Teatro, “Le serve” di Jean Genet approda a Lamezia Terme

Dopo Campania, Sicilia, Piemonte, Veneto, Marche, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Lazio e Puglia, domenica prossima (1 marzo), alle 18, il Teatro comunale Grandinetti di Lamezia Terme ospiterà il Teatro dell’Accadente di Forte dei Marmi (Lu), con lo spettacolo “Le serve” di Jean Genet, regia di Luca Brozzo.

Lo spettacolo partecipa alla V edizione del Gran premio del teatro amatoriale italiano, inserito nella rassegna teatrale Vacantiandu.

Ospitato per la prima volta in Calabria con le compagnie amatoriali vincitrici del Premio Fita “Miglior spettacolo” in 14 regioni italiane, Il Gran premio del teatro amatoriale italiano è organizzato a livello nazionale dalla Federazione italiana teatro amatori e per questa edizione si avvale della collaborazione organizzativa della compagnia teatrale “I Vacantusi” e del patrocinio della Regione Calabria.

Definito un classico del teatro moderno, “Le serve”, scritto da Jean Genet nel 1946, è un dramma basato su un fatto realmente accaduto in Francia nel 1933 quando, a Le Mans, una madre e una figlia furono uccise da due giovani sorelle al loro servizio.

Lo spettacolo è un continuo gioco perverso fatto di coppie, contraddizioni e sdoppiamenti di personalità.

Solange e Claire sono due cameriere frustrate e sottomesse, che vivono un rapporto di amore-odio con la loro padrona, l’elegante Madame, che incarna tutti gli ideali a loro negati. In assenza della padrona, le serve si ritrovano ad allestire un ossessivo teatrino, una doppia vita in cui, come bimbe perverse, giocano “a fare Madame”.

A turno, vestono i suoi abiti, la imitano e, alla fine del “rito”, la uccidono. Ma ben presto finzione e realtà, nelle loro menti contorte, si sovrappongono.

Sul palcoscenico Gabriella Ghilarducci, Lucia Menapace, Patrizia Pucciarelli.

Lo spettacolo sarà valutato da una giuria qualificata e parteciperà alla kermesse finale del Gran premio del teatro amatoriale italiano, la cui cerimonia di premiazione si svolgerà il prossimo 29 marzo al Teatro comunale Grandinetti.

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Successo per “La cameriera brillante” che chiude la rassegna teatrale Vacantiandu al Teatro Comunale di Catanzaro

Si chiude con l’ennesimo successo la seconda annualità della rassegna teatrale Vacantiandu con la direzione artistica di Diego Ruiz, Nico Morelli e la direzione amministrativa di Walter Vasta.

Ad andare in scena sul palco del Teatro Comunale della città capoluogo è stata la Compagnia teatrale “I Vacantusi” di Lamezia Terme, con lo spettacolo, realizzato in collaborazione con l’Associazione Maschera e Volto, "La cameriera brillante" di Carlo Goldoni, regia di Imma Guarasci.

Una bella e vivace commedia in costume che ha trasportato il pubblico nella fascinosa atmosfera della Venezia settecentesca tra trine, merletti, parrucche, ventagli e minuetti.

La scenografia cartonata, curata da Maria Faragò, ha disseminato lo spazio scenico di “segni”, delimitando idealmente i vari ambienti: uno specchio e una seduta per la camera da letto, un tavolo per quella da pranzo, una poltrona per il salotto, una cassapanca, un trespolo portafiori…

Il rapporto interno/esterno è stato invece risolto con leggere tende a filo in un continuum spaziale tra palcoscenico e backstage. Un suggestivo effetto pittorico in bianco e nero ha così incorniciato i personaggi nei loro costumi dai colori smaglianti.

Siamo a Mestre, nella casa di villeggiatura del burbero e avaro mercante Pantalone interpretato da un Nico Morelli in gran forma.

La casa è governata da Argentina la “cameriera brillante”, una sorta di serva-padrona a cui Sabrina Pugliese dà carattere e personalità con battute argute e movimenti scenici di grazia e leggerezza.

