Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 983

"Vibo ed il suo futuro" al convegno del Rotary club

“Vibo ed il suo futuro”, questo il tema dell’incontro, organizzato dal Rotary Club di Vibo Valentia, presieduto da Antonello Fuscà. Alla manifestazione, moderata dal giornalista Pietro Comito, prenderanno parte i consiglieri regionali, Giuseppe Mangialavori, Vincenzo Pasqua e Nazzareno Salerno. Sarà, invece, assente per impegni istituzionali, il rappresentante del Partito democratico, a palazzo Campanella, Michele Mirabello. L’iniziativa si svolgerà, stasera alle 18,30, nei locali dell’hotel 501. "Il Rotary Club di Vibo valentia – ha detto Antonello Fuscà – da tempo ha pensato di relazionarsi con le istituzioni per cercare di contribuire al dibattito e soprattutto alla realizzazione di quei progetti destinati a superare l'attuale e precaria condizione socio economica ed occupazionale del territorio.

Fondazione Campanella, Mangialavori (CdL): "Convocare il subito il Consiglio Regionale"

“La convocazione urgente di una seduta del Consiglio regionale da dedicare esclusivamente alla Fondazione Campanella”. E’ quanto chiede il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori (CdL). “E ’ inequivocabile - evidenzia il consigliere della Casa delle Libertà. Il tempo scorre senza che siano assunte decisive contromisure che blindino la sopravvivenza della struttura. E sulla ‘Campanella’ purtroppo incombe sempre di più il rischio chiusura. Uno scenario inquietante che aprirebbe drammatiche prospettive: la sospensione di tutte le attività assistenziali; la perdita di molti posti di lavoro e di professionalità qualificate nelle attività di ricerca e nella cura delle malattie oncologiche; e, ancor più grave, l’incremento dell’emigrazione sanitaria”. Mangialavori sottolinea in particolare questo passaggio: “A pagare il prezzo della chiusura di un’infrastruttura sanitaria così importante e
necessaria per la Calabria, sarebbero quelle persone che già sopportano grandi sofferenze e tribolazioni, che affrontano quotidianamente il disagio della malattia, ricorrendo a pesanti farmaci e costose terapie. Malati che, oltre al carico della patologia, dovrebbero dunque  affrontare e sostenere, per curarsi, le spese di trasferimento e permanenza fuori regione. Assolutamente inaccettabile ed offensivo dei diritti primari un sistema sanitario così concepito che invece di lenire le sofferenze ed essere vicino ai più deboli, aumenta il dramma di chi già deve combattere ogni giorno contro malattie importanti. Così, anche il già fragile sistema sanitario della Calabria vedrebbe lievitare ulteriormente i costi dell’emigrazione sanitaria, che diventerebbero decisamente insostenibili”. “Di fronte ad una emergenza di tale portata - che vedrebbe irrimediabilmente scomparire uno dei pochi centri di eccellenza in Calabria specializzato nell’assistenza oncologica - le Istituzioni non possono rimanere inerti ed impassibili. La politica - rilancia Mangialavori - è chiamata a ricercare tempestivamente ogni utile strumento tecnico-normativo per la risoluzione della vicenda, individuando precise fonti di finanziamento che garantiscano permanentemente, e dunque anche per il futuro, l’operatività della struttura”. “Dunque, rinnovo l’appello alla politica affinchè - anche mediante il coinvolgimento e la compartecipazione di tutti i livelli di governo - compia tutti gli sforzi per trovare la vera chiave di volta  e  perché  -  anche attraverso l’istituzione del Registro Tumori - conclude Giuseppe Mangialavori,  si diano le risposte sanitarie che i calabresi da tempo attendono”.

Centro Trasfusionale di Lamezia Terme: Interrogazione di Mangialavori (CdL)

