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Giro d’Italia, il Gal "Terre Vibonesi" presente alla partenza della quinta tappa

"È stato il territorio il vero vincitore della quinta tappa del 103° Giro d’Italia, la Mileto Camigliatello Silano, alla cui partenza il Gal non poteva mancare. La tappa, infatti, è stata una grande vetrina internazionale per Mileto, il Vibonese e la Calabria intera, mostrando al mondo, dal Poro alla Sila, le bellezze e le bontà uniche che la nostra regione offre. La manifestazione sportiva, difatti, è quella che più di tutte fa conoscere e apprezzare l’Italia, i suoi luoghi e, ovviamente, le varie peculiarità ed eccellenze che i territori custodiscono. Per questa ragione, nell’ottica di espletamento della nostra missione di valorizzazione e promozione di tutto ciò che è vibonese, abbiamo con forza e convinzione espresso la nostra ferma volontà di esserci. Pertanto, grazie alla sensibilità del sindaco, Salvatore Fortunato Giordano, che ha sposato appieno l’iniziativa architettata dal decano dei ciclisti della nostra provincia, Mimmo Bulzomì, e, successivamente, la nostra richiesta, il Gal “Terre Vibonesi” era presente con un proprio stand, essenziale ma ricco di materiale informativo e prodotti tipici, soprattutto il pecorino del Poro, da poco Dop, la ‘nduja di Spilinga, che ha reso un po’ più “piccante” la corsa, e la cipolla di Tropea, la dolce protagonista di tante ricette che, insieme alla regina degli insaccati calabresi, ha dato una tinta di rosso al tradizionale colore rosa del Giro. Uno stand semplice, elegante e ben fatto, e impreziosito dalla presenza del maestro orafo Gerardo Sacco, che non poteva non attirare l’attenzione, ed il gusto, dei tanti presenti, che si sono avvicinati attratti ed incuriositi da cotanta bontà, anche se, causa Covid, non abbiamo potuto far loro degustare il “sapore vibonese”. Un’occasione mirata e centrata, dunque, che dimostra come il Gal svolga in pieno il proprio ruolo, lavorando incessantemente per il territorio e portandolo là dove può essere ammirato ed apprezzato nella sua particolare bellezza e peculiare bontà".

E' quanto si legge in un comunicato stampa del Gal "Terre Vibonesi".

Ciclismo, Calabria: il saluto del presidente Santelli alla carovana del Giro d'Italia

"Esprimo il mio saluto e quello dei calabresi alla carovana del centotreesimo Giro d’Italia che dopo il prologo siciliano approda domani nella nostra regione con una tappa che da Mileto a Camigliatello affascinerà appassionati e spettatori televisivi di uno degli sport più popolari in Italia. Il giorno dopo anche la partenza di tappa da Castrovillari permetterà di far ammirare gli scenari del Parco del Pollino.

E' un Giro d’Italia che noi accogliamo e viviamo da protagonisti essendo la Regione Calabria l’unico partner istituzionale e Official Superteam.

È un’edIzione inedita, slittata di qualche mese per la pandemia, ma che non si ferma, segnale di resistenza e coraggio.

Il ciclismo è uno sport che si è sempre adeguato ai cambiamenti. In questa edizione non cambiano solo corridori e scenari del Giro ma anche l’atmosfera e i colori. Mostriamo per la prima volta l’incantevole autunno calabrese. I girini godranno delle prelibatezze locali dei prodotti di questa stagione. Colori pittorici diversi vi accoglieranno da Mileto alla Costa Jonica, ammirerete il mare verso Catanzaro e l’altitudine di Tiriolo per poi affrontare le ripide salite e le discese ardite che attraversando Cosenza condurranno la carovana nelle pendici della Sila toccando Montescuro, Moccone fino al traguardo di Camigliatello.

Che sia una festa di tutti ma responsabile. Indossate la mascherina anche all’aperto, mantenete le distanze e non accalcatevi al passaggio di ciclisti e addetti ai lavori. Per la Calabria il Giro non finisce sul Pollino. Saremo presenti in tutta la manifestazione nel villaggio che saluta partenza e arrivi.

A chi verrà a trovarci doneremo le clementine di stagione per promuovere un’eccellenza della nostra filiera agricola.

Abbiamo costruito un nuovo messaggio per marcare la nostra presenza al Giro.

Esordisce lo slogan colorato “Calabria pop”, acronimo di poesia, oro e passione. Sono i nuovi punti cardinali di una comunicazione che vuol restituire l’identità di una regione popolare, accessibile, valorosa, per modificare un’immagine pubblica a volte stereotipata. Andiamo in giro per raccontare una nuova Calabria, quella che sta costruendo anche nuovi percorsi cicloturistici ed ecosostenibili.