Le sue padroncine, l’acida Clarice (Rita Scalzo) e la dolce Flaminia (Angela Gaetano), grazie alla sua trovata di rappresentare una “commedia nella commedia”, riusciranno a coronare il loro sogno d’amore rispettivamente con il nobile Ottavio (Walter Vasta) e con il parvenu Florindo (Ruggero Chieffallo).

A completare la schiera dei personaggi il padrone della casa (Vincenzo Muraca) e i due servi, impiccioni ed afflitti da una fame eterna, Brighella (Rosa Aiello) e Traccagnino/Giangurgolo (Nunzio Santoro).

La commedia fa parte della cosiddetta riforma goldoniana che mirava all’innovazione dei caratteri teatrali, a discapito delle solite maschere che limitavano l’analisi psicologica e comportamentale del personaggio.

In questo contemporaneo adattamento drammaturgico ed allestimento scenico, la regia di Imma Guarasci ha inteso proporne i dettami. Il testo è stato ridotto e adattato per renderlo più attuale e aderente all’interpretazione degli attori e alla fruizione degli spettatori. La messinscena è frutto di un laboratorio di Teatroterapia che ha rappresentato per I Vacantusi la possibilità di essere protagonisti di una commedia “meta-teatrale” e di lavorare individualmente sui propri personaggi superando i confini degli spazi convenzionali del palcoscenico.

Le maschere in cartapesta che rievocano inizialmente quelle della Commedia dell’Arte si trasformano poi in “caratteri” da commedia: le pagine di Goldoni vengono così “riscritte” in scena dagli stessi protagonisti.

Le coreografie ripropongono una versione “moderna” del minuetto e di danze d’epoca contaminate dalle azioni sceniche dei personaggi.

Lo spettacolo è stato accolto con calorosi applausi dal numeroso pubblico presente.

Al termine della commedia Nico Morelli e Walter Vasta, rispettivamente direttore artistico e direttore amministrativo della rassegna Vacantiandu hanno voluto ringraziare ancora una volta il direttore del Teatro Comunale di Catanzaro, Francesco Passafaro e tutto il suo staff per l’accoglienza e la preziosa collaborazione ricevute durante lo svolgimento dell’intera rassegna e hanno poi consegnato la tradizionale maschera in ceramica alla regista Imma Guarasci e a Michele Mirabello, presidente della Commissione Cultura della Regione Calabria per il sostegno nei confronti dell’Associazione teatrale I Vacantusi.

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 “Colpo di scena”, il nuovo spettacolo di Carlo Buccirosso ospite della rassegna Vacantiandu al Teatro comunale di Catanzaro

 Domani (giovedì 10 gennaio), ore 20.45, terzo appuntamento con la rassegna teatrale Vacantiandu con la direzione artistica di Diego Ruiz, Nico Morelli e la direzione amministrativa di Walter Vasta.

Promossa dall’Associazione teatrale I Vacantusi di Lamezia Terme, la rassegna, ospitata quest’anno al Teatro comunale di Catanzaro diretto da Francesco Passafaro, propone "Colpo di scena" il nuovo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Carlo Buccirosso e prodotto da Ente teatro cronaca Vesuvioteatro.

Un thriller - con una svolta mistery - in chiave comica nato dalla felice penna di Buccirosso che prosegue con successo questo nuovo filone drammaturgico venato di amara ironia. Un teatro “popolare”, il suo, che sa parlare al cuore del pubblico perché affronta tematiche sociali importanti e di stringente attualità attingendo a quella che è la vita reale.

Il noto attore partenopeo questa volta veste i panni di un integerrimo vice questore di provincia, Armando Piscitelli, con l’ambizione di garantire la sicurezza dei cittadini ripulendo il mondo dai delinquenti. Ad aiutarlo in questa missione quotidiana ci sono l’ispettore Murolo, i giovani agenti rampanti Varriale, Di Nardo e Farina e la rassicurante sovrintendente Signorelli.

Tutti a dare la caccia al feroce Michele Donnarumma che darà filo da torcere al povero vice questore facendo vacillare tutte le sue certezze. Piscitelli cercherà conforto tra gli affetti familiari nella sua baita di montagna dove ad attenderlo ci sono il padre Marcello, ex colonnello dell’esercito affetto da Alzheimer, Gina la sua bisbetica badante rumena, la suadente professoressa Cuccurullo e… un imprevedibile “colpo di scena” finale!

