Confiscati beni per 200 mila euro ad un pregiudicato

I Finanzieri hanno eseguito un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale –Sezione Misure di Prevenzione- a carico di A.C.W., 44 anni, pregiudicato di Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria,  Il provvedimento di confisca ha definitivamente convalidato le attività d’indagine di natura economica e finanziaria svolte dalle Fiamme Gialle reggine, che hanno operato su delega della Procura della Repubblica di Reggio Calabria. I beni confiscati erano già stati sottoposti a sequestro dai militari del Gruppo di Reggio Calabria, in due distinte operazioni poste in essere nel mese di agosto del 2013 e nel mese di maggio 2014. Il patrimonio confiscato ammonta ad un totale stimato di 200.000 euro, consistente in conti correnti, polizze vita ed aziende. Il tutto ora passerà sotto la gestione dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Il provvedimento di confisca è il frutto di certosine indagini poste in essere dai militari della Guardia di Finanza, nei confronti di un pluripregiudicato, apparentemente nullatenente, che invece è risultato avere l’effettiva disponibilità dei beni oggi definitivamente confiscati. I giudici hanno anche ritenuto di applicare ad A.C.W. l’ulteriore misura della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per tre anni, con obbligo di dimora nel Comune di Villa San Giovanni. Tale intervento si colloca nell’ambito dell’incessante ricerca posta in essere dai Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, volta ad individuare e sequestrare i beni illecitamente accumulati da soggetti appartenenti o meno alla criminalità organizzata.

 

Falso cieco smascherato dalla Guardia di Finanza

Dal 2003 era stato riconosciuto affetto da una patologia agli occhi e beneficiava di una pensione di invalidità a carico dell’I.N.P.S. con l’aggiunta dell’indennità di accompagnamento per le gravi condizioni documentate. Un "falso cieco", di 72 anni, è stato scoperto a Bagnara Calabra dai finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria che, dopo aver assunto informazioni presso l’I.N.P.S. e le Aziende Sanitarie Locali del territorio, hanno avviato accertamenti sul suo conto, sottoponendolo a continua osservazione. I numerosi pedinamenti, regolarmente filmati dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Villa San Giovanni, hanno evidenziato una situazione completamente diversa dal quadro clinico prospettato, desumibile dalla documentazione sanitaria. In effetti, le sue capacità visive non erano così compromesse. Era autonomo nelle normali attività quotidiane, al punto da dirigere i lavori di ristrutturazione del proprio immobile, quando partecipa a cerimonie ed eventi o quando passeggia per le vie della cittadina tirrenica. Tutto ha avuto inizio circa dodici anni fa, quando all’uomo era stata riconosciuta la pensione di invalidità. In seguito, avrebbe simulato l’esistenza di uno stato di cecità assoluta, tale da renderlo completamente incapace di vedere con l’ulteriore riconoscimento dell’indennità di accompagnamento. Il "falso cieco" è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per truffa aggravata ai danni dello Stato e dovrà ora restituire all’I.N.P.S. circa 60 mila euro, quale somma percepita indebitamente. La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha anche disposto il sequestro dei beni immobili dell’indagato fino a concorrenza degli importi indebitamente percepiti.