Benvenuti in Calabria a tutti gli atleti del Giro, a chi lavora perché tutto funzioni, agli spettatori che ci seguiranno in tv. Vi accompagneremo in tutte le tappe fieri della nostra identità che vogliamo condividere con tutti voi".

Questo il messaggio di benvenuto rivolto dal presidente della Regione Calabria, Jole Santelli ai protagonisti del Giro d'Italia 2020.

Il Giro d'Italia, la nave dei veleni ed il senso di colpa dei politici calabresi

Leggo di una “vibrata” e “vibrante” protesta da parte della classe politica calabrese con il presidente della giunta regionale, Oliverio, in testa nei confronti di un cronista Rai, che durante la tappa Pizzo-Praia a Mare del Giro d'Italia ha osato ricordare la cosiddetta nave dei veleni che sarebbe stata fatta affondare al largo di Cetraro.

Tutti i nostri politici hanno in modi diversi ribadito che le indagini esperite in seguito alla denuncia di un pentito di mafia hanno sortito esito negativo, che le dichiarazioni del pentito erano destituite da ogni fondamento, che la successiva pronuncia della magistratura aveva confermato l'infondatezza delle affermazioni fatte dal pentito.

Nessuna nave dei veleni, Il cronista Rai ha, dunque, infangato la Calabria con una ricaduta d'immagine talmente negativa da compromettere seriamente lo sviluppo turistico della zona allontanando i turisti che volessero recarsi in vacanza al mare di Cetraro che ,guarda caso, quest'anno aveva ricevuto la bandiera Blu.

Aldilà delle dichiarazioni dei politici, rimane tuttavia un dato incontrovertibile basato su statistiche e numeri : il numero dei morti in Calabria per tumori è altissimo e supera di gran lunga le percentuali delle altre regioni.

Le cause più comuni sono quelle su cui ormai quasi tutti gli studiosi concordano: presenza incontrollata di amianto sui fabbricati e sui capannoni industriali, inquinamento acustico, elettromagnetico ed ambientale.

Ma queste da sole non giustificano tantissimi decessi. Evidentemente il dubbio che possano esserci altre fonti d'inquinamento è sacrosanto. Tempo addietro un articolo su una testata locale tracciava una mappa molto circostanziata dei possibili siti inquinati da depositi e materiali inquinanti provenienti da altre regioni e da altri luoghi.

È del tutto evidente che manca il controllo del territorio, che gli accertamenti degli organi preposti regionali, provinciali e comunali (Asl, Arpacal, ecc.) sono insufficienti ,carenti, inadeguati o del tutto assenti.

La legge sulla bonifica dell'amianto non è stata mai applicata per mancanza di fondi, il personale delle strutture atte al controllo è insufficiente, le varie Asl hanno istituito da poco un registro tumori per il monitoraggio dei vari tipi di tumori. Insomma un quadro desolante che riconduce all’assenza di una classe politica accorta , previgente e dedita al bene comune.

Le rimostranze alla Rai sono solo una foglia di fico per nascondere colpe più gravi, che non si emendato con semplici dichiarazioni poco credibili di protesta.

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Servizio Rai sul Giro d'Italia in Calabria, Bruno Bossio (Pd): "Vergognose le parole su Cetraro"  

Riceviamo e pubblichiamo

"Il servizio di cronaca della Rai sul giro d’Italia relativo a Cetraro è una vergogna. Non ci sono altre parole per definirlo.

Addolora che il servizio pubblico possa cadere in così grossolani errori nella costruzione di “pezzi di colore” a prescindere dalla verità dei fatti.

Il Ministero dell’ambiente dell’epoca, nel 2009, dimostrò che la famosa “nave dei veleni” altro non era che un traghetto affondato durante la prima guerra mondiale da un siluro di un sommergibile tedesco.

L'inattendibilità del pentito di ndrangheta che aveva parlato della "nave dei veleni" a largo di Cetraro fu, tra l'altro, confermata dal Procuratore nazionale antimafia del tempo, Piero Grasso.

Come è stato possibile che la radiocronaca di uno degli eventi sportivi più importanti del nostro Paese e d’Europa sia stata infarcita da tante clamorose sciocchezze senza che il giornalista si preoccupasse di fare almeno una ricerca completa sulla rete ? Come è stato possibile che questo stesso cronista, preposto ad un fondamentale dovere di informazione sul servizio pubblico, non si sia posto il problema del danno che poteva procurare ad un territorio che vive di turismo e che proprio in questi giorni ha conquistato la bandiera blu ?