Sul palcoscenico, insieme a Carlo Buccirosso, un cast di attori eccellenti Gino Monteleone, Gennaro Silvestro, Peppe Miale, Monica Assante di Tatisso, Elvira Zingone, Claudiafederica Petrella, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo e Matteo Tugnoli.

Info e biglietti: 0968 23564 / 327 1310708 Lamezia Terme 0961 741241 Catanzaro www.ivacantusi.com / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Costo biglietti: € 30 primo settore / € 25 secondo settore intero / € 20 secondo settore ridotto Servizio Bus Navetta gratuito Lamezia/Catanzaro A/R.

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Teatro, grande successo per la commedia “Il morto è vivo”

Ha strappato tantissimi applausi e molte risate la commedia “Il morto è vivo” interpretata dai componenti dell'associazione teatrale “I Vacantusi”.

La rappresentazione, diretta da Nicola Morelli, Diego Ruiz e Walter Vasta, ha chiuso il sipario della rassegna “Vacantiandu

Una commedia innovativa, d'avanguardia, che ha saputo portare sulla scena trent'anni di pop italiano e mondiale, sapientemente mixato in un gioco di costumi, musica e battute, dall'eclettico maestro e regista Giovanni Carpanzano.

La commedia in due atti di Oreste De Santis non è stata la “classica” commedia, ma un agglomerato di emozioni e ricordi, rivissuti attraverso personaggi come: Gessica Rabbit, Melilyn Monroe, Rossella O'Hara a Wonder Woman e Capitan America.

Il tutto accompagnato dallo scorrere delle immagini proiettate su uno schermo e riferite alla storia sociale e culturale del nostro pianeta: dai bambini in Africa alle sfilate di moda a Parigi, fino a personaggi della televisione italiana come Marzullo e Barbara D'Urso.

Bravissimi naturalmente gli attori che, con questa commedia, hanno sicuramente fatto un salto di qualità nella loro interpretazione, riuscendo a solcare per oltre due ore il palco del teatro Grandinetti con grande padronanza.

Bravissimo Walter Vasta nei panni di Fortunato, un uomo che, colpito da una forte depressione, crede di vedere uno spirito di nome Zazzà (interpretato da Ruggiero Chieffallo), che gli ha predetto la pazzia e il suicidio.

Altrettanto brava è stata Angela Gaetano nelle vesti di Letizia, moglie di Fortunato, che ha divertito il pubblico con le sue esilaranti battute e una mimica unica. Letizia, presa dalla disperazione, vende la casa e abbandona il marito alla sua pazzia. La nuova proprietaria della casa Concetta, interpretata dalla bravissima Sabrina Pugliese, gli dà lo sfratto e Fortunato, dopo questo ultimo evento negativo, vuole uccidersi a tutti i costi. Non trovando però il coraggio di farlo, assolda due killer bizzarri: Wander Woman interpretata da Daniela Muraca e Capitan America interpretato da Nico Morelli. Ma il giorno dell’appuntamento con i due assassini Fortunato viene arrestato dalla polizia (Paolo Morelli) per via di un banale incidente e la situazione continua ad ingarbugliarsi sempre di più.

Sul palco anche il bravissimo Nunzio Santoro, nelle vesti di padre Augusto, che consola le donne del condominio, e la divertente signora Nunzia interpretata da Rosellina Aiello.

Alla fine, dopo tante allucinazioni e visioni oniriche, Fortunato scoprirà che è stato tutto un sogno. 

  

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Teatro: "L'arte della beffa" approda a Lamezia

Terzo appuntamento con la sesta edizione di “Vacantiandu 2016-17 – Città di Lamezia Terme”, la seguitissima e apprezzata rassegna organizzata dall’associazione teatrale “I Vacantusi”, sotto la direzione artistica di Nicola Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo.

Sabato 10 dicembre alle ore 20.45 e, in replica, domenica 11 dicembre alle ore 18, al teatro Politeama “Franco Costabile” di Lamezia Terme andrà in scena la commedia in vernacolo siciliano “L'arte della beffa”, commedia brillante in due atti, con la compagnia “Teatro Stabile Nisseno” di Caltanissetta.
Una commedia scritta da Aldo Lo Castro, è ispirata alla terza novella della nona giornata del “Decamerone” di Boccaccio, una delle opere più note e irriverenti della letteratura italiana.

