone, accusata d’inosservanza dell'obbligo d'istruzione elementare dei minori, per aver omesso, senza giustificato motivo, di far impartire l'istruzione obbligatoria al figlio.

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Autoarticolato carico d’acqua finisce in un burrone, morto l’autista

Un autoarticolato che trasportava bottiglie d’acqua è finito in un burrone in località Limina, nei pressi di Giffone (Rc).

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri, quando l’autista del mezzo, per cause in corso d’accertamento, ha perso il controllo del veicolo.

La conseguente caduta nel burrone si è rivelata fatale per l’uomo, il cui cadavere è stato recuperato dagli specialisti del Saf (Speleo alpino fluviale) dei vigili del fuoco.

Inutile l’intervento dei sanitari del 118.

Sul posto sono intervenuti inoltre, carabinieri e polizia stradale.

Colpi di pistola contro l'auto dello zio, manette per un 24enne

I carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno tratto in arresto Francesco Valente, 24 anni, di Giffone, ritenuto responsabile dei reati di danneggiamento aggravato, porto illegale di armi ed esplosioni pericolose.

Il provvedimento giunge al termine delle indagini condotte dai militari della Stazione di Giffone, che hanno consentito di far luce sui colpi di pistola esplosi, a marzo scorso, all'indirizzo dell'auto di un allevatore.

Grazie alle indagini, durante le quali gli investigatori si sono avvalsi d'intercettazioni e filmati ripresi da telecamere di videosorveglianza, è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di Valente.

In particolare, per gli uomini dell'Arma, la ragione per la quale il giovane avrebbe sparato alcuni colpi di pistola contro l'auto dello zio andrebbe ricercata nei dissidi famigliari che si protraevano da tempo.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato posto ai domiciliari.

 

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Vaga nei boschi per 27 ore, trovata la pensionata di cui non si avevano notizie da ieri mattina

È stata trovata nella tarda mattinata di oggi, in contrada Riace di Giffone (Rc), la 67enne di cui si erano perse le tracce ieri mattina.

La donna era uscita di casa per andare a cercare funghi.

Non vedendola rincasare, nel tardo pomeriggio di ieri, i familiari ne hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri della locale Stazione.

Nel frattempo, la prefettura di Reggio Calabria ha attivato “Il piano provinciale di ricerca persone scomparse” e avviato le attività, coordinate dalla Compagnia carabinieri di Taurianova, con la direzione tecnica dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Reggio Calabria.

Alle operazioni di ricerca hanno preso parte gli uomini del Soccorso alpino e speleologico Calabria, i carabinieri forestali di Cittanova e San Giorgio Morgeto, le unità cinofile dei carabinieri di Vibo Valentia e numerosi volontari.

 La donna è stata quindi individuata dai carabinieri della Stazione di Giffone e da alcuni volontari.

Quando è stata trovata, la malcapitato era seduta su un costone tra gli alberi, in stato confusionale ma cosciente, con qualche contusione ed un probabile trauma alla testa, ma tutto sommato in discrete condizioni.

Dopo una prima visita effettuata sul posto da un medico che partecipava alle ricerche, la 67enne è stata portata all’ospedale di Polistena, dove è stata affidata alle cure dei sanitari.

 

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Furto di energia elettrica, due arresti e due denunce

Due persone arrestate ed altrettante denunciate. Questo l'esito di un servizio straordinario di controllo del territorio effettuato dai carabinieri della Compagnia di Taurianova.

In particolare, i militari della Stazione di Molochio hanno arrestato un sessantaduenne del luogo, Giuseppe Taverniti, presso il cui esercizio commerciale, è stato individuato un collegamento abusivo alla rete elettrica pubblica.

Per lo stesso motivo, i carabinieri della Stazione di Giffone, nel corso di un controllo domiciliare, hanno tratto in arresto Pasquale Valente, di 56 anni. A casa dell'uomo, già sottoposto ai domiciliari, è stato trovato un bypass al contatore per la lettura dei consumi elettrici.

Pertanto, al termine del controllo, Valente è stato tratto in arresto in flagranza di reato.

Infine, altre due persone, A.A., di 20 anni e A.G., di 46 anni, sono state denunciate in stato di libertà per furto aggravato di energia dai militari della Stazione di Cinquefrondi, in quanto nel corso di verifiche presso le rispettive abitazioni è stata riscontrata la manomissione del contatore dell’Enel al fine di eludere i reali consumi di corrente.

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Sorpreso alla guida di un autocarro carico di tronchi di faggio tagliati abusivamente, 42enne finisce nei guai

Un 42enne, P.F., di Giffone (Rc) è stato fermato dai carabinieri della locale Stazione, mentre si trovava alla guida di un autocarro sul quale sono stati rinvenuti 18 tronchi di faggio di altezza compresa tra i 5 e gli 8 metri.

Dalle successive verifiche, i militari hanno accertato che il legname, del peso complessivo di 150 quintali, era stato tagliato abusivamente in un fondo agricolo del luogo.

L’uomo dovrà, quindi, rispondere del reato di ricettazione, mentre l’autocarro e la legna sono stati posti sotto sequestro.

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Non mandavano i figli a scuola: denunciati 5 genitori

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà cinque persone per il reato di inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare di minori, poiché, in qualità di genitori, avrebbero omesso senza giusto motivo, di far frequentare regolarmente la scuola ai rispettivi figli minorenni. La vicenda è avvenuta a Giffone, in provincia di Reggio Calabria. 

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