“Il depotenziamento del centro trasfusionale di Lamezia Terme” è al centro di una interrogazione depositata stamani dal consigliere regionale Giuseppe Mangialavori (CdL). “Necessaria una ricostruzione dei fatti. Nell’ambito del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario - ricorda il consigliere - è stata decisa la riorganizzazione del sistema trasfusionale. A delineare i nuovi assetti, il decreto del presidente della giunta regionale numero 58 del 26 giugno 2014 con il quale il servizio trasfusionale di Lamezia Terme è stato ridotto ad appena sei ore e così trasformato in mera emoteca”. “Una decisione, questa - sottolinea Mangialavori - destinata ad avere ripercussioni gravissime sia per l’utenza ordinaria che per i vari reparti dell’ospedale lametino”. Secondo l’esponente della Casa delle Libertà: “Il centro trasfusionale di Lamezia Terme, infatti, non soltanto è presidio sanitario fondamentale per i malati di talassemia, anemia e delle altre patologie ematiche dell’area di riferimento, ma assolve anche ad una indispensabile funzione per le urgenze mediche. Mediante la disposta gestione di tale servizio da parte dell’ospedale ‘Pugliese’ di Catanzaro, l’attività inerente il centro trasfusionale è destinata ad un’inevitabile compressione. Alla luce della nuova organizzazione del servizio, infatti, il centro sarebbe depotenziato di una delle sue componenti essenziali: la capacità di fronteggiare le emergenze mediche”. “Il decreto - sostiene il consigliere regionale - risulta inoltre carente nella parte motivazionale di almeno due elementi di prioritaria importanza: presenza di adeguate linee di collegamento (importante snodo ferroviario, aeroporto e svincolo autostradale); utenza interessata a tale servizio. Ben 150 mila - sottolinea - i cittadini potenzialmente coinvolti nei servizi del centro trasfusionale lametino. Per tali ragioni - conclude Mangialavori - urge una modifica di questo provvedimento nella direzione auspicata che è quella di garantire l’apertura del centro trasfusionale di Lamezia Terme 24 ore su 24, presupposto essenziale per il mantenimento dei servizi già erogati, da tutti riconosciuti come un’eccellenza regionale”.

Fondazione Campanella, Mangialavori chiede convocazione consiglio

Il consigliere regionale della Casa delle Libertà Giuseppe Mangialavori chiede che sia convocata, quanto prima, una seduta del Consiglio Regionale per discutere della Fondazione Campanella in relazione al rischio concreto che la stessa sospenda tutte le sue funzioni. E’ dei giorni scorsi la notizia secondo cui la Fondazione, dal marzo prossimo, interromperà tutti i servizi ambulatoriali e i ricoveri. Un disastro, dal punto di vista occupazionale e soprattutto sanitario, visto che la Fondazione Campanella rappresenta l’eccellenza in ambito oncologico. “Se si giungesse alla chiusura di un’infrastruttura sanitaria così importante e necessaria per la Calabria, vista l’emigrazione che si registra per l’oncologia, la politica, che in tutti questi anni ha fatto promesse e si è impegnata, fino all’altro giorno nell’incontro romano col ministro Lorenzin, a dare risposte concrete, perderebbe la faccia”. Questo quanto dichiarato dall’esponente della CdL che aggiunge, inoltre: “nel corso della seduta consiliare il Governo della Regione potrà pubblicamente spiegare quali sono le sue reali intenzioni, cosa sta facendo e con quali risultati e, contemporaneamente, ciascuna forza politica potrà assumersi le proprie responsabilità. Si dice spesso che bisogna agire insieme dinanzi ad emergenze eclatanti; ebbene, ecco l’occasione per dimostrare che in Calabria non siamo all’anno zero della politica; che è valso qualcosa per i calabresi andare alle urne il 23 novembre e che, insomma, chi governa la Regione è capace di occuparsi dei problemi dei calabresi e non solo degli organigrammi di potere”.