La vis comica che prorompe da queste novelle, lo spessore e il “taglio teatrale” con cui sono stati disegnati numerosi personaggi seducono e non poco. Quello descritto da Boccaccio è infatti un mondo di avventurieri, imbroglioni, beffeggianti e beffeggiatori, donne disinibite e disponibili. La terza novella della nona giornata è stata rivisitata, ricostruita e trasferita in una terra che ben si presta a far da sfondo alla trama: la Sicilia.

Sulla scena, pertanto, la lingua, gli umori e le caratteristiche della gente dell’isola s’incastoneranno nell’umanità boccaccesca in cui intelligenza e arguzia si propongono in maniera irriverente e mai scontata. La lingua usata è quella siciliana, così accattivante e colorita, e il testo originale ha perso le antiche sembianze per far posto ad una pièce che si snoda rapidamente sui ritmi della commedia dell’arte con un riferimento preciso ai pupi siciliani.

LA TRAMA

 È Tano che alle spalle dell’ingenuo e sempliciotto Bernardino (il Calandrino della novella di  Boccaccio), trama per architettare una diabolica ed efficace burla per impossessarsi degli averi del malcapitato, tutto questo con l’aiuto della stessa moglie del povero Bernardino, Nedda (che frattanto cerca di suscitare l’amore nel cuore di Tano con non poche difficoltà),  del fratello Paolino e della giovane Carmelina, fidanzata di Paolino. È affidata agli stessi Paolino e Carmelina la funzione di cantastorie: saranno proprio loro, infatti, a raccontare i vari passaggi da una scena all’altra, come accadeva ai tempi delle novelle di Boccaccio.

I PROTAGONISTI

Sul palco si esibiranno: Giovanni Speciale, Salvina Fama, Giuseppe Speciale, Adriano Dell'Utri e Ilaria Giammusso, sotto l'attenta regia di Cinzia Maccagnano. Le scene sono di  Francesco Lugaro, i costumi di Silvio Alaimo, il disegno luci di Angelo Rizza, editing Teresa Calabrese e gli assistenti alla regia sono Raimondo Coniglio e Giulia Frangiamone.

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A Lamezia la "Giornata identitaria" dedicata al Regno delle Due Sicilie

Organizzata dall’associazione culturale “Osservatorio delle Due Sicilie”, è in programma per il prossimo giovedì 1 dicembre, a Lamezia Terme, la “Giornata Identitaria”. Scopo della manifestazione è quello di illustrare la storia attraverso diversi strumenti che vanno dalla carta stampata, alla narrazione teatrale, alla lezione  e differenti luoghi, dalla scuola al teatro.

 La “giornata” inizierà il pomeriggio alle ore 17.00  presso l' “Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e Ristorativi" Luigi Einaudi ", con una lezione di "Storia Patria” tenuta dallo storico Alessandro Romano, coordinatore nazionale dell’associazione culturale “Movimento Neoborbonico” e autore di diversi libri tra cui “Perché non festeggiamo l’Unità d’Italia”.

Alle ore 19.30 presso il Teatro “Franco Costabile”, ex Politeama, di Sambiase, in collaborazione con l’associazione teatrale “I Vacantusi” e col patrocinio del Comune di Lamezia Terme, si terrà la presentazione del libro “Carnefici” di Pino Aprile alla presenza dello stesso autore.

In seguito, alle ore 21.00 avrà luogo lo spettacolo teatrale “Terroni” con  la partecipazione dell’autore, attore e commediografo, Roberto D’Alessandro. Autore dell’ormai famoso monologo “Io non sapevo” tratto proprio da “Terroni. Lo spettacolo sarà arricchito dalla musica di Eugenio Bennato e di Domenico Modugno. 

Il costo dello spettacolo teatrale, preceduto dal colloquio con Pino Aprile, è di 10 euro.

 La riflessione sul Risorgimento dello storico Alessandro Romano continuerà, infine, il giorno successivo, venerdì 2 dicembre, alle ore 9.00 presso il Liceo “Tommaso Campanella”, via Vittorio Bachelet.

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