'Ndrangheta, sequestrati beni per 6 milioni di euro

Un patrimonio che ammonta complessivamente a 6 milioni di euro è stato posto sotto sequestro dai militari della Guardia di Finanza. Nel mirino delle Fiamme Gialle di Reggio Calabria una rinomata struttura turistica, due concessionarie che disponevano di cinquanta autovetture, oltre a due aziende attive nel comparto delle pulizie e titolari di appalti assegnati dall'Amministrazione Comunale di Palmi. Secondo gli investigatori, la proprietà dei beni, sebbene attribuita sulla carta a sei soggetti che fungevano da "teste di legno", sarebbe riconducibile ad una persona sospettata di contiguità con la cosca di 'ndrangheta Parrello. Sette i soggetti denunciati.  

Pretendeva di entrare gratis nei locali: arrestato per estorsione

I militari della Guardia di Finanza hanno arrestato un uomo accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, per un decennio si sarebbe reso autore di azioni intimidatorie al fine di beneficiare degli accessi e delle consumazioni a titolo gratuito in diversi locali notturni di Lamezia Terme. L'inchiesta, avviata a gennaio dello scorso anno, è stata portata avanti dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Gli inquirenti, indagando su vicende di altra natura, sono venuti a sapere che un barman era stato malmenato dal soggetto tratto in arresto oggi ed al quale si era rivolto affinché pagasse la consumazione. E' stato così che hanno scoperto non trattarsi di un episodio isolato. L'indagato, sostengono gli investigatori, si faceva scudo della "vicinanza a cosche ‘ndranghetistiche locali"

Indagine su falsi braccianti: danno erariale di 3 milioni di euro

I militari della Guardia di finanza  hanno trasmesso una segnalazione alla Corte dei conti in riferimento ad un danno all'Erario pari a 3 milioni di euro. Il reato da cui essa è scaturita è quello di illecita percezione di finanziamenti pubblici in materia di disoccupazione agricola, maternità e malattia. Si tratta di un'appendice dell'operazione "Arcadia 2", eseguita cinque mesi fa. Al centro dell'inchiesta, condotta dalle Fiamme Gialle di Catanzaro, la posizione di 459 falsi braccianti che, secondo quanto ipotizzano gli inquirenti, si sarebbero intascati gli indennizzi. Coinvolti nell'indagine, nell'ambito della quale erano stati effettuati due arresti e sequestrati beni del valore di tre milioni di euro, altri cinque soggetti che avrebbero favorito le illecite erogazioni di denaro. 

'Ndrangheta, operazione contro il clan Commisso: 18 arresti nella Locride

Militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coadiuvati dai colleghi dello Scico (Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata) hanno dato avvio nelle prime ore di oggi ad una vasta retata, in va di conclusione in questi minuti, che ha smantellato un'organizzazione dedita, secondo la ricostruione degli inquirenti, all'esercizio abusivo del credito, all'estorsione ed all'usura. Diciotto le ordinanza di custodia cautelare disposte sulla scorta di un'inchiesta portata avanti dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. I destinatari dei provvedimenti disposti dal Giudice delle indagini preliminari sono sospettati di essere organici al clan Commisso, una cosca di 'ndrangheta i cui interessi criminali gravitano nel comprensorio di Siderno, area jonica del Reggino. Nell'ambito della medesima operazione, le Fiamme Gialle, inoltre, stanno apponendo i sigilli ad appartamenti, autoveicoli ed appezzamenti di terreno.

Scoperta evasione fiscale per due milioni di euro nel vibonese

Evasione fiscale per 1,8 milioni di euro. E' quanto hanno scoperto i finanzieri della Tenenza di Tropea nel corso di una serie di accertamenti che hanno interessato i titolari di alcune attività economiche operanti lungo la "Costa degli dei". Oltre all'evasione fiscale ed a violazioni di carattere amministrativo, le fiamme gialle hanno rilevato illeciti perseguibili penalmente. Tra le numerose irregolarità registrate l'omessa/infedele presentazione delle prescritte dichiarazioni annuali ai fini delle Imposte sui redditi e dell'IVA. La ricostruzione dei ricavi sottratti a tassazione è stata supportata da specifici controlli incrociati nei confronti di clienti, nonché dall'acquisizione di ulteriori dati che hanno consentito di avvalorare la specifica attività ispettiva di natura economico-patrimoniale. E' stato altresì accertato l'utilizzo di fatture afferenti ad operazioni economiche inesistenti per oltre 2 milioni di euro, nonché l'emissione per oltre 600 mila Euro. All'Autorità giudiziaria, interessata anche ai fini dell'adozione della misura cautelare del sequestro per equivalente fino all'ammontare delle imposte evase, sono state deferite, per violazione del D.lvo 74/2000, tre persone, a piede libero.