Ricorsi, Mangialavori resta consigliere regionale

“La Corte d’appello di Catanzaro ha riconosciuto la piena legittimità della mia elezione alla carica di consigliere regionale. Respinto, infatti, il ricorso presentato da Claudio Parente primo dei non eletti della Casa delle libertà. Un risultato che conferma la correttezza politica, istituzionale e giuridica della mia posizione”. Giuseppe Mangialavori può gioire per la sua conferma a palazzo Campanella, le ombre sulla sua permanenza sono svanite. E l’esponente azzurro guarda al futuro,  alle attività che lo attendono senza però dimenticare il lavoro degli ultimi 3 mesi. “Oltre alla mia incondizionata fiducia nell’operato della magistratura – sostiene il politico vibonese - sono sempre stato sereno per un esito che premia la coerenza e la lealtà verso la legge e nei confronti del ruolo istituzionale ricoperto. A conferma di ciò i vari interventi politici e le numerose iniziative istituzionali già intraprese nella mia funzione di componente dell’assise regionale. Un plauso alla professionalità dell’avvocato Stefano Luciano del Foro di Vibo Valentia per l’ineccepibile difesa giudiziaria esercitata con rigore e acume. La mia azione tesa a contribuire alla crescita della Calabria – aggiunge - continuerà senza sosta e con la passione di sempre. E ciò nella consapevolezza che il rispetto della volontà popolare, in democrazia, è un dato inderogabile, al pari di quello della sua dignità, da difendere con l’onestà, l’intensità e la costanza dell’impegno”. Come si ricorderà, Parente aveva proposto un ricorso basandolo sul fatto che il concorrente (che aveva abbondantemente superato le 7 mila preferenze), ritenuto ineleggibile poiché direttore sanitario della “Salus Mangialavori”, avrebbe riportato il 94% delle preferenze proprio nel territorio dell’Asp vibonese. Stesso esito per il ricorso di Sergio Costanzo contro Flora Sculco: la crotonese rimane in consiglio regionale poiché il suo ruolo all’interno della struttura di Franco Pugliano è stato ritenuto alla stregua di una collaborazione esterna e, dunque, la Sculco non è stata considerata lavoratrice dipendente della stessa assise regionale.

  • Published in Politica

Il consigliere regionale Mangialavori, ospite di "On the news"

“La regione inizia così”, questo il tema della puntata di “On the news”, la popolare trasmissione che Rs 98 manda in onda ogni sabato dalle 10 alle 12. “ A tre mesi dall’elezione del governo regionale calabrese, presieduto da Mario Oliviero”, Antonio Zaffino e Francesca Onda,  ospiteranno il Consigliere regionale Giuseppe Mangialavori. L’esponente della Casa per le libertà, offrirà, quindi, il suo punto di vista sulle prime iniziative messe in campo dal nuovo Governatore della Calabria. L’argomento tocca da vicino tutti i cittadini che potranno dire la loro tramite sms e whatsapp al 324 833 1898 e in diretta telefonica chiamando lo 0963.71669. Come di consueto, oltre che sulle normali frequenze, la puntata sarà trasmessa, anche in streaming all’indirizzo: http://tunein.com/radio/Radio-Serra-RS-980-s3103/

Servizio Suem di Nicotera, Mangialavori scrive al dg dell'Asp

Il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori ha scritto al direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia per “offrire sostegno morale e, nei limiti delle prerogative assegnate per legge, ogni attività rientrante nel suo ruolo istituzionale volto a un intervento risolutivo in merito alla vicenda del servizio Suem a Nicotera”. A tale riguardo, il consigliere ha sottolineato come “il diritto alla salute previsto dalla Costituzione sia stato, almeno in parte, compromesso, negli ultimi anni, da una politica tendente alla compressione dei costi non sempre giustificata e razionale. In conseguenza di ciò, molte realtà territoriali sono rimaste prive o depotenziate di servizi primari ed essenziali. Il diritto alla salute ha subito, in tal modo, un vulnus significativo. Rilevante a tal fine è la vicenda del servizio di 118 di Nicotera. Nell’area geografica di riferimento, dove vivono migliaia di cittadini – ha spiegato l’esponente azzurro - la presenza di tale postazione risulterebbe quanto mai utile al potenziamento e alla razionalizzazione del servizio. Ritardi, difficoltà, ostacoli di ogni genere si sono rivelati fatali per garantire l’auspicabile potenziamento del servizio. È evidente che la persistenza di tale contesto genera difficoltà rilevanti per la vita sociale e per gli elementari diritti della cittadinanza. Sulla base degli elementi acquisiti, il servizio di Postazione Emergenza Territoriale (Pet) risulta garantito, per l’area Limbadi-Nicotera, dai presidi sanitari di Vibo Valentia e Tropea. Tuttavia, un rafforzamento di tale servizio sarebbe comunque opportuno se non addirittura necessario. Considerato l’impegno per una soluzione positiva della questione – ha concluso il rappresentante della Cdl a palazzo Campanella - il direttore è stato invitato a perseverare sulla via del lavoro proficuo, indirizzato, unicamente, all’attivazione di un servizio così prioritario e importante per il territorio e per le sue comunità di riferimento”.

  

   

 

Subscribe to this RSS feed