Rapporti sessuali per concedere un mutuo: nei guai direttore di filiale di banca

I Finanzieri  hanno dato esecuzione ad una misura interdittiva firmata dal giudice delle indagini preliminari, emessa a seguito di richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Il destinatario del provvedimento è un funzionario bancario (S.D. di43 anni) dipendente di un noto istituto di credito che, abusando della sua funzione e minacciando la mancata concessione di un mutuo, avrebbe preteso di avere rapporti personali ed intimi con una malcapitata cliente. Dopo i gravi fatti accaduti, la donna si è rivolta ai Finanzieri del Gruppo di Reggio Calabria che, dopo accurate indagini, hanno ricostruito i fatti e depositato una dettagliata annotazione in Procura. A seguito delle risultanze investigative, il pubblico ministero ha richiesto ed ottenuto dal giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria la misura interdittiva del divieto temporaneo ad esercitare le attività professionali connesse all’esercizio del credito ed alla sua posizione di direttore di filiale per mesi due. Il provvedimento è stato anche notificato all’istituto di credito interessato per i provvedimenti interni di sua spettanza. I fatti accertati dai Finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, mettono in risalto il grave problema dell’accesso al credito, argomento di assoluta attualità e particolarmente sentito dall’opinione pubblica. Tale situazione congiunturale può infatti stimolare comportamenti illeciti da parte di operatori del settore che, operando in mala fede e sfruttando il loro ruolo, inducono i clienti ad accettare anche azioni illecite come quella ricostruita dalle Fiamme Gialle di Reggio Calabria.

La Guardia di Finanza ha scoperto un autolavaggio abusivo

I militari della Guardia di Finanza, nell’ambito delle attività di controllo economico-finanziario del territorio, in un popoloso e centrale quartiere, via Maresciallo Cusmano, della città di Reggio Calabria, hanno scoperto un autolavaggio che ritengono, in base agli accertamenti eseguiti, completamente abusivo e privo delle previste autorizzazioni/concessioni urbanistiche commerciale e ecologiche. L’opera, abusiva secondo gli investigatori, sarebbe stata costruita su un’area di proprietà comunale senza alcuna autorizzazione o concessione sia dal punto di vista urbanistico che ecologico. La fiorente attività economica, che gli inquirenti sostengono fosse del tutto sconosciuta al fisco, era sprovvista, sostengono,  anche delle autorizzazioni per lo scarico delle acque reflue che venivano immesse senza alcun filtraggio nelle fognature comunali. Inoltre per il funzionamento della struttura, stando alla ricostruzione delle Fiamme Gialle, era stato effettuato un allaccio elettrico abusivo alla rete Enel che alimentava i macchinari utilizzati per l’attività. I Finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, dopo accurate indagini, sono riusciti ad individuare l’autore dell’abuso identificato in C.G. di 61 anni, nativo e residente a Reggio Calabria. L’opera, sospettata di essere, abusiva è stata immediatamente sequestrata dalle Fiamme Gialle ed il responsabile denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per le violazioni riscontrate.

Guardia di Finanza: cambia il vertice del Comando provinciale Catanzaro

Oggi, alla presenza del Comandante regionale Calabria della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Gianluigi Miglioli, si è svolta la cerimonia di avvicendamento nell’incarico di comandante provinciale di Catanzaro tra il Colonnello Mario Palumbo ed il Colonnello Davide Rametta. Il Colonnello Palumbo, che lascia l’incarico, ha inteso rivolgere parole di ringraziamento all’istituzione per la preziosa ed intensa esperienza professionale che ha affrontato ricoprendo l’incarico unitamente a quello di titolarità di Comandante del Nucleo di Polizia tributaria di Catanzaro. Il Colonnello Davide Rametta, proveniente dall’Accademia del Corpo, nel salutare il Comandante regionale, gli ufficiali e le rappresentanze dei reparti dipendenti riuniti per l’occasione, ha assicurato ogni impegno per continuare nell’efficace opera di servizio e di cooperazione istituzionale intrapresa dal corpo sul territorio della provincia di Catanzaro. Il comandante regionale ha concluso la breve ma significativa cerimonia dando il benvenuto al Colonnello Rametta e augurandogli buon lavoro ed ha rinnovato il proprio ringraziamento al Colonnello Palumbo per il personale contributo fornito a garanzia della continuità di comando.