Guardia di Finanza salva famiglia da auto in fiamme

Un'intero nucleo familiare, tra cui due bambini, è stato tratto in salvo da un'auto in fiamme grazie al tempestivo intervento di una pattuglia della Guardia di Finanza di Amantea, lungo la statale 107, tra Paola e Cosenza. Mentre percorrevano la strada, nella parte sottostante il veicolo che li precedeva, i militari hanno notato un principio d'incendio. A quel punto, poco prima che imboccasse una galleria, le Fiamme Gialle hanno fermato il veicolo i cui occupanti non si erano accorti di nulla. Appena arrestata la corsa, l'auto è stata immediatamente avvolta dalle fiamme che, in attesa dell'arrivo dei Vigili del Fuoco, sono state contenute dai finanzieri grazie all'estintore in dotazione all'auto di servizio.

 

Vibo, tutte le operazioni della Guardia di Finanza del 2014

La Guardia di Finanza mira a tutelare l’Economia Legale a favore delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti ed in tale alveo si sono sviluppate le attività investigative, informative e divulgative poste in essere dalle Fiamme Gialle Vibonesi nella decorsa annualità. Per realizzare ciò, secondo consolidate metodologie, sono state svolte attività operative indirizzate verso: il contrasto alle frodi fiscali e all’economia sommersa, la vigilanza sulla spesa pubblica, l’attività anti-contrabbando nel settore dei prodotti energetici, la lotta al gioco illegale, l’aggressione agli interessi economico-patrimoniali della criminalità organizzata ed al riciclaggio, la tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori, il contrasto ai traffici illeciti, il controllo economico del territorio ed il servizio di pubblica utilità 117, nonché il concorso alla sicurezza e all’ordine pubblico. Nell’ambito del Contrasto alle Frodi Fiscali e all’Economia Sommersa sono state effettuate 249 tra verifiche e controlli ai fini delle Imposte Dirette, dell’I.V.A. ed altri tributi, nonché 2.443 controlli sul rilascio di scontrini/ricevute fiscali e trasporto delle merci su strada (rilevato oltre il 40% di irregolarità nel rilascio dello scontrino/ricevuta fiscale); sono stati denunciati 26 responsabili di frodi e reati fiscali, nonché scoperti 17 evasori totali e 3 paratotali e 75 lavoratori irregolari di cui 58 completamente in nero (22 i datori di lavoro verbalizzati per utilizzo di manodopera irregolare ed in nero). In termini di concretezza per l’effettivo recupero dei tributi evasi sono state avviate procedure di sequestro patrimoniale nei confronti dei responsabili di reati tributari per 5 milioni di euro con riferimento a cui sono già stati eseguiti provvedimenti per 2,3 milioni euro, nella forma del sequestro per equivalente, risorse che verranno acquisite definitivamente al patrimonio dello Stato una volta conclusi i relativi procedimenti. Sono state proposte, altresì, misure cautelari amministrative per oltre 11 milioni di euro. Nel settore della Vigilanza sulla Spesa Pubblica, dove l’utilizzo corretto dei finanziamenti, con l’accentuarsi della crisi economica, assume sempre più valenza strategica, soprattutto in territori economicamente fragili quali quelli del vibonese, sono state effettuate 34 attività ispettive nel comparto delle Frodi nella richiesta/percezione di risorse a carico del bilancio dell’Unione Europea che hanno consentito di deferire all’A.G. 35 responsabili, di cui n. 8 in stato di arresto, in relazione a contributi indebitamente percepiti/richiesti quantificati in oltre 6,5 milioni di euro. Sono stati altresì effettuati sequestri per oltre 30 milioni di euro. Mentre nell’ambito di 12 attività ispettive condotte per contrastare le Frodi in materia di Incentivi Nazionali sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 17 responsabili, di cui n. 6 in stato di arresto (i contributi indebitamente percepiti/richiesti, in questo caso, ammontano ad oltre 3,4 milioni di euro). Sono stati, altresì, effettuati 4 controlli in materia di Appalti Pubblici al termine dei quali sono stati deferiti all’A.G. 13 responsabili, in relazione all’assegnazione irregolare di somme per circa 3 milioni di euro (Valore degli appalti controllato pari ad € 8.633.300). In materia di tutela della Spesa Sanitaria a seguito di 2 controlli e di frodi accertate per € 4,5 milioni di euro sono stati tratti in arresto 4 responsabili. Per quanto riguarda i controlli nel comparto delle Prestazioni Sociali Agevolate e dei Ticket Sanitari sono state riscontrate irregolarità nel 90% casi dei casi esaminati. Sono stati complessivamente segnalati all’Autorità Giudiziaria n. 40 responsabili di Reati contro la Pubblica Amministrazione ed all’Autorità Contabile 26 soggetti per Danni Erariali quantificati in circa 9 milioni di euro. Sul fronte della lotta alle frodi in materia di Accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, i Reparti dipendenti al fine di assicurare la duplice finalità di tutelare il gettito assicurato all’erario e di preservare la correttezza del mercato hanno effettuato 10 interventi, sequestrando