La Calabria ha tanti problemi, primo fra tutti quello dell’invadenza della criminalità organizzata sui suoi territori. Nessuno chiede di nasconderli. Anzi alla comunità nazionale e al mondo dell’informazione chiediamo sostegno ed aiuto nella lotta contro coloro che con la loro stessa presenza e invadenza, deturpano l’immagine e frenano la possibilità di sviluppo di una terra bellissima.

Ma non è tollerabile che gli sforzi di riscatto che faticosamente i suoi amministratori portano avanti, dai sindaci (che guarda caso sono sempre i primi obiettivi della prepotenza mafiosa) fino al Presidente della Regione Mario Oliverio (che ha impostato tutta la sua azione sulla difesa della legalità unita al rilancio della Calabria come terra di accoglienza) possano essere vanificati da servizi che non solo non valorizzano questi sforzi ma alimentano, sulle bufale, tutti i peggiori pregiudizi contro i calabresic.

Enza Bruno Bossio - Deputata Pd

 

Il Giro d'Italia Passa da Vibo

Giovedì 11 maggio la carovana ciclistica del 100° Giro d’Italia, proveniente dal reggino, attraverserà l’intero tracciato della SS.18 della provincia di Vibo Valentia, interessando i territori dei comuni di San Calogero, Mileto, Ionadi, Vibo Valentia, Pizzo e Francavilla Angitola.

Secondo la cronotabella predisposta dall’organizzazione, il transito dei ciclisti avverrà in un orario compreso tra le 13.45 e le 14.32.

L’enorme popolarità della manifestazione sportiva richiamerà una grandissima affluenza di pubblico, soprattutto nei centri urbani di Mileto, Vibo Valentia e Pizzo, che saranno attraversati per tutta la loro lunghezza dalla carovana.

Per esigenze di sicurezza, il traffico veicolare nel senso contrario alla direzione di marcia dei ciclisti sarà interrotto due ore prima; un’ora prima, invece, l’accesso al tracciato sarà del tutto precluso.

Al fine di limitare disagi al gran numero di studenti, soprattutto ai pendolari, che al consueto orario di uscita troverebbero le strade interdette al passaggio dei mezzi pubblici e privati utilizzati per il ritorno a casa, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria ha invitato tutti i Dirigenti scolastici dei comuni interessati ad anticipare, nella giornata dell’11 maggio, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado

 

Serra. Tappa Giro d’Italia: 80.000 euro stanziati per coprire il debito fuori bilancio

Sono ufficiali le cifre relative alla chiusura della vertenza generata dal mancato pagamento degli importi dovuti dal Comune di Serra San Bruno in riferimento alla IV^ tappa del Giro d’Italia “Policastro Bussentino – Serra San Bruno”, di 244 km, svoltasi il 7 maggio 2013. Il commissario prefettizio Sergio Raimondo ha siglato nei giorni scorsi una delibera con i poteri del Consiglio comunale con ad oggetto : “Decreto ingiuntivo Tribunale di Milano n. 19240/2015 del 19.06.2015 RG N. 26734/2015. Riconoscimento debito fuori bilancio. Approvazione schema di convenzione. Autorizzazione sottoscrizione”. In sostanza, è stato approvato “lo schema di transazione concordato con R.C.S. Sport S.p.A la quale a fronte di una pretesa riconosciuta in 125.604,65 euro (di cui 100.000 a titolo di capitale, 22.415,07 per interessi moratori e 3.189,58 a titolo di spese legali) si dichiara disponibile ad accettare l’importo omnicomprensivo di 80.000 euro a tacitazione di ogni pretesa, con pagamento in unica soluzione al 10 giugno 2016, che consente all’Ente di ottenere una notevole riduzione con benefici per il bilancio comunale”. Nella delibera viene inoltre disposto che “il responsabile dell’Area economico-finanziaria proceda all’immediata trasmissione degli atti alla competente Sezione della Corte dei Conti di Catanzaro”.