Appalto selvaggio, interdittiva antimafia e violazioni ambientali nel Vibonese: scattano le denunce

I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, nel corso di un intervento lungo la S.S. 18, dove erano in corso lavori di rifacimento del manto stradale, hanno sorpreso sul cantiere diverse imprese intente a lavorare in assenza di qualsiasi contratto con la società aggiudicataria dell’appalto e, soprattutto, in assenza delle prescritte autorizzazioni al sub appalto da parte della Stazione Appaltante. Una delle ditte trovate sul cantiere è risultata addirittura destinataria di un’informazione antimafia interdittiva, per effetto della quale non avrebbe potuto eseguire lavori affidati dalla Pubblica Amministrazione. I Finanzieri hanno inoltre accertato che il materiale prodotto dalla fresatura del vecchio manto stradale veniva illecitamente smaltito, abbandonandolo su terreni privati o aree demaniali, invece di essere conferito in discariche autorizzate o in siti di stoccaggio appositamente individuati. Il tutto al fine di evitare i costi che connessi al conferimento in discarica e lucrare maggiori margini di utile. Al termine delle operazioni di servizio sono state denunciate a piede libero sette persone per le ipotesi di sub appalto non autorizzato e attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro, tra l’altro, i mezzi impiegati per l’illecito smaltimento dei rifiuti e decine di metri cubi di materiale stradale fresato. L’operazione delle Fiamme Gialle si inquadra nell’ambito di un piano di controlli in materia di appalti stradali che vede i militari del Corpo costantemente impegnati, con interventi ben distribuiti su tutto il territorio della Provincia, a tutela della legalità in materia di appalti pubblici, della leale concorrenza tra le imprese a beneficio della collettività ed a salvaguardia dell’ambiente.

 

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Finanza: concorso per reclutamento 8 tenenti del ruolo tecnico-logistico-amministrativo

Sulla Gazzetta Ufficiale - 4^ Serie Speciale - 69, dell’8 settembre 2015 è stato pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 8 tenenti del “ruolo tecnico-logistico-amministrativo”, per l’anno 2015. Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che, alla data del 1° gennaio 2015, non abbiano superato il trentaduesimo anno di età (siano quindi nati in data successiva al 1° gennaio 1983 compreso) e siano in possesso di un diploma di laurea specialistica o di laurea magistrale o titolo equipollente (con esclusione, quindi, delle lauree c.d. “triennali” o “di I livello”), tra quelli indicati negli allegati al predetto bando di concorso. La presentazione delle domande dovrà avvenire entro l’8 ottobre 2015. La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata esclusivamente mediante procedura informatica disponibile sul sito www.gdf.gov.it – area “Concorsi Online”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato. Al termine della compilazione, l’istanza deve essere stampata, firmata per esteso dal concorrente e consegnata a mano, oppure inviata a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, al Centro di Reclutamento della Guardia di Finanza, via delle Fiamme Gialle n. 18, 00122 – Roma/Lido di Ostia, entro trenta giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Sul sito internet www.gdf.gov.it è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sui concorsi.

 

Sequestrati 119 chili di cocaina purissima: avrebbe fruttato 24 milioni di euro

Gli uomini del Comando Provinciale di Reggio Calabria, unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane – Ufficio Antifrode di Gioia Tauro, hanno individuato e sequestrato un altro ingente carico di cocaina purissima. Il quantitativo di stupefacente, pari a circa 119,035 chilogrammi, è stato rinvenuto occultato all’interno di 3 borsoni nascosti in un container, che trasportava caffè, proveniente da Santos (Brasile) e destinato al porto di Trieste. L’operazione è stata eseguita attraverso una serie di incroci documentali e successivi controlli anche a mezzo di sofisticate apparecchiature scanner. La cocaina sequestrata avrebbe fruttato, con la vendita al dettaglio, circa 24 milioni di euro. L’attività delle Fiamma Gialle, in sinergia con l’Agenzia delle Dogane, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale di Reggio Calabria, si inserisce nell’ambito della più generale intensificazione delle attività di controllo volte al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti nel porto di Gioia Tauro.

 

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