Kg. 6.327 di prodotti energetici, mentre nella Lotta al Gioco Illegale svolta nell’ambito della più generale azione condotta dal Corpo contro l’evasione fiscale e gli interessi economici della criminalità, i Reparti dipendenti autonomamente o congiuntamente a personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno effettuato 10 interventi e verbalizzato 9 soggetti. Anche l’impegno a tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori è stato costante, attraverso la lotta alla contraffazione, la tutela del made in Italy ed il contrasto alla commercializzazione di prodotti non sicuri e dannosi per la salute del cittadino. Le decine di controlli svolti, anche con il supporto del Sistema Informativo Anti Contraffazione (SIAC), posto ad ausilio delle attività operative effettuate dai Reparti del Corpo e dalle altre Forze di Polizia, hanno consentito di sequestrare migliaia di prodotti contraffatti e/o poco sicuri e circa 2.300 Kg di prodotti agroalimentari nonché di deferire alle competenti Autorità 8 persone per violazioni penali e 12 per illeciti amministrativi. Nell’ambito della tutela del mercato dei capitali sono state approfondite 65 Segnalazioni di Operazioni Sospette ed effettuate Ispezioni e Controlli Antiriciclaggio rilevando violazioni di carattere penale ed amministrativo. Il riciclaggio accertato ammonta a circa 200.000 €, mentre in materia di reati fallimentari, nel corso di 5 interventi, sono stati denunciati 10 soggetti ed effettuati sequestri per oltre 115 mila euro. Molto efficace è stata l’azione di contrasto alla criminalità organizzata, in una provincia connotata dalla presenza di forti consorterie criminali con ramificazioni in altre regioni del Paese.. In tale ambito, in applicazione della normativa antimafia, sono stati condotti 52 accertamenti che hanno interessato 53 soggetti (29 persone fisiche e 24 giuridiche) e consentito di proporre per il sequestro e successivamente sequestrare beni per 45 milioni di euro nonché di effettuare confische per 4 milioni di euro. Le primarie funzioni della Guardia di Finanza a tutela della finanza pubblica e dell’economia, oltre che di contrasto ai traffici illeciti e di concorso alla pubblica sicurezza, trovano un’importante manifestazione nel “controllo economico del territorio”, reso possibile anche grazie all’ausilio del numero di pubblica utilità 117, verso cui la costante fiducia dei cittadini è testimoniata dalle centinaia di chiamate giunte. A livello centrale, per la sempre maggiore efficacia dello specifico dispositivo è stata potenziata la sezione dedicata al servizio “117”, presente sul sito internet www.gdf.gov.it, attraverso la quale è possibile compilare, stampare e presentare ai Reparti territoriali segnalazioni, denunce e richieste, di semplice compilazione. Le Fiamme Gialle vibonesi hanno altresì concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, principalmente con l’impiego dei militari specializzati “Anti Terrorismo e Pronto Impiego” (ATPI) che per il loro particolare addestramento e la conoscenza delle migliori tecniche di polizia, si caratterizzano per un peculiare dinamismo operativo ed oltre a garantire i servizi di ordine pubblico e le misure di protezione personale nel quadro delle direttive delle locali Autorità di pubblica sicurezza, fanno parte integrante del dispositivo operativo del Corpo per il contrasto all’illegalità economico-finanziaria ed ai traffici illeciti, assicurando il loro fondamentale apporto soprattutto al controllo economico del territorio. Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, il Corpo ha assicurato inoltre, in provincia, unitamente alle altre Forze di Polizia, un’ampia azione di contrasto ai Traffici Illeciti, quali quelli nel settore degli stupefacenti, dei rifiuti, delle armi, concorrendo al dispositivo volto a contrastare l’immigrazione clandestina ed all’accoglienza umanitaria dei migranti, giunti numerosi presso il porto di Vibo Marina.

 

La Guardia di Finanza sequestra 52 tonnellate di sigarette

Cinque container di sigarette sequestrate nel porto di Gioia Tauro. Questo l'esito di un'operazione condotta dagli uomini del Comando Provinciale  della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, unitamente a Funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - S.V.A.D. di Gioia Tauro. I container recanti false indicazioni sull'origine e qualità della merce stivata erano arrivati nello scalo della Piana dagli Emirati Arabi Uniti. L'operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha consentito, dopo una serie di complessi incroci documentali e successivi controlli, l'individuazione della merce. Il carico, composto da circa 52 tonnellate di sigarette recanti vari marchi non censiti, era "formalmente" diretto in Montenegro ma, presumibilmente, era pronto ad essere immesso sul mercato italiano. Si è proceduto, quindi, al sequestro delle sigarette per il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

 

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