Catanzaro si prepara all’arrivo del Giro d’Italia: parte la festa “rosa”

Il centro storico di Catanzaro si tinge di festa “Aspettando il Giro d’Italia”. È un fine settimana ricco di iniziative quello promosso dall'amministrazione comunale guidata da Sergio Abramo in attesa della carovana rosa che martedì 10 maggio partirà da Piazza Garibaldi, di fronte il Complesso San Giovanni, dando lo start al grande evento sportivo in territorio nazionale dopo il prologo olandese. Nella mattinata sono arrivati anche i tecnici e operatori Rai con diverse auto e 4 camper al seguito del Giro nell'area riservata su via Carlo V. Per l'occasione, il consueto appuntamento dell'isola pedonale su Corso Mazzini sarà esteso, oggi e domani domenica 8 maggio, dalle ore 17 fino a mezzanotte per consentire a tutti coloro che arriveranno in centro di vivere a pieno le diverse attività in programma tra sport, musica e cultura. La giornata odierna partirà alle 17.30 con il flash mob a cura di alcune scuole di danza cittadine in Piazza Rotella, mentre artisti di strada e trampolieri sfileranno su un Corso Mazzini “vestito” di rosa. La serata proseguirà, dalle ore 19, con In Giro - Block Party, promosso in collaborazione con Alt!Rove, che si snoderà attraverso 5 differenti postazioni dj set. L'evento è ispirato alla tradizione in voga negli anni ’70 nel Bronx di NYC, ad opera dell’appena nata comunità hiphop che scendeva in strada illegalmente con diversi sound system coinvolgendo numerosi teenagers afroamericani e latini della zona (dell’isolato appunto) dando origine alle dinamiche che avrebbero portato alla nascita della breakdance e alla diffusione del movimento hiphop. Dalle ore 18.30 alle 20.00 in Piazza Prefettura “Pedala in piazza”, convention di Indoor Cycling, a cura del CSEN catanzarese e delle a.s.d. cittadine, che vedrà protagonisti tanti atleti e istruttori a bordo delle bike capitanati da Antonio Caira, responsabile nazionale settore Indoor Cycling e Fitness per diversamente abili. Spazio anche agli eventi culturali a cura dell’Accademia di Belle Arti: sulla facciata del Palazzo delle Poste, in Piazza Prefettura, alle ore 19.30 sarà proiettato il trailer del docufilm “Rotella fuori posto” di Eugenio Attanasio e, a seguire, happening urbano multimediale “CZ lumen” realizzato con tecnologia digitale di proiezione architetturale 3D – VideoMapping. Per consentire un comodo afflusso verso il centro storico, l’Amc metterà a disposizione il servizio bus navetta andata/ritorno che consentirà sabato e domenica di raggiungere dal quartiere marinaro il centro storico con il seguente percorso: terminal Giovino - area Teti - viale Crotone - Pazza  A. Garibaldi - viale Europa - Campus Umg (residenze universitarie) - viale De Filippis - viadotto Bisantis - piazza Matteotti. La corsa di andata è fissata alle ore 19, mentre quella di ritorno è prevista alle ore 00.30.

"La camorra fece perdere il Giro d'Italia" a Pantani

"Fu la camorra a far perdere il Giro d'Italia del 1999 a Marco Pantani". La tesi è stata rilanciata da Mediaset Premium Sport che ha mandato in onda l'audio di un'intercettazione nella quale si sente un un detenuto, vicino alla Camorra ed al mondo delle scommesse clandestine, dichiarare che a fermare il Pirata furono gli interessi della criminalità campana. Questa la trascrizione della telefonata:

Uomo: “Mi hanno interrogato sulla morte di Pantani.”
Parente: “Noooo!!! Va buò, e che c’entri tu?.”
U: “E che c’azzecca. Allora, Vallanzasca ha fatto delle dichiarazioni.”
P: “Noooo.”
U: “All’epoca dei fatti, nel ’99, loro (i Carabinieri, ndr) sono andati a prendere la lista di tutti i napoletani che erano...”
P: “In galera.”
U: “Insieme a Vallanzasca. E mi hanno trovato pure a me. Io gli davo a mangià. Nel senso che, non è che gli davo da mangiare: io gli preparavo da mangiare tutti i giorni perché è una persona che merita. È da tanti anni in galera, mangiavamo assieme, facevamo società insieme.”
P: “E che c’entrava Vallanzasca con sto Pantani?.”
U: “Vallanzasca poche sere fa ha fatto delle dichiarazioni.”
P: “Una dichiarazione...”
U: “Dicendo che un camorrista di grosso calibro gli avrebbe detto: ‘Guarda che il Giro d’Italia non lo vince Pantani, non arriva alla fine. Perché sbanca tutte ‘e cose perché si sono giocati tutti quanti a isso. E quindi praticamente la Camorra ha fatto perdere il Giro a Pantani. Cambiando le provette e facendolo risultare dopato. Questa cosa ci tiene a saperla anche la mamma.”
P: “Ma è vera questa cosa?.”
U: “Sì, sì, sì… sì, sì.